Costruzione della verità

Da const.

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“È molto più facile ingannare la gente piuttosto che convincerla che è stata ingannata.”

(M. Twain)


La verità non è una opinione

cit. Paolo Calloxi


(...) mentre una dittatura usa la brutalità della censura, una democrazia formale usa la più raffinata sordina. Mette praticamente la cassa di risonanza al pensiero unico e lo toglie alla critica al pensiero unico. E' come se dicesse, parla scemo tanto chi ti ascolta


Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza.

(Stephen Hawking)

Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà.

(Thomas Jefferson)

Quanto più una società si allontana dalla verità,

tanto più odierà quelli che la dicono.

(George Orwell)


Due righe del Legislatore bastano a mandare al macero intere biblioteche


La costruzione della verità consiste nel far passare l'idea che le opinioni figlie delle discipline volontarie sono fatti, ossia verità.

La costruzione della verità è il passaggio fondamentale nella impostazione della spoliazione legale in quanto serve a forgiare la cultura e le convinzioni intime dell'individuo e ad ingabbiarlo nella dissonanza cognitiva.

Vi sono vari modi di fare la costruzione della verità.

Il più facile ed efficace consiste nel far passare il pensiero derivato da una disciplina volontaria come se fosse una scienza assoluta.

In genere ad esso si abbina la truffa semantica che altera gli stessi principi della disciplina volontaria fino a ribaltarne il senso logico.

Poiché questa costruzione della verità avviene a livello istituzionale, il comune cittadino che vive questa condizione si trasforma in un imbecille indotto.

Esistono situazioni diverse, come la disinformazione, lo story telling, ma quella che qui si vuole evidenziare è la costruzione della verità che avviene nelle università italiane nel campo del diritto.

Lo story telling appartiene di più al politico mentre la disinformazione è l'attività del giornalista (dire le cose a metà, solo quelle che fanno comodo, tale che chi ascolta non riesce a farsi una idea compiuta della realtà).

La costruzione della verità fatta nelle università è più grave delle due in quanto connessa con la logica del tradimento.

Mentre il politico ed il giornalista, nell'immaginario collettivo rientrano nella battaglia politica, il professore universitario, colui che plasma le nuove generazioni non può essere immediatamente associato ad un interesse così subdolo come quello della spoliazione legale.

Chi invece segue con attenzione delle particolari carriere universitarie nel campo economico scopre strane connessioni tra università, banche, politica, giornalismo, casse di previdenza, fondi pensione.

Vi è quindi il caso del professore inserito organicamente in "think tank all'amatriciana" ove si eseguono "studi" previdenziali finanziati dagli stessi stakeholders della spoliazione legale.

E tra i partner di questi "studi" si scopre il filo che lega appunto tutti gli stakeholders o lobby previdenziali, legate dalla spoliazione legale. "Studi" che hanno addirittura il merito di essere presentati "a porte chiuse" e "su invito" direttamente in Parlamento, la casa, ovvero il Campo dei Miracoli, della spoliazione legale.

La costruzione della verità fatta dai professori universitari ha una particolarità: entra nel circuito culturale e nei casi più eclatanti arriva a condizionare le sentenze della giurisdizione.

Si arriva al punto in cui anche i giudici, che dovrebbero essere i tutori della Costituzione sia nella applicazione ma anche nel discernimento delle leggi che la violano, in quanto unici titolari a proporre il ricorso per il giudizio di legittimità delle leggi, avallano questi "studi", al punto di "legalizzarli" facendo giurisprudenza, condizionati più dall'ipse dixit dell'autore delle pubblicazioni che non dall'analisi dei contenuti esposti.

Anche in questo caso, il legame con la massoneria, ancorché non esplicito, lo diventa facendo il confronto con tutta la produzione accademica dove emergono le contraddizioni tra attività di costruzione della verità e attività accademica reale.

Distinzione tra verità e costruzione di una verità[modifica | modifica sorgente]

La verità non è un nome ma si può cogliere solo in un discorso.

Oggi se si ascolta il dibattito politico, ci si sorprende di dove viene il ceppo di anticorpi dell'anti-intellettualismo, ma nella politica, come nella vita, l'ignoranza non è una virtù. Eppure molti di quelli che parlano, lo fanno a vanvera, senza conoscere quello che dicono. Si parla di cose non vere, di cose come non esistono nella realtà. Gentilezza, compassione, onestà e duro lavoro, molto spesso sono più importanti delle conoscenze tecniche e del know how ma se un leader politico esprime disdegno per i fatti e non sono "accoutable" per il ripetere di falsità, mentre gli esperti sono allontanati come etilisti. ... Il rifiuto dei fatti, il rifiuto della ragione è la causa del declino. Discorso di Obama

Il concetto fondamentale è che con una costruzione della verità si vuole confutare un fatto, una realtà, una verità scientifica.

La verità è descritta con un discorso logico fondato sui fatti e serve per fare conoscere una realtà.

Es. La temperatura dell'acqua è 27 gradi centigradi, misurati alle ore 13 esatte nel punto di prelievo contrassegnato A e registrato nel verbale. L'inquinamento da .... era tre volte superiore ai limiti di legge. Emettere ordinanza con divieto di balneazione.

La costruzione della verità descrive un falso basandosi su fallacie, sofismi, inganni, truffe semantiche e serve per nascondere una realtà e prospettare una situazione illusoria che permette poi la spoliazione legale.

Es. L'acqua era tiepida come ha detto un passante che si stava bagnando. I bagnanti erano numerosi e l'acqua trasparente anche se con strisce oleose. Non è successo mai nulla, è una vita che si fa il bagno anche in condizioni ben peggiori.

La verità non è una opinione.

Nel campo del diritto, costruire una verità significa trasformare un fatto giuridico in un falso o al più in una opinione e una costruzione della verità in un fatto giuridico.

Il diritto, pur essendo una disciplina volontaria, ha comunque una costruzione logica ben definita e non esistono gli ampi margini discrezionali che si vogliono far credere, anzi la certezza del diritto è un valore di questa dottrina.

Ciò nonostante, accade che i costruttori di verità, quando non sono realmente ignoranti della materia, riescono a ribaltare la situazione trasformando i fatti giuridici in opinioni e le costruzioni di verità in fatti giuridici sui quali sviluppare i meccanismi di spoliazione legale.

La tecnica della costruzione della verità[modifica | modifica sorgente]

Il metodo utilizzato si sostanzia nella applicazione della truffa semantica.

Quindi, mentre è facile avere una spiegazione logica di una situazione reale, confutare una costruzione della verità che si basa su un assunto falso e quindi inesistente è difficile.

Tornando alla favola di Pinocchio, si tratta di dover spiegare che il Campo dei Miracoli non esiste, avviene cioè il ribaltamento della situazione, non bisogna spiegare con la logica un fatto vero, ma indagare sulle false affermazioni e dimostrare che tali sono.

Nel caso in cui si vuole descrivere un fatto, si parte da una situazione documentata, si fanno dei ragionamenti logici e si descrive quindi la realtà.

Ma il costruttore di verità, non deve preoccuparsi dei fatti, non deve preoccuparsi della logica, deve solo costruire una verità utile per far cadere il Pinocchio di turno nella trappola del Gatto e della Volpe.

Esempi di truffa semantica applicati al sistema pensionistico pubblico senza patrimonio di previdenza[modifica | modifica sorgente]

Affermazioni false:

  • Il sistema pensionistico è diventato contributivo
  • I contributi previdenziali sono un tributo di scopo
  • La pensione restituisce i contributi versati
  • La pensione è un salario differito

Per capire la truffa semantica prima bisogna avere a mente la realtà:

  • Il sistema pensionistico pubblico è gestito dallo Stato o suoi istituti
  • Le pensioni sono un servizio pubblico come l'istruzione, la sanità, la sicurezza ecc.
  • Le pensioni si pagano con le imposte
  • Le pensioni dipendono dalle entrate complessive dello Stato e dalla capacità di indebitarsi

Si tratta in primo luogo di capire il motivo delle affermazioni false ossia di far credere che il sistema pensionistico si basa un un rapporto sinallagmatico tra prestazioni ed imposte.

Il primo punto di tutte le affermazioni è che non viene mai usato il termine pubblico.

Questo è il punto principale della truffa semantica, si vuole spostare la comprensione del funzionamento del sistema pensionistico dalla sfera pubblica a quella privata.

Questo per molti motivi:

Una élite che non ha versato i contributi adeguati alle prestazioni pensionistiche che riceve, difficilmente potrebbe giustificare le pensioni regalate.

Nella gestione dei fondi, facendo credere che il sistema è privato, si elimina l'attenzione della pubblica opinione e si sviano i controlli che invece dovrebbero esistere sulle gestioni pubbliche.

In vista di una eventuale ancorché quasi impossibile operazione di opting out, è più facile passare da un pubblico sconosciuto ad un privato piuttosto che da pubblico a privato.

La truffa semantica:

  • Il sistema pensionistico è diventato contributivo (ma non si dice che è un metodo di calcolo)
  • I contributi previdenziali sono un tributo di scopo (ma non si dice che è solo un vincolo di destinazione dell'imposta)
  • La pensione restituisce i contributi versati (è un falso assoluto, tanto più che abbiamo il problema pensionistico per i regali)
  • La pensione è un salario differito (in primis è a carico dello Stato, poi funziona su base simil assicurativa e nella quasi totalità è integrato dallo Stato)

Esempi di truffa semantica applicata al sistema pensionistico pubblico con patrimonio preda (casse dei liberi professionisti)[modifica | modifica sorgente]

Le casse di previdenza dei liberi professionisti, in Italia, gestiscono un sistema pensionistico pubblico con il patrimonio preda.

Affermazioni false:

  • La natura privata delle casse
  • I contributi non sono una tassa
  • Le casse sono sostenibili all'infinito
  • I diritti acquisiti sono tutelati dalla Costituzione

Per capire la truffa semantica prima bisogna avere a mente la realtà che per le casse dei liberi professionisti è la stessa della previdenza sociale pubblica senza patrimonio di previdenza:

  • Il sistema pensionistico pubblico è gestito dallo Stato o suoi istituti
  • Le pensioni sono un servizio pubblico come l'istruzione, la sanità, la sicurezza ecc. per soddisfare un interesse pubblico
  • Le pensioni si pagano con le imposte
  • Le pensioni dipendono dalle entrate complessive dello Stato e dalla capacità di indebitarsi
  • Le baby pensioni, i vitalizi, le pensioni gonfiate dei sindacalisti sono vessazioni procurate e non diritti acquisiti.

Nel caso delle casse di previdenza dei liberi professionisti i motivi per fare le affermazioni false sono aggiuntivi a quelli già visti e come indicato nell'apposito capitolo al furto generazionale del sistema pensionistico a redistribuzione dei tributi generale si aggiunge la spoliazione legale endocorporativa in quanto avviene all'interno di corporazioni con forti squilibri demografici.

Si tende quindi ad accentuare i furto generazionale puntando su un autogoverno di una istituzione "privata" andando a saccheggiare il patrimonio preda mentre dal lato gestionale, il considerare le casse di previdenza dei liberi professionisti, istituzioni di diritto privato le dovrebbe liberare da una serie di controlli.

Ma questo equivoco della doppia natura pubblica-privata è ormai praticamente svanito e senza possibilità di un ritorno indietro all'equivoco su cui hanno giocato i presidenti degli ultimi venti anni in quanto la modifica dell'art. 97 della Costituzione non è più emendabile.

La truffa semantica:

  • La natura privata delle casse (sono amministrazioni pubbliche gestite secondo i principi della contabilità finanziaria non ammessa per i privati che devono adottare la contabilità economico-patrimoniale)
  • I contributi non sono una tassa (il metodo di calcolo contributivo, usato nel metodo misto è solo una formula matematica usata per il calcolo della pensione, ma sempre soggetta al rischio economico, politico, demografico) non esiste un rapporto sinallagmatico tra pensione e imposte contributive
  • Le casse sono sostenibili all'infinito (affermazione piuttosto azzardata, in realtà gli attuari più seri, nella illustrazione dei bilanci tecnici legano i risultati al verificarsi di una serie di condizioni che dal punto di vista probabilistico, visto che le previsioni sono a 50 anni, la probabilità che si avverino sono pari a zero, motivo per cui i bilanci tecnici hanno una validità, per legge di tre anni)

Alimentare il dubbio[modifica | modifica sorgente]

Essendoci in campo oltre che la costruzione della verità, anche la spiegazione della verità, questa viene sempre presentata con il beneficio del dubbio, come una interpretazione, una possibilità al pari delle altre, non si arriva mai ad un punto fermo, quando nella discussione viene data una volta ragione, la volta successiva ricomincia il dubbio.

Nelle scienze fisiche alla fine delle indagini si arriva ad un punto fermo che serve da ripartenza per altri ragionamenti. Questo punto fermo nella costruzione della verità non si raggiunge mai. Si alimenta il dubbio.

Costruzione primaria della verità legale in Parlamento[modifica | modifica sorgente]

Quando in parlamento viene approvato per la prima volta un atto che è contro i principi della Costituzione, si ha formalmente l'inizio di un meccanismo di spoliazione legale.

Il Parlamento è la casa della spoliazione legale.

Per fare ciò si sfrutta la non conoscenza della legge da parte della maggioranza dei parlamentari che non hanno le adeguate competenze, quando non sono complici del meccanismo.

Quindi chi fa la stesura della legge è il vero costruttore primario della verità legale, mentre i parlamentari che sottoscrivono la legge lo sono nella maggioranza dei casi, inconsapevolmente, ma partecipi per rispetto della disciplina di partito.

Dal punto di vista legale, una volta approvato il primo documento, la costruzione della verità legale non potrà essere contestata fin quando una sentenza della Corte Costituzionale non dichiara incostituzionale la legge.

Costruzione primaria della verità nelle aule di giustizia[modifica | modifica sorgente]

Nelle aule di giustizia, quando non ci sono riusciti in Parlamento, si possono generare sentenze che servono per generare delle fallacie o costruzioni di verità primaria.

Ricordiamo che una fallacia o costruzione della verità nel campo della spoliazione legale significa creare un procedimento legale che viola la Costituzione.

Ad esempio, dopo che è stato riformato l'art. 97 della Costituzione e dopo la sentenza del Consiglio di Stato che aveva chiarito la natura di amministrazione pubblica delle casse di previdenza dei liberi professionisti D.Lgs. 509/1994, e dopo interrogazioni al Parlamento ove si evidenziava la natura di amministrazioni pubbliche, e quindi la necessità di una eventuale nuova legge che stabilisca l'eventuale natura privata della gestione pensionistica, nuove sentenze del Tribunale di Roma sembrano avvalorare ancora una volta la natura privata delle gestioni pensionistiche di cui al D.Lgs. 509/1994.

Non manca in questa situazione il solito avvocato della Cassa che, pur risultando secondo l'ordine di appartenenza, dipendente di una amministrazione pubblica, non esita ad illustrare, tale sentenza fallace come un ribaltamento della situazione.

Costruttori primari e secondari di verità[modifica | modifica sorgente]

Gli scienziati del diritto sono i primi responsabili della affermazione della spoliazione legale in quanto in quanto con la funzione che svolgono di studiosi, le leggi di spoliazione legale acquistano una conferma teorica.

La tecnica del diritto è la scienza che dovrebbero applicare i giuristi nel valutare una legge.

Con essa si andrebbero subito ad individuare le leggi che violano la Costituzione.

Secondo Bastiat, il ruolo dell'economista politico sarebbe quello di smascherare le fallacie, i sofismi, gli inganni che le élite mettono in pratica con le leggi di spoliazione legale.

I professori universitari, lungi dal praticare questa scienza, si appiattiscono sulle leggi emanate e ne trovano la giustificazione teorica.

Quindi la costruzione della verità primaria fatta dagli studiosi è l'equivalente di quello che in Wikipedia chiamano "fonti primarie" ossia gli autori di una teoria originale.

In Wikipedia non è ammessa la costruzione delle voci basandosi sulle sole fonti primarie. Le voci si devono basare su fonti secondarie o terziarie ossia su chi ha riesaminato le teorie e le ha contro relazionate.

In questo modo si crea un consenso sul contenuto delle voci.

Nella costruzione della verità avvengono fenomeni simili, dopo che un professore ha enunciato una teoria, viene ripresa più e più volte, sempre tagliando qualche parte fino a che si riescono ad affermare concetti totalmente opposti al diritto quali ad esempio nel campo della previdenza dei liberi professionisti: 1) i contributi sono tributi, ma è una tesi minoritaria. In realtà sono tributi e basta; 2) le casse sono un mostro a metà tra pubblico e privato. In realtà sono Amministrazioni Pubbliche; 3) la sostenibilità è raggiungibile se si fanno le cose per bene. In realtà la sostenibilità di un sistema pensionistico pubblico non esiste; 4) il patrimonio garantisce le prestazioni, non esiste la garanzia dello Stato. In realtà le casse sono garantite dalla presenza dello Stato che non garantisce l'esatta restituzione ma l'esistenza di un servizio pubblico pensioni.

Chi riprende quindi questi concetti in articoli, pubblicazioni, norme, bilanci, diventa un costruttore secondario di verità, consapevole o inconsapevole.

I professori universitari lombrosiani[modifica | modifica sorgente]

I professori universitari costruttori di verità appartengono alla scuola del Lombroso|Lombroso], scienziato che riuscì a creare una specializzazione di una scienza che si è dimostrato non esistere, la fisiognomica.

Il Lombroso sviluppò la cosiddetta criminale che, grazie all'ipse dixit, prese credito presso i giudici dell'epoca.

Grazie a tali teorie molte persone vennero giudicate.

In Italia diversi professori di economia, scienze attuariali, scienza delle finanze, diritto della previdenza sociale, hanno sviluppato teorie delle scienze sociali che hanno le stesse basi scientifiche della antropologia criminale.

E tali teorie hanno preso fondamento in quanto trovano credito sia in Parlamento che presso le aule di Giustizia, anche se è in questi luoghi che si creano i presupposti giuridici.

Una volta che si è creato questo cortocircuito, è molto difficile uscirne.

Le pubblicazioni istituzionali[modifica | modifica sorgente]

Un caso particolare è la creazione di pubblicazioni "istituzionali" come ad esempio la rivista di Inarcassa o delle altre Casse di previdenza dei liberi professionisti che coltivano l'ignoranza dei propri iscritti con l'uso dei termini che fanno parte della cosiddetta "neolingua" previdenziale.

Un tentativo innovativo è in corso con il quotidiano "Il dubbio" edito direttamente da un ente pubblico associativo come il Consiglio Nazionale Forense, con l'intento dichiarato di sviluppare la politica della avvocatura.

Qui siamo al limite di comportamenti illegittimi ove una istituzione pubblica crea diventa editore generalista andando a svolgere una azione politica anche in campi che esulano i confini professionali, finanziandosi con le imposte dei propri iscritti.


Le pubblicazioni specializzate[modifica | modifica sorgente]

Un eco continuo di false teorie derivano dalle pubblicazioni specializzate ove qualche cultore della materia si preoccupa di alimentare i dubbi, le tesi a confronto, le possibilità impossibili.

Con questo continuo e indefinito ripetersi delle questioni non si arriva mai alla soluzione definitiva.

Dopo 4 anni ancora è in discussione la natura giuridica dei contributi previdenziali, situazione risolta negli USA oltre mezzo secolo fa.

"La questione impone di affrontare e risolvere il problema della natura giuridica della contribuzione previdenziale. Autorevole dottrina (Mattia Persiani e, tra i tributaristi e di recente, Paolo Puri) sostiene che i contributi previdenziale siano dei tributi anziché prestazioni previdenziali imposte. Chi sostiene la natura tributaria dei contributi previdenziali fa leva sul sistema di finanziamento a ripartizione: non essendoci un capitale previdenziale accantonato non vi sarebbero legami o nessi causali tra quanto versato oggi per pagare gli attuali pensionati e quanto si riceverà domani a titolo di pensione grazie ai contributi delle future generazioni. Accedendo a questa linea interpretativa che qualifica i contributi previdenziali come tributi,... " [1]

In definitiva la realtà è ancora messa in dubbio visto che è una linea interpretativa, una delle tante, magari la più autorevole ma il dubbio ...

I giornalisti free-lance[modifica | modifica sorgente]

Un caso a parte sono i giornalisti free-lance che rilanciano notizie che non esistono come la pubblicazione di codici di autoregolamentazione da parte delle Casse di previdenza dei liberi professionisti, annunciato ma non pubblicato.

Naturalmente per il giornalista esiste e quindi è pronto a rilanciarne anche i commenti degli esperti o degli autori, pur senza averlo potuto constatare.

Ecco quindi che per il saccheggiato una cosa inesistente prende vita, diventa reale, ecco completata la costruzione della verità.

Le eccezioni che confermano la regola[modifica | modifica sorgente]

Mi è capitato di recente di leggere il commento del prof. De Mita alla sentenza della Corte Costituzionale sul contributo di solidarietà.

Si censurava pesantemente le motivazioni della sentenza proprio usando i principi della tecnica del diritto.

La costruzione referendaria della verità[modifica | modifica sorgente]

Il referendum abrogativo prevede la partecipazione del 50% dei votanti, ma se la maggioranza ha approvato una legge incostituzionale e non partecipa al voto referendario, somma i suoi voti con gli astenuti e di fatto può fare confermare con il referendum una norma di spoliazione legale.

La stessa cosa non avviene nel caso di referendum costituzionale, dove non è previsto il quorum dei partecipanti.

In questo modo si può arrivare a modifiche della costituzione che sono approvate da una maggioranza non qualificata dei partecipanti al voto.

La costruzione plebiscitaria della verità[modifica | modifica sorgente]

Un esempio di costruzione plebiscitaria della verità è dato dall'art. 19 della legge 30 maggio 1970 n. 300, Statuto dei lavoratori dove l'articolo modificato da un referendum è stato successivamente dichiarato incostituzionale.

Il quesito referendario fu proposto da Rifondazione Comunista e dai Cobas.

Ciò significa che la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile un quesito che, una volta approvato con un plebiscito dal popolo sovrano, ha determinato un articolo di legge illegittimo costituzionalmente.

Neanche il popolo, nella espressione della sua sovranità, può andare contro la Costituzione.

Sviare l'attenzione[modifica | modifica sorgente]

Quale è l'effetto della costruzione della verità? La disinformazione che porta allo sviamento dell'attenzione.

Se si prende l'esempio dei contributi previdenziali obbligatori, diverso è il caso di considerarli come imposte rispetto alla ipotesi di considerarli come un tributo di scopo.

Visti come sono nella realtà, ossia come imposte, impongono una analisi economica e quindi politica, totalmente legata al presente, alle politiche di redistribuzione dei tributi, ai regali pensionistici pagati oggi sottraendo servizi e reddito a chi non potrà riaverlo domani.

Visti secondo la costruzione della verità, ossia come tributo di scopo, la costruzione della verità, sposta l'attenzione su un ipotetico rapporto sinallagmatico basato su una equità attuariale che non esiste nella realtà, in quanto la pensione di Stato nei sistemi senza patrimonio di previdenza è legata al rischio demografico, al rischio economico e alla estinzione delle professioni, ossia è soggetta ai continui cambiamenti legati alla sostenibilità del Bilancio dello Stato.

Il sistema pensionistico pubblico a redistribuzione dei tributi è sostenibile in quanto legato alla crescita economica che è la combinazione della crescita demografica, della occupazione, economica.

Discutere dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni in un sistema economico in decrescita o prevedere le modalità di calcolo che contemplano la crescita economica quando essa ristagna è come parlare del sesso degli angeli, ma questo è il dibattito pubblico che avviene in Italia.

Se si sposta il dibattito dalla costruzione della verità alla realtà, crolla il sistema della spoliazione legale dalle sue fondamenta.

Il caso delle casse di previdenza dei liberi professionisti[modifica | modifica sorgente]

Le casse di previdenza dei liberi professionisti sono amministrazioni pubbliche ma la costruzione della verità le individua come private e privatizzate.

Se esse venissero considerate dalla collettività per quello che sono ossia amministrazioni pubbliche che gestiscono le imposte ed erogano un servizio pubblico, se ne deduce immediatamente l'inutilità di mantenerle aperte in quanto costosi doppioni che potrebbero essere resi più efficienti con l'accorpamento e le conseguenti economie di scala.

L'accorpamento porterebbe alla eliminazione delle discriminazioni nella corresponsione di un servizio pubblico.

La costruzione della verità vuole che le casse siano private, che gestiscono un patrimonio privato, andando addirittura in borsa o all'estero con società di diritto lussemburghese. Follia pura.

La prima ovvia assunzione farebbe crollare il sistema ma i gruppi di potere non possono rinunciarvi.

Es. relativo alla natura privata delle casse[modifica | modifica sorgente]

Intervista al presidente Adepp Alberto Oliveti in data 8/7/2016.

"Con questa intervista a Plus 24 fa chiarezza sull'eventuale partecipazione di Enpam e di altre Casse di prevedenza ad Atlante 2, il nuovo fondo che dovrebbe aiutare le banche italiane in crisi" ... "Abbiamo posto tre condizioni per un'eventuale nostra partecipazione" ... "Fra queste condizioni c'è sicuramente il riconoscimento della nostra natura privata".

Su un inserto del Sole 24 Ore si usano le parole come se giornalista ed intervistato fossero fruttivendoli e non operatori professionali che gestiscono 18 miliardi di euro.

Natura privata cosa dovrebbe significare per il pres. dell'Adepp? Che tutti i controlli di natura pubblicistica siano ritirati dal Governo, come se ciò fosse nel libero arbitrio di Renzi.

Come se la Costituzione non fosse un vincolo per il Governo. In effetti, nell'ordinamento italiano, è facile l'approvazione di norme illegittime costituzionalmente, quella che in questo libro si definisce "spoliazione legale" ma, il nuovo art. 97 della Costituzione dovrebbe essere ormai chiaro.

E' già spiegato in altre parti che le Casse di Previdenza dei liberi professionisti sono Amministrazioni Pubbliche, come si può trasformare una Amministrazione Pubblica che svolge una gestione di diritto pubblico (interesse pubblico) in un ente di diritto privato (natura privata)? Vogliamo privatizzare i Carabinieri, il Comune, la Regione? Si comprende bene che è impossibile, ma non perché non lo vuole il Governo.

Stessa cosa è per le Casse di previdenza, se si vogliono organizzare come enti privati, esiste già la legge sui fondi pensione ove non vi è l'obbligo di contribuzione e l'iscrizione è libera.

Ma le Casse vogliono conservare ovviamente l'obbligo contributivo ossia continuare a finanziarsi con la riscossione coatta di imposte, quindi non possono diventare enti di natura privata. La persona giuridica privata è una modalità gestionale, ma la gestione del sistema pensionistico avviene con norme di diritto pubblico.

Quindi abbiamo un presidente di una Cassa che aspetta dal Governo una risposta per partecipare al Fondo Atlante 2. Ma come Atlante, il fondo è di diritto privato lussemburghese. Quindi il governo, per facilitare la partecipazione di una amministrazione pubblica ad un fondo privato di diritto estero, dovrebbe fare delle norme illegittime costituzionalmente quale condizione posta dal rappresentante di amministrazioni pubbliche. Non siamo alla follia giuridica?

Il caso dei fondi pensione privati di diritto pubblico[modifica | modifica sorgente]

Nel mondo, ma non in Italia, la previdenza sociale di diritto pubblico prevede dei gestori privati che raccolgono i contributi previdenziali in forma obbligatoria.

Essi sono denominati secondo pilastro della previdenza.

In pratica esistono dei monopoli o oligopoli, a seconda della nazione dove lo Stato permette il finanziamento obbligatorio di enti di diritto privato ma che operano secondo norme di diritto pubblico.

Una volta eseguita la raccolta finanziaria con regole che esulano dal mercato, questi fondi vanno sul mercato finanziario ed operano come se fossero dei privati.

In questo modo si altera la libera concorrenza in quanto un conto è raccogliere i fondi sul mercato libero un conto in un mercato protetto, e con questi immensi patrimoni andare a comprare società private.

Di fatto si opera una nazionalizzazione mascherata attraverso i cosiddetti fondi sovrani.

Negli USA, dove sono molto grandi, questi fondi stanno evidenziando le contraddizioni della loro gestione, spesso in mano ai politici, che si autoassegnano elevatissimi stipendi come se fossero legati agli ingentissimi patrimoni accumulati, quando nella realtà tale accumulo dipende soltanto dalla obbligatorietà del sistema di raccolta.

Ancora più grave la censura per gli investimenti fatti negli hedge fund dopo le ingenti perdite subite nell'ultimo decennio.

Il caso dei fondi pensione pubblici di diritto pubblico[modifica | modifica sorgente]

In alcuni casi, come in Giappone, il fondo pensione è gestito direttamente dallo Stato.

Esso è quindi di fatto è un fondo sovrano che addirittura vengono tutelati dalla Commissione UE.

Lo scontro tra élite[modifica | modifica sorgente]

Lo scontro tra élite si manifesta proprio nel campo della costruzione della verità.

Facciamo il caso in cui al sistema solare tolemaico si debba sostituire il sistema solare copernicano.

Se prima non vi è una precisa esposizione della nuova teoria e la contestazione puntuale della vecchia, come si può eliminare la vecchia?

Ecco quindi che la semplice contestazione della costruzione della verità legata alla spoliazione legale non è sufficiente e senza esito.

Poiché questa è stata costruita da professori universitari, altri professori universitari devono contestarla.

Ci sono sicuramente altri professori che hanno elaborato le teorie corrette, solo che queste restano nei libri di testo come una "ipotesi".

Ciò accade in quanto le teorie frutto della costruzione della verità, vengono invece riprese e moltiplicate dagli interessati alla spoliazione legale che liquidano la teoria corretta come ipotesi minoritaria.

Come se tutte le teorie del diritto, pur opposte, avessero la dignità di esistere contemporaneamente.

Il problema è che i professori che hanno elaborato la teoria corretta non si espongono direttamente contro i costruttori di verità.

Ciò è determinato anche dal fatto che la Costituzione permette la vigenza senza limiti di tempo di norme incostituzionali, frutto della spoliazione legale, che vanno in conflitto con la teoria corretta.

La neolingua[modifica | modifica sorgente]

Alla base delle teorie costruite, come nel racconto del Gatto e la Volpe sul Campo dei Miracoli, vi è la neolingua giuridica ossia una serie di termini senza significato reale entrati nell'immaginario collettivo, magari estrapolati dal corpo di una sentenza: reddito differito, maturato previdenziale, risparmio previdenziale, vengono affiancate da tributo di scopo, contributo previdenziale, privatizzazione, termini usati fuori del contesto e con il doppio significato.

L'opposizione finta o inutile[modifica | modifica sorgente]

La finta opposizione è quella dei professori universitari che pur contestando il sistema, non lo contestano in collegamento alla spoliazione legale che attuano, ma per altri aspetti marginali.

In tale modo si permette la continuazione della spoliazione legale pur manifestando una posizione antagonista.

Anche i partiti o le associazioni o i quotidiani che si battono contro i gruppi di potere, molto spesso fanno una opposizione su tematiche che non riguardano la costruzione della verità e le fallacie su cui si basa la spoliazione legale, contribuendo con la loro disinformazione a perpetuare la vigenza della costruzione della verità.

Un es. del 2016 è relativo alla vicenda Atlante 2 e le casse di previdenza dei liberi professionisti.

Nel contestare la partecipazione delle casse di previdenza al fondo Atlante di diritto lussemburghese, le parole d'ordine erano "non salvate le banche con i nostri soldi" oppure "L'investimento è troppo rischioso per il profilo delle casse" quando il problema è che si tratta di Amministrazioni Pubbliche che andrebbero a finanziare con i tributi un fondo privato.

Cosa contestata anche alla Cassa depositi e prestiti da parte della Corte dei Conti.

In conclusione, non contestare le fallacie ed i sofismi collegati alla spoliazione legale significa per l'opposizione fare disinformazione a vantaggio della spoliazione legale in quanto la disinformazione è dire le cose a metà, quelle che fanno comodo ed in modo che chi ascolta non può farsi un quadro esatto della realtà.

La colpa dell'università italiana[modifica | modifica sorgente]

Quando una legge incostituzionale è stata approvata, automaticamente diventa il veleno che annienta tutto quello che c'è di buono nello stato di diritto.

La questione di legittimità costituzionale, una volta superata l'eventuale votazione ed ottenuta la maggioranza dei parlamentari, viene dimenticata nel dibattito pubblico.

Se si vedono le cronache la questione di legittimità costituzionale riemerge dopo anni, ma anche decenni, nel corso di un processo dove regolarmente un cittadino scopre che una tal legge viola la costituzione italiana.

E tutti gli esperti, i professori universitari, i giornalisti, i costituzionalisti, i politici di opposizione che hanno fatto in questi anni in cui tale norma era vigente?

Un cittadino deve diventare esperto di diritto costituzionale in questo paese?

Molto spesso, già durante l'attesa della pronuncia, alcuni esperti ritornano sul tema anticipando il giudizio della Corte Costituzionale, come se la pronuncia fosse ovvia, naturale, scontata.

Ma la legge che risulterà incostituzionale, è stata vigente, ha prodotto i suoi effetti per anni, i cittadini sono stati spesso anche giudicati da questa legge incostituzionale.

Qui emerge allora l'assenza dal dibattito politico degli studiosi delle scienze sociali che già durante la predisposizione di una nuova legge dovrebbero illustrare i profili di illegittimità e non dopo che sono stati fatti i danni.

E le opposizioni, quando ritornano al governo, come primo punto dovrebbero avere quello di cancellare tutte le norme per le quali hanno votato l'illegittimità costituzionale.

Ma quando accade questo? Mai, anzi, una volta costruita la verità, diventa patrimonio di tutti, maggioranza e opposizione, università e saccheggiati.

Il diritto diventa diritto incostituzionale, il parlamento la casa della spoliazione legale e il meccanismo di spoliazione legale va avanti.

La tecnica della cazzata[modifica | modifica sorgente]

Rientrano in questa casistica il parlare a vanvera dei personaggi istituzionali.

La costruzione della verità non serve soltanto nella fase di redazione delle leggi, ma soprattutto nella fase di controllo dei saccheggiati che devono restare inermi durante lo svolgimento della spoliazione legale.

Così come Pinocchio resta tranquillo in attesa che germogli l'albero degli zecchini d'oro nel campo dei Miracoli, così i saccheggiati restano tranquilli mentre le banche o le casse di previdenza sociale stanno andando a rotoli in quanto rassicurati dai messaggi dei gruppi di potere.

Tali messaggi però devono avere una caratteristica ossia essere perentori e indiscutibili anche se di fatto sono stupidaggini.

Es. Il sistema pensionistico italiano è il più sostenibile d'Europa, è il messaggio che circola più di frequente, ma il bilancio dello Stato, cui è collegato, è tra i più precari e il rating del paese è vicino al livello spazzatura.

Es. La cassa Inpgi ha la sostenibilità a 50 anni verificata solo due anni fa, ma poco dopo si fa la riforma delle pensioni 2015.

La caratteristica saliente è che questi messaggi partono dai vertici istituzionali e dai saccheggiati sono assorbiti immediatamente per il fascino dell'ipse dixit.

Nessuno, privo delle necessarie competenze, si metterebbe a sindacare certe uscite.

Es. abbiamo fatto il jobs act degli autonomi, ma dopo poco tempo si scopre che era solo un ddl con pochi articoli insignificanti.

Contrasto[modifica | modifica sorgente]

Il contrasto può quindi avvenire riprendendo i testi degli autori corretti e con essi smascherare la costruzione della verità.

La diffusione della teoria corretta non può che avvenire dal basso, con i nuovi strumenti della rete.

Questo può avvenire solo se le nuove élite, non composte dai professori, si documenta scientificamente, se ne hanno la capacità.

Esempi di costruzione della verità[modifica | modifica sorgente]

In campo delle casse di previdenza dei liberi professioniti[modifica | modifica sorgente]

Posizione corretta:

  • I contributi obbligatori sono tributi;
  • Le casse sono amministrazioni pubbliche;
  • Il patrimonio delle casse è un patrimonio preda.

Costruzione della verità:

  • I contributi sono tributi speciali, di scopo, premio;
  • Le casse sono un ibrido tra pubblico e privato;
  • Il patrimonio delle casse copre le prestazioni previdenziali promesse.

Documenti[modifica | modifica sorgente]

Filosofia[modifica | modifica sorgente]

https://thevision.com/cultura/louis-althusser/


2019 10 19[modifica | modifica sorgente]

https://www.roars.it/online/scandalo-tributaristi-anvur-era-davvero-andata-contro-le-baronie/


https://www.roars.it/online/the-italian-scientific-miracle-is-an-illusion/

Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

< 12 - Spoliazione del pensiero>

< Indice >