Il conflitto pensionistico/Premessa
Il quadro generale del libro[modifica | modifica sorgente]
Partendo dallo studio scientifico del diritto della previdenza sociale e dei sistemi pensionistici pubblici sulla base dei principi scaturiti dagli studi del prof. Mattia Persiani, universalmente riconosciuto come il massimo esponente italiano nel campo del diritto della previdenza sociale, il libro riscontra come tali principi valgono a livello teorico ma non della pratica applicazione e analizzando le iniquità nella realtà pratica dei sistemi pensionistici pubblici italiani, esso dà gli strumenti per capire i meccanismi di spoliazione legale fondata sulla emanazione di leggi incostituzionali e sulla diffusione della ignoranza istruita attraverso la disinformazione (dire solo la metà delle cose, quelle che fanno comodo).
Il libro permette quindi a chi lo vuole di praticare un percorso di autocoscienza della propria ignoranza istruita e di apprendere come difendersi dalle élite legate ai gruppi di interesse che lo saccheggiano attraverso il patrimonio preda.
In un certo senso questo libro è la continuazione dei semplici manuali che si usano nei corsi di Diritto della previdenza sociale.
In quei casi infatti vengono enunciati i principi costituzionali generali che sono alla base della previdenza sociale pubblica e le modalità di applicazione delle leggi vigenti ossia dell'aspetto legale.
In questo libro si va ad analizzare l'aspetto di legittimità costituzionale delle leggi che regolano il diritto della previdenza sociale pubblica con tutti gli articoli della Costituzione Italiana e non solo degli articoli che definiscono i principi del diritto della previdenza sociale pubblica e delle conseguenze economiche, politiche e sociali di tali leggi illegittime costituzionalmente.
Nella seconda parte del libro si comprende che la tecnica della spoliazione legale è applicata universalmente in tutti i settori, sempre con il medesimo principio della segmentazione legale per cui possiamo avere:
- con la segmentazione del mercato del lavoro la spoliazione legale attraverso il precariato;
- con la segmentazione tributaria la spoliazione legale attraverso le tax expenditure o i [paradisi fiscali;
- con la segmentazione del mercato dei capitali la spoliazione legale con le obbligazioni vendute ai clienti retail;
- con la segmentazione della prestazione previdenziale sociale la spoliazione legale negando i diritti ai lavoratori autonomi malati.
Un testo sulla cultura della spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]
Il libro nel suo svilupparsi ha quindi subito una metamorfosi e il fine è diventato quello di sviluppare una cultura della spoliazione legale che contempla come sottoinsieme la cultura della massoneria, dopo aver analizzato un caso specifico che è quello legato al conflitto pensionistico e quindi alla degenerazione del modello costituzionale di stato sociale.
In sostanza il libro vuole fornire il lettore degli strumenti minimi per comprendere i casi di spoliazione legale sul nascere e non dopo che hanno sortito i loro nefandi effetti sulla propria persona.
Con questi strumenti si riesce ad individuare chi sono e come operano i rappresentanti politici che scrivono le leggi di spoliazione legale e di predisposizione del patrimonio preda, ma anche quelli di opposizione o pseudo opposizione come di fatto assecondano lo sviluppo della stessa.
La spoliazione legale, come lascia intuire il termine si svolge tutta con atti legali e quindi scritti.
Tutto resta documentato per sempre, ad es. si può rintracciare nel governo Ciampi l'autore della legge che ha portato alla nascita delle Casse di previdenza dei liberi professionisti come sono organizzate oggi con il patrimonio preda gestito senza controllo ed in attesa del regolamento sugli investimenti dal 2011, con la COVIP deputata al loro controllo che non sa cosa e come deve controllare.
Un testo di scienze sociali applicate[modifica | modifica sorgente]
Se si guarda la presentazione di un corso di laurea in scienze sociali applicate e gli argomenti trattati nel libro, si scopre che questo non è altro che un testo di scienze sociali applicate ai sistemi pensionistici, pubblici e privati.
Tale corso di laurea prevede le conoscenze multidisciplinari[1] che sono indicate nel seguito e che sono state studiate per spiegare il funzionamento e le aberrazioni del sistema pensionistico pubblico italiano con una raccolta ragionata di argomenti tratti da varie discipline ed integrati con riferimenti a report di istituzioni economico-finanziarie nazionali e sovranazionali.
Gli aspetti salienti sono riconducibili all'analisi della segmentazione sociale frutto della non applicazione del principio di uguaglianza stabilito dalla Costituzione, cosa che non avviene nel caso del Servizio Sanitario Nazionale unito ai modelli di gestione finanziaria che attuano la spoliazione legale.
La comprensione degli aspetti del conflitto pensionistico richiede conoscenze multidisciplinari desunte dai seguenti corsi di laurea:
- economia;
- scienza delle finanze;
- economia pubblica - contabilità pubblica - finanza pubblica;
- diritto tributario;
- diritto della previdenza sociale;
- diritto costituzionale della previdenza sociale;
- scienze attuariali;
- scienze statistiche, demografiche e sociali;
- economia previdenziale e dei sistemi pensionistici;
- diritto del lavoro;
- scienze politiche;
- scienze sociali;
- economia politica (macroeconomia - microeconomia);
- storia economica (storia della massoneria);
- psicologia.
Ognuna di queste scienze affronta il conflitto pensionistico con la visione limitata agli aspetti specifici ad essa correlati senza così raggiungere un quadro completo, coerente ed esaustivo del vero significato del conflitto sociale corrispondente.
L'ambiente di Wikipedia, Wikibooks e Wikisource si presta benissimo all'approccio multidisciplinare in quanto in esso sono sviluppati o in via di sviluppo o potranno essere sviluppati senza limiti e potenzialmente con risorse illimitate.
Solo l'approccio multidisciplinare permette di capire l'impatto macroeconomico dei sistemi pensionistici pubblici dopo che sono stati analizzati dal punto di vista giuridico e politico sociale.
L'approccio è simile a quello usato nello studio sui limiti della sostenibilità della crescita economica o del genere del maxiprocesso alla mafia dove tutti gli episodi di un fenomeno vennero affrontati contemporaneamente.
L'élite contro l'istruzione finanziaria degli italiani[modifica | modifica sorgente]
Innumerevoli studi sul livello di educazione finanziaria degli italiani dimostrano che il livello è molto basso rispetto agli altri paesi.[2]
Chi vorrà approfondire la lettura del libro, scoprirà che esso va contro la maggior parte dei luoghi comuni che circolano in rete.
Non è che il libro presenta una ricerca originale nel campo del diritto della previdenza sociale. Anzi, esso si basa sugli studi del prof. Mattia Persiani che li ha presentati oltre mezzo secolo fa e che vengono insegnati con il suo manuale in molti corsi universitari.
Ma la maggioranza dei lettori si troverà al cospetto di concetti che vanno contro le proprie più ferme convinzioni.
Come è possibile ciò? Gli italiani sono meno capaci nella matematica o c'è un problema di disinformazione?
Sul finire del 2015 a seguito del fallimento di 4 banche italiane è emerso nel dibattito pubblico la scarsa educazione finanziaria degli italiani che sono rimasti vittime della truffa.
Nel libro si evidenzierà che molto spesso la costruzione della verità nasce nel Parlamento e nelle università che fanno da incubatori alle teorie che vanno contro i principi costituzionali determinando lo scollamento tra il cittadino e le istituzioni.
Questo in quanto è ampiamente diffuso in Italia il conflitto di interessi ove un professore universitario svolge contemporaneamente l'attività politica, aderisce a think tank che svolgono più che la funzione di ricerca quella di indirizzo del dibattito politico ed infine sono commentatori a pagamento oltre che conferenzieri per società, banche, assicurazioni, che hanno rilevanti interessi nel campo finanziario.
La scuola è totalmente assente in questi argomenti e quindi rimangono in campo la stampa ed i media che in larga parte sono legati alle élite che lucrano sull'analfabetismo finanziario e previdenziale.
Vi immaginate un politico o un giornalista che vi spiegano come le loro pensioni sono basate su metodi di calcolo che restituiscono il doppio di quanto hanno versato? Per quante volte l'ho segnalato ai giornalisti, soprattutto quelli impegnati nelle trasmissioni televisive sull'argomento, tante volte hanno fatto finta di non capire. E così i candidati alla gestione dell'INPGI, uno degli enti previdenziali più dissestati tra le casse di previdenza dei liberi professionisti.
A ciò si deve aggiungere una legislazione ultrasettantennale che ha sviluppato nel tempo un linguaggio superato dalla evoluzione politica economica dovuta dalla adesione a organismi sovranazionali che hanno assunto funzioni di indirizzo o di controllo sulla nostra politica economica.
La piattaforma di Wikipedia è particolarmente congeniale ad un autodidatta come me in quanto, partendo dalle leggi e dai dati raccolti in Wikisource e dalle infinite voci presenti su Wikipedia si può redigere un libro, su un fenomeno molto complesso ed in continua evoluzione, che sia perfettamente congruente con queste fonti e che possa quindi facilmente confutare le voci "istituzionali" del Parlamento e della stampa che prendono autorevolezza dall'ipse dixit.
Sviluppo del libro[modifica | modifica sorgente]
Il libro si sta sviluppando in tre direzioni:
- glossario della previdenza sociale per avere un linguaggio di base da condividere, anche con neologismi, a fronte di innumerevoli varianti;
- teoria giuridico economica legata al fenomeno pensionistico per avere modello di riferimento;
- sviluppo di una analisi socio economica dei sistemi pensionistici.
Glossario[modifica | modifica sorgente]
Il glossario della previdenza sociale è la base di partenza per ogni studio. Si è constatato che l'argomento è affrontato con una varietà di termini impressionanti e che sono una delle principali cause nella determinazione dell'analfabetismo previdenziale e dell'asimmetria informativa dovuto al basso livello di educazione finanziaria.[3]
I termini sviluppati aspirano quindi ad introdurre nel linguaggio corrente concetti che nelle altre nazioni sono d'uso consolidato come "pensione di Stato", "patrimonio di previdenza" che in Italia non esiste, "tasso di rendimento apparente" in luogo di implicito a voler sottolineare che non è legato ad un capitale ma ad un artificio, ma anche i termini necessari alla descrizione del conflitto pensionistico e quelli usati per la costruzione della verità.
La piattaforma di Wikipedia è stata molto utile per la comprensione di questo argomento multidisciplinare e per questo le voci più significative sono comunque state raccolte nel glossario da Wikipedia.
Infine per affrontare i ragionamenti legati al conflitto vero e proprio è stato sviluppato uno specifico glossario del conflitto.
Teoria giuridica alla base del diritto della previdenza sociale[modifica | modifica sorgente]
La teoria giuridico su cui si basa il lavoro è la sintesi del pensiero di Mattia Persiani.
Essa è sintetizzata Teoria costituzionale nel diritto della previdenza sociale.
Tecnica della spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]
La tecnica della spoliazione legale è invece una innovazione dell'autore e non è mai stata enunciata in precedenza.
Le scienze coinvolte nello studio[modifica | modifica sorgente]
economia[modifica | modifica sorgente]
Nella analisi del contratto sociale si evidenzia la correlazione tra i sistemi pensionistici e l'economia complessiva.
Per la verifica della sostenibilità fiscale dei sistemi pensionistici pubblici è necessario valutare la spesa pensionistica pubblica nell'ambito del il bilancio dello Stato ed in particolare del Conto economico consolidato della amministrazioni pubbliche, in rapporto al PIL ed ad altri fattori come debito pubblico esplicito ed il deficit come anche evidenziato nei preamboli della riforma delle pensioni Dini e della riforma delle pensioni Fornero.
scienza delle finanze[modifica | modifica sorgente]
Le scienze delle finanze studiano i sistemi pensionistici sulla base di modelli teorici che sono totalmente svincolati dalla realtà pratica.
Si spiega i sistemi pensionistici basati su schemi che prevedono l'equilibrio finanziario all'interno degli enti previdenziali quando nella realtà si effettuano significativi trasferimenti dal bilancio dello Stato e, come detto nel paragrafo precedente, l'equilibrio del sistema va analizzato nell'ambito del bilancio dello Stato.
Inoltre si sposa la teoria che i contributi previdenziali non sono tributi, cosa ampiamente smentita nel testo.
casi di disinformazione[modifica | modifica sorgente]
In molti casi i corsi di laurea in scienza delle finanze o diritto tributario, prevedono l'insegnamento degli schemi pensionistici obbligatori come basati sul patto intergenerazionale e non si considerano i contributi previdenziali obbligatori come tributi bensì come imposte di scopo.
economia pubblica[modifica | modifica sorgente]
diritto tributario[modifica | modifica sorgente]
Del diritto tributario si è sposata la dottrina che rifiuta la distinzione tra imposte tasse e contributi, ritenendola priva di reale significato giuridico e sostanziale.
Luigi Rastello in "Diritto Tributario. Principi Generali" (CEDAM) dedica tutta la prima parte alla dimostrazione che la tradizionale ripartizione tra i tributi è sostanzialmente illusoria e quindi errata.
diritto della previdenza sociale[modifica | modifica sorgente]
I principi del diritto della previdenza sociale su cui si fonda il ragionamento del libro è la sintesi del pensiero di Mattia Persiani che dal 1963 pubblica il Manuale del diritto della Previdenza Sociale (CEDAM), arrivato alla 20ma edizione.
La sintesi degli studi di Mattia Persiani è stata fatta nella voce teoria costituzionale nel diritto della previdenza sociale.
Alla fine del libro si scopre come è degenerato il diritto della previdenza sociale.
diritto costituzionale[modifica | modifica sorgente]
Riprendendo i principi della teorica o modello costituzionale nel diritto della previdenza sociale, analizza la legislazione vigente nel rapporto con tali principi e esplicita i casi di violazione degli stessi ossia quando la legislazione è illegittima costituzionalmente.
scienze attuariali[modifica | modifica sorgente]
scienze statistiche, demografiche e sociali[modifica | modifica sorgente]
economia previdenziale e dei sistemi pensionistici[modifica | modifica sorgente]
diritto del lavoro[modifica | modifica sorgente]
scienze politiche[modifica | modifica sorgente]
scienze sociali[modifica | modifica sorgente]
psicologia[modifica | modifica sorgente]
Convivere con la massoneria[modifica | modifica sorgente]
Il libro vuole fornire anche gli strumenti per capire come la massoneria interviene nella vita quotidiana di tutti noi.
Sappiamo che ci sono 100.000 fratelli muratori che si riuniscono spesso per discutere.
Il dialogo è la cosa più importante che viene sollecitata anche nelle conclusioni del libro, ma il dibattito che si svolge nella massoneria resta riservato.
Leggere i fatti attraverso la lente della spoliazione legale serve anche per risalire dagli effetti ai contenuti del dibattito riservato.
Altre fonti[modifica | modifica sorgente]
Altre discipline interessate sono diritto tributario per spiegare i principi fiscali che regolano il finanziamento con i tributi del sistema pensionistico pubblico italiano e economia pubblica per valutare la spesa pensionistica pubblica nel bilancio dello Stato.
Nella Appendice I "Glossario della previdenza sociale" sono state raccolte le voci più significative necessarie per la trattazione. Esse sono state in parte desunte dalla legislazione italiana o straniera, in parte tradotte da glossari di istituzioni finanziarie.
La contabilità generazionale prende spunto da Laurence Kotlikoff e da questa si è passati alla valutazione della sostenibilità fiscale del sistema pensionistico pubblico italiano.
I testi salienti delle istituzioni finanziarie internazionali sono:
OECD: "Pension at a glance 2013";
OECD: "Government at a glance 2013";
OECD: "Taxing wages 2014";
World Bank del 1994 "Adverting the Old Age Crisis";
CE: Fiscal sustainability report 2012.
Con queste premesse nel libro si definisce per la prima volta in Italia la traduzione della definizione anglosassone di PAYG con un più comprensibile sistema pensionistico pubblico a redistribuzione dei tributi, superando la definizione corrente di "sistema a ripartizione" incompleta e fuorviante in quanto non vi è alcuna ripartizione ma una epocale redistribuzione intergenerazionale e intragenerazionale dei redditi.
L'analisi economico sociale del sistema pensionistico pubblico a redistribuzione dei tributi viene quindi approfondita nei documenti delle istituzioni italiane e nella analisi della legislazione come nel caso della riforma delle pensioni Fornero.
Altri importanti documenti sono:
Il conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche;
Il Documento di economia e finanza;
I database dell'ISTAT;
I bilanci dell'INPS e delle Casse di previdenza dei liberi professionisti;
Dalla riforma delle pensioni Dini alla riforma delle pensioni Fornero, la legge prevede il controllo della spesa pensionistica in rapporto al PIL ed il rispetto dei vincoli di bilancio.
La riforma Dini introduce nel Documento di programmazione economico finanziaria, ora DEF l'introduzione di una sezione con la indicazione della spesa previdenziale prevista nel successivo decennio.
Anche la recente sentenza sulla bocciatura del referendum per l'abrogazione della riforma delle pensioni Fornero ha indicato la non ammissibilità del quesito in quanto legge di bilancio non sottoponibile a quesito ai sensi dell'art. 75 della Costituzione Italiana che vieta i referendum su norme tributarie.
< 0 - Premessa > < prec > < succ >
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Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
- Melburne Mercer Global Pension Index (PDF), mercer.com, Melburne Mercer Global Pension Index.
- Pensions at a Glance 2013: OECD and G20 indicators Italia (PDF), oecd.org, OCSE20131126Italia. URL consultato il 9 dicembre 2013.
- Goverment at a Glance 2013., oecd.org, OCSE2013Gov. URL consultato il 20 aprile 2015.
- Taxing wages 2014., oecd-ilibrary.org, OCSE2014Taxingwages. URL consultato il 20 aprile 2015.
- Averting the old age crisis (PDF), in World Bank, 1994. URL consultato il 19 novembre 2014.
- Averting the old age crisis, in World Bank, 1994. URL consultato il 19 novembre 2014.
- Fiscal Sustainability Report 2012 (PDF), 24o.it, Euroean Economy ago 2012.
- eurostat statistics explained, epp.eurostat.ec.europa.eu. URL consultato l'8 novembre 2014.
- OECD Overcoming vulnerabilities of pension sistems, oecd-ilibrary.org, OECD Overcoming vulnerabilities of pension sistems.
- OECD Glossary of statistical terms, stats.oecd.org, OECD Glossary.
- Total tax rate (% of commercial profits), data.worldbank.org, The World Bank Indicator.
- ↑ FACOLTA' DI Sc. Politiche, Sociologia, Comunicazione Università degli Studi di ROMA 'La Sapienza', Laurea Magistrale/Specialistica (corso biennale) Scienze Sociali Applicate, 2012/13. URL consultato il 17 marzo 2016.
- «La formazione impartita si fonda sul nocciolo classico delle scienze sociali- la sociologia in primis, ma anche la psicologia sociale e l'antropologia culturale- e nello stesso tempo integra, in una prospettiva volta a far maturare competenze interdisciplinari complesse, altre discipline quali la storia contemporanea, l'economia, la statistica, il diritto, le scienze della politica e della formazione, la geografia, le relazioni internazionali.».
- ↑ Glv MAZ, Sette italiani su dieci sono analfabeti funzionali. Leggono ma non capiscono, 15 marzo 2016. URL consultato il 17 marzo 2016.
- «Il livello di istruzione in Italia è "molto basso" e quasi tre adulti su quattro sono "analfabeti funzionali", incapaci di adattarsi all'evoluzione della società moderna. In pratica sanno leggere ma non capiscono quello che leggono, che siano le condizioni di un'utenza domestica o le condizioni contrattuali di una polizza assicurativa, o un contratto d'affitto. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, ...».
- ↑ Glv MAZ, Sette italiani su dieci sono analfabeti funzionali. Leggono ma non capiscono, 15 marzo 2016. URL consultato il 17 marzo 2016.
- «Il livello di istruzione in Italia è "molto basso" e quasi tre adulti su quattro sono "analfabeti funzionali", incapaci di adattarsi all'evoluzione della società moderna. In pratica sanno leggere ma non capiscono quello che leggono, che siano le condizioni di un'utenza domestica o le condizioni contrattuali di una polizza assicurativa, o un contratto d'affitto. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, ...».