20200916 Conferenza stampa Autonomi Professionisti Partite IVA

Da const.


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< Glossario del conflitto sociale >

25 - Guerra culturale (indice)

16 settembre 2020

Quella che segue è la conferenza stampa che si è svolta il 16 settembre 2020 presso il Senato, a conclusione della manifestazione del 16 settembre presso la sede ENASARCO, contro la mala gestione delle Casse di Previdenza Obbligatoria dlgs 509/94 per la loro incorporazione in INPS, in considerazione delle prestazioni sociali insufficienti e della gestione incontrollata di fondi pubblici.


Gli interventi[modifica | modifica sorgente]

N.B. NESSUN RAPPRESENTANTE INTERVENUTO HA NOMINATO IL TERMINE PRIVATIZZATE,

TUTTI VOGLIONO LA INCORPORAZIONE IN INPS

VEDIAMO COME CAMBIERÀ LA VERITÀ GIORNALISTICA.

I singoli interventi sono in corso di caricamento su Youtube da parte di Senato TV.

Gli interventi in video sotto riportati sono stati reperiti su YouTube in attesa del video ufficiale.

Purtroppo mancano gli interventi del sen. Siri, Francesco Briganti, ecc. in quanto non si sapeva che la diretta del Senato nel quale sono stati registrati veniva tolta dal sito dopo 6 ore per cui si è in attesa della pubblicazione ufficiale come indicato nel sito del Senato.

VIDEO in preparazione Senato TV

Aggiornamento di Ulisse


2020 09 22

mi sa che l'avvocato Liberati ha sbagliato a rivelare degli ILLECITI nell'Aula del Senato ❌

adesso risulta in preparazione un evento di ieri.

quello dei liberi professionisti - a questo punto - non solo e' sparito dalla scaletta dei video in preparazione. ma visto che compaiono gli eventi posteriori si puo' tranquillamente affermare che il neonato evento e' morto, o meglio, e' stato soppresso nella culla delle Istituzioni 🙄

https://youtu.be/3v_PNsSWDLg

sen. A. Siri[modifica | modifica sorgente]


Francesco Briganti[modifica | modifica sorgente]

VIDEO SU YOUTUBE DELL'INTERVENTO




Cosimo Lucaselli[modifica | modifica sorgente]

Rapporti con il parlamento di FEDERCONTRIBUENTI

Si occupa dei contribuenti ENASARCO

VIDEO SU YOUTUBE DELL'INTERVENTO



Giancarlo Liberati[modifica | modifica sorgente]

Legale di FEDERCONTRIBUENTI


VIDEO SU YOUTUBE DELL'INTERVENTO

Le illegalità



Alessandra Lo Balbo[modifica | modifica sorgente]

Comitato NO EMPAF

VIDEO SU YOUTUBE DELL'INTERVENTO


Il Comitato No Enpaf ha dato il suo contributo insieme ad altri professionisti ad una conferenza stampa sul tema della cattiva gestione delle casse private, tenutasi al Senato il 16 settembre 2020, alle ore 13. Con l'occasione sono state esposte le nostre prossime iniziative: la manifestazione No Enpaf dell'8 ottobre 2020 in piazza di Monte Citorio e la class action.

Si ringrazia Federcontribuenti per lo spazio concesso.

Di seguito il testo dell'intervento.

____________________________________________

Conferenza Stampa 16 settembre 2020

Ci troviamo oggi come ospiti a fianco di tutti gli altri professionisti per ottenere insieme una riforma radicale delle Casse private che di fatto danneggiano i lavoratori.

Tra i farmacisti ci sono numerosi colleghi che lavorano con P.IVA e l'Enpaf, ente nazionale di previdenza e assistenza di categoria, chiede loro una quota fissa di 4,550 euro l'anno INDIPENDENTEMENTE dal reddito.

Il disagio e l'ingiustizia più grave però la subiscono i farmacisti dipendenti che pur avendo già un'altra previdenza, come tutti i lavoratori dipendenti, l'Inps, sono costretti a pagare OBBLIGATORIAMENTE e di tasca propria anche l'Enpaf, spesso a vuoto se non si raggiunge l'assurdo requisito, comune ad altre casse, del versamento di contributi per 30 anni di cui 20 di attività professionale.

Altra categoria vessata dall'Enpaf sono i farmacisti disoccupati che, non solo vengono obbligati a pagare quote chiamate di “solidarietà” a fondo perduto, ma dopo 5 anni di disoccupazione queste vengono aumentate fino a circa 2,300 euro l'anno. Cifre che non si possono permettere perché senza reddito.

Il risultato è gravissimo: una progressiva cancellazione dall'ordine professionale, ad oggi l'unico modo per non pagare Enpaf!

Questi sono solo alcuni dei motivi che spingono il Comitato NO Enpaf ad andare avanti in quella che è una battaglia per una giustizia previdenziale.

A nostro avviso l'attuale situazione di crisi,aggravata dalla pandemia da covid19, rende INDEROGABILE modifiche di legge che per Il Comitato No Enpaf si traducono:

- nell'ABOLIZIONE DELL'OBLIGATORIETA' di iscrizione all'Enpaf per i farmacisti iscritti all'albo che godono già di un'altra forma previdenziale e per i disoccupati, - nella restituzione della contribuzione silente, oggi negata ai farmacisti e agli agenti di commercio.

Per esempio proponiamo una forma di restituzione dei contributi Enpaf per poter pagare il riscatto di laurea INPS.

Abbiamo raccolto più di 10.000 firme con la petizione contro l'obbligo Enpaf, indetta nel 2019, e ora abbiamo in programma una manifestazione davanti Palazzo Montecitorio il prossimo 8 ottobre e una class action contro l'Enpaf.

Questa battaglia contro l'obbligo Enpaf è molto importante e noi la porteremo avanti con determinazione perché:

la VERA tutela del lavoro, - che sicuramente deriva anche dal rinnovo del CCNL scaduto ormai da 7 anni, - è imprescindibile dalla tutela previdenziale.

Grazie



Stefano Ticozzelli e Paccagnella[modifica | modifica sorgente]

Stefano Ticozzelli AePI Silenti ENASARCO nella prima parte

Paccagnella nella seconda parte da ascoltare

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Salvatore Comenale Pinto[modifica | modifica sorgente]

Per gli iscritti Inarcassa

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D.ssa Renata Trombi[modifica | modifica sorgente]

Infermieri libero professionisti stanchi di ENPAPI


Riporto il discorso iniziale della collega Renata Trombi:

"Buongiorno a tutti, sono Renata Trombi, direttrice del dipartimento NO ENPAPI di Federcontribuenti. Porgo i saluti da parte mia e da parte del dr Alessandro Frano fondatore del movimento infermieri stanchi di enpapi. Come infermieri, e professionisti, abbiamo dato tutto noi stessi durante il picco della pandemia da covid 19, e continuiamo a farlo tutt'ora. Noi ci siamo sempre stati, per i cittadini, ma anche per il governo. Abbiamo retto il carico del sistema sanitario, ed abbiamo garantito un alto standard dell'assistenza. Aspettavamo riconoscimenti che non sono arrivati. Aspettiamo. Molti di noi, obbligati da cooperative ed agenzie interinali, ad aprire una partita iva per lavorare, sulla carta liberi professionisti, ma di fatto dipendenti parasubordinati privati di ogni diritto fondamentale del lavoratore. Tutto questo è davanti agli occhi di tutti. A peggiorare una situazione, già di per sé penosa, c'è ENPAPI. L'ente - nazionale - di assistenza - e previdenza - della professione infermieristica, che non presta assistenza e non eroga previdenza. Un ente che non abbiamo scelto, un ente che ci vessa. Non esistono diritti, ma solo doveri. Abbiamo il dovere di versare una consistente fetta del nostro reddito, e siamo sottoposti ad un regime sanzionatorio e di recupero crediti da usura. Non sono rari i casi in cui l'ente ricorre ad ingiunzioni di pagamento notificando il debito oltre la decorrenza dei cinque anni, e bypassando quanto stabilito dalle leggi dello stato, non emette cartelle esattoriali, ma si affida a studi legali, per cui il debito del professionista si moltiplica crescendo a dismisura grazie a interessi di mora, sanzioni e spese legali. Quando, invece, si tratta di erogare i trattamenti pensionistici, si parla di cifre che non superano di media i 200 euro. Colleghi che hanno consacrato una vita ad aiutare gli altri, vengono abbandonati alla miseria. Ma non solo, anche per la normale amministrazione, un ente che dovrebbe fare assistenza è irraggiungibile! Non c'è modo per noi infermieri contribuenti di contattare enpapi anche solo per un chiarimento. Un servizio di assistenza latitante. Esistono uno statuto e dei regolamenti interni, che hanno validità per gli infermieri iscritti, ma che non hanno alcuna applicazione per gli amministratori di enpapi. A tal proposito, voglio SOLO CITARE quanto già noto alla cronaca, un presidente arrestato per corruzione, oltre 50 milioni dei nostri contributi regalati per consulenze inesistenti! Una sede acquista con il 25% di sovrapprezzo! Investimenti infruttuosi! Voglio SOLO CITARE le segnalazioni che il collega Frano ha inviato ai ministeri competenti ed alla presente commissione, correlati dalle prove dei fatti relativi alle ultime elezioni, nel periodo febbraio-marzo 2020. Giusto per inciso, dopo mesi, il 26 giugno, il collegio dei Revisori ha riconosciuto la non sussistenza dei requisiti di alcuni amministratori, eppure sono ancora li. Un ente dove tutto è possibile, per gli amministratori, con tutti i loro privilegi, ma nulla spetta a noi che paghiamo con grande sacrificio. Per noi è venuto a mancare il rapporto di fiducia, ed è stato sostituito dalla certezza che tutti gli sforzi che stiamo facendo non verranno mai ripagati, che saremo la nuova classe indigente del Paese, senza un futuro per le nostre famiglie ed i nostri figli, dopo aver dedicato una vita al prossimo."



AGGIORNAMENTI ENPAPI - COMMISSIONE PARLAMENTARE Come già anticipato, mercoledì 16, la commissione bicamerale ha invitato in senato il coordinamento degli iscritti alle casse professionali di cui il gruppo "infermieri libero professionisti stanchi di enpapi" fa parte per discutere della #malaprevidenza. Per noi era presente la collega Renata Trombi, direttrice del dipartimento NO enpapi di #Federcontribuenti. È stato fatto un focus su alcuni malfunzionamenti di #enpapi ed abbiamo presentato le nostre istanze. Siamo certi che la strada intrapresa è quella giusta, e che Federcontribuenti sia il migliore alleato, nella lotta e per l'assistenza legale di ogni genere. Un grande grazie a Federcontribuenti ed alla dr.ssa Renata Trombi!

  1. stanchidienpapi #fnopi #infermieri #NOenpapi #inganni #marioschiavon #luigibaldini #elenagallo



Gaetano Barone[modifica | modifica sorgente]

Per i Geomobilitati, intervento da brividi.


VIDEO SU YOUTUBE DELL'INTERVENTO


VIDEO il giorno dopo

Roma, 16/09/2020 - MANIFESTAZIONE DI PROTESTA SULLA MALAGESTIONE DELLE CASSE PREVIDENZIALI DELLE LIBERE PROFESSIONI. Estratto dalla CONFERENZA STAMPA tenutasi presso il Senato della Repubblica. Intervento del Geom. Gaetano Barone (Consigliere Nazionale di GEOMOBILITATI). Alla manifestazione e alla successiva Conferenza Stampa tenutasi nella Sala caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, hanno partecipato diverse associazioni di categoria ed anche una rappresentanza di GEOMOBILITATI con a capo la Presidente, Giovanna Pogliani, e il Consigliere Gaetano Barone il quale ha preso la parola nel corso della conferenza stampa per illustrare ai rappresentanti del Parlamento presenti ed ai media le criticità gestionali della Cassa Geometri (ex CIPAG).


Ecco il testo dell'intervento del Geom. Gaetano Barone pronunciato durante la Conferenza Stampa tenutasi al Senato il 16/09/2020:

<<Buongiorno, mi chiamo Gaetano Barone del movimento GEOMOBILITATI, 3 minuti di tempo sono davvero pochi per descrivere tutte le criticità del sistema previdenziale che sta mettendo a dura prova la categoria dei Geometri, tuttavia cercherò di dare un idea della situazione che ci attanaglia: Le casse di previdenza sono state trasformate in Centri di Potere ed Holding Finanziarie, purtroppo sotto gli occhi della Politica e degli Organi di Vigilanza che in assenza di uno specifico regolamento hanno permesso la costituzione di numerose SGR con partner finanziari, anche con sede estera in Lussemburgo. In virtù di partecipazioni minoritarie, utili a giustificare l’affidamento in House, sono state conferite senza alcun bando, le gestioni patrimoniali che stanno producendo rendimenti irrisori, nonostante notevoli rischi finanziari e valutari. Dalla gestione mobiliare quinquennale del maggiore fondo sottoscritto dalla nostra cassa, si rileva un incremento di valorizzazione complessivo di appena lo 0,349%, nonostante la media dei fondi d’investimento similari quotati in borsa abbiano dato risultati vicini al 30%. Ciò che sorprende maggiormente è il raffronto tra i rendimenti patrimoniali irrisori prodotti e le sanzioni per morosità applicate agli iscritti, variabili dal 10% al 25%, oltre interessi ed ulteriori oneri che rendono difficile la rimessa in carreggiata del contribuente. Nel portafoglio titoli del maggiore fondo mobiliare compaiono Asset classificati spazzatura per il 17,52%. I consulenti degli investimenti della cassa prestano da decenni la loro professionalità anche presso altri partner finanziari presenti nelle compagini delle SGR partecipate, presumibilmente in regime di conflitto d’interesse. La gestione del patrimonio immobiliare è stata conferita in un’altra SGR con procedure e caratteristiche similari, dove i migliori immobili sono stati rogitati al gestore in cambio di quote di fondo in continua svalutazione. Nel Bilancio Tecnico Attuariale Triennale, per la verifica della sostenibilità cinquantennale della cassa, vengono elaborate previsioni altamente ottimistiche, molto probabilmente per superare lo scoglio degli organi di vigilanza, seppur in evidente contrasto con la base storica dei dati, specialmente riguardo la crescita della platea degli iscritti che dovrebbero garantire il gettito dei contributi, purtroppo in drastico calo soprattutto per l’eccessivo peso della contribuzione, come anche la crescita patrimoniale assolutamente irrealizzabile, soprattutto se vengono mantenuti gli stessi gestori in assenza di competizione ed obbiettivi reddituali da raggiungere. La morosità dei contribuenti, iscritta come attivo di bilancio alla voce crediti iscritti, ha raggiunto il peso del 40% nella riserva legale quinquennale a garanzia delle pensioni. Il Gap generato tra le previsioni attuariali altamente ottimistiche rispetto ai raggelanti consuntivi triennali viene colmato sistematicamente con un aumento della contribuzione. Unica operazione a breve che riesce facile agli amministratori che si guardano bene dal ridimensionare la spesa dell’ente e migliorare la redditività patrimoniale . Mentre la manovra più in voga per il lungo periodo consiste nel posticipare il traguardo previdenziale, allungare l’aspettativa di vita e ridurre la prestazione economica sino a renderla totalmente insufficiente. La gestione degli incarichi tecnici professionali, specialmente quelli derivanti dalle attività delle società partecipate, è tutt’altro che trasparente anche se è facile ipotizzare a chi possano finire. I compensi degli amministratori della nostra cassa sono tra i più alti tra tutte le casse, secondi soltanto all’ENPAM che seppur più alti ha molto più patrimonio ed iscritti da amministrare. I contributi minimi dei geometri sono superiori di circa il 62% a quelli di Ingegneri ed Architetti e del 114% dei Periti Edili, categorie professionali che operano nello stesso identico settore delle costruzioni civili. Con il risultato che 2/3 dei geometri sono finiti in morosità. Se è vero che le casse sono comunque pubbliche, resta difficile comprendere il perché 1,7 Mln di professionisti iscritti alle 19 casse debbano subire vessazioni e discriminazioni rispetto ai 22 Mln di contribuenti INPS, così come accaduto per la mancata adesione delle casse ai vari provvedimenti di pacificazione tributaria, oppure si debbano accettare forti penalizzazioni economiche e temporali per le ricongiunzioni, le totalizzazioni ed i riscatti tra le varie contribuzioni pubbliche e privatizzate, sia come autonomi che dipendenti. A questo punto chiedo a tutti presenti in sala se queste tipologie di gestione, in virtù dell’autonomia concessa dallo stato, possono essere chiamate ancora previdenza? Non siamo cittadini di serie B, pertanto auspichiamo al più presto il superamento del sistema casse e l’inclusione nel sistema totalmente pubblico INPS, in quanto solo lo Stato può garantire equità trasparenza e credibilità. Grazie per l’attenzione.>>


Giansalvo Sciacchitano[modifica | modifica sorgente]

VIDEO SU YOUTUBE DELL'INTERVENTO

Intervento clamoroso sul sistema delinquenziale legale con protezioni multilivello quando si riferisce alla Corte dei conti.



Le nefandezze sulle Casse emerse in conferenza stampa[modifica | modifica sorgente]

Il 16 settembre 2020, quello che è accaduto in Parlamento, (la Casa della spoliazione legale), per le vicende di questa Wiki è un fatto storico.

Rappresentanti di varie associazioni di liberi professionisti hanno elencato nei soli tre minuti che ciascuno aveva a disposizione, una serie infinita di tali nefandezze relative alle casse che, se fossimo in un paese normale, sarebbe già caduto il governo.

Partendo dalla conclusione, tutti hanno chiesto la incorporazione in INPS, cosa che chiedevo tra i sorrisi dei colleghi liberi professionisti imbecilli indotti inconsapevoli fin dal 2012.

Quindi ci sono voluti 8 anni per fare una proposta sensata alla politica.

Tutti gli oratori sono stati troppo bravi in quanto nei tre minuti concessi hanno dato molte notizie che non conoscevo delineando un quadro estremamente più allarmante di quello che avevo.

Non è un paese normale[modifica | modifica sorgente]

Dicevo che se in Parlamento ci fossero persone intelligenti, per il bene di tutti, cercando di chiudere una vicenda poco gloriosa, con un decreto fotocopia del Salva Italia del 2011, fatto nottetempo come allora, incorporerebbero tutte le Casse in INPS e finirebbe la questione nel silenzio generale.

Ma l'Italia è il paese della massoneria, unificato dalla massoneria, gestito dalla massoneria, con la Costituzione scritta dalla massoneria e le Casse sono il bancomat della massoneria.

Per cui, quello che dirò sarà compreso minimo tra altri 8 anni.

Per prima cosa è da sapere che l'attuale assetto normativo che ha determinato il saccheggio di un milione e seicento mila imbecilli indotti inconsapevoli liberi professionisti ed autonomi ha la firma di due grandi massoni, il presidente Carlo Azeglio Ciampi e il presidente Silvio Berlusconi.


Le Casse di Previdenza dei liberi professionisti sono figlie della L. 537/93 del governo Ciampi e della L. 509/94 del governo Berlusconi.

Le assenze[modifica | modifica sorgente]

Iniziamo con le assenze.

Tra le 19 professioni interessate dalle Casse non ho mai sentito intervenire né i giornalisti dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, evidentemente non in informati de il saccheggio dell'INPGI né gli attuari.

I giornalisti[modifica | modifica sorgente]

Se i geometri stanno messi male, l'INPGI era da commissariare già prima della pandemia 2020, figuriamoci ora.

Questo perché fin dalle origini la cassa non rispettava il parametro delle 5 annualità di pensioni erogate.

Con una legge ad cassam tale parametro è stato abbassato solo per loro da Ciampi, intendendo le pensioni erogate quelle del primo anno di entrata in vigore della legge 509/94.

Ma i giornalisti, con i coefficienti di rivalutazione pari a quelli degli invalidi di guerra, temono di perdere i privilegi, quindi sono dall'altra parte della barricata, pronti a gestire la costruzione della verità perché senza la coltivazione degli imbecilli indotti le élite di potere sono finite.

Solo fino a poco tempo fa, tutte le notizie erano che tutti i partiti erano pronti a fare tutte le porcate possibili pur di salvare l'INPGI.

Basterà seguire la rassegna stampa per avere la conferma dei legami con la massoneria, la spoliazione legale , la disinformazione, si svolge tutta per iscritto.

Non a caso a parte i rappresentanti che hanno parlato, il 99,99% degli iscritti alle Casse non ha la più pallida idea di cosa li aspetta.

Gli attuari[modifica | modifica sorgente]

E gli attuari dove sono?

In questo caso la responsabilità morale è della categoria e degli ordini che si sono prestati alla elaborazione del sistema di spoliazione legale delle Casse attraverso la elaborazione del limite di sostenibilità a tempo.

È come dire che un medico ti guarisce per una settimana, poi se non fai nulla muori, allora ti da un'altra cura per un'altra settimana, pur sapendo che esiste la cura definitiva, ossia la chiusura delle Casse.

Per non parlare dei parametri che scelgono nella elaborazione del bilancio tecnico.

Ma gli attuari ci campano. (Ringrazio Gaetano Barone che mi ha chiarito il giochetto dello spostamento continuo del traguardo).


Gli avvocati[modifica | modifica sorgente]

L'assenza degli avvocati non era prevista, ma è stata provvidenziale.

Avendo seguito per anni il dibattito tra tutti i vari gruppi e gruppetti, ancora alla manifestazione che hanno fatto il 4 settembre si è visto che non hanno affatto chiara la situazione, tanto è vero che appoggiano una proposta di legge che riguarda solo Cassa Forense.

Gli avvocati, nel regime imbecillocratico che si regge sulle leggi di spoliazione legale, occupano due posti.

A monte sono gli autori delle leggi ed una volta in vigore bloccano la elaborazione di quelle per eliminarle, promuovendo i ragionamenti più assurdi, come ad esempio, ultimamente, l'opting out da Cassa Forense , che tutti sanno che è impossibile tranne l'avvocato M5S che l'ha scritta.

Non a caso, l'unico comunicato che ha fatto disinformazione fino ad ora sulla conferenza stampa è stato emesso da ARDE, l'associazione che non è potuta intervenire.

I politici[modifica | modifica sorgente]

Nel Regime imbecillocratico i politici possono rientrare in uno dei due gruppi o l'élite della spoliazione legale, normalmente invisibili, o gli imbecillocrati, che compaiono ma non hanno reale potere.


Dagli interventi è emerso che i rappresentanti degli autonomi si sono confrontati per anni con gli ultimi, pensando di essere in un regime democratico ove il rappresentante diventa l'avvocato dei cittadini.

Questa è una grande ingenuità, come disse Giordano Bruno , "Chiedere al potere di riformare il potere. Che ingenuità!".


Conclusione[modifica | modifica sorgente]

Punti di forza della manifestazione[modifica | modifica sorgente]

Pur girando per il Web da anni, intorno all'argomento Casse, è vero che avevo letto della esistenza di qualcuno dei gruppi che hanno organizzato l'evento, ma non avevo capito che tutti erano giunti alla conclusione di chiedere la chiusura della singola cassa per confluire in INPS.

Questo è un punto di forza incredibile nel conflitto culturale con gli imbecilli indotti inconsapevoli liberi professionisti che in maggioranza credono al vantaggio di avere una cassa propria di categoria.

Inoltre è stato fatto emergere che tutte le Casse, dopo 25 anni abbiano impoverito grandemente ogni categoria mantenendo i privilegi al gruppo di potere che si è formato intorno alla gestione delle risorse di tutti, soprattutto in virtù dei controlli inefficaci, che hanno portato a situazioni inconcepibili per una Amministrazione Pubblica .

Paradossalmente, quello che pensavo essere un problema ossia dover parlare solo tre minuti è diventato un punto di forza in quanto in un brevissimo tempo sono state esposte situazioni così gravi che fanno intuire cosa potrebbe venire alla luce con un tempo adeguato.

Da tutte le dichiarazioni inoltre è emersa la vera natura di amministrazione pubblica quali sono le Casse, non esiste una autonomia gestionale, la responsabilità è dello Stato che con i ministeri vigilanti ha permesso che si creassero palesi disparità tra i cittadini italiani lavoratori.

Un altro punto importante emerso dagli interventi è stato l'inutilità degli approcci alla politica, di tutti i partiti, a fronte delle problematiche illustrate in passato ad ognuno.

Punti di debolezza della manifestazione[modifica | modifica sorgente]

Per la prima volta dal 2012, ho trovato un gruppo con una struttura che ha portato ad una corretta visione degli effetti della spoliazione legale.

Già questo è un passaggio fondamentale , anche perché hanno individuato la corretta soluzione ossia la chiusura di tutte le casse con la incorporazione in INPS.

Quindi hanno individuato la tecnica della spoliazione legale, le leggi di spoliazione legale, hanno capito di essere stati trattati da imbecilli indotti inconsapevoli per una vita, stanno capendo, e sono per questo molto arrabbiati che ora li trattano da imbecilli indotti consapevoli.

Addirittura, questo gruppo per la prima volta nello studio del regime imbecillocratico, ha molte caratteristiche della élite di contro potere, molte ma non tutte.

Quello che manca è la qualità del analista sociale, qualità talmente remota che ho appena iniziato a definirla nel glossario del conflitto sociale.

... Continua ...

Mie riflessioni[modifica | modifica sorgente]

Mi piacerebbe conoscere qualcuno che ha il coraggio di dire che il sistema casse è ancora da mantenere.

Come ho sempre pensato , il patrimonio preda, per quando le Casse saranno chiuse, sarà già abbondantemente sparito.

Per questo i politici sono inutili alla risoluzione del problema, perché tutti i partiti sono finanziati dal sistema delle Casse, così come i finti centri studi che fanno i convegni in senato a porte chiuse con la collaborazione dei giornalisti compiacenti.




Il silenzio stampa imposto dalla massoneria alla manifestazione contro le Casse fa capire come funziona la coltivazione degli imbecilli indotti inconsapevoli





Il fallimento della categoria degli avvocati. Nessuna associazione per la chiusura delle Casse e la incorporazione in INPS


Per le Casse il 16/9/2020 in Parlamento è stata data l'estrema unzione

https://const.miraheze.org/m/4nE


Buongiorno a tutti i miei amici imbecilli indotti inconsapevoli, LIBERI PROFESSIONISTI. INPS, una AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, 95% lavoratori, 98% dei contributi. Casse di Previdenza, 19 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, 5% lavoratori, 2% dei contributi. INARCASSA, la pensione media superiore al reddito medio .

E salutatemi i cari delegati che non vedo più da nessuna parte .


Buonanotte ai miei amici imbecilli indotti inconsapevoli liberi professionisti . La vostra cassa di Previdenza sociale è una AMMINISTRAZIONE PUBBLICA. Non lo sapevate?

Ovvio, se il vostro presidente vi ripete che sono private.

Solo degli imbecilli indotti inconsapevoli possono eleggere un imbecillocrate in un regime imbecillocratico .

https://const.miraheze.org/wiki/Regime_imbecillocratico

https://const.miraheze.org/wiki/Imbecille_indotto_inconsapevole


Esiste la sostenibilità finanziaria sulla base della quale distruggeranno i liberi professionisti oppure la sostenibilità sociale sulla quale i liberi professionisti distruggeranno le Casse.

Il conflitto sociale legale è endocorporativo . Gli imbecillocrati si faranno beffe degli imbecilli indotti inconsapevoli con la sostenibilità a 50 anni che non esiste ovvero , cosa che non è mai avvenuta in 2000 anni di storia della spoliazione legale , gli imbecilli indotti inconsapevoli diventano consapevoli studiando la tecnica della spoliazione legale con tutto quello che segue.



Rassegna stampa[modifica | modifica sorgente]

https://cheventochetira.altervista.org/a-roma-la-protesta-dei-silenti-enasarco


Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

*Regolamento investimenti


25 - Guerra culturale (indice)


< Glossario del conflitto sociale >

Indice