Corporazione
< Modello sociale della spoliazione legale >
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Dialoghi[modifica | modifica sorgente]
2021 07 15[modifica | modifica sorgente]
L’urlo della mafia accademica: “Agnese non deve vincere!” Vergognatevi.
E’ arrivata seconda, ancora una volta. L’ateneo di Chieti ha evitato che si insediasse il prefetto di Pescara, "commissario ad acta" stabilito nella sentenza del Tar Pescara, ed ha nominato una commissione per espletare il concorso di statistica economica. Prima di arrivare all’assurdo e scandaloso esito di questo concorso si erano dimessi una quarantina di commissari che non volevano decidere. Il virus della mala università. Agnese è una donna speciale, grandissima studiosa con un profilo scientifico di alto livello, grandissima lavoratrice (quando l’ateneo, già in passato, l’aveva messa fuori ha lavorato duramente in uno studio commercialista per andare avanti). E’ una persona che va avanti solo con i proprio titoli e le proprie pubblicazioni. E’ una di noi. Non si piega al compromesso, mai. Ha fatto molti ricorsi in passato (per l’Asn, abilitazione scientifica nazionale, per dei concorsi precedenti), tutti vinti. Tutti i tribunali dimostrano le sue ragioni. Ma come ha vergognosamente detto nella registrazione un docente, il presidente della prima commissione che l’ha bocciata, audio reso noto dall’associazione e poi ripreso anche da Repubblica in una inchiesta, Agnese potrà fare tutti i ricorsi che vuole, potrà avere tutte le ragioni che vuole, ma se non si piega al “sistema” e non chiede il permesso ai manovratori affinché una commissione compiacente non la faccia vincere, all’università Agnese non potrà mai fare carriera. Questa è, purtroppo, l’università italiana. Non solo a Chieti-Pescara, ma ovunque: a Catania, a Firenze, a Roma Tor Vergata, a Bologna, a Foggia, a Messina, a Perugia, ovunque. Questo è il sistema di potere che agisce con modalità mafiose e massoniche e che non lascia spazio a quelli come Agnese, a quelli come noi. Io ne so qualcosa. Ho dovuto rinunciare all’università perché ho denunciato, ho avuto ragione, ho reso pubblico, ho fondato un’associazione che combatte proprio queste porcherie, questi soprusi, queste violenze, questi abusi. Tutto lo schifo del “mio” concorso è stato poi dimostrato, nelle intercettazioni, con “università bandita” dove al tribunale di Catania è a processo una associazione a delinquere accademica. Agnese continuerà la sua battaglia con un nuovo ulteriore ricorso. Intanto perché questa nuova commissione, per prima cosa, non è legittima visto che un commissario ha già espletato 3 concorsi, dunque secondo quanto scritto nelle sentenze precedenti e secondo quanto stabilito dall’Anac e fatto proprio dal ministero con atto di indirizzo, quel docente non poteva prendere parte alla commissione. In secondo luogo perché la commissione, ancora una volta, ha usato un metodo di valutazione illogico, illegittimo, illegale, non ha eseguito correttamente il dettato della sentenza, e vi faccio solo un esempio. Vi sembra mai possibile che si possa valutare un convegno con un punteggio di 0,3 ed un intero assegno di ricerca con un punteggio di appena 0,5? Un convegno di un giorno valutato in pratica quasi quanto un assegno di ricerca di 365 giorni di lavoro e di attività scientifica e didattica? Assurdo. Ma, credetemi, non è questo il punto. Quel professore della registrazione audio aveva detto ad Agnese che avrebbe potuto fare tutti i ricorsi del mondo ma non sarebbe passata vincitrice. E così infatti, dopo due anni, quella profezia si avvera. E sapete perché si avvera? Perché c’è un mondo della politica e delle istituzioni che copre questi delinquenti accademici, copre questo “sistema”. Altrimenti in qualsiasi altro paese civile di questo mondo, dopo le sentenze e la pubblicità mediatica del caso, Agnese avrebbe regolarmente vinto il suo concorso. Altrimenti io sarei a fare il professore all’università in questo momento, come avrei meritato e come sanno tutti perfino le pietre. Eppure questa gente si crede impunita, si sente arrogante, forte, intoccabile. Mi rivolgo a questo punto alla ministra Messa che nella sua intervista, proprio al cospetto di Agnese, chiamandola per nome, le aveva dato la sua solidarietà (pelosa?ipocrita?) ed aveva dichiarato che “chi trucca ai concorsi deve pagare”. Cosa ha da dire la ministra Messa di fronte a questo ennesimo scempio? E’ mai possibile che una persona che merita di vincere, dati alla mano, pubblicazioni alla mano, sentenze alla mano, debba essere costretta a fare ancora nuovi ricorsi, prima di ottemperanza, poi ancora denunce su denunce? C’è una procura che ha tutta la documentazione, che dovrebbe fare le indagini e di cui si attendono gli esiti: c’è una registrazione pubblicata sul sito di Repubblica e sul sito di Trasparenza e Merito. Ci sono delle condotte materiali di commissioni sanzionate dai tribunali, ci sono dimissioni fasulle ad oltranza, per coprire un sistema. Cosa aspettano i tribunali ad intervenire una volta per tutte? E se non lo faranno loro, se la politica continuerà a coprire il “sistema di potere”, allora saremo noi insieme ai cittadini a porre un freno a tutto questo, lo vedrete presto. Creeremo costruiremo una università vera, alternativa, trasparente, meritocratica, produttiva e competitiva a livello nazionale, anzi mondiale. Perché abbiamo idee, forza, caparbietà e coraggio, quello che non hanno i baroni. Che si fanno forza in branco ma che presi da soli solo dei quaquaraquà, delle nullità. Ci rivolgeremo anche alle istituzioni europee, alla presidente della commissione europea affinché si controllino e si rendicontino tutti i soldi che vengono dati a questa mafia accademica. Ci rivolgeremo alla Corte di giustizia europea per fare avviare una procedura di infrazione contro gli abusi, perché stiamo parlando non solo di soprusi di concorsi o di fondi o di progetti ma di abusi su persone umane in carne ed ossa, vittime sul piano dei diritti, persone minacciate, persone costrette a non partecipare alle procedure di concorso, a cambiare lavoro, a fuggire all’estero. Adesso è giunto il momento di dire basta alla mala università, alla mafia accademica. Adesso Basta! Condividi e fai girare il più possibile tra i tuoi contatti. Facciamo vedere cosa possono fare gli studiosi perbene e i cittadini onesti se si uniscono e fanno rete contro chi abusa! Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo
Naturalmente anche da parte mia massima solidarietà ad Agnese, e piena sottoscrizione delle tue parole, caro Giambattista. Nel mio caso, dopo aver vinto il ricorso al TAR, decisi di non dare ai baroni massoni (nella mia vicenda, nel settore del diritto tributario) la soddisfazione di tendermi un' altra trappola mediante una seconda commissione fotocopia della prima censurata dal TAR, ed anche in quel caso il manovratore era un barone dell' università di Pescara (collega dunque del barone protagonista della vicenda di Agnese), che aveva colonizzato la sede di Ancona (comprandosi in sostanza i vertici locali) in cui al tempo mi trovavo. In una evidente similitudine con il caso di Agnese, il barone di Pescara del settore tributario nel 2011 disse a me (che rifiutai di soggiacergli): "chi vuole entrare in una squadra, ne deve accettare la regole" e "senza una scuola ed una regia, lei si andrà a disperdere". Nell' alternanza dei personaggi e dei settori disciplinari coinvolti, le dinamiche sono sempre le stesse. Al momento, cioè nel 2011, non percepii le dimensioni di questa piovra massonico-mafiosa né le protezioni politiche di cui gode (né ero consapevole del significato della "squadra"...uno dei simboli della massoneria). Ormai tutte le dinamiche della piovra sono chiarissime dopo tutte le vicende scoperchiate anche e soprattutto grazie a Tra-Me. Come avevo già scritto, ritengo dunque che la missione socio-culturale-antropologica di Tra-Me debba essere diretta a privare questa piovra del terreno (cioè l' indifferenza dei cittadini) in cui ha finora affondato i suoi tentacoli.
Luca Cerioni questi racconti e vicende mi fanno sempre più capire cosa è il fascismo ed il corporativismo. Il conflitto sociale legale è endocorporativo. La corporazione è una gabbia che si vuole far passare per sindacato collettivo, e gli imbecilli indotti inconsapevoli ci credono.
Dopo anni che ti seguo, si sta evidenziando quello che io chiamo "Regime imbecillocratico ". L'università è il centro della costruzione della verità che regge tutto.
Quello che non avete capito voi vessati con tutti gli strumenti intellettuali per capirlo è che prima che la popolazione si ribella per portare la legalità nell'università, dovreste essere voi, come cittadini con le competenze, a portare la legalità in tutte le istituzioni che vessano il cittadino incompetente. È il caso delle Casse di Previdenza sociale obbligatoria dei liberi professionisti dove i massoni controllano 100 mld con i quali si possono comprare tutti gli ordinari che vogliono. Ma mi hai sempre preso in giro quando dicevo che il conflitto è politico.
Dopo anni che ti seguo, si sta evidenziando quello che io chiamo "Regime imbecillocratico ".
L'università è il centro della costruzione della verità che regge tutto.
Quello che non avete capito voi vessati con tutti gli strumenti intellettuali per capirlo è che prima che la popolazione si ribella per portare la legalità nell'università, dovreste essere voi, come cittadini con le competenze, a portare la legalità in tutte le istituzioni che vessano il cittadino incompetente. È il caso delle Casse di Previdenza sociale obbligatoria dei liberi professionisti dove i massoni controllano 100 mld con i quali si possono comprare tutti gli ordinari che vogliono. Ma mi hai sempre preso in giro quando dicevo che il conflitto è politico.
Anche M5S si è subito allineato nel saccheggio con leggi ad hoc e presidenti di commissione parlamentare compiacenti.
Spesso questi posti di indirizzo e controllo si affidano alla università per elaborare le leggi di spoliazione legale .
Solo dei ricercatori non allineati possono confutare le loro costruzioni della verità.
Documenti[modifica | modifica sorgente]
http://www.roberto-crosio.net/DIDATTICA_IN_RETE/Mussolini_corporaz_sindacato.htm
Collegamenti[modifica | modifica sorgente]
- L'imbecille indotto inconsapevole è molto pericoloso
- Perché l'imbecille indotto ti schiavizza
- Günther Anders
- Ignoranza istruita
- Promesse per imbecilli indotti
- Imbecillocrate
- Élite della spoliazione legale
- Patente da imbecille indotto inconsapevole
- Intelligenza reattiva
- Intelligenza riflessiva
- Rivolta
- Rivoluzione
- Riforma
- Élite della spoliazione legale
- Imbecillocrate
- Imbecille indotto consapevole
- Élite di contro potere
- Giuseppe Pellegrino
- Truffa semantica
- Diffamazione
- Reputazione