Conflitto sociale legale/Visione innovativa del libro

Da const.

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E' possibile rivendicare con un libro di scienze sociali e diritto della previdenza sociale una visione innovativa su argomenti trattati da mezzo secolo in tutte le salse?

Un tema che coinvolge ogni giorno milioni di persone e che non contempla la scoperta di nuove teorie scientifiche o particolari ragionamenti giuridici che non sia la semplice riflessione sulla Costituzione Italiana?

Superare la segmentazione mentale[modifica | modifica sorgente]

Immaginate di essere sulla terra, di avere una innumerevole schiera di esperti, ognuno in un campo specifico.

L'esperto dei fiumi, l'esperto delle montagne, quello della fisica atmosferica, l'esperto del sottosuolo ecc. ecc.

Se il "pianeta pensionistico" è il corrispondente del pianeta terra, è come se si hanno tanti esperti di situazioni specifiche, magari uno che conosce la gestione finanziaria, un altro le pensioni di vecchiaia, un altro ancora le norme del diritto della previdenza sociale, un economista i risvolti nel bilancio dello Stato.

Ogni esperto ha una visione amplissima di un segmento ristretto del pianeta pensionistico, ma manca della visione di insieme.

La visione di insieme del pianeta terra non si ha conoscendo il contenuto molecolare dell'acqua di un fiume ma ponendosi ad una distanza adeguata, almeno 30000 km e fare le considerazioni generali e la sintesi.

Quindi per avere una risposta semplice e comprensibile ad un tema complesso non bisogna essere specialisti in un campo ristretto bensì mettersi nella posizione adeguata con le adeguate competenze su tanti argomenti dei più disparati, da valutare contemporaneamente e quindi superare la segmentazione mentale che consiste nel concentrare tutte le attenzioni ad un argomento alla volta.

In pratica, sfruttando quello che offre la piattaforma di Wikipedia, ovvero il concetto dell'ipertesto, ma a livello di libro.

Nella prima fase, Wikipedia è stata la fonte per reperire velocemente tante informazioni sui campi più disparati.

Ma queste informazioni sono servite più che per creare una teoria, per descrivere una realtà complessa come quella dei sistemi pensionistici che contemplano il 40% della spesa pubblica e ad essa aggiungerci il diritto della previdenza sociale, il diritto costituzionale e molte altre branche elencate nella premessa.

Fino a documentare la crisi economica come conseguenza di un welfare iniquo e senza etica.

Il metodo Popper[modifica | modifica sorgente]

Per la redazione del libro si è operato come descritto da Popper:

"Popper intende così il metodo scientifico dopo Einstein: «La mia concezione del metodo della scienza è semplicemente questa: esso sistemizza il metodo prescientifico dell'imparare dai nostri errori: lo sistemizza grazie allo strumento che si chiama discussione critica. Tutta la mia concezione del metodo scientifico si può riassumere dicendo che esso consiste di questi tre passi: 1) inciampiamo in qualche problema; 2) tentiamo di risolverlo, ad esempio proponendo qualche nuova teoria; 3) impariamo dai nostri sbagli, specialmente da quelli che ci sono resi presenti dalla discussione critica dei nostri tentativi di risoluzione. O, per dirla in tre parole: problemi-teorie-critiche.»"

Quindi nella prima fase si sono analizzati i problemi ad ampio raggio.

Successivamente si sono proposte delle teorie che descrivono la realtà e quindi proposte delle soluzioni.

Solo che essendo la scienza trattata una scienza umana o sociale, anziché avere una risposta scientifica alle teorie esposte (la crisi economica dipende dal welfare per le evidenti iniquità) si sono fatte delle proposte di intervento, conseguenti alla analisi svolta che, se attuate si ritiene possano essere utili per superare la crisi.

Solo il tempo dirà se questi suggerimenti saranno adottati e quale sarà il loro effetto sull'economia.

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"Il dialogo, ha specificato il sociologo Zygmunt Bauman in un’intervista rilasciata di recente ad Avvenire, è “insegnare a imparare. L’opposto delle conversazioni ordinarie che dividono le persone: quelle nel giusto e quelle nell’errore”."

Secondo il sociologo una persona è nel giusto e l'altra nell'errore. Ma secondo me non esiste una persona in errore ma una persona può essere vittima dell'ignoranza istruita e non per sua colpa ma per la cultura dove si è formato.

Prima ancora che dell'aspetto economico, politico o giuridico, il libro vuole far capire le situazioni in cui ci si trova con quelli che dovrebbero essere compagni di viaggio e che diventano avversari senza sapere perché.

Ripensando alla situazione di Galileo che voleva far affermare la teoria copernicana contro la tolemaica, seguendo l'analisi del sociologo, il libro vuole essere non un elenco di teorie, enunciati, postulati "giusti" e quindi da diffondere, bensì fornire le istruzioni per costruirsi un cannocchiale per guardare l'universo e quindi decidere quale è il sistema che regge il moto in base ai propri ragionamenti magari stimolando una discussione critica sulla teoria proposta.

Quindi si vuole sposare la definizione di dialogo come insegnare ad imparare in questo senso.

Per fare questo si sono creati diversi glossari, proprio come uno strumento indispensabile per osservare il fenomeno con altre angolazioni.

La piattaforma libera su sui è stato impostato il libro dovrebbe permettere questa discussione critica.

La cultura dell'ipse dixit[modifica | modifica sorgente]

Superior stabat lupus[modifica | modifica sorgente]

Molte parti del libro non sono altro che un lungo ragionare sulla semplicissima favola di Fedro superior stabat lupus.

Tornando nel campo del diritto della previdenza sociale tutto si basa sul cosiddetto patrimonio preda e questo si sposa benissimo con la favola del lupo e l'agnello.

Anzi la favola è anche più realistica in quanto alla fine la vera preda è il saccheggiato per come definito nella spoliazione legale.

E la favola fa anche capire come si scova il lupo nella società, prima ancora che si appropri della preda.

Non vuole il dialogo perché agisce solo di prepotenza.

Non solo, il lupo del campo della previdenza sociale, della finanza, della politica e dell'economia odia la Costituzione repubblicana.

O meglio, semplicemente la ignora. Per esso non esiste, soprattutto per la parte che riguarda i diritti, se non quando deve fare qualche ricorso a proprio vantaggio.

Il trasformismo[modifica | modifica sorgente]

Il trasformista è il lupacchiotto ammantato con il vello dell'agnello, in mezzo al gregge.

Il trasformista è quello che porta il gregge nel posto sbagliato o che non lo fa organizzare nella difesa dai lupi.

Il massone è il trasformista per definizione in quanto all'interno delle varie associazioni, partiti, organizzazioni, opera con un mandato esterno, quello che gli viene dalla appartenenza alla massoneria.

Esigere il dialogo non il confronto[modifica | modifica sorgente]

Quando ci sono due teorie per spiegare una stessa situazione ed una delle due è necessariamente in errore, nel campo dell'economia, nel campo della politica, non si è come nel mercato a vendere un bene.

La dignità non è un bene in vendita come se fosse ad es. una stampante dove una casa propone una velocità di stampa e l'altra una certa definizione.

Non si confrontano i diritti tanto al chilogrammo.

Il dialogo è una attività con lo scambio reciproco di idee, dei ragionamenti deduttivi e la verifica logica.

Con il dialogo si capisce in primo luogo se l'altra persona è un lupo, un agnello o un trasformista.

"Dialogare è insegnare ad imparare" (cit.)

Guardate il patrimonio preda e troverete la massoneria[modifica | modifica sorgente]

L'agnello non si faccia rappresentare dal lupo[modifica | modifica sorgente]

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