Enti di diritto privato

Questa è una voce della neolingua previdenziale ossia una puttanata ovvero un mattone per il muro virtuale.

La locuzione enti di diritto privato è usata nel sito del MLPS ed è stata usata nella bozza del regolamento investimenti che non è passato al vaglio della ANAC (Autorità anticorruzione) e del Consiglio di Stato in quanto essi hanno rilevato la necessità per le casse di previdenza dei liberi professionisti, casse di previdenza amministrazioni pubbliche di utilizzare il Codice degli appalti pubblici per individuare i gestori.

È sinonimo di casse di diritto privato.

La locuzione già non ha senso in quanto la definizione corretta è persona giuridica privata, ex art. 12 C.C. e diritto privato non c'entra nulla con l'ente.

L'uso che se ne fa, rientra quindi di diritto nel Glossario della neolingua previdenziale in quanto utilizzato per far credere che le Casse sono enti privati quando sono amministrazioni pubbliche.

Secondo la relazione sugli investimenti del 2019 redatta dalla COVIP la quasi totalità delle casse si sono già adeguate a questa prassi.

Il problema è che il regolamento investimenti se dovesse contenere la definizione delle casse come amministrazioni pubbliche svelerebbe l'inutilità della conservazione di un patriminio tenuto conto che lo Stato, a fronte di 100 mld di patrimonio pubblico gestito dalle casse ha 2500 mld di debito pubblico.

Ed entrambe rientrano nell'art. 97 Cost. per cui insieme fanno parte del Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche e quindi insieme a tutte le pubbliche amministrazioni sono responsabili della sostenibilità del debito pubblico.

Last but not least la pandemia 2020 che ha avuto una utilità incredibile per la comprensione dei sistemi pensionistici pubblici, sta facendo accadere tutte le situazioni che normalmente stanno per decenni sui manuali credute come ipotesi remote.

Gli enti corporativi sono soggetti al rischio economico (previdenza sociale) ed al rischio demografico (previdenza sociale).

E' notizia di un disavanzo dei conti dell'INPS di 26 mld.

Se l'INPS avesse un patrimonio di previdenza, per pagare le pensioni ora dovrebbe smobilitare in pochi mesi delle cifre astronomiche, con gravi perdite in quanto questo non è il momento adatto.

Inoltre a fronte di settori più colpiti ve ne sono altri che addirittura hanno andamenti positivi per la nascita di nuove attività.

E' un normale avvicendamento dei lavori con l'estinzione delle professioni.

I politici vogliono affrontare il caso INPGI traghettando i nuovi disgraziati previdenziali nell'ente, stessa cosa per i geometri.

Solo l'INPS può assorbire, come fanno tutti gli enti previdenziali nei paesi avanzati questi shock economici sociali finanziari in quanto legata direttamente allo Stato.

Farlo capire ad un milione e settecento mila imbecilli indotti inconsapevoli liberi professionisti non è facile con l'elite della spoliazione legale sempre al lavoro per innalzare ogni giorno un nuovo muro virtuale, l'ultimo che ho scoperto è di Sergio Puglia con Casse professionali.

5/10/2020