Bene comune e finanza

Da const.

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La finanza è uno strumento che non può essere colpevolizzato a prescindere, solo per il fatto di esistere.

Ma la finanza, può facilmente degenerare quando diventa fine solo all'arricchimento a prescindere di tutto anziché perseguire solo il puro e semplice bene comune.

Questo perché, a differenza di tutte le altre attività, il fine ossia il denaro si può facilmente mescolare con la merce che tratta ossia sempre il denaro.

La finanza è per l'economia quello che il sangue è per il corpo umano.

Tutti gli organi del corpo umano, hanno bisogno del sangue per svolgere le proprie funzioni, la mancanza di esso crea il collasso del singolo organo prima e dell'intero corpo dopo.

Ma si potrebbe pensare la finanza come il gestore dell'acquedotto.

Si tratta di erogare un servizio essenziale che ha come fine di produrre le risorse che alla fine rientrano nel sistema come la pioggia nelle sorgenti.

E questo fa pensare ad un tema di attualità ossia il sistema bancario si regge se regge l'economia e viceversa. Se non piove le banche non possono distribuire la risorsa preziosa e la pioggia (il risparmio) si crea solo se le risorse distribuite sono ben utilizzate.

Quindi dire che la finanza va eliminata è una assurdità, così come che la finanza possa permettersi tutto.

Il troppo o il poco non sono tollerabili. Tutto si deve svolgere con un equilibrio collaudato.

Pensare di inventare la finanza creativa per risolvere i problemi dell'economia è una bestemmia.



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