Classificazione delle scienze
Tutto il libro è la semplice esposizione di concetti che secondo le mie riflessioni trovo logicamente interconnesse tra loro.
Una volta che mi sono chiarito il concetto, vado sul web e trovo innumerevoli autori che lo hanno trattato e faccio una sintesi di quello che serve per capire ancora meglio il concetto.
In altri casi sono costretto ad inventare dei nuovi termini per descrivere concetti inesistenti.
In altri casi invece sul web non esiste una situazione chiara e mi ritrovo nel pieno della costruzione della verità.
La classificazione delle scienze rientra in questo ultimo caso con Wikipedia che ha svariati articoli ove uno dice l'opposto dell'altro.
A mio avviso la classificazione si deve basare sui fenomeni oggetto di studio e sulla possibilità di misurarli, di costruire un modello teorico che spiega il fenomeno, di eseguire le misure che confermano la validità previsionale del modello. In una parola il metodo scientifico mi definisce lo spartiacque tra scienza e disciplina.
In primo luogo dovrei avere una definizione di fenomeno ossia di un accadimento della realtà.
L'oscillazione del pendolo, una eclissi solare, un fulmine, sono fenomeni singoli che oggi sono spiegati dalla scienza.
Io ho chiamato queste, scienze assolute in quanto i fenomeni si manifestano, a parità di condizioni al contorno, con lo stesso risultato.
Le scienze assolute presuppongono l'esistenza di una materia assoluta che cioè sviluppa dei fenomeni con comportamento scientifico.
Il metodo scientifico non serve solo a svelare la legge che regola il fenomeno, ma serve soprattutto da spartiacque tra la materia scientifica e quella che non lo è.
Questo è un passaggio importante in quanto la materia scientifica esiste a prescindere dalla scienza, ossia la scienza è la lettura del libro delle istruzioni della natura ma la natura intesa come una macchina che riproduce gli stessi fenomeni a parità di condizioni al contorno.