Giurisprudenza della Corte Costituzionale

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La spoliazione costituzionale trova un valido supporto dalla Corte Costituzionale che opera sulla base di una Costituzione ed un ordinamento in costante aggiornamento facendo riferimento a sue sentenze più o meno recenti basate su una Costituzione ed un ordinamento che non esiste più.

In pratica si vuole dare una parvenza di coerenza al diritto come se fosse una scienza assoluta ossia che spiega fenomeni naturali che avvengono in modo assoluto nello spazio e nel tempo, ad una disciplina volontaria soggetta ai desideri della società secondo l'evoluzione dei tempi.

Così, per interpretare la natura dei contributi previdenziali soggetti a normative cambiate nel tempo si fa riferimento, nelle ultime sentenze, a vecchie sentenze che si basavano su una norma che non esiste più.

Quindi la Corte Costituzionale diventa una delle principali fonti della costruzione della verità su cui si fonda la spoliazione legale.

http://www.dirittoegiustizia.it/news/23/0000093510/Il_sistema_previdenziale_forense_secondo_la_Corte_Costituzionale.html

Per fare un esempio comprensibile, è come se passando dal sistema tolemaico a quello copernicano, un articolo scientifico si basa sia su citazioni che fanno riferimento all'una ed all'altra teoria.

Oppure, se si parla di diritto, nella ipotesi di leggi razziali, si fa riferimento a sentenze emesse sia quando esse erano vigenti e quando non lo erano più.

In questo modo, le sentenze della Corte Costituzionale contengono dei passaggi illogici non solo con la Costituzione, ma nella sentenza stessa fissando le basi teoriche per la successiva spoliazione costituzionale.

8 - Spoliazione costituzionale

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