Contratto sociale

Da const.

< Indice >

< prec > < succ >

< 2 - Sistemi pensionistici pubblici >

Il contratto sociale assume nelle scienze sociali ed in filosofia numerosi significati cangianti nel tempo.

In relazione ai sistemi pensionistici pubblici per contratto sociale si intende il rapporto giuridico di diritto pubblico esistente tra Stato e cittadino ossia i diritti ed i doveri che nascono in seguito alla approvazione di normative di diritto pubblico.

Nel diritto amministrativo non esiste il rapporto contrattuale tipico del diritto privato pacta sunt servanda.

In ogni momento lo Stato può cambiare le leggi sulla erogazione dei servizi pubblici anche retroattivamente, secondo la volontà espressa dal popolo attraverso gli organismi rappresentativi.

Il contratto sociale è quindi legato in questa trattazione alle idee esposte da Rousseau nel testo Il contratto sociale ove sono spiegati i concetti di cittadino, sovranità e volontà popolare.

Si può citare Cicerone per comprendere il contratto sociale: Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi. (da Pro Aulo Cluentio Habito, 146) Legum servi sumus ut liberi esse possimus.

Alla base dei sistemi pensionistici pubblici a redistribuzione dei tributi vi è quindi il contratto sociale e non il cosiddetto patto intergenerazionale che non esiste.

Le evoluzioni normative possono assumere una forma brutale nei confronti del cittadino che si riassumono nella frase del Marchese del Grillo tratta da un sonetto di Gioacchino Belli.

« C’era una vorta un Re cche ddar palazzo

mannò ffora a li popoli st’editto:

«Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,

sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto. »

Questo per semplificare volgarmente il significato di potestà legislativa dello Stato in materia di previdenza sociale.

Nel momento del rischio di default lo Stato, con la riforma delle pensioni Fornero, ha individuato ristretti segmenti di popolazione come ad esempio gli esodati e le donne pensionande, impedendo loro di andare in pensione anche per altri 5 anni rispetto a chi ci andava fino al 31 dicembre 2011 riducendo le pensioni del 20-25% rispetto alle pensioni retributive di chi aveva maturato i requisiti con la legge antecedente.

In questo caso si arriva ad una vera e propria degenerazione del contratto sociale ove si calpesta il principio di uguaglianza previsto nella Costituzione.

Questa degenerazione è spiegata dal modello della segmentazione sociale legale.


Stato sociale[modifica | modifica sorgente]

Lo Stato è tale quando un popolo entro i limiti di un territorio esercita la sua sovranità.

Quando il patto sociale che mantiene la pace sociale è scritto ed imposto con la forza da una élite o da un autocrate, abbiamo una dittatura.

Quando il patto sociale che mantiene la pace sociale è scritto ed approvato con procedure democratiche, abbiamo lo Stato sociale e la democrazia.

Il contratto sociale di uno Stato sociale è costituito dall'ordinamento giuridico che scaturisce dalla Costituzione ed è composto da tutte le leggi che passano il controllo di legittimità costituzionale.

Una dittatura si regge sulla negazione legale dei diritti umani mentre uno Stato sociale si regge sulla tutela dei diritti umani.

Dal punto di vista economico una dittatura si regge sulla spoliazione legale mentre in una democrazia la spoliazione legale è il risultato della implementazione di leggi incostituzionali ossia che violano il principio di eguaglianza su cui si basa lo Stato sociale e la democrazia.

Il contratto sociale in una democrazia prevede che la tutela dei diritti umani sia affidata allo Stato sociale che la esercita finanziando i necessari servizi pubblici attraverso le prestazioni patrimoniali imposte senza che vi sia un rapporto corrispondente di prestazioni.

Il contratto sociale, stabilisce gli ambiti in cui l'interesse del singolo cittadino coincide con l'interesse pubblico.

La Carta sociale europea[1] riconosce i diritti umani e le libertà e stabilisce un meccanismo di controllo per garantirne il rispetto da parte degli Stati.

Il momento della riscossione delle imposte è quindi il momento in cui si rinnova la stipula o sottoscrizione del contratto sociale ove tutti i cittadini e residenti dovrebbero riconoscere che il divario fiscale individuale è compensato dal perseguimento degli interessi pubblici che sono anche i suoi.

Veil of ignorance

Social contract

Contractualisme

Contrato social

Welfare state

État-providence

Estado del bienestar

Interesse pubblico e tributi[modifica | modifica sorgente]

Intérêt général Intérêt général tradotto dal francese con Google

Public interest Public interest tradotto dall'inglese con Google

Interés público Interés público tradotto dallo spagnolo con Google

La definizione di interesse pubblico è collegata a quella di contratto sociale, stato sociale e servizio pubblico.

Questo concetto è al centro di dibattiti politici, economici. E 'ampiamente citato per giustificare l'esistenza di servizi pubblici, azioni pubbliche, leggi e regolamenti di ordine pubblico, così come regolamenti che colpiscano i diritti fondamentali (ad esempio, come parte di proprietà di fissare i casi di esproprio e la nazionalizzazione). Coinvolge lo scopo di tutti gli enti pubblici (dal livello comunitario fino alle più alte cariche dello Stato).

Vi sono varie teorie alcune anche recenti che hanno affrontato il tema e, visto che è un tema filosofico ognuna trova un riscontro parziale nella realtà.

Qui si vuole dare una definizione partendo dalla constatazione della realtà.

Non si vuole dare una definizione cosiddetta "originaria" che spieghi come è nato il contratto sociale.

Si prende atto che esiste una organizzazione Stato, i cittadini, la Costituzione e le leggi di diritto pubblico che regolano l'organizzazione.

Tutto si lega con l'esistenza di un interesse pubblico che viene esercitato dallo Stato.

La prima constatazione è che l'interesse pubblico trova una definizione degli scopi nella Carta ed una applicazione pratica attraverso le leggi.

Per distinguere tale situazione si parla anche di Costituzione e Costituzione materiale.

Quindi abbiamo un continuo rinnovarsi dei cittadini che modificano e rinnovano incessantemente il contratto sociale in base ai mutevoli o nuovi interessi pubblici.

Abbiamo interessi pubblici che vengono perseguiti in forma universale, ad esempio nella tutela di alcuni diritti es. istruzione e salute mentre altri che vengono perseguiti secondo il modello della segmentazione sociale legale.

L'interesse pubblico trova attuazione attraverso innumerevoli modalità di finanziamento tributario.

Vediamo quindi quanto le varie definizioni di interesse pubblico si avvicinano a questa descrizione della realtà:

Interesse generale designa la finalità di azione di una istituzione che opera per il bene di una popolazione considerata nel suo complesso.

Si distingue interesse comune da interesse pubblico e da interesse collettivo.

  • L'interesse comune descrive uno scopo definito come il risultato di tutti gli interessi espressi dai membri di una comunità. Ciò solleva naturalmente la questione della legittimità del termine, a causa delle difficoltà pratiche nella determinazione della collettività (completezza, la rappresentatività, l'equità ...).
  • Due concezioni dell'interesse generale coesistono. Il primo progetto, anglosassone, definisce l'interesse generale come il risultato della somma degli interessi individuali. Il secondo progetto, francese, ritiene che l'interesse generale come un ordine superiore di finalità di interessi individuali, che si implicano che supera il bene comune nella misura in cui sostiene di essere "qualcosa di più ambizioso di somma degli interessi individuali ", un obiettivo a cui l'individuo dovrebbe presentare.
  • L'interesse pubblico relativo alla realizzazione dell'interesse generale attraverso il quadro giuridico di diritto pubblico di un paese o di una repubblica.

Intanto notiamo che la definizione è svincolata dalle modalità di reperimento delle risorse.

Quindi possiamo avere secondo la definizione infiniti interessi generali ma l'interesse pubblico è quello che si realizza attraverso il quadro giuridico di diritto pubblico.

Interesse pubblico e interessi comuni[modifica | modifica sorgente]

Per le dottrine utilitaristici e le politiche in paesi anglosassoni costituzioni, l'interesse pubblico è designato come bene comune (common wealth) e si compone di massimizzare la felicità individuale di tutti i membri di un gruppo, di una comunità o di di un paese.

Storicamente, con l'Europea Unione, il concetto di interesse pubblico tende ad essere sostituita dalla nozione di interesse comune che è definita come la conciliazione degli interessi espressi dai gruppi di pressione o lobby.

Il bilanciamento tra interesse pubblico, interesse individuale e delle lobby nel contratto sociale[modifica | modifica sorgente]

La teoria del Veil of ignorance serve per giustificare lo modalità di definizione delle leggi che perseguono l'interesse pubblico.

Nella realtà le leggi sono scritte da cittadini che hanno bene in mente i propri interessi ma che ritengono che gli stessi siano perseguibili in alcuni campi in modo collettivo anziché individuale.

Ad esempio, in Sudafrica, ad un certo punto i bianchi hanno abbandonato le proprie posizioni sull'aparthaid ed hanno sposato la causa dell'eguaglianza. Quindi il primo passaggio è la definizione dei principi fondanti il contratto sociale.

Nello stesso modo, come cambiano le esigenze individuali, si aggiornano gli interessi pubblici da perseguire.

Quindi alla fine l'interesse pubblico consiste nella soddisfazione degli interessi individuali secondo modalità che nel momento della definizione delle regole sono neutrali.

Ciò avviene anche per organizzazioni più piccole che operano nel campo del diritto privato.

Il rifiuto del contratto sociale[modifica | modifica sorgente]

Quando alcuni cittadini ritengono che le leggi che dovrebbero perseguire l'interesse pubblico non sono giuste e le denunciano violando le leggi e lo Stato e le istituzioni non riescono ad applicare le leggi, si ha il rifiuto del contratto sociale che, fin quando non viene riscritto ed implementato, non si basa più sul diritto pubblico ma sulla consuetudine dello stato di fatto.

I tributi nello Stato sociale[modifica | modifica sorgente]

La teoria classica sui tributi, almeno in Italia distingue tra tasse, imposte e contributi.

Molteplici sono le possibili motivazioni che giustificano l'imposizione dei tributi da parte dello Stato.

Tax Tax tradotto da Google

Tributo Tributo tradotto da Google

Impuesto Impuesto tradotto da Google

Impôt Impôt tradotto da Google]

Classificazione classica in Italia[modifica | modifica sorgente]

L'imposta è una prestazione patrimoniale imposta ossia una obbligazione senza prestazione per corrispettivo che nasce in un rapporto giuridico di diritto pubblico ove al manifestarsi di un fatto stabilito dalla legge, il contribuente è soggetto ad una prestazione in denaro verso lo Stato o un altro ente impositore il quale non è soggetto all'obbligo di una contro prestazione per cui le imposte sono usate per il finanziamento di servizi pubblici indivisibili es. difesa, sanità ecc.

Es. IRPEF è una imposta sul reddito delle persone fisiche e il rapporto giuridico di diritto pubblico nasce con la produzione del reddito. Es. IRES (IRPEG) imposta sul reddito delle società.

La tassa è una prestazione patrimoniale imposta ossia una obbligazione senza prestazione per corrispettivo che nasce in un rapporto giuridico di diritto pubblico nel caso in cui il contribuente vuole usufruire di un servizio pubblico, il contribuente è soggetto ad una prestazione in denaro verso lo Stato o un altro ente impositore il quale è soggetto all'obbligo di una contro prestazione che consiste nella erogazione di un servizio pubblico divisibile coperto finanziariamente dalla tassa o parzialmente, o totalmente o addirittura in eccesso.

Il contributo è una prestazione patrimoniale imposta ossia una obbligazione senza prestazione per corrispettivo che nasce in un rapporto giuridico di diritto pubblico al realizzarsi di alcune condizioni giuridiche come lo svolgimento di una attività (contributi previdenziali del dipendente nel rapporto di lavoro) o nell'impiego di un lavoratore (il committente o il datore di lavoro) o nel caso di proprietà di terreni (contributo di bonifica) o nel caso di svolgimento di edificazione (contributo per oneri di urbanizzazioni) e nel caso in cui lo Stato o un ente pubblico eroga un servizio pubblico (es. previdenza sociale, attività di bonifica, opere di urbanizzazione), il contribuente è soggetto ad una prestazione in denaro verso lo Stato o un altro ente impositore il quale non è soggetto all'obbligo di una contro prestazione sinallagmatica (do ut des) che consiste nella erogazione di un servizio pubblico divisibile.

Riassumendo:

Descrizione Imposta Tassa Contributo
Prestazione patrimoniale imposta SI SI SI
Condizione Si produce un reddito Si accede ad un servizio pubblico Requisiti di legge
Rapporto giuridico di diritto pubblico SI SI SI
Servizio pubblico SI SI SI
Interesse pubblico SI SI SI
Servizio indivisibile SI NO SI/NO
Finanziano totalmente il servizio NO NO NO
Servizio è prestazione sinallagmatica? NO NO NO
Regressiva NO/SI SI SI

La distinzione quindi nasce su:

  1. requisito per far nascere l'imposizione fiscale;
  2. rapporto tra tassazione e tipo del servizio.

Se il fatto di richiedere un servizio pubblico dovesse essere discriminante per un cittadino in quanto non abbiente, significa o che non sono tutelati i suoi diritti sociali previsti nella Costituzione. Un servizio pubblico può essere a prestazione individuale, ma sempre servizio pubblico è in quanto organizzato da un ente pubblico per conseguire un interesse pubblico.

Se la tassa fosse un corrispettivo di un servizio pubblico, dovrebbe essere chiamata prezzo o tariffa.

Inoltre si può anche usufruire di un servizio pubblico ove è prevista una tassa senza averla pagata quindi significa che il servizio è sempre fornito a prescindere dalla tassa e che la tassa deve essere corrisposta a prescindere dalla produzione del reddito.

Nel conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche si distinguono:

Quindi il regolamento Sec95 non distingue le imposte indirette dalle tasse ed i contributi per le concessioni edilizie.

In sostanza alcuni tributi denominati tasse, diritti, accise, contributi, sono tutte imposte indirette.

Una classificazione insensata[modifica | modifica sorgente]

Leggo su tributi in spagnolo che la Germania regola con il diritto tributario solo le imposte.

Se si analizza l'uso finale dei tributi si vede che essi servono per l'erogazione di un servizio pubblico e per la tutela dei diritti come è ben spiegato nella voce Tax di Wikipedia in lingua inglese.

Service public Service public tradotto dal francese con Google

Public service Public service tradotto dall'inglese con Google

Servicio público Servicio público tradotto dallo spagnolo con Google

Purtroppo la voce in Wikipedia italiana ad oggi (2016) è ancora inconsistente, la migliore è sicuramente la francese che fa riferimento direttamente al contratto sociale.

Il servizio pubblico si basa sull'interesse pubblico.

Quindi i tre tipi di tributo servono per finanziare i servizi pubblici che per definizione perseguono in ogni caso un interesse pubblico e senza sinallagmaticità.

Neanche nel caso del imposta di scopo si ha il completo finanziamento del servizio pubblico o dell'opera pubblica.

La contabilità dello Stato si attua con il principio di copertura finanziaria e non i principi contabili economico patrimoniali tipici di una impresa.

Ciò significa che come in una impresa i ricavi vanno nel bilancio a formare la massa totale degli attivi, i tributi nel bilancio dello Stato vanno a costituire la somma delle entrate e come nel bilancio di una impresa un ricavo non si dice che è il corrispettivo di una specifica spesa come ad es. gli stipendi così un tributo non è il corrispettivo di un singolo programma di spesa pubblica ma va visto nell'ottica complessiva del bilancio dello Stato riassunta nel Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche.

Per questo motivo non ha senso di distinguere la fiscalità generale dicendo che alcune spese sono a carico della fiscalità generale.

Il bilancio dello Stato va visto nella sua interezza come il bilancio di una impresa e il risultato economico finale è unico e non delle singole unità di spesa.

Il tributo[modifica | modifica sorgente]

La suddivisione dei tributi è quindi senza un senso logico-pratico e si ritiene che ha senso la sola definizione:

Il tributo è il corrispettivo richiesto dallo Stato in base al contratto sociale per la tutela dell'interesse pubblico ossia l'insieme degli interessi privati che si perseguono in forma collettiva attraverso lo Stato.

Il tributo è una prestazione patrimoniale imposta ossia una obbligazione senza prestazione corrispettiva che lo Stato o un ente impositore applica al manifestarsi di un requisito che può essere la realizzazione di un reddito, uno scambio economico, un rapporto giuridico tra privati, l'esistenza di un diritto (di proprietà, di cittadinanza, ecc. ecc.) e per i quali non sorge l'obbligo di erogazione, in rapporto sinallagmatico di un servizio pubblico fornito per un interesse pubblico .

Il tributo nel contratto sociale[modifica | modifica sorgente]

Il contratto sociale tra Stato e cittadino, regolato dal diritto pubblico, consiste nella erogazione di servizi pubblici di interesse pubblico finanziati dai cittadini attraverso i tributi.

Differenza tra lo Stato sociale e lo Stato condominio[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Consiglio d'Europa, Carta sociale europea, 3/5/1996. URL consultato il 24 gennaio 2016.
    «Le Parti riconoscono come obiettivo di una politica che perseguiranno con tutti i mezzi utili, a livello nazionale ed internazionale, la realizzazione di condizioni atte a garantire l'esercizio effettivo dei seguenti diritti e principi:».


Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

[1] [2] [3] [4] [5]


2 - Sistemi pensionistici pubblici

  1. Previdenza e assistenza sociale (PDF), in ISTAT, 2010. URL consultato l'8 ottobre 2014.
  2. Anno 2009 TRATTAMENTI PENSIONISTICI E BENEFICIARI (PDF), in ISTAT, 5/12/2014. URL consultato il 1 gennaio 2016.
  3. Anno 2011 TRATTAMENTI PENSIONISTICI E BENEFICIARI (PDF), in ISTAT, 5/12/2014. URL consultato il 1 gennaio 2016.
  4. Anno 2012 TRATTAMENTI PENSIONISTICI E BENEFICIARI (PDF), in ISTAT, 5/12/2014. URL consultato il 1 gennaio 2016.
  5. Anno 2014 TRATTAMENTI PENSIONISTICI E BENEFICIARI (PDF), in ISTAT, 5/12/2014. URL consultato il 1 gennaio 2016.