Il conflitto pensionistico/Puttanatologia

Da const.

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Padoan parla a vanvera

(Michele Boldrin)


La puttanatologia riguarda un campo specifico della disinformazione e consiste nella proposizione di soluzioni totalmente assurde ed irrealizzabili ma proposte da esperti e propagandate ai massimi livelli istituzionali.

Essa è sempre ricollegata alle false organizzazioni e quindi al regime imbecillocratico.

Si distingue dalla disinformazione per la esagerazione contenuta nel messaggio e nella specializzazione del messaggio ossia un campo che tutti ignorano.

Es. si propone il confronto tra i rendimenti di un fondo pensione complementare (previdenza di terzo pilastro) con il rendimento del patrimonio di una Cassa di previdenza pubblica a ripartizione e senza patrimonio di copertura (previdenza di primo pilastro), quando nel primo caso il fondo è fully funded e nel secondo caso il patrimonio copre solo il 30% delle obbligazioni.

Es. si propone la decontribuzione in un sistema pensionistico a ripartizione con un debito pensionistico al 400% del PIL.

Es. si organizzano convegni sulla doppia tassazione per le casse che non hanno una obbligazione specifica con il pensionato iscritto, ed inoltre non hanno il patrimonio di copertura, quindi non vi può essere la tassazione su un patrimonio che non esiste.

NAD porta la puttanatologia in Parlamento[modifica | modifica sorgente]

Quando abbiamo introdotto la spoliazione legale, abbiamo visto che il Parlamento è la casa della spoliazione legale.

Non a caso NAD ha organizzato uno dei suoi primi convegni nei locali del parlamento. Una nuova associazione appena nata, riesce ad arrivare in Parlamento.

Se dovessi iniziare io, dopo 10 anni non mi pubblicano neanche sul giornale della parrocchia.

Ma andiamo avanti, chi è che va in parlamento a parlare di previdenza sociale pubblica? Naturalmente degli esperti e sono il Tesoriere di NAD che ha la bella idea di proporre il cosiddetto opting out traducibile in italiano come decontribuzione ovvero riduzione della imposta sui redditi per la previdenza sociale pubblica quali sono i contributi previdenziali obbligatori per le assicurazioni obbligatorie.

Per capire quanto possa essere falso l'argomento basti pensare che la riforma delle pensioni Fornero aveva previsto una commissione di studio che valutasse questa possibilità, quando contemporaneamente venivano innalzate le aliquote contributive e che tale commissione non ha mai visto la luce.

Ora è interessante notare che al convegno il Governo ha inviato un Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e che allo stesso convegno ha partecipato il delegato di Cassa Forense Marcello Adriano Mazzola, del quale però non si conosce la posizione espressa.

Nel convegno del 18 maggio, Salvatore Lucignano ha rivendicato per NAD un archivio politico dei più estesi tra le associazioni forensi ed infatti è stato facile recuperare il materiale.

Ma i contenuti sono perfetti per un manuale di puttanatologia.

In un sistema pensionistico a ripartizione che eroga un miliardo di € di pensioni l'anno destinate a crescere e con solo 10 miliardi di patrimonio che coprono il 30% del debito pensionistico, se da domani vi fosse la decontribuzione totale come ipotizzato con il punto interrogativo nel convegno, dopo 10 anni di pensioni che cosa darebbe Cassa Forense ai pensionati?

E' un ragionamento talmente stupido che nessuno si sognerebbe mai di portarlo nella massima assise nazionale ossia il Parlamento Italiano.

Ma NAD ci è riuscita.

Ma la cosa più eclatante è che è riuscita a convincere i suoi 320 iscritti che ciò sia fattibile.

Significa che i dirigenti hanno la totale fiducia di persone che ignorano totalmente gli argomenti contenuti nel sito web.

Significa che se a parte il relatore di questa puttanata gli altri ignorano l'argomento e si muovono sulla totale fiducia, si può calcolare un tasso di imbecillità diffusa superiore al 99,50%.

La cosa più triste è ritrovarsi questi articoli rilanciati sul web da iscritti di NAD che ignorano la totale inconsistenza dei contenuti ma ne sono fieri.



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