Guido Grossi 20170615

Da const.

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TEOREMA DELLA DISTANZA DEMOCRATICA

La Quantità e la Qualità della Democrazia è inversamente proporzionale alla Distanza, misurata in km, fra il popolo sovrano e il luogo istituzionale dove si formalizzano le decisioni

meditate gente, meditate

perché stiamo andando dritti in direzione opposta !

p.s. : sempre, naturalmente, che la Democrazia ci interessi

Ma lo sappiamo cosa è la Demo-crazia ?

Che responsabilità comporta ?

Che presupposti richiede ?

Ci interessa una vera Democrazia ?

O ci interessa solamente sostituire gli attuali egemoni con altri?

Sarebbe opportuno e corretto che le persone che "sentono", "credono", "sono attratte dall'idea" :

che il Popolo è ignorante e quindi è bene che si lasci governare dai "sapienti"...

o, meglio: è bene che si illuda di governare, mentre il potere decisionale resta saldamente controllato da pochi illuminati

vengano allo scoperto

si facciano riconoscere

abbiano il coraggio delle loro idee e delle loro PAROLE (che le Parole modificano la realtà)

si sciacquino la bocca prima di insozzare il termine sacro di Democrazia

e propongano, a chiare lettere, una Oligarchia (governo di pochi) o una Aristocrazia (governo dei migliori).

così, almeno, spostiamo la nostra attenzione su cose concrete, e cresciamo tutti:

- chi sono, i pochi, come vengono scelti, da chi ? (per favore, non ditemi dal Popolo, Voi che lo ritenete ignorante!!)

- con quale criterio si scelgono "i migliori" ? (vedi sopra)

Se poi usassimo un criterio oggettivo per osservare i risultati prodotti dai Pochi, che si ritengono i Migliori

i limiti del Popolo "ignorante" ci apparirebbero allora per quello che sono: virtù, vita, esperienza, potenzialità inespresse


DAL SOGNO ALLA REALTÀ

Nel processo che va

- dal concepire sogni

- al trasformarli in progetti

- alla fase di realizzazione

avvengono mutamenti, sostanziali

Laddove:

- l'atto del concepimento non è mai individuale e richiede presenze, partecipazione, profonda intimità e abbandono;

- nel progetto occorre immaginare la scomposizione del sogno in elementi realizzabili, che possono essere calati nella realtà, sapendo che la realtà può essere più o meno ostica e refrattaria, e occorre farlo facendo sì che gli elementi restino coerenti;

- nel processo di realizzazione si scopre inevitabilmente che la realtà è sempre diversa dall'immaginazione, e impone adattamenti all'imprevisto.

A volte i sogni svaniscono prima di nascere, per mancanza di immaginazione

altre volte si perdono per mancanza di conoscenza della realtà

moltissimi si spengono nella realizzazione, per incapacità di adattamento

Pochi, rispetto alla moltitudine dei tentativi, riescono a calarsi nella realtà, pur risultando, tutti, profondamente modificati.

Come facciamo a capire se un sogno si è infine realizzato, oppure "è stato tradito" ?

Si fa tornando al principio,

quello che solo un cuore aperto ai sogni può percepire: occorre "sentirlo" se l'intuizione originaria è stata rispettata nella sua essenza, o è stata tradita

Quando questa essenza è rispettata, almeno in parte, allora è gioia

e pienezza di vita


20190320

Testimonianza importante, quella di Arlacchi ad HoraFelix

Già Vice segretario generale dell'ONU, se non ho capito male, e parlamentare europeo

Apprezzo il coraggio della confessione: ha infatti ammesso candidamente che il fiscal compact lo ha firmato senza leggerlo, perché, avendoci provato, ha constatato che non ci si poteva capire nulla. Si è fidato.

Questa è la classe dirigente che ci rappresenta nelle istituzioni

Facci caso : più sono LONTANE, le istituzioni dove si prendono decisioni importanti, che poi sconvolgono la vita delle persone

e più sono alla portata delle oligarchie organizzate

quelle oligarchie che meticolosamente scrivono documenti volutamente illeggibili, ma pieni di pillole velenose.

Dopo averli scritti, scatenano la schiera infinita di quei lobbisti, profumatamente pagati, che albergano attorno a quelle istituzioni lontane

e quelli iniziano a rassicurare i malfidati, quei nostri presunti "rappresentanti", forse confusi dalle lusinghe del potere e del prestigio, ma anche dalla solitudine e dalla lontananza.

Persone che - a giudicare dalle maggioranze bulgare con cui passano certe riforme - sembrano scelti apposta in base ad una caratteristica comune:

la capacità di chiudere uno,

due,

ed anche il terzo occhio...

su cose che andrebbero passate invece in controluce, visto che devastano le nostre vite, mentre arricchiscono le oligarchie

vite di noi tutti che, ingenuamente, a nostra volta, ci siamo fidati, votando i partiti che quei rappresentanti hanno selezionato per tutti noi (quando capiremo che le leggi elettorali vanno rivoluzionate?)

Deve essere rassicurante, per certe persone, non poter capire le cose che firmano.

Mi domando quanto valga, comunque, l'invito di Arlacchi (sostenuto da Fassina) a ri-fondare l'Europa.

Non lo vediamo quanto sia destinata ad essere una Istituzione necessariamente così lontana dai popoli, così vicina alle oligarchie organizzate, qualunque sia il modo in cui la si voglia ricostruire, ORA.

La voglio anche io una altra Europa, anche politica. Dobbiamo imparare PRIMA, però, a conoscere ed usare la Democrazia, che è una cosa delicata.

Dopo aver smontato l'Unione europea, mostro istituzionale al servizio della finanza, il prima possibile,

rimbocchiamoci piuttosto le mani, a casa nostra e facciamo esercizi di democrazia, ricominciando dall'ABC, che è meglio.

Il mondo può vivere più pacificamente se multipolare (lo dicono anche Arlacchi e Fassina, pensando a Usa, Cina Europa)

più pacificamente e più felicemente (aggiungo io) se fatto di molte diverse esperienze: Italia, Germania,Francia, accanto ad Usa, Russia e Cina ed India.. e Venezuela.. e Libia ..

La biodiversità, anche politica, è garanzia di resilienza, di ricchezza e di forza

Fra cent'anni, forse, dopo aver studiato e applicato la democrazia a partire dagli asili, saremo pronti anche per l'Europa dei Popoli

e, magari, avremo imparato a riporre la nostra fiducia a ragione (almeno un pochino) più avveduta...

P.s. : guarda che,nel frattempo,

l'Erasmus,

la collaborazione nella ricerca,

gli scambi culturali

e perfino quelli commerciali,

LI FAI MEGLIO, ma mille volte meglio, se non ci sono i poteri economici forti e organizzati a romperti le palle con decisioni politiche prese in Istituzioni opache, lontane, e facilmente mal frequentate,

che poi finisci per imporle a tutti, LE DECISIONI SBAGLIATE uccidendo la biodiversità culturale...

meditate gente, che l'ora è vicina


20190319

VENEZUELA - IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ (THE RULE OF LOW) E L'IPOCRISIA.

Quanta ipocrisia c'è in questa frase, ripetuta come mantra dai sostenitori delle "democrazie liberali", per giustificare qualsiasi aberrazione : "the rule of low"!

Una legge (ma non si capisce quale), in nome della quale si "giustificano" guerre, ingerenze, devastazioni e aberrazioni di vario tipo.

Alla lettera, "giustificare" vuol dire, infatti: "ricondurre allo JUS, al diritto". Se un'azione è conforme al diritto, allora è giusta.

Peccato che la frase abbia senso SOLO SE la Legge alla quale ci si appella sia a sua volta "legittima", e cioè conforme alle regole che disciplinano la "giustizia" delle leggi.

Non è una pippa mentale, ma una cosa serissima, perché, udite udite: non tutte le leggi sono legittime!

Anzi: oggi, quasi nessuna lo è più :(

Nell'Ordinamento Giuridico di qualsiasi livello esiste un Ordine, fra le leggi, come suggerisce la parola: ci sono quelle più importanti e quelle meno importanti. Le leggi meno importanti sono legittime SOLO SE non entrano in contrasto con quelle più importanti.

Alla base di tutto l'ordinamento, nelle sue fondamenta, ci sono due pilastri, e sono le norme più importanti di tutte le altre:

- i Principi Fondamentali contenuti nelle varie Costituzioni nazionali, e negli accordi internazionali.

- i principi giuridici universalmente riconosciuti, che hanno molto a che fare con il buon senso e l'etica universale.

Alla luce di quanto detto, possiamo ora valutare quanto scrive Frank O.Mora, come introduzione del suo articolo su Foreign Affair (link nei commenti):

"The United States has a clear objective in Venezuela: regime change and the restoration of democracy and the rule of law."

Tradotto:

"Gli USA hanno un obiettivo chiaro in Venezuela: cambiare il regime e ripristinare la democrazia e il rispetto della legalità".

L'obiettivo di "cambiare il regime a casa d'altri" è però contrario ai Principi Fondamentali di qualsiasi Costituzione, ai Principi internazionali di Non Ingerenza ed al Diritto di Autodeterminazione dei Popoli, oltre a stridere chiaramente con il buon senso e con l'etica universale. Come può non accorgersene?

Porsi l'obiettivo di cambiare regime in Venezuela per

il "nobile" scopo di ripristinare la democrazia", è poi un controsenso abissale: la democrazia assegna al popolo il potere/dovere di decidere del proprio destino, non certo ad una forza militare esterna, quale che sia. 

( Fosse anche Dio! E guarda che non lo dico a caso, perché in America è proprio Dio che è stato scomodato per giustificare le azioni di guerra in Iraq, Afganistan, Libia, etc.. Non potendo essere giuridicamente legittime, quelle azioni, perché contrarie alle leggi fondamentali, si è deciso di "legittimarle" su un piano "religioso". Follia! Ma moli ci cascano ancora)

Giustificare infine un intervento militare in nome della "rule of low".... no comment, lo capisce da te, se hai letto sopra.

Eppure :

non solo la più prestigiosa delle riviste americane di politica estera trova del tutto normale ragionare pubblicamente sulla valutazione costi/benefici, comparando un intervento militare aereo o piuttosto una invasione da terra. E lo fa dando per scontato che un governo estero legittimamente eletto, l'esercito di quel paese e le varie forze (tantissime) che appoggiano il governo siano, tutte, criminali.

Perché? Perché lo dicono loro. Punto. Perché lo dice la stampa e lo ripetono le televisioni nel mondo. Private. Controllate dal potere economico che detesta il regime bolivariano ed ha assoluto bisogno di delegittimarlo. E guai a chi non ci crede!

La cosa che offende, che rattrista, che lascia veramente sgomenti, è vedere quante persone, qui, nel mio paese, oggi trovano normale tutto ciò.

Quanto ancora siamo lontani dalla capacità di disintossicarci dalla manipolazione mediatica, da quella che riesce ancora oggi a trasformare, nel nostro immaginario collettivo, un invasore arrogante, ignorante ed illegittimo, in un angelo della pace, mentre un popolo intero con il suo governo, in un criminale da "redimere"

Per ritrovare il senno, quando c'è tanta confusione, facciamo un appello al buon senso, ed ai principi universalmente riconosciuti :

La guerra NON è mai una opzione "legittima" per risolvere le controversie

la guerra commerciale,poi, risponde esattamente alla stessa logica: le "sanzioni economiche" fatte in nome della "rule of low", di dio e della democrazia, sono un controsenso, svegliamoci. Solo il potere economico sopra nazionale ha interesse ad indebolire alcune nazioni, e guarda caso sono sempre quelle che "osano" pensare di essere indipendenti dal potere economico sopra nazionale.

I Popoli e le nazioni hanno il Diritto di sbagliare, e NESSUNO ha MAI il diritto di "imporre" loro una strada qualunque, per giusta che possa apparire.

Nel dubbio ( e di dubbi su cosa veramente stia accadendo in paesi lontani ce ne devono essere sempre ), tutte le volte che ti propongono una invasione militare "umanitaria", "in nome della democrazia o della rule of low, o addirittura in nome di Dio" ... tu applica una semplice regola di bazzica, che non sbagli:

ognuno si deve impicciare degli affari propri!

E rifletti: non è un tirarsi indietro rispetto a responsabilità o doveri morali, perché non possono essere nostre quelle responsabilità. Responsabilità vuol dire: capacità di dare risposte. Guardiamoci onestamente intorno: non sappiamo salvare noi stessi... figuriamoci se possiamo salvare altri!

è allora la cosa più giusta da fare, non intervenire. Giusta, nel senso di cosa più legittima, più conforme alla legge, ma non ad una legge qualunque, bensì a quella corretta, quella più importante, quella fondamentale. Quella così palesemente e sistematicamente violata da questo potere arrogante, che pretende di salvare il mondo con la violenza di tutti i tipi, e la guerra.

I nostri doveri sociali ed etici sono altri. Fra questi, quello di studiare, di informarci, di partecipare, di esserci, di non delegare e smetterla di sperare di essere salvati da qualche illuminato.

Dobbiamo iniziare a salvare noi stessi!




20190315

IL TALLONE D'ACHILLE

nel nostro immaginario collettivo - alimentato ad arte dalla propaganda capitalista - ci sono delle "certezze", scritte in maniera potente :

fa crescere il PIL

venera la stabilità della moneta

lascia fare ai mercati

accetta di diventare più competitivo

e la tua felicità, se hai pazienza e accetti un po' di sacrifici, arriva

... arriva un po' dopo, ma arriva ... abbi fede ..

Ecco: in questi ultimi anni queste "certezze" si stanno sgretolando.

Lentamente, perché le radici della propaganda - alimentata da decenni e miliardi di investimenti fatti dal grande capitale nel mondo dell'informazione e della formazione - sono molto più tenaci e profonde di quanto non riusciamo ad immaginare

ma inesorabilmente

La menzogna contenuta nella propaganda diventa ogni giorno più evidente, anche grazie all'opera incessante, paziente, laboriosa, quasi eroica, delle tantissime persone, in giro per il mondo, che fanno contro informazione

che evidenziano questa realtà incontestabile :

ANCHE FACENDO QUANTO CI E' STATO PRIMA PROPOSTO, ED ORA IMPOSTO, LE COSE PEGGIORANO:

aumenta l'INFELICITÀ

aumenta la povertà

aumenta la disoccupazione

aumentano incertezza e precariato

il debito cresce e non diminuisce mai

diminuisce la trasparenza e la democrazia nelle istituzioni

i servizi diminuiscono e diventano più cari

peggiorano le relazioni fra i paesi anche vicini

la ricchezza si concentra in maniera vergognosa

il potere diventa arrogante, e lontano.

Quando ho iniziato a scrivere sul mio blog, "Il Tallone d'Achille", l'idea (ingenua) era questa : basta smascherare le bugie ed il Potere Capitalistico crolla (la verità è il punto debole di quel potere)

Questo potere, infatti, HA BISOGNO DEL CONSENSO

E' questo il motivo per cui investe miliardi e miliardi nella manipolazione delle informazioni: per procurarsi un consenso che non può certo avere raccontando la verità di un mondo oligarchico che sta solo accrescendo se stesso.

L'ingenuità è stata tutta nel sottovalutare due aspetti :

- le radici nell'immaginario collettivo sono molto profonde

- abbiamo una paura fottuta di abbandonare le "certezze" che ci hanno accompagnato per tanto tempo.

Non basta avere la verità sotto gli occhi : il nostro cervello è abile a "cancellare" le cose scomode.

Ci sono allora due strade.

Una rapida, ma pericolosa: uno shock, un evento "traumatico", una sofferenza, una "crisi"... che ci imponga quella verità al di sopra della paura e della reticenza al cambiamento. Potrebbe essere la scelta dell'italia di uscire dall'Unione europea, ma anche la fine dell'Unione decretata da altri (la follia organizzativa dell'UE diventa ogni giorno più evidente, e insostenibile).

Il rischio è che i processi traumatici nelle società - mentre fanno male a tanti - vengono facilmente "guidati e indirizzati" da chi è meglio organizzato

Vi prego, prendiamone atto: il potere economico è infinitamente più organizzato di chiunque altro, al momento.

Il rischio di finire dalla padella nella brace è elevato.

L'altra possibilità:

Continuare, pazientemente, nell'opera di contro informazione.

Come la goccia che scava nella roccia, l'informazione libera (non condizionata da interessi economici) si sta facendo strada.

Molti si sono uniti, e molti ne arrivano.

Le gocce diventano torrente. Col tempo, diventano "mainstream" (corrente principale).

Il Potere Capitalistico perde consenso (di cui ha estremo bisogno),ogni giorno che passa

Stiamo assistendo ad una accelerazione, in tal senso, perché le persone che fino a ieri agivano in maniera isolata, ora si incontrano, si riconoscono, uniscono gli sforzi pur di fronte a opinioni e posizioni diverse.

Questa possibilità va coltivata, è importantissima.

Tenendo presente, comunque, che le scelte non sono necessariamente alternative:

camminano un po' in parallelo, e quando i tempi sono maturi, si incontrano

Mio commento

C'è una cosa profondamente errata in questa analisi, ed è che i costruttori della verità hanno nome e cognome, stanno nelle università, in parlamento, nei tribunali, nelle istituzioni e ci sono giornalisti che fanno da megafono. Non fare mai un nome significa non uscirne mai.



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IL NOSTRO PIL

DENTRO LA SCARSITÀ DI MONETA, VIVIAMO PER ESPORTARE

DIVENTANDO POVERI

Il Prodotto Interno Lordo misura in soldoni il valore delle cose che vengono comprate, alla fine del loro processo di produzione.

Dentro quel prezzo finale, pagato indifferentemente da famiglie, aziende, governo o un da un compratore estero, c'è tutto il contributo alla produzione dei vari soggetti che hanno reso possibile l'assemblaggio di quel bene (es: se compro 100 euro di pane, nel PIL ci vanno solo quei cento euro, e NON ci vanno i soldi spesi per la farina, per il grano, per i semi... per evitare doppioni).

In questo senso si parla di spese "finali"

Nel momento in cui spendiamo 100 euro per comprare quel "bene finale", 100 euro vengono registrati nella contabilità nazionale e fanno 100 euro di PIL

PREMESSO CHE

ritengo, per fortuna insieme ad numero crescente di persone, che l'uso del PIL per misurare la "RICCHEZZA" nazionale sia un'idea assai balzana, visto che NESSUNA CONSIDERAZIONE è fatta sulla QUALITÀ delle cose che vengono acquistate : cento euro di armi usate per uccidere o di buon cibo oppure perfino 100 euro di merda usata per concimare sono sempre e solo 100 euro di pil ...

per non parlare del fatto che se tutte le cose comprate fossero comprate da una unica persona straricca, il PIL continuerebbe a registrare, indifferente al dolore di tutti quelli rimasti a bocca asciutta, la medesima ricchezza "NAZIONALE " ...

e senza considerare che se ho devastato il "PATRIMONIO NATURALE", avvelenando per sempre la terra e le falde acquifere per produrre cibi tossici grazie all'apporto di derivati del petrolio ed altre porcate chimiche, nella contabilità verranno registrati sempre e solo i 100 euro spesi per l'acquisto di quei cibi tossici e NESSUNA CIFRA verrà DEDOTTA per compensare la distruzione del patrimonio ...

NOTA BENE : lo stesso discorso vale anche se, per sostenere i consumi delle famiglie, ho prelevato i risparmi dal salvadanaio oppure se ho prelevato dal mio futuro, indebitandomi (negli ultimi 5 anni l'indebitamento delle famiglie è aumentato di 42 mld, tieni a mente questa cifra)

mi vorrei però concentrare su quella che ritengo l'assurdità più assurda di tutte : se lavoriamo come schiavi per produrre un bene che VIENE COMPRATO E CONSUMATO DA UNO STRANIERO, fuori della nazione, noi registriamo egualmente questo atto nella "ricchezza nazionale" (loro consumano beni, all'estero, e sale la "ricchezza" nazionale! abbiamo decisamente perso il senno, dimenticandoci che i soldi non hanno valore)

seguiamo però qui solo le considerazioni di macro economia, per capire che impatti abbiano prodotto le scelte imposte dai mercati e dall'Unione europea sulla nostra società, sulla scarsità e sulla decrescente qualità del lavoro, sulla povertà dilagante e sul sistematico impoverimento del sistema produttivo nazionale

Osserviamo, nella figura allegata, la composizione del PIL, usando i dati (ISTAT) del 2016 : totale 1672 mld euro

Non è altro che la somma delle spese finali effettuate da :

- FAMIGLIE 1.014 mld di euro (prevalentemente consumi)

- IMPRESE (che sono investimenti) 284

- SPESA PUBBLICA (solo quella per beni finali) 316

- SALDO IMPORT/EXPORT 58 (501 export 443 import)

La scelta (stupida) di aver regalato la moneta al sistema finanziario privato e sopra nazionale (imposta dall'Europa), genera come conseguenza inevitabile la SCARSITÀ di moneta nelle tasche dei primi tre soggetti : famiglie, imprese e governo

da questi soggetti, non ci piove, l'apporto al PIL come variazione annua è irrilevante o negativo (o compensato da maggiore debito)

facciamo il confronto con i dati del 2011

prendiamo quell'anno perché è da allora che arriva la stretta dell'austerità imposta da Monti e Bersani, seguita indifferentemente da Letta, Renzi e Gentiloni.

PIL TOTALE 1637

- famiglie 1007 mld (quindi ad oggi è salita di 7 mld ) - imprese 321 (investimenti scesi di 37 mld) - governo 320 (scesa di 4 mld) - import export - 25 (in cinque anni il saldo aumenta di 83 !! ) (442 export 467 import)

stesso confronto con il 2008 (anno in cui scoppia la crisi indotta dalla finanza). Totale PIL 1632 mld

- famiglie 974 (era più bassa di 40 mld) - imprese 355 (era più alta di 71 mld !!) - governo 317 (1 solo mld di differenza) - import/export (-12 fatto da 440 export e 452 import)

Insomma : il piccolo aumento dei consumi delle famiglie è sostenuto interamente da più indebitamento (che è privato.. ricorda i 42 mld di maggior debito !)

crollano gli investimento delle imprese (l'impoverimento del sistema produttivo italiano è un DATO OGGETTIVO DRAMMATICO)

la spesa pubblica rimane sostanzialmente stabile e non riesce a dare nessun apporto alla crescita (mentre aumenta, invece, ed enormemente, il debito pubblico, A CAUSA DEGLI INTERESSI, che sale a 2217 mld di fine 2016, partendo dai 1897 del 2011 e dai 1663 del 2008)

554 mld di maggior debito pubblico in otto anni, pari a 69 mld all'anno, ESATTAMENTE COINCIDENTI CON LA MEDIA DEGLI INTERESSI PAGATI SUL DEBITO (chiuso l'inciso)

Ragioniamo sul saldo import export

l'import scende di una decina di miliardi (abbiamo meno merci estere da consumare per i nostri reali bisogni, ma l'apporto al PIL è positivo di dieci mld)

l'export vola : + 63 mld (entrano soldi, ed escono merci prodotte da noi)

Riassumendo : osserva bene la figura del PIL

abbiamo rinunziato alla spesa pubblica (ma lo Stato si indebita sempre più per pagare interessi, regalati assieme al potere sulla moneta alla finanza privata sopra nazionale)

le famiglie sopravvivono indebitandosi

le imprese disinvestono

l'unico sostegno viene dal saldo con l'estero

SENZA L'APPORTO DETERMINANTE DI UNA SAGGIA SPESA PUBBLICA PER INVESTIMENTI, impedito dalla scelta demenziale di aver regalato la moneta ai mercati finanziari (che godono, finanziando ampiamente e strozzando famiglie, aziende e stati)

l'unica alternativa per non morire subito, ma MORIRE PIU' LENTAMENTE, è questa : puntare sull'export

Ma le imprese che non possono investire (e di fatto non investono) riescono ad esportare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE TAGLIANDO I COSTI : meno stipendi e meno investimenti !

cediamo beni materiali, che servono per soddisfare bisogni, e incassiamo in cambio moneta. Vile denaro che non si mangia, che la finanza privata crea dal nulla senza spese e senza costi

per fare tutto questo accettiamo stipendi sempre più bassi e un sistema produttivo sempre più debole

e sempre maggior debito !

Lo capisci, tu che ami l'Europa, tu che hai paura dello Stato sprecone e della spesa pubblica, tu che sei terrorizzato dall'inflazione, che sei su una graticola dalla quale nessun italiano si salverà, mentre la Finanza Sopra Nazionale (che usa le istituzioni sopra nazionali per demolire gli stati) si verrà a prendere, con calma, ogni cosa ?

Sai che c'è ?

io non ho più proprietà non ho un reddito non ho debiti consumo deliberatamente il mio patrimonio residuo

non ho nulla da perdere

Io sono paranoico

e stanco

e stufo di ripetere al vento cose che nessuno vuole realmente "vedere"

e sì perché, se vedi, non puoi più stare fermo, non puoi stare in pace con te stesso

così, da oggi, queste cose non le voglio più guardare neanche io: mi fanno inutilmente male.

mi sa che me ne torno in campagna, a cercare un altro tipo di pace.

tenetevi la vostra "ricchezza"

mi raccomando : ben stretta

forse, tutto questo, un suo scopo lo ha : ripensare i Valori, necessariamente, dopo che i falsi dei saranno distrutti

peccato farlo con dolore, anziché con gioia

ma questa è un SCELTA

a ognuno la sua Indice