Contrasto alla spoliazione legale

Da const.

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< Spoliazione legale >

A dead thing can go with the stream, but only a living thing can go against it.

(trad. Una cosa inerte può muoversi con la corrente, ma solo una cosa viva può andarci contro.)

cit. G. K. Chesterton


Il contrasto alla spoliazione legale può essere fatto solo analizzando tutti gli aspetti della tecnica applicata della spoliazione legale ed attuando adeguate contromosse.

Aspetto saliente è che la materia richiede delle conoscenze specifiche che appartengono a gruppi ristretti e, così come ci sono le rappresentanze o élite dei gruppi di predatori, mobilitate per dare attuazione alla spoliazione legale, così anche, solo delle rappresentanze preparate ed esperte ossia delle élite dei saccheggiati, possono analizzare e organizzare delle azioni di contrasto.

Punto fondamentale è che se si vuole verificare se si è in presenza di un caso di spoliazione legale è che si abbia prima padronanza della tecnica della spoliazione legale.

Senza la conoscenza tecnica non si riesce a dirimere una materia complessa da sviscerare a blocchi.


Un conflitto tra gruppi di interesse[modifica | modifica sorgente]

La spoliazione legale è il risultato di un conflitto tra gruppi di interesse di cui uno disorganizzato che subisce il saccheggio ed uno organizzato in un gruppo di potere.

Il primo passaggio del gruppo di interesse disorganizzato è quello di coalizzarsi in base alla comune condizione di saccheggiato.

Il secondo passaggio consiste nell'analisi del meccanismo di spoliazione legale messo in atto dal gruppo di potere.

Il terzo passaggio consiste nel trovare un obiettivo comune ossia un interesse e passare da gruppo di vessati a gruppo di interesse.

Il punto saliente della spoliazione legale è che il conflitto è endocorporativo ossia il gruppo di potere si camuffa dietro alla unità della corporazione ed i vessati sono i colleghi della corporazione.

In pratica la spoliazione legale avviene in danno dei colleghi che non riescono ad organizzarsi in quanto al massimo vedono gli antagonisti in altri gruppi sociali ma non nella corporazione.

Per divenire gruppo di interesse, esso deve trovare una organizzazione capace di elaborare un pensiero politico, economico e sociale coerente e condivisibile ed infine una prospettiva (interesse comune).

Solo quando è avvenuta tale elaborazione si possono elaborare le leggi di contrasto alla spoliazione legale in atto.

Infine esse vanno messe in atto attraverso i meccanismi democratici.

Come si individua un caso di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Si vuole vedere se in un settore vi è un caso di spoliazione legale.

  1. si fa una analisi legale di una legge per vedere gli effetti su gruppi segmentati legalmente;
  2. si constata un evidente trattamento discriminatorio determinato dalla legge;
  3. si fa una analisi di legittimità costituzionale della legge;
  4. si constata la violazione dei principi costituzionali, significa che è un caso di spoliazione legale;
  5. si elaborano i principi costituzionali da tutelare;
  6. si elabora una legge che rispetta i principi costituzionali violati.

Esempio[modifica | modifica sorgente]

Scontro di élite e di rappresentanze[modifica | modifica sorgente]

Il punto fondamentale è che chi ha intenzione di affrontare i gruppi di predatori, sia un uomo libero che sappia resistere alle lusinghe del potere. Non è pensabile che i saccheggiati sappiano ribellarsi a tale situazione (vedi paralisi del saccheggiato) in quanto altrimenti non esisterebbe né la spoliazione legale né i saccheggiati.

Il contrasto alle élite dei predatori può essere fatto solo da una rappresentanza dei saccheggiati con motivazioni opposte.

Nel contatto all'interno delle istituzioni con le lobby del potere amministrativo ed economico, tali élite di contrasto possono sviluppare rapporti che possono facilmente risultare un abbraccio mortale.

Come ha spiegato Chomsky non vanno combattute le persone che gestiscono la spoliazione legale, visto che esse stesse nel momento in cui sono attaccate verranno eliminate dal sistema, permettendo allo stesso sistema di perpetuarsi con persone diverse.

Chomsky dice che si devono eliminare le istituzioni che sono funzionali alla spoliazione legale.

Analisi delle competenze e delle conoscenze mancanti al gruppo dei saccheggiati[modifica | modifica sorgente]

Poiché la spoliazione legale si fonda sull'ignoranza del gruppo dei saccheggiati, per poter svelare il meccanismo di spoliazione legale ad essi, prima di tutto bisogna individuare le nozioni di base indispensabili il cui travisamento ha determinato la nascita del meccanismo di spoliazione legale.

Analisi del meccanismo di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Per raggiungere lo scopo di eliminare una istituzione è necessaria una critica complessiva a tutto il meccanismo di spoliazione legale ad essa sottinteso.

  1. Individuare il meccanismo economico legale di spoliazione legale e descriverlo;
  2. Individuare il principio costituzionale violato dalla legislazione;
  3. Individuare le fallacie, i sofismi che servono a giustificarlo;
  4. Individuare il patrimonio preda;
  5. Individuare i gruppi di potere che ne beneficiano;
  6. Individuare il gruppo dei saccheggiati;
  7. Individuare chi attua la disinformazione;
  8. Individuare quali sono le leggi che servono per attuare la spoliazione legale;
  9. Individuare chi predispone le leggi per attuare i meccanismi di spoliazione legale;
  10. Individuare i sistemi elettorali funzionali al sistema di spoliazione legale.

Se si attaccano i gestori del meccanismo, si passa per complottisti in quanto gli amministratori sono dei semplici attuatori delle leggi.

La critica deve essere quindi rivolta evidenziando il vero uso del patrimonio preda.

A questo punto deve essere individuata una nuova modalità di gestione del patrimonio preda tale che esso non risulti più una preda ma sia gestito correttamente.

Il parlamento è la casa della spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Poiché la spoliazione legale si consuma nel momento in cui si formano le leggi, essa può essere contrastata sul nascere della stessa ossia nel momento in cui si approvano le leggi.

Per fare ciò bisogna individuare immediatamente il meccanismo che si sta mettendo in atto.

In altri casi, quando si è in presenza di un meccanismo già collaudato, si possono contrastare le leggi che lo perfezionano o che lo ampliano.

Uno dei punti deboli sono i firmatari delle proposte di legge, risoluzioni ecc. nel caso in cui questi sono totalmente incompetenti dell'argomento che propongono.

Non bisogna dimenticare che questo è il momento ufficiale della costruzione della verità.

Il trasformismo è uno degli elementi fondamentali per l'approvazione delle leggi di spoliazione legale.

I parlamentari della massoneria[modifica | modifica sorgente]

La massoneria usa discutere e redigere i progetti di legge all'interno delle logge dopo ampie discussioni, a livello locale, regionale, nazionale.

I progetti di legge una volta elaborati vengono presentati direttamente da parlamentari o ministri massoni o a loro vicini. I parlamentari massoni sono in tutti gli schieramenti politici.

In questo caso la legge incostituzionale è studiata per tempo e la pubblica opinione non viene ingannata in quanto la persona che la presenta si intesta comunque la responsabilità dell'iniziativa.

La spoliazione legale si basa quindi molto sulla "costruzione della verità" fatta prima che in parlamento, all'esterno.

I parlamentari che ignorano le materie interessate dalle leggi di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

I parlamentari che sottoscrivono i progetti di legge di cui ignorano il contenuto, lo fanno per disciplina di partito.

In questo caso, il primo firmatario relatore dovrebbe essere un esperto del settore (sempre che non sia un massone) mentre gli altri firmatari, nel caso in cui la materia della legislazione richieda competenze specifiche, ci mettono la faccia ma di fatto firmano nella più completa ignoranza sui contenuti della legge come elaborati nel partito.

Abbiamo quindi dei parlamentari che sono in totale balia dell'asimmetria informativa.

I Cittadini portavoce del Movimento 5 Stelle[modifica | modifica sorgente]

Il caso dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che si definiscono cittadini portavoce, essi sono un ibrido dei due casi precedenti in quanto si presentano ufficialmente come procuratori di non ben identificati gruppi esterni al Parlamento e molto probabilmente sono essi stessi vittime della asimmetria informativa, come facilmente rilevabile dai curriculum vitae.

La cosa grave è che mentre la massoneria dissimula la formazione esterna delle leggi, questi la rivendicano.

Rivendicando tale formazione senza citare i nominativi dei redattori di una legge, diventa un vulnus per la democrazia in quanto si deresponsabilizza chi ne è l'autore.

Si da sempre per scontato che le leggi rispettino i principi fondamentali della Costituzione, poiché la spoliazione legale si basa invece sulle leggi che la violano, nel caso venissero presentate dal Movimento 5 Stelle, chi ne è il materiale responsabile?

Nel caso della massoneria, sarebbe il presentatore che comunque negherà sempre di esserlo, verrà temporaneamente estromesso dal sistema andando in "sonno" ma lasciando l'istituzione segreta perfettamente immune.

Nel caso del Movimento 5 Stelle in tale eventualità, diventerebbe direttamente responsabile il Movimento anche se la norma fosse stata redatta da un massone infiltrato.

Perché le leggi incostituzionali arrivano al traguardo[modifica | modifica sorgente]

Le leggi incostituzionali, proposte con le modalità sopra descritte hanno quindi la strada spianata per essere approvate in quanto non esistono professionalità specifiche che la sappiano bloccare in fase di redazione, quando fatte involontariamente ovvero sono predisposte in tal senso volontariamente.

In sostanza mancano tra i parlamentari le competenze per valutare la illegittimità costituzionale di un testo normativo.

Sarebbe interessante vedere quante sono le leggi poi dichiarate incostituzionali, votate dagli oltre 180 avvocati presenti in parlamento.

L'élite che non c'è[modifica | modifica sorgente]

Nel dibattito pubblico emerge quindi dirompente l'assenza di una élite di intellettuali esperti sia nelle materie specifiche che nella Costituzione Italiana, che sappiano dirimere la questione di costituzionalità, mettendoci loro sì la faccia.

Questo è lo snodo principale per bloccare la spoliazione legale.

Analisi dei testi di legge e delle relazioni, risoluzioni, interrogazioni, alla base della spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Quando si sta predisponendo una legge che attuerà la spoliazione legale, si sta sicuramente andando contro la Costituzione.

Per fare ciò si possono solo inventare delle situazioni giuridiche che non esistono altrimenti non si avrebbero i sofismi, le fallacie, gli inganni previsti già da Bastiat.

Siamo infatti nel momento clou della costruzione della verità.

Le 15 regole per la redazione delle leggi di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

La spoliazione legale è il contenuto delle leggi, ma per evitare che questo meccanismo sia immediatamente intelligibile si deve eliminare la trasparenza ed esasperare la complicazione delle leggi. Non si considera quindi il fatto che la norma debba avere contenuti incostiuzionali o che sia ad esempio fatta ad personam o ad corporationem. Per fare ciò si usano queste regole di redazione:

1) Linguaggio specialistico[modifica | modifica sorgente]

Se si usa un glossario non esattamente definito e specialistico si è sulla buona strada per essere compresi da una ristrettissima minoranza;[1]

2) Dispersa in altre norme[modifica | modifica sorgente]

Una normativa priva di un testo unico e quindi dispersa tra decreti legislativi, statuti, regolamenti sarà padroneggiata solo da chi ha specifici interessi e che segue tale evoluzione normativa da anni.

(es. normativa sugli esodati)

3) Norme senza titoli degli articoli[modifica | modifica sorgente]

Le leggi chiare di una volta con il titolo per ogni articolo non vanno più di moda. In questo modo uno si deve leggere tutto il contenuto, si scoraggia in quanto la maggior parte degli articoli non lo interessa e non arriva a comprendere quali sono gli articoli che contengono le norme di spoliazione legale.

(es. legge di stabilità)

4) Articoli di legge lunghissimi[modifica | modifica sorgente]

Con la legge di stabilità abbiamo un articolo con 700 commi che contengono di tutto senza un ordine logico, un indice, un sommario. Chi può capire?

(es. legge di stabilità)

5) Assenza di testo unico[modifica | modifica sorgente]

E' collegato e rafforzativo del fatto della normativa dispersa. E' un campanello di allarme.

(es. normativa sul sistema pensionistico)

6) Deroghe al testo unico che lo rendono di fatto inapplicabile[modifica | modifica sorgente]

Si fanno le norme sugli appalti e poi si scopre che il 99% delle gare vanno all'1% dei professionisti.

Si fa una normativa che di fatto elimina l'affidamento degli appalti con le gare per la maggioranza dei casi.

7) Testi di legge che rinviano ad altre leggi che rinviano ad altre leggi[modifica | modifica sorgente]

Dopo tre rinvii solo chi ha scritto la norma ne comprende il senso, per tutti gli altri è incomprensibile.

8) Normativa di emergenza[modifica | modifica sorgente]

Dopo 70 anni di legislazione repubblicana, le emergenze ancora non sono normate. E' un ottimo campo dove applicare la spoliazione legale con norme a vantaggio delle élite che hanno rapporti con la politica.

(es. normativa sui terremoti)

9) Normativa che deroga alla programmazione[modifica | modifica sorgente]

Quando ci sono norme sulla programmazione, si cerca di creare delle deroghe che creano l'emergenza anche nella ordinaria amministrazione.

(si crea l'emergenza anche nella quotidianità)

10) Normativa per eventi eccezionali in deroga alla prassi normale[modifica | modifica sorgente]

Eventi eccezionali che richiedono la programmazione di anni, alla fine si risolvono con deroghe a tutta la legislazione.

(es. expò poi soggetto a tangenti)

11) Normativa retroattiva[modifica | modifica sorgente]

La normativa retroattiva a forti potenzialità di essere alla base della spoliazione legale. Serve per saccheggiare chi era riuscito a scamparne.

(es. obbligazioni subordinate diventate retroattivamente soggette al bail-in)

12) Normativa di vantaggio per le élite[modifica | modifica sorgente]

Già nella norma sono indicati i beneficiari di particolari situazioni.

(es. si elimina il diritto di rivalsa concentrandolo sui commissari nel caso di risoluzione delle banche fallite)

13) Assenza di pubblicazione delle norme anche se di diritto pubblico[modifica | modifica sorgente]

Le norme che attuano la spoliazione legale non sono pubbliche.

(Sembra strano ma la maggior parte delle norme sulle pensioni degli Organi costituzionali ma anche delle casse di previdenza dei liberi professionisti, sono nascoste al pubblico in nome di un concetto illegale, e quindi incostituzionale, di privacy)

14) Nel caso di concessione di diritti si fa riferimento a successivi decreti attuativi che non vengono mai pubblicati[modifica | modifica sorgente]

Quando la spoliazione legale viene attuata per omissione di decreti attuativi ed i saccheggiati sono sempre in attesa di qualcosa che non verrà mai mentre per le élite le leggi si approvano per decreto.

(es. lavori usuranti, es. compensazione dei crediti con i debiti fiscali)

15) Cambio continuo di normativa[modifica | modifica sorgente]

Nel caso del sistema pensionistico pubblico, in 20 anni sono state fatte 30 riforme. Significa che la spoliazione legale ha sempre cercato di ottenere il massimo possibile per il periodo contingente e solo quando non era più sostenibile si sono tagliati i privilegi.

Le regole per la costruzione della verità[modifica | modifica sorgente]

Il parlamento è la casa della costruzione della verità.

Conoscendo le regole con cui essa viene costruita, si può comprendere il meccanismo della spoliazione legale.

Una delle regole è che la normativa utilizza delle tecniche specifiche cui si rimanda.

In questo caso si analizza non la forma delle leggi ma i contenuti. Il punto fondamentale è individuare il principio costituzionale violato.

camera dei deputati 7 00885 risoluzione in commissione presentata dall'on. Di Salvo PD il 15 gennaio 2016.

In questo caso i principi costituzionali violati sono:

a) i contributi previdenziali sono tributi;

b) le casse di previdenza D.Lgs. 509/1994 sono amministrazioni pubbliche;

c) si sfrutta il concetto di adeguatezza delle prestazioni previdenziali che nessuna norma ha quantificato;

d) si illude della sostenibilità che è un concetto economico che non esiste, non è mai esistito e mai esisterà.

Naturalmente questa risoluzione è firmata da una serie di deputati che ignorano la materia ed altri ex sindacalisti che con la loro firma fanno pensare che la legge rispetti i principi della Costituzione che essi rivendicano come la più bella del mondo ma che, con le loro azioni, contribuiscono ad ignorare e violare.

1) Usare parole con doppio significato che poi assumono quello che è utile alla spoliazione[modifica | modifica sorgente]

"in particolare, in forza del decreto legislativo n. 509 del 1994 sono state «privatizzate»"

Nella prima parte della relazione si usa il termine «privatizzate» tra virgolette ad indicare un significato non spiegato del termine e subito dopo, tali virgolette spariscono ad indicare il secondo significato sul quale si basa la spoliazione legale.

2) Usare parole alternative nella descrizione che non danno il quadro della realtà[modifica | modifica sorgente]

il settore è costituito essenzialmente da enti che erogano trattamenti previdenziali obbligatori, in forma sostitutiva rispetto alla previdenza pubblica;

In questo caso si usa il termine trattamenti previdenziali obbligatori in luogo di pubblici per ingannare sulla reale forma giuridica dei trattamenti che erano, sono e saranno di diritto pubblico visto che la Costituzione prevede in tal senso.

lo Stato ha scelto di affidare il primo pilastro previdenziale direttamente alle categorie professionali,

In questo caso il termine costituzionalmente corretto in luogo di primo pilastro previdenziale sarebbe stato previdenza sociale ma in questo modo si riporterebbe il quadro nella realtà.

3) Costruire l'albero degli zecchini d'oro[modifica | modifica sorgente]

lo Stato ha scelto di affidare il primo pilastro previdenziale direttamente alle categorie professionali, ricevendo in cambio garanzie di una gestione finanziaria equa e soprattutto sostenibile;

La gestione finanziaria equa e soprattutto sostenibile non esiste e ciò è dimostrato dal fatto che negli ultimi provvedimenti del governo si prevede la delega per stabilire le prestazioni previdenziali adeguate.

Non essendo ancora stabilito un livello di adeguatezza delle prestazioni non esistono in Italia parametri per definire l'equità delle prestazioni.

Inoltre non esiste la sostenibilità di una gestione finanziaria di un sistema pensionistico pubblico a ripartizione e peggio ancora nel caso in cui sia corporativo.

4) Iniziare la narrazione della verità costruita[modifica | modifica sorgente]

sgravare la collettività e la finanza pubblica dai rilevanti costi finanziari che il mantenimento della situazione pubblicistica, fino ad allora esistente, avrebbe comportato,

Qui inizia la narrazione sulla base delle fallacie preesistenti. Non esiste infatti il distacco dalla finanza pubblica e neanche lo sgravio della finanza pubblica visto che la riforma delle pensioni Fornero, in una successiva crisi finanziaria dello Stato è dovuta intervenire di nuovo con l'art. 24 del decreto Salva Italia intitolato Riduzione della spesa pensionistica.

l’esigenza finanziaria alla base della privatizzazione di tali enti, in sostanza, è stata quella di delimitare l’area della finanza pubblica, separando dal complesso della previdenza pubblica, una fascia specifica di lavoratori – quelli appartenenti al settore delle professioni – dal complesso dei lavoratori dipendenti, sia del pubblico impiego che del comparto privato, oggi integralmente gestita dall’INPS, alleggerendo in tal modo la pesante situazione finanziaria della previdenza pubblica;

Esplicitazione ulteriore della "narrazione".

5) Riferimento a stralci di legge con omissioni che ne cambiano il significato[modifica | modifica sorgente]

a riprova di tale scelta del legislatore va ricordata la previsione normativa di cui all’articolo del decreto legislativo n. 509 del 1994, che stabilisce che gli enti privatizzati non debbano usufruire di finanziamenti pubblici o di altri aiuti di carattere finanziario provenienti dal settore pubblico;

L'articolo cui si fa riferimento precisa che gli enti sono "privatizzati" rifiutando i finanziamenti ma conservando l'obbligo di iscrizione e contribuzione.

Tale omissione serve a celare il vero significato della "privatizzazione" ossia che restava inalterata la natura della Amministrazione Pubblica che cambiava la personalità giuridica come mera organizzazione gestionale ma senza cambiare la natura pubblicistica che è alla base dell'attività.

6) Introduzione della fallacia[modifica | modifica sorgente]

la privatizzazione delle forme giuridiche di operatività di tali enti previdenziali non determina affatto il superamento della finalità pubblica che caratterizza la funzione previdenziale, propria sia del comparto pubblico che di quello privato, volta ad assicurare trattamenti pensionistici alle diverse categorie di lavoratori, alla luce dell’articolo 38, comma secondo, della Costituzione, che sancisce il diritto alle prestazioni previdenziali, atte ad assicurare mezzi adeguati alle esigenze di vita degli assicurati; ciò è stato chiarito dalla Corte costituzionale che, con la sentenza n. 248 del 1997, ha ribadito che la citata privatizzazione degli enti previdenziali ha lasciato immutato il carattere pubblicistico dell’attività istituzionale di previdenza e di assistenza svolta dagli enti; a tale principio si collegano da un lato, gli obblighi contributivi a carico degli iscritti, dall’altro, la serie di obblighi e di controlli pubblicistici ai quali sono soggetti le casse e gli enti previdenziali privati;

Si fa credere che i privati sono autorizzati dallo Stato a fare lo Stato ossia ad erogare la previdenza sociale pubblica omettendo che i contributi previdenziali obbligatori sono tributi.

Se si fa credere che i contributi sono premi riscossi da un privato, ecco che le Casse ossia il Campo dei Miracoli acquisiscono il diritto di svolgere la funzione pubblica da privati, anche a dispetto della Costituzione.

7) I controlli multipli senza efficacia pratica[modifica | modifica sorgente]

la normativa prevede pertanto per gli enti previdenziali di diritto privato diversi tipi di controlli:

a) la sottoposizione alla vigilanza esercitata dai Ministeri competenti, attraverso una gamma diversificata di strumenti di controllo, previsti dagli, articoli 2 e 3 del decreto legislativo n. 509 del 1994, quali: ....

Tutti questi controlli sono stati inefficaci se nel 2011 la riforma Fornero è dovuta intervenire pesantemente nella gestione di questi enti con una legge di diritto pubblico.

Ora se la legge è di diritto pubblico e riguarda il bilancio dello Stato, come fa ad intervenire su enti privati?

8) La definizione del meccanismo di moltiplicazione degli zecchini ossia il miracolo[modifica | modifica sorgente]

la definizione, con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, del 29 novembre 2007, delle modalità di redazione del bilancio tecnico-attuariale, richiedendosi, in primo luogo, che il bilancio tecnico sviluppi una migliore cognizione dell’andamento delle gestioni nel lungo termine, con proiezioni dei dati estese su periodo di 50 anni; l’orizzonte temporale di 50 anni è stato, stabilito dalla cosiddetta riforma Fornero, che ha richiesto, nel corso del 2012, una verifica straordinaria sulla sostenibilità per lungo periodo degli enti, finalizzata all’adozione di immediati provvedimenti di riequilibrio; tale verifica straordinaria ha determinato l’adozione, da parte di molti enti, di provvedimenti organici di riforma, per garantire una maggiore stabilità delle gestioni nel lungo periodo;

Il miracolo viene attuato con l'istituzione del bilancio tecnico su base 50 anni per le gestioni corporative. La sostenibilità gestionale degli enti corporativi non esiste e ciò è confermato dalle note inserite nei bilanci tecnici dagli attuari più responsabili.

9) L'illusione dei paragoni che non esistono[modifica | modifica sorgente]

c) l’emanazione, attualmente in via di completamento, da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentita la COVIP, di un decreto recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interessi e delle banche depositarie, a somiglianza di quanto previsto per i fondi pensioni dagli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252;

Se si fanno due regolamenti uno per i fondi pensione ed uno per le casse di previdenza, anche se si somigliano, delle differenze sostanziali ci devono essere altrimenti perché due regolamenti? La differenza è che i fondi pensione hanno la copertura patrimoniale delle obbligazioni e le casse no. Nonostante in Italia solo chi ha questa caratteristica può usare la dicitura "fondo pensione" che è riservata per legge, le casse riescono a vincere i premi internazionali quali miglior gestori di fondi pensione.

10) L'inevitabile presenza dei punti che scoprono la costruzione della verità[modifica | modifica sorgente]

d) il controllo generale sulla gestione delle assicurazioni obbligatorie, per assicurare la legalità e l’efficacia dell’azione e gli enti, esercitato dalla Corte dei conti, ai sensi del comma 5 dell’articolo n. 3 del decreto legislativo n. 509 del 1994; la Corte riferisce annualmente al Parlamento con proprio referto;

Il controllo della Corte dei conti non avviene per le associazioni e le fondazioni private secondo le regole del codice civile.

e) il controllo esercitato in sede parlamentare dalla commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza sociale, che esercita la vigilanza e il controllo su tali enti;

Il parlamento non controlla l'operato dei privati.

11) Il doppio senso usato nel senso corretto[modifica | modifica sorgente]

la scelta di privatizzare tali enti, operata dal legislatore, è dunque pienamente compatibile con il perseguimento della finalità pubblica di assicurare la stabilità del comparto previdenziale degli appartenenti agli ordini professionali, senza che ciò implichi un aggravio della finanza pubblica;

In questo caso la parola privatizzazione usata nel senso corretto costituisce una affermazione reale.

12) La costruzione della verità[modifica | modifica sorgente]

ad assumere un’iniziativa normativa per la redazione di un testo unificato per il settore degli enti di previdenza privata,

Al termine, da "privatizzazione" a privatizzazione a enti privati a enti di previdenza privata, la costruzione della verità è arrivata a destinazione.

13) La legge finalmente incostituzionale si palesa[modifica | modifica sorgente]

a riaffermare in tale iniziativa la natura di enti privati delle casse professionali, in continuità con le scelte assunte dal legislatore a partire dagli anni Novanta, chiarendo definitivamente che tali enti, per status giuridico e regole di operatività, sono soggetti al regime privatistico,

Si arriva a definire il regime privatistico ossia di diritto privato per una funzione pubblica finanziata con i tributi. Più che incostituzionale, è contro le basi più semplici del diritto.

14) Leggi di deroga naturalmente incostituzionali[modifica | modifica sorgente]

prevedendo la non inclusione delle casse private nell’elenco ISTAT delle pubbliche amministrazioni e l’applicazione delle regole pubblicistiche che tale inclusione determina

Qui si arriva ad illudere che si può derogare alla normativa comunitaria che stabilisce le regole per la classificazione delle Amministrazioni Pubbliche.

15) Parte che riguarda i controlli che poi saranno per l'ennesima volta insufficienti[modifica | modifica sorgente]

in particolare, per quanto riguarda i controlli pubblici, ad assumere iniziative per provvedere ad una loro razionalizzazione e semplificazione, finalizzata al rafforzamento degli stessi, in termini di efficienza, pervasività e tempestività facendo sì che i controlli siano affidati ad un unico organismo specializzato,

I controlli sono parte essenziale ossia vanno organizzati per controllare cose che non fanno parte della spoliazione legale.

16) Istituire il controllo politico sui meccanismi di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

ad assumere iniziative volte a prevedere che con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze siano dettati i criteri di carattere generale ed i limiti qualitativi e quantitativi per la tipologia degli investimenti da parte degli enti previdenziali privati, al fine di garantire la solidità economico-finanziaria degli investimenti e l’equilibrio di gestione degli enti stessi;

17) Costruire il nuovo meccanismo di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

a favorire l’ulteriore razionalizzazione del settore, promuovendo un processo di accorpamento delle casse, già previsto dal decreto legislativo n. 103 del 1996 e dalla legge 23 agosto 2004, n. 243 e rendendo il loro numero molto più contenuto rispetto all’attuale, considerando che tale processo presenterebbe numerosi aspetti positivi:

Costruire una enorme gestione finanziaria di fondi pubblici senza controllo è lo strumento per la gestione del patrimonio preda.

18) Creare le occasioni per movimentare il patrimonio preda[modifica | modifica sorgente]

ad assumere iniziative per prevedere, attesa la rilevanza e l’entità dell’attivo patrimoniale che tali enti gestiscono ed investono sul mercato mobiliare e immobiliare, e l’importanza che per l’economia italiana assume un impiego di tali risorse qualora gli investimenti siano effettuati a favore di istituzioni finanziarie o immobiliari o del territorio nazionale, la definizione di forme innovative per l’impiego, sia in ambito mobiliare che immobiliare, da realizzare su base volontaria e a condizione della remuneratività degli investimenti, attraverso strumenti normativi di incentivazione ovvero esenzioni fiscali, crediti d’imposta o agevolazioni fiscali, di pare dei patrimoni finanziari degli enti; ad assumere iniziative per prevedere che tali misure possano essere applicate per investimenti a sostegno di iniziative finalizzate allo sviluppo dell’economia reale concordate con il settore pubblico, eventualmente assistite dalla garanzia dello Stato, ovvero per la gestione o acquisizione di immobili che contemperino la redditività degli investimenti con il perseguimento di finalità sociali (quali l’housing sociale);

In tutta la risoluzione si è sempre evitato di dire che i contributi sono obbligatori e che sono tributi. Se si dicesse ciò cadrebbe il significato di andare ad investire i tributi in istituzioni finanziarie o immobiliari atteso l'enorme debito pubblico della nazione.

I contenuti delle leggi di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Le leggi di spoliazione legale, come sommariamente indicato in premessa, non fanno altro che seguire lo schema indicato da Collodi nella favola di Pinocchio quando incontra il Gatto e la Volpe e si fa convincere a seppellire gli zecchini d'oro nel Campo dei Miracoli.

1) Individuare i Pinocchio della situazione (i saccheggiati)[modifica | modifica sorgente]

La legge deve individuare per forza di cose chi sono i saccheggiati. In questo caso si ricorre a legiferare seguendo il modello della segmentazione sociale ossia attraverso norme di leggi si individuano gruppi ristretti.

Caratteristica fondamentale è che i saccheggiati devono essere ignoranti totali del settore della finanza ove verranno saccheggiati.

2) Individuare il Gatto della favola (le élite che porteranno via gli zecchini d'oro)[modifica | modifica sorgente]

La legge, basandosi sul modello sopradetto, individua chi saranno i beneficiari della spoliazione legale.

3) Individuare la Volpe della favola (sono gli attuatori)[modifica | modifica sorgente]

La legge individua chi sarà che con altre leggi, documenti, studi, dimostrerà che l'albero degli zecchini moltiplicherà quelli che saranno seppelliti.

4) Gli zecchini d'oro (sono il patrimonio preda)[modifica | modifica sorgente]

La legge individua le modalità con cui i Pinocchio della situazione devono costituire per obbligo di legge il patrimonio preda.

5) Il Campo dei Miracoli (l'istituzione che attua la spoliazione legale)[modifica | modifica sorgente]

L'istituzione che attua la spoliazione legale deve essere per forza di cose individuata dalla legge.

6) Il seminare gli zecchini d'oro[modifica | modifica sorgente]

Sono le modalità con cui i saccheggiati vanno a depositare la proprietà che diventerà poi patrimonio preda.

7) Il furto degli zecchini d'oro[modifica | modifica sorgente]

La legge deve prevedere le modalità con cui viene trasferito il patrimonio preda alle élite.

8) L'albero degli zecchini d'oro[modifica | modifica sorgente]

Sono le modalità, previste dalla legge, con cui si avrà la moltiplicazione del patrimonio preda, raccontate dalla Volpe e che i Pinocchio di turno non mettono in discussione per l'autorevolezza delle fonti.

9) L'attesa che spunti l'albero[modifica | modifica sorgente]

La spoliazione legale si consuma nell'attesa senza fine del miracolo. Meglio se promesso a lunga scadenza.

10) Gli zecchini d'oro promessi[modifica | modifica sorgente]

Sono le promesse che la normativa deve fare altrimenti cade la spoliazione legale.

11) Il paese di Acchiappacitrulli[modifica | modifica sorgente]

E' l'Italia. Come nella favola, piena di persone ingannate e ridotte in miseria.


Errori nel contrasto alla spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Fino ad oggi, tutte le associazioni che si battono contro le istituzioni che attuano la spoliazione legale, si battono per gli aspetti gestionali e mai contro le leggi incostituzionali che regolano la spoliazione legale.

In alcuni casi la scelta è strumentale, in quanto si tratta di finta opposizione, organizzata da persone che fiancheggiano le istituzioni immorali, ma in altri casi la scelta è figlia di una mancanza di una visione del sistema.

Come si contrastano le élite dominanti[modifica | modifica sorgente]

Ricordando che le élite si palesano nella fase della Volpe ossia nella costruzione delle verità e nella fase del Gatto ossia nella appropriazione del patrimonio preda, per ogni situazione l'élite non organica dovrà sviluppare una adeguata strategia:

  • contro le "Volpi" nelle università, quando costruiscono le verità, il sistema è abbastanza semplice in quanto si tratta solamente di eliminare il gap dovuto all'asimmetria informativa. Quando si è sullo stesso livello universitario, la confutazione del racconto dell'Albero degli zecchini d'oro è banale e addirittura imbarazzante per i suddetti professori. Più difficile è confutare i parlamentari in quanto questi vanno avanti per partito preso, senza basarsi su nozioni scientifiche quanto piuttosto su precedenti leggi che se sono incostituzionali sono di difficile confutazione. In questo caso bisogna diventare esperti di diritto e conoscere la Costituzione per contestare la costituzionalità delle leggi.
  • contro i "Gatti" che sono nelle istituzioni da eliminare o in rapporti economici con dette istituzioni, si tratta semplicemente di individuare le modalità con cui viene distribuito il patrimonio preda. Come diceva un noto magistrato, basta seguire la pista dei soldi. In questo caso gli ostacoli sono dovuti alla trasparenza di queste istituzioni. Pertanto dove non c'è trasparenza è già un posto dove guardare. Poi anche in questo caso va superata l'asimmetria informativa ossia imparare a leggere i bilanci e conoscere i mercati finanziari.

Uscita dalla spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Dal punto di vista teorico, l'istruzione finanziaria è l'unico modo per uscire dalla spoliazione legale, ma poiché tale traguardo non sarà mai permesso di raggiungere, i saccheggiati dovrebbero chiedersi se le rappresentanze hanno tutelato i propri interessi, nell'ultimo mandato.

Se ritengono che ciò non sia avvenuto, hanno, con il voto, la possibilità di cambiare democraticamente la governance.


6 - Spoliazione legale (indice)

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