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Il vero nemico è il disinformato inconsapevole che è in te.

Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. Giovanni Falcone


COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULL'ATTIVITÀ DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE

Commissione Parlamentare


FUNZIONI


http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Commissioni/0-00011.htm

Diciottesima legislatura[modifica | modifica sorgente]

2021 04 21[modifica | modifica sorgente]

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER IL CONTROLLO SULL'ATTIVITÀ DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE: PROPOSTA DI PROGRAMMA DI ATTIVITÀ


PERIODO MAGGIO 2021 - MARZO 2023


Si ritiene che, per avvalorare la vocazione della Commissione, che è quella d’essere dedicata all'attività di controllo[1] sull'operatività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale (di seguito anche Enti), si debba procedere alla definizione e alla pubblicazione di un programma di attività.

Ricordo che nella realizzazione del programma, alla Commissione bicamerale spetta, sempre ai sensi della Legge istitutiva, anche la promozione di eventuali iniziative di carattere legislativo per migliorare la qualità della regolamentazione (better regulation) del settore.

Fermo restando la definizione del presente programma di azione, da realizzare nel periodo maggio 2021 - marzo 2023, è bene sottolineare che lo stesso potrà essere integrato con ulteriori temi/profili di attenzione che potrebbero emergere nel dibattito politico o a seguito dello svolgimento delle varie attività della Commissione bicamerale tra cui, in particolar modo, le varie audizioni.

Di seguito si riportano in forma sintetica le principali attività del Programma da approvare entro il mese di aprile 2021.


1) Schema di Decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentita la COVIP, ex articolo 14 comma 3 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interessi e di banca depositaria


L'articolo 14, comma 3, del decreto legge n. 98 del 2011 prevede che il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentita la COVIP, adotti disposizioni volte a regolare l'investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, i relativi conflitti di interessi e la disciplina del depositario dei fondi.

Il 14 novembre 2014 il MEF ha sottoposto a consultazione pubblica sino al 5 dicembre 2014 lo "Schema di Decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentita la COVIP, ex articolo 14, comma 3 del decreto legge n. 98 del 2011, recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interessi e di depositario".

Lo schema di regolamento posto in consultazione cerca di introdurre principi prudenziali, secondo criteri di composizione e di diversificazione di portafoglio, limiti di investimento per asset class nonchè di gestione dei rischi d’investimento, al fine di assicurare che l’attività d’investimento degli enti previdenziali privati sia coerente con il profilo di rischio e con la struttura temporale delle passività da esso detenute, in modo tale da assicurare l’equilibrio finanziario nonché la sicurezza, la reddittività e la liquidabilità degli investimenti.

Allo stato, nonostante i costanti richiami istituzionali (tra cui la Corte dei Conti e la Covip) al completamento del quadro normativo che riguarda gli enti previdenziali privati, il citato regolamento ministeriale non è stato ancora adottato.

Dalle indagini/audizioni effettuate, anche da parte della stessa Commissione, è emersa con chiarezza la necessità di completare il quadro normativo relativo agli investimenti delle Casse professionali. Allo stesso tempo, diversi stakeholder hanno rappresentato che lo schema di decreto recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interessi e di banca depositaria, posto in consultazione necessiti di alcune revisioni.

Profili di criticità sono stati sollevati in merito alle procedure di selezione dei gestori e dei depositari nell’ambito della gestione indiretta delle risorse finanziarie degli enti, che, a legislazione vigente, prevedono l'assoggettamento degli enti alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE).


Attività e obiettivi

La Commissione, a seguito di un approfondito lavoro di studio e di analisi dell'articolato posto in consultazione nonchè di audizioni/coinvolgimento di diversi stakeholder, potrebbe individuare eventuali soluzioni/proposte di modifica per "sbloccare" l'approvazione del Decreto in oggetto.


Principali soggetti da coinvolgere

Ministero dell'Economia e delle Finanze; Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Covip; Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati" e Associazione di categoria.


2) Analisi delle forme di Welfare erogate dagli Enti "privatizzati" nel periodo pre e post Covid e possibili interventi legislativi


Nel corso 2019 è stato inviato alle singole Casse un questionario sulla struttura del prelievo contributivo applicato ai soggetti caratterizzati da un monte retributivo ridotto (fino a 15.000 euro) e, più in generale, sulle politiche di agevolazione previste per i giovani che si affacciano alla professione.

Le risposte ricevute hanno appalesato che ciascun Ente adotta un sistema contributivo specifico con una struttura del prelievo contributivo differenziata, che prevede di norma: i) un contributo soggettivo che costituisce la base quantitativa per determinare la futura prestazione pensionistica; ii) un contributo integrativo che costituisce la base di finanziamento delle politiche assistenziali e dei costi di funzionamento dell'ente; iii) un contributo di maternità destinato alla copertura degli oneri derivati dall'erogazione della relativa indennità.

Nell’ultimo anno il COVID-19 ha prodotto una delle più gravi crisi economiche della storia: l'economia globale ha registrato una contrazione nel 2020 pari a quasi il 10%. In Italia c’è stato un calo senza precedenti del PIL e significative perdite di produzione, di lavoro, di esportazioni e di consumi.

Nella giusta direzione, sono intervenute le varie misure poste in essere dal Governo (in particolare, le indennità, i vari bonus, le moratorie, i prestiti garantiti dallo Stato, ecc.); le eccezionali risposte europee (in particolare, il Next Generation EU e la politica monetaria espansiva della BCE) nonché le misure straordinarie attivate dagli Enti per rispondere all’emergenza e alle esigenze degli iscritti (tra cui, l’anticipazione di risorse pubbliche e la gestione delle indennità pari a 600/1.000 euro mensili).

L’emergenza epidemiologica se, da un lato, ha confermato la funzione fondamentale delle prestazioni previdenziali erogate dagli Enti - ossia l’erogazione delle pensioni al termine del ciclo lavorativo -, dall’ altro, ha dimostrato l’assoluta necessità per gli iscritti, nel corso dell’intero arco di vita lavorativo, di misure di carattere assistenziale, e più in generale delle varie forme di welfare, per far fronte alle crisi economiche, alla discontinuità dei redditi, al mercato del lavoro sempre più globalizzato, all’avanzare di nuove tecnologie, ai gap di genere, di età e di appartenenza geografica.

Gli Enti stanno rispondendo a tali fabbisogni con varie forme di Welfare che consistono in estrema sintesi nel: i) Welfare della crisi e del sostegno alla ripresa; ii) Welfare Attivo; iii) Welfare Assistenziale e Strategico.

La casistica degli interventi è estremamente variabile tra le varie Casse e necessita di specifici approfondimenti – anche attraverso l’invio di uno specifico questionario - che consentano alla Commissione di avere una chiara rappresentazione delle varie forme di welfare, di valutare l'impatto effettivo delle stesse, il rapporto costi/benefeci per gli iscritti nonché di individuare eventuali interventi di carattere legislativo, anche attraverso la definizione di una fiscalità di scopo, per incentivare tali misure assistenziali.


Attività e obiettivi

La Commissione, anche a seguito dell’invio di uno specifico questionario, potrebbe analizzare le varie forme di Welfare erogate dagli Enti nonché proporre eventuali soluzioni/proposte legislative per incentivare tali prestazioni.


Principali soggetti da coinvolgere

Ministero dell'Economia e delle Finanze; Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Ministero dello sviluppo economico; Covip; Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati"; Associazione di categoria; Organizzazioni sindacali (CGIL, UIL, CISL, ecc.); Itinerari Previdenziali; INPS; CNCU; ISTAT.


3) Next Generation EU e migliore valorizzazione del patrimonio immobiliare degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Il progetto Next Generation EU (NGEU), disegnato dalla Commissione europea per dare una risposta comune agli immensi danni economici e sociali causati dalla pandemia da Covid-19, costituisce un passaggio storico nel processo di integrazione europea. Il Next Generation EU ha non solo l’obiettivo di riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia, ma anche di creare un Europa più verde, digitale e capace di rispondere alle sfide presenti e future.

In tale contesto, l’Italia sta predisponendo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il PNRR), che descrive i programmi di investimento e di riforma che intende attuare. Con particolare riferimento al settore del real estate il Piano contiene importanti progetti, tra cui: il programma di risanamento degli edifici scolastici, gli interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza sismica degli edifici, gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico e di gestione delle risorse idriche, il Piano asili nido, le scuole 4.0, la rigenerazione urbana e l’housing sociale, gli ospedali e l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.

A fine 2019, gli investimenti immobiliari, comprensivi delle quote di fondi immobiliari e delle partecipazioni in società immobiliari controllate dalle casse di previdenza, ammontano a circa 20 miliardi di euro; l’incidenza sul totale dell’attivo è del 20,8 per cento. All’interno della complessiva asset class immobiliare, gli immobili detenuti direttamente dalle Casse di previdenza risultano pari a 4,4 miliardi di euro, pari al 4,6 per cento del totale delle attività.

Il patrimonio immobiliare di proprietà dell’INPS è, invece, costituito da circa 30.000 unità immobiliari per un valore complessivo di bilancio pari a circa 2,5 miliardi di euro.

Alla luce del significativo patrimonio immobiliare di proprietà degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale (per complessivi 23 miliardi di euro) e degli obiettivi e degli interventi del PNRR nel settore del real estate, la Commissione di Vigilanza potrebbe avviare un censimento del patrimonio immobiliare, pubblico e privato, soprattutto se abbandonato e in disuso, con l’obiettivo di stimolare, tra l’altro, interventi volti alla migliore valorizzazione del patrimonio/riqualificazione degli edifici/aree per produrre utilità per gli iscritti/cittadini.

Oltre all’attività di moral suasion la stessa Commissione potrebbe proporre anche interventi di carattere legislativo per incentivare politiche abitativeinclusive e resiliente (social housing, migliore gestione dei flussi migratori, ecc.), rigenerazione urbana del territorio nazionale (asili nido, circoli per anziani, aule scolastiche, parcheggi pubblici, ecc.) nonché politiche finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro degli under 35, dei "nativi precari" nonché dei percettori del Reddito di Cittadinanza (aree di co-working, spazi di sperimentazione di arti e mestieri, ecc.).


Attività e obiettivi

La Commissione, a seguito di un approfondito lavoro di censimento del patrimonio immobiliare degli Enti pubblici e privati, potrebbe individuare eventuali soluzioni/proposte legislative per incentivare il miglior utilizzo del medesimo creando contestualmente nuove opportunità di lavoro e servizi per iscritti/cittadini.


Principali soggetti da coinvolgere

Ministero dell'Economia e delle Finanze; Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Ministero dello Sviluppo Economico; Ministero del Turismo; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Covip; Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati"; Associazione di categoria; Soggetti gestori (in particolare le SGR) specializzati nel settore real estate; Organizzazioni sindacali (CGIL, UIL, CISL, ecc.); Itinerari Previdenziali; INPS; CNCU; ISTAT.


4) Analisi dei modelli di tassazione: OICR, fondi pensione e Casse di previdenza


Dal confronto internazionale dei vari sistemi di tassazione delle rendite finanziarie, l’Italia si pone, ad una prima analisi, in una posizione intermedia considerando le aliquote attualmente vigenti ossia il 26% per i redditi realizzati con la maggior parte degli strumenti finanziari e l’aliquota agevolata del 12,5% per i redditi derivanti dai titoli di Stato e titoli ad essi equiparati.

Approfondendo l’analisi emerge però che in Italia abbiamo un sistema di tassazione "unico" al mondo che distingue i redditi di natura finanziaria tra "redditi diversi" e "redditi di capitale" e non permette di compensare i guadagni e le perdite conseguiti nelle citate diverse tipologie di redditi.

Tale peculiarità, ossia l’"incomunicabilità" fra i "redditi di capitale" (in sintesi: proventi periodici dell’investimento, come interessi e dividendi, nonchè i maggiori valori registrati nella valorizzazione periodica degli quote/azioni degli OICR) e i "redditi diversi" (in sintesi: plusvalenze derivanti da differenze positive tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto dei titoli) determina, di fatto, in capo all’investitore un prelievo fiscale effettivo più elevato del 26% e dell’aliquota agevolata del 12,5%.

A titolo esemplificativo, si verificano situazioni in cui gli investitori, nonostante le obbligazioni/azioni abbiano subito perdite a titolo di capitale, restano comunque soggetti ad imposizione fiscale nel caso di cedole/dividenti riferibili ai medesimi titoli.

In materia si evidenzia che le Commissioni Riunite (VI Camera e 6a Senato) stanno svolgendo una specifica indagine conoscitiva sull’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario (tra cui la tassazione dei redditi finanziari), diretta ad acquisire notizie, informazioni e documenti utili alle attività delle Camere.

In tale ambito, la Commissione di Vigilanza potrebbe avviare un’apposita indagine per analizzare le caratteristiche del regime fiscale applicato: i) agli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) (risparmio privato, facoltativo e applicazione del metodo della capitalizzazione; ii) alla Previdenza complementare/integrativa di II° pilastro (adesione facoltativa e applicazione del metodo della capitalizzazione); iii) alla Previdenza obbligatoria di I° pilastro (adesione obbligatoria, sistema gestionale a ripartizione - c.d. responsabilità intergenerazionale - e calcolo delle prestazioni, nella maggior parte delle Casse, con le regole del metodo contributivo).

Dalla citata analisi potrebbero emergere le principali differenze e peculiarità dei tre sistemi di tassazione attualmente vigenti in Italia (OICR, fondi pensione e Casse di previdenza dei liberi professionisti) con l’obiettivo di proporre interventi di carattere legislativo volti a rendere il prelievo fiscale in materia più equo, semplice ed efficiente, tenendo in debita considerazione i differenti meccanismi di formazione nonché le differenti funzioni assolte dalle tre tipologie di risparmio.


Attività e obiettivi

La Commissione, a seguito di un approfondito lavoro di analisi dei tre sistemi di tassazione (OICR, fondi pensione e Casse di previdenza dei liberi professionisti), potrebbe individuare eventuali soluzioni/proposte legislative per rendere il prelievo fiscale in materia più equo, semplice ed efficiente.


Principali soggetti da coinvolgere

Ministero dell'Economia e delle Finanze; Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati"; Associazione di categoria; Organizzazioni sindacali (CGIL, UIL, CISL, ecc.); Itinerari Previdenziali; INPS; ISTAT; Accademia.


5) Attività di controllo contabile su un campione di Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati" selezionato secondo un approccio risk based


Nel dibattito politico, nelle attività parlamentari e delle Istituzioni competenti nonché sui mezzi di informazione si registrano diversi casi e/o denunce di presunte criticità operative da parte di alcuni Enti[2] con particolare riferimento alla sostenibilità delle prestazioni, alla composizione della gestione previdenziale e assistenziale e alle relative forme di contribuzione, a possibili conflitti di interessi, alla corretta rappresentazione dei contributi degli iscritti nonché ai fondi rischi/svalutazione.

In materia, la Commissione di Vigilanza potrebbe avviare un’apposita indagine sull’informativa contabile di un campione di Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati selezionato secondo un approccio risk based.

I controlli sull’informazione contabile potrebbero, tra l’altro, essere finalizzati ad analizzare la complessiva operatività degli Enti in termini di: i) attività di investimento/gestione/disinvestimento effettuata (con focus su investimenti diretti e indiretti, contributi ritenuti inesigibili e fondi svalutazione iscritti); ii) trasparenza sui costi e attività di rendicontazione; iii) correttezza e trasparenza delle scelte gestionali, anche in termini di struttura temporale delle passività, di aderenza alle caratteristiche reddituali e socio-demografiche delle diverse platee di riferimento nonché di composizione quali/quantitativa della gestione previdenziale e di quella assistenziale.

Alla luce di quanto detto, si propone di avviare i controlli sull’informazione contabile degli Enti seguenti[3]:

1. CIPAG - Cassa Geometri[4];

2. INPGI - Gestione AGO[5] (Assicurazione Generale Obbligatoria) - Cassa Giornalisti;

3. ENASARCO - Cassa Agenti e Rappresentanti di commercio[6];

4. ENPAPI - Cassa Infermieri[7].

5. CNPR - Cassa Ragionieri[8];

6. INARCASSA - Cassa Architetti e Ingegneri[9].

La citata analisi potrebbe essere integrata anche da apposite richieste di dati e notizie, audizioni/incontri con gli organi di vertice degli Enti.


Attività e obiettivi

La Commissione di Vigilanza potrebbe avviare un’apposita indagine sull’informativa contabile di un campione di Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati" selezionato secondo un approccio risk based. Tale attività è finalizzata a rimuovere eventuali criticità di tipo gestionale riscontrate nell’operatività degli Enti e/o a proporre interventi legislativi in materia.


Principali soggetti da coinvolgere

Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie "privatizzati". In caso di necessità di informazioni/dati riconducibili a deleghe gestionali a intermediari vigilati (in particolare le SGR, le Sicav, le banche, le assicurazioni, ecc,): Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip.


6) Varie ed eventuali

Richieste da parte dei Commissari di ulteriori temi strategici da inserire nel Programma di attività ovvero di integrazioni ai punti già sviluppati anche in termini di indicazione di ulteriori soggetti da audire/coinvolgere.


[1] Art. 56 Legge 9 marzo 1989, n. 88 - Ristrutturazione dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (articolato comprensivo delle integrazioni apportate con la legge 27 dicembre 2013, n. 147 - Legge di stabilità 2014).

1. Il controllo parlamentare sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale è esercitato da una Commissione parlamentare, composta da nove senatori e nove deputati nominati in rappresentanza e proporzionalmente ai vari gruppi parlamentari dai Presidenti delle due Camere.

2. La Commissione vigila:

a. sull'efficienza del servizio in relazione alle esigenze degli utenti, sull'equilibrio delle gestioni e sull'utilizzo dei fondi disponibili, anche con finalità di finanziamento e sostegno del settore pubblico e con riferimento all'intero settore previdenziale ed assistenziale;

b. sulla programmazione dell'attività degli enti e sui risultati di gestione in relazione alle esigenze dell'utenza;

c. sull'operatività delle leggi in materia previdenziale e sulla coerenza del sistema previdenziale allargato con le linee di sviluppo dell'economia nazionale.

3. Con relazione annuale, i presidenti degli enti di cui al comma 1 espongono la situazione dei rispettivi enti anche al fine di correlare l'attività gestionale degli enti medesimi con le linee di tendenza degli interventi legislativi.

4. La Commissione assume le funzioni svolte dalla Commissione parlamentare nominata ai sensi della legge 6 giugno 1973, n. 327, relativa alla vigilanza sugli istituti di previdenza.

5. La Commissione è costituita entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge.

Articolo 1, comma 253, Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015). All'articolo 5, comma 9, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, il secondo periodo è sostituito dal seguente: "Ferme restando le attribuzioni proprie della Commissione di vigilanza prevista dall'articolo 3 del regio decreto 2 gennaio 1913, n. 453, e successive modificazioni, nell'ambito delle competenze proprie della Commissione parlamentare di cui all'articolo 56 della legge 9 marzo 1989, n. 88, e successive modificazioni, rientrano anche le funzioni di vigilanza sulla gestione separata di cui al comma 8 del presente articolo relativamente ai profili di operazioni di finanziamento e sostegno del settore pubblico realizzate con riferimento all'intero settore previdenziale e assistenziale".


[2] In particolare, le Casse di previdenza sono in tutto 20, sono costituite in forma di associazione o fondazione, hanno come platea di riferimento varie categorie di liberi professionisti e, in taluni casi, di lavoratori dipendenti; 16 casse presentano quale principale finalità l’erogazione di prestazioni pensionistiche di base, tre casse hanno quale scopo l’erogazione di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, mentre una cassa (ONAOSI) è volta esclusivamente all’erogazione di prestazioni di carattere assistenziale a favore degli orfani di alcune categorie di professionisti. Due delle casse (INPGI ed ENPAIA) ex Decreto lgs. 509/1994 (complessivamente pari a 15) hanno inoltre istituito al loro interno rispettivamente una e due gestioni patrimonialmente separate ai sensi del Decreto lgs. 103/1996, destinate a specifiche collettività di riferimento.

[3] Le informazioni riportate nelle Note seguenti e riferite alle singole Casse hanno come fonte: i) pubblicazioni COVIP (Enti previdenziali - Le politiche di investimento – Quadro di Sintesi Anno 2019 (pubblicato in data 29 settembre 2020) e Relazione per l'anno 2019 (data di pubblicazione 24 giugno 2020); ii) prime analisi sui Rendiconti contabili delle singole Casse; iii) le informazioni pubblicate su vari organi di stampa.

[4] In particolare, per la CIPAG, a fine 2019, l'erogazione delle prestazioni pensionistiche supera i contributi incassati (-47 €/mln.). Tale Cassa presenta inoltre rilevanti crediti di natura contributiva (contributi non versati dagli iscritti) pari a circa 1.150 €/mln su un Totale Attivo pari a circa 2.650 €/mln.

[5] In particolare, per l'INPGI - Gestione AGO, a fine 2019,l'erogazione delle prestazioni pensionistiche supera i contributi incassati (-188 €/mln.). Tale Cassa presenta inoltre una forte concentrazione del Totale Attivo su due singole asset class: i) Fondi immobiliari pari a circa il 65%; ii) OICVM pari a circa il 28%.

[6] In particolare, ENASARCO, a fine 2019, si caratterizza per una forte concentrazione del Totale Attivo sull'asset class immobiliare pari a circa il 50% (detenuta sia direttamente sia tramite fondi OICVM/immobiliari). Tale Cassa peraltro negli ultimi anni è stata oggetto di attenzione da parte degli organi di stampa/dibattito parlamentare sia con riferimento ad alcune operazioni di investimento/disinvestimento sia con riferimento ai requisiti di anzianità contributiva richiesti per l'accesso alle pensioni di vecchiaia (almeno 20 anni di anzianità contributiva) e le conseguenti ricadute sui c.d. "silenti".

[7] In particolare, per ENPAPI, a fine 2019, sebbene i contributi incassati superano le prestazioni previdenziali (+ 83 €/mln.), tale differenziale positivo in rapporto all’attivo è pari circa l'8%. Tale Cassa presenta inoltre rilevanti crediti di natura contributiva (contributi non versati dagli iscritti) pari a circa 240 €/mln. su un Totale Attivo pari a circa 1.000 €/mln.

[8] In particolare, la CNPR registra rilevanti crediti di natura contributiva (contributi non versati dagli iscritti) pari a circa 500 €/mln. su un Totale Attivo pari a circa 2.700 €/mln.

[9] In particolare, INARCASSA presenta non marginali crediti di natura contributiva (contributi non versati dagli iscritti) pari a circa 900 €/mln. su un Totale Attivo pari a circa 12.400 €/mln.

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2020 07 21[modifica | modifica sorgente]

https://www.camera.it/leg18/824?tipo=A&anno=2020&mese=07&giorno=21&view=filtered&commissione=27#data.20200721.com27.allegati.all00010


29 ottobre 2019[modifica | modifica sorgente]

Audizione Cassa Forense

https://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=1Lb2GIDBX5s


















Questo intervento di Nunzio Luciano alla Camera, merita di essere ascoltato con attenzione, sia per il riferimento ai numerosi esposti pervenuti, sia per gli argomenti che Il Nunzio Luciano, adduce a sua discolpa. Sciocchezze Preside', sciocchezze😅😅😅😅



Ma quanto è ridicolo nei gesti il presidente della commissione



Sergio Puglia così siiiiiiiii VAI AVANTI !!



avanti ?? due anni solo audizioni !



non l'ho inventata io la repubblica delle banane dove per arrivare a una determinazione serve un secolo


Ferdinando Catapano attento che puglia di querela in qualità di senatore della repubblica delle banane .... poi mi manderai il disegnino della determinazione



Vincenzo Adamo ti ricordi cosa dicevo dei 5S?



Mario Paolo Rossi si,si... ma ti avevo chiesto due anni e mezzo di tempo ! ... manca un paio di mesi




La solita sceneggiata, con un'ora controllano 11 mld di "capitale" come lo chiama il consulente del lavoro.


La solita sceneggiata, con un'ora controllano 11 mld di "capitale" come lo chiama il consulente del lavoro.puglia è consulente del lavoro



Vabbè ma Luciano che dice che il nostro è un sistema solidaristico? 😅



Robin Hood al contrario 😄



chissà cosa ne pensa dell'esposto il senatore Puglia.... punire chi dissente ?? .. colpire uno, educarne 100 ?




Veramente dice che il sistema è a ripartizione ma il patrimonio serve per pagare gli impegni presi. Significa che allora non è a ripartizione, ma Sergio Puglia non ci arriva a capire la contraddizione delle garanzie pari al 30%? O gli piace di farsi prendere per culo?


Solidarietà con i contributi regressivi, è la famosa facciaculizzazione che non ripeto più.



Merdacce oramai cercano anche il sostegno politico per perfezionare il loro bieco "sistema" . Con la scusa dei trattamenti pensionistici sempre più crescenti continuano a spremere come limoni gli iscritti , in realtà poi si scopre che i soldi servono solo per speculazioni e per mantenere un baldacchino di prescelti




Ferdinando Catapano veramente, rispetto al passato i politici sono spariti



Se non conosci la previdenza il film e' questo



Paolo Rosa esatto, la commissione fa una liturgia, ormai la seguo da 5 anni, tipo la messa in latino che nessuno capisce



Mario Paolo Rossi e' per.ogni.legislatura il gioco dell'oca



Paolo Rosa ovvio, se in commissione ci sono degli imbecilli indotti che non sanno come si legge un bilancio tecnico, poi credono che il sistema a ripartizione si regge sul capitale, quando grazie al capitale il debito pensionistico aumenta ogni giorno che passa


Mario Paolo Rossi sei arrivato alla casella TORNA ALL'INIZIO




Ma quando Nunzietto parla di " Gestione speciale InPS" ? No dico, ne vogliamo parlare? 😅😅😅😅



si nasconde dietro i 14 % mentre alle casse è circa la metà



Fanno l'ALM con un avanzo strutturale per i prossimi 30 anni. EVVIVA EVVIVA GLI IMBECILLI INDOTTI


In più dice che i contributi versati in Inps non sono rocongiunginbili😅😂😂😂 aiutatelo. Qualcuno lo avverta che si è pronunciata la Cassazione😅




Asset (patrimonio) Liability (obbligazioni) A=30%L


Ma con 30mila pensionati e 240mila paganti, hanno necessità di cassa




Gli inglesismi sembra che riguardino una scienza, ma la finanza è una disciplina ossia uno studio morale.



Miscion


Si vantano della sostenibilità quando il rapporto pensionati, iscritti è 1 a 10



Alla fine lo dice, il sistema è sostenibile, ma ogni tre anni, con il bilancio tecnico si riverifica se lo è ancora. Se non lo è si fanno gli aggiustamenti. :) Allora non è sostenibile a 50 anni, ma a 3



Mario Paolo Rossi infatti dice una cosa oscena😅😅😅😅



Angela La Marca si ma loro hanno fatto l'ALM per fare gli investimenti, solo che se non è più sostenibile, ti mandano in pensione a 80 anni, e vaffanculo l'ALM



Mario Paolo Rossi ma poi l'ALM manco lo pubblicano😅




Angela La Marca certo, poi si vede che il 70% del debito pensionistico non è coperto dal "denaro previdenziale" come dice la signora, questa è nuova, neanche patrimonio netto si usa più



Poi l' imbecille indotto va a cercare sul bilancio consuntivo il denaro previdenziale, e non lo trova, eccetto Sergio Puglia



Vedi ad h1:02



1:11, il rischio di mercato viene calcolato dall'advisor ex post ... Ma a che serve ex post?



Cari imbecilli indotti, per oggi è tutto.



Tutti commenti opportuni ma io avanzerei. Una proposta, il 12ndicembre mi pare aver capito che c'è l'udienza civile della causa contro il collega che ha fatto gli esposti (se ho capito bene dovrebbe essere Lucignano) perché non ci organizziamo e andiamo in udienza in massa così da far capire che il collega non è solo ma che è so la punta di un iceberg e che se colpiscono lui ci sono tanti altri avvocati pronti a prendere il suo posto? Pensa che meriti anche il nostro conforto. Fatemi sapere cosa ne pensate che io ci sono. Anche per l'udienza penale.



Rosario Rullo io sono assolutamente d'accordo. Bella iniziativa, però non è Lucignano, per una volta non si tratta di lui😅



Ma chissa' chi e' sto pirla; ma secondo voi, che siate avvocati e non venditori di noccioline, ma il Presidente Luciano, sempre sia lodato, puo' dire le bugie innanzi alla Bicamerale di controllo? tenete presente che si tratta di una Commissione parlamentare che ha autonoma soggettività e dove persino l'invio di una mail, ordinaria o certificata che sia, non può avvenire per il tramite del Protocollo centrale della Camera dei deputati, ma direttamente alla Commissione... Ed in quel momento il Presidente e' un Pubblico Ufficiale. Se dicesse le bugie si stroncherebbe la carriera. E secondo voi uno che e' all'apice spara fregnacce tanto per buttarsi da solo nel dirupo?ma su siate seri. Lo vorrei proprio vedere sto collega che farebbe bene a spararsi nelle mutande 🙄


Ulisse Io io però di bugie del presidente ne ho sentite 😉



Rosario Rullo chiedi dove ad Ulisse Io

28 maggio 2019[modifica | modifica sorgente]

Alle ore 11,30 la Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, presso l’Aula del VI piano di Palazzo San Macuto, ha svolto l’audizione della presidente della Sezione di controllo sugli enti della Corte dei conti, Enrica Laterza, nell’ambito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali.

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Commenti[modifica | modifica sorgente]

Si comincia a chiarire l'inesperienza della Commissione Parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

Stanno facendo una indagine conoscitiva sui fondi pensione e sulle casse, ma la Commissione Parlamentare non ha competenza sui fondi pensione ossia sulla previdenza complementare, ma solo sulla previdenza sociale obbligatoria.

La Presidente della sezione della Corte dei Conti, appena ha sentito l'introduzione di Sergio Puglia ha precisato che loro fanno la vigilanza solo sulle Casse ma non sui Fondi pensione. Da rilevare che la definizione di Fondo è riservata per legge solo a chi ha un patrimonio di previdenza, ma loro ignorano anche la differenza.

Ma se la vigilanza sui fondi pensione è delegata alla apposita autorità che non fa capo a questa commissione, che indagine faranno? Mistero.

Per quanto riguarda la solita costruzione della verità, siamo finalmente arrivati alla fonte. La Corte dei Conti sezione Enti.

Per dimostrare che le casse sono private, la Presidente ha ribadito per due volte la sentenza della Corte Costituzionale del 2012 che in primis non riconosce la natura privata delle casse ma solo l'autonomia gestionale.

In più nel 2012 non si poteva tenere conto della modifica dell'art. 97 della Costituzione che è entrato in vigore solo nel 2014 v. Riforma del sistema pensionistico Monti.

Secondo la Corte dei Conti i conti delle casse sono a posto ed in equilibrio e le pensioni sono a capitalizzazione, garantite dal patrimonio ma esso non è un patrimonio di previdenza e come nel caso dei fondi pensione che operano con il principio del bilancio in cassa chiusa e non con il bilancio tecnico attuariale.

In realtà sappiamo che il patrimonio copre solo il 30% del debito pensionistico latente ed è utilizzato male, con scarsi rendimenti e soprattutto serve per pagare i regali pensionistici del passato, quindi per aumentare il debito pensionistico latente.

Non una parola della Corte dei Conti sulla adeguatezza della prestazione pensionistica.

L'unica cosa che importa è la sostenibilità della gestione finanziaria, la sostenibilità sociale è ininfluente, ma la legge e la Costituzione dicono altro.

Quanto all'INPGI già dal 2013 si vedeva che i conti non erano in ordine, ma hanno dato la colpa al calo dei contributi. Nessuna parola sul metodo di calcolo retributivo fascista con il coefficiente di rendimento uguale a 2,3 pari a quello degli invalidi di guerra.

Il tutto non è stato mai evidenziato per via della norma salva INPGI fatta a suo tempo da Ciampi. Per 25 anni hanno giocato su quel comma per saccheggiare qualche miliardo di euro.

Nessuna parola sulle pensioni infime dei giovani giornalisti free lance.

Il rendimento del patrimonio INPGI, dopo le magie contabili di Camporese, si assesta su un 0,6% quando il debito pubblico costa il 3,5%.

Complimenti.

14 maggio 2019[modifica | modifica sorgente]

La riunione supera di poco l'ora, presidente Sergio Puglia.

Di più non è dato di sapere.

http://www.camera.it/leg18/824?tipo=C&anno=2019&mese=05&giorno=14&view=filtered_scheda_bic&commissione=27&pagina=#data.20190514.com27.bollettino.sede00010.tit00010


7 maggio 2019[modifica | modifica sorgente]

https://webtv.camera.it/evento/14326

La COVIP e la Commissione fanno finta di non sapere che in attesa del regolamento sugli investimenti, il Codice Unico sugli Appalti va applicato.

L'illegalità ai vertici dello Stato.

Senza tralasciare la truffa semantica del cosiddetto risparmio previdenziale che per le Casse, così chiamate in quanto operano per cassa, NON ESISTE, anzi i patrimoni servono per aumentare il saccheggio o spoliazione legale.

4 marzo 2019[modifica | modifica sorgente]

  1. Nel primo anno di legislatura la Commissione Parlamentare di controllo sugli enti previdenziali, dal 4 marzo 2018 al 4 marzo 2019 si è riunita una sola volta per 40 minuti per eleggere il presidente e gli altri componenti.
  2. Il 12 marzo 2019 si è riunita per 20 minuti.
  3. Il 2 aprile 2019 si è riunita per 20 minuti.
  4. Il 16 aprile per 50 minuti è entrata in piena operatività.

_chiudere le Casse è la cosa peggiore al mondo per lo Stato_

Sottotitolo: parola di durigon

https://webtv.camera.it/evento/14237 http://www.camera.it/leg18/824?tipo=C&anno=2019&mese=04&giorno=16&view=filtered_scheda_bic&commissione=27&pagina=#data.20190416.com27.bollettino.sede00010.tit00010

Diciassettesima legislatura[modifica | modifica sorgente]

http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/27/indag/c27_assistenziale/2017/02/16/indice_stenografico.0060.html

Galati e la mafia[modifica | modifica sorgente]

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/04/24/ex-on.-galati-indagato-concorso-mafia_bed2d469-425b-4634-8eb3-5263aba595b0.html

Video[modifica | modifica sorgente]

Contiene la barzelletta che fece ridere Lello

https://webtv.camera.it/evento/11817

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