Il conflitto pensionistico/Puzzle sorprendente
Arrivato a quasi 400 pagine di libro, mi ritrovo a fare per l'ennesima volta una premessa-sintesi sul contenuto del libro, in questo caso con uno spirito completamente cambiato.
Dopo che mi sono arrivati dei riscontri positivi sui suoi contenuti, mi è stato chiesto quali erano le motivazioni e il fine di questo enorme sforzo.
Ciò mi ha stimolato a riflettere sul frutto di 4 anni di lavoro e mi sono reso conto che ho avuto un risultato che non mi aspettavo.
Motivazione iniziale modifica
L'impulso che ha dato il via al lavoro è dovuto alla approvazione della riforma delle pensioni di Inarcassa del 2012. Entrando nei dettagli ho avuto modo di appurare che nelle pieghe dei regolamenti, in modo totalmente incomprensibile a prima lettura si annidava il taglio retroattivo delle aspettative pensionistiche per chi non sarebbe riuscito a raggiungere i 35 anni di iscrizione (art. 20 c. 1 del regolamento[1] e art. 20 c. 2 del regolamento)[2] ed al contempo la salvaguardia delle pensioni retributive per chi aveva maturato al 31/12/2012 venti anni di contribuzione (art. 32 c.6 del regolamento 2012)[3].
Senza avere ancora padronanza del glossario che ho scritto dopo, mi sono subito accorto che in tre commi si consumava il furto generazionale ossia mentre ad alcuni si garantivano le aspettative pensionistiche sulle pensioni paghi uno e prendi otto, alla stragrande massa si applicava il principio della discriminazione generazionale usando retroattivamente il metodo di calcolo contributivo con aliquote contributive ridicole che restituiranno pensioni da fame.
In particolare mi sono accorto subito che, per le migliaia di ingegneri ed architetti che si cancellano ogni anno da Inarcassa, il nuovo regolamento di previdenza di Inarcassa applica il principio di disuguaglianza ammesso nella nostra Costituzione reale, come sarà spiegato in seguito.
Mentre nel dibattito pubblico si parla continuamente di tutela dei diritti acquisiti che in campo previdenziale non esistono, mi sono quindi accorto che i tagli retroattivi per noi liberi professionisti non solo sono possibili, ma li hanno messi nelle leggi.
Sulla base di questo presupposto ho iniziato ad indagare il sistema pensionistico pubblico italiano partendo da uno stimolante tweet che ho trovato in rete e che diceva: Cultura significa avere parole. Avere parole significa capire. Capire significa poter contrastare. Poter contrastare significa avere forza.
Mi sono infatti reso conto che per descrivere la situazione attuale mi mancavano le parole, il dizionario previdenziale su Wikipedia era del tutto inesistente. Il glossario di Inarcassa parlava di solidarietà intergenerazionale e intragenerazionale senza chiarire che era dai poveri verso i ricchi.
Ho quindi inserito un centinaio di nuove voci su Wikipedia e con esse ho iniziato a trarre le prime conclusioni.
In pratica è come se ho iniziato a costruire le tessere che messe insieme avrebbero dato la visione del sistema pensionistico pubblico che mi era totalmente indecifrabile.
Il problema era che a fianco di un glossario istituzionale avevo però bisogno, per descrivere la realtà, di un glossario del conflitto che descrivesse quelle che per me erano delle aberrazioni ossia palesi ingiustizie.
E qui ho creato altre tessere diciamo non istituzionali che però erano utili per andare avanti nella costruzione del puzzle.
Incontro con la spoliazione legale di Frederic Bastiat modifica
Il glossario del conflitto, che nella prima fase sembrava più un capriccio o una forzatura, ha assunto una perfetta logicità dopo che mi è capitato di leggere due articoli[4][5] che descrivevano il concetto di spoliazione legale introdotto da Frédéric Bastiat nel suo libro "La Legge" del 1850 ca. e mi sono reso conto che le aberrazioni del sistema pensionistico pubblico dei liberi professionisti individuate dalle voci furto generazionale, discriminazione occupazionale, principio di disuguaglianza ed altre, erano perfettamente spiegabili in tal senso.
Con questo concetto in mano, tutte le tessere iniziavano a combaciare e compenetrarsi.
Ma il concetto era troppo astratto per cui, studiando nel dettaglio le modalità di attuare la legislazione previdenziale, verificate leggendo i bilanci di Inarcassa, l'editoria istituzionale, i contenuti degli incontri pubblici, ho piano piano codificato la tecnica della spoliazione legale individuando in primo luogo un nuovo termine ossia il patrimonio preda.
E questa è stata la prima sorpresa in quanto questo strumento non era utile solo per comprendere la legislazione sulla previdenza bensì i molti campi della nostra vita.
La normativa retroattiva sulle obbligazioni subordinate, che le ha inserite tra i patrimoni aggredibili con il bail-in, è un esempio recente di spoliazione legale.
Incontro con il concetto di contratto sociale e il caso delle leggi incostituzionali modifica
Uno snodo fondamentale è stato il suggerimento che mi è stato dato di approfondire il concetto di contratto sociale contenuto nella Costituzione.
Questi concetti sono ancora assenti sulla Wikipedia italiana e mi sono appoggiato principalmente a quella francese. Insieme a questi concetti ho approfondito il discorso dell'interesse pubblico e dei tributi.
Questi concetti sono posti a fondamento del sistema pensionistico pubblico e l'unione della spoliazione legale al contratto sociale mi ha fatto porre una domanda: come è possibile che la Costituzione che tutela tutti i diritti, possa permettere che si attui impunemente la spoliazione legale?
La prima scoperta è che la prima parte della Costituzione, quella che elenca i diritti ed i doveri è programmatica, ossia un elenco di buoni propositi che possono benissimo restare lettera morta.
Inoltre, andando ad approfondire la Costituzione mi sono reso conto che c'è un buco nella nostra Costituzione ed esso è nella parte che regola le modalità con cui si possono eliminare dall'ordinamento le leggi incostituzionali.
Come ho spiegato, rispetto ad altre democrazie, la nostra ha creato un meccanismo, che io definirei di spoliazione legale costituzionale per cui le leggi incostituzionali possono rimanere vigenti anche 40 anni.
Questo passaggio è stato fondamentale in quanto la regola che è alla base della spoliazione legale è che essa si basa sempre su una legge incostituzionale.
Da qui è nata la prima definizione del comportamento delle élite che ho chiamato logica del tradimento in quanto nella predisposizione delle leggi si tradisce in primis la Costituzione programmatica e con essa anche i deboli, gli analfabeti finanziari, le vittime della asimmetria informativa ossia i saccheggiati.
Incontro con Noam Chomsky modifica
Quando andando avanti nella lettura di vari articoli mi sono imbattuto nel decalogo sulle strategie di controllo sociale che poi ho scoperto falsamente attribuitogli, ho capito che si sposava perfettamente con la tecnica della spoliazione legale.
Il decalogo descrive quali sono le precondizioni da avere nel consenso sociale per poter attuare nel Parlamento (la casa della spoliazione legale) la legislazione di spoliazione legale.
Quindi la tecnica della spoliazione legale, che in una prima fase avevo codificato solo per quanto riguarda la parte tecnica della legge, si è arricchita di una parte di contorno propedeutica ossia quella che ho chiamato della costruzione della verità.
Costruzione della verità che era il frutto del glossario farlocco che trovavo d'uso corrente in tutti quelli che ho individuato come le élite che attuano la spoliazione legale.
In questa fase vi è stato quindi un ampliamento del concetto di spoliazione legale individuando il modello della segmentazione sociale legale.
Senza questa ulteriore spiegazione del diritto e senza queste nuove parole per descrivere la realtà sociale non era pienamente comprensibile la modalità tecnica legislativa di attuazione della spoliazione legale.
In particolare ho individuato i quattro campi del diritto in cui avviene la discriminazione che porta alla spoliazione legale e sono: tributario, previdenziale, mercato del denaro, mercato del lavoro.
Invece Chomsky mi ha illuminato per queste sue considerazioni:
vanno eliminate le istituzioni che attuano la spoliazione legale (che lui definisce "tutto per noi stessi e niente per gli altri") e non le persone che le guidano in quanto queste, se attaccate, saranno eliminate dal sistema stesso.
Questo mi ha fatto capire che non vanno criminalizzate le singole persone a capo di una istituzione, è inutile, dispendioso e senza risultati pratici. Sono le modalità di funzionamento della istituzione che attua la spoliazione legale che vanno contrastate fino alla eliminazione della istituzione stessa in quanto applica leggi anticostituzionali.[6]
Dal suggerimento di Chomsky, unito alle speciali doti legislative dei delegati di Inarcassa, ho capito che questa pubblica amministrazione è diventata una istituzione da eliminare in quanto basata sul principio "tutto per noi stessi, niente per gli altri".
Incontro con Susan George modifica
Successivamente mi è capitato di leggere un articolo di una scienziata sociale Susan George intitolato La guerra di classe l'hanno stravinta i ricchi[7] che conteneva due importanti concetti: egemonia culturale introdotto da Gramsci e mancanza di elaborazione di una prospettiva da parte degli oppositori in Spagna appartenuti al movimento Occupy.[8]
Consultando Wikipedia ho potuto constatare che egemonia culturale faceva il paio con quella che nella tecnica della spoliazione legale ho chiamato costruzione della verità.
Tanto Chomsky quanto Susan George parlano quindi di élite che manipolano controllano e gestiscono la politica. Loro però non spiegano il passaggio per cui tale controllo avveniva attraverso le leggi, mentre Bastiat lo ha messo subito in evidenza.
Quindi Chomsky e George mi davano la conferma sulla teoria di Bastiat ma solo sulle tecniche di costruzione di quelle che Bastiat nel 1850 definiva sofismi, inganni, fallacie.
Ai tre io ho aggiunto due concetti: che le leggi violano la Costituzione programmatica e che le leggi per forza di cose creano la segmentazione sociale legale.
Messe insieme queste nuove tessere, mancava una più esatta definizione delle élite che attuano la spoliazione legale.
La cosa più importane detta da Susan George era comunque che le élite della opposizione non hanno mai saputo elaborare proposte alternative e che non sono mai state egemoniche.
A questo punto mi sono convinto che lo scontro politico è tra élite e come aveva capito Gramsci la prima cosa che deve fare una élite è conquistare l'egemonia culturale.
Ma se gli oppositori non hanno la più pallida idea di cosa sia la spoliazione legale, come fanno ad elaborare una strategia?
Il libro quindi, doveva dare una chiave di lettura della realtà ad una élite di opposizione che fino ad oggi brancola nel buio.
Draghi contro la spoliazione legale modifica
Dalla citazione di Chomsky "Draghi ha detto che il contratto sociale è morto", dopo un intervento su questo libro che spiegava che bisogna risalire alle fonti e sviluppare un pensiero critico, sono risalito alla intervista di Draghi sul Wall Street Journal ed ho letto le esatte parole di Draghi.[9]
I giornalisti intervistatori hanno riportato su una parte dell'articolo le parole di Draghi correttamente[10] mentre in una altra parte dell'articolo si sono inventati che Draghi avrebbe detto che "il contratto sociale tradizionale è obsoleto"[11] quando Draghi nella intervista aveva fatto una battuta ben diversa. [12].
Un conto è dire che c'erano soldi a palate da distribuire, un conto dire che il contratto sociale è obsoleto.
Quindi anche Chomsky è stato vittima della costruzione della verità fatta dai media.
L'intervista di Draghi invece è interessantissima in quanto, pone sullo stesso piano, il modello sociale e l'economia, con Draghi che critica la flessibilità imposta ai giovani, ossia il doppio standard di protezione sociale tra i più tutelati e gli ultimi che hanno subito con la crisi la disoccupazione al 50%.
E Draghi dice di fare il consolidamento fiscale "buono" ossia di tagliare le tasse e le spese correnti, naturalmente quelle della spoliazione legale, e fare le riforme del lavoro per dare più lavoro.
E si spiega meglio criticando i governi che fanno il cattivo consolidamento fiscale, la cattiva austerity ossia tagliare gli investimenti (che creano lavoro ai giovani) ed aumentare le tasse per coprire le cattive spese correnti non tagliate ossia che servono per finanziare la spoliazione legale.
Questo è esattamente quello che ha fatto la riforma delle pensioni Fornero quando ha aumentato le aliquote contributive, non ha tagliato le pensioni regalate, ha allungato l'età di pensionamento bloccando il ricambio di botto e diminuendo il numero dei pensionati ossia dei fruitori del welfare pur con un aumento della spesa pubblica.
Invece andavano diminuite immediatamente le pensioni regalate, continuati gli investimenti e aumentata l'età di pensionamento in parallelo con l'aumento di occupazione, non creando disoccupazione.
E cosa dire della lettera di Draghi e Trichet al Governo italiano del 5 agosto 2011?[13].
Certo ci sono anche i punti 1 e 2 discutibili, ma il punto 3 non chiede di cancellare lo stato sociale o dice che il contratto sociale è obsoleto.
Il punto sul mercato del lavoro "una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi" prevede interventi nelle assunzioni e Draghi ha fatto presente che la segmentazione del mercato del lavoro non è auspicabile.
Ma chi è stato il responsabile della segmentazione che ha portato al disastro?
La flessibilità non è iniziata con il pacchetto Treu e continuata con la legge Biagi.
L'intervista e la lettera di Draghi ha un grosso merito ossia di far capire che l'economia, il lavoro, la previdenza sociale pubblica sono totalmente interconnesse e vanno trattate contemporaneamente come ho provato a fare nel libro, ma come difficilmente vengono affrontate dai politici italiani.
Il dibattito politico si svolge tutto per settori, una volta le pensioni, una volta il mercato del lavoro, una volta il debito e il costo dei dipendenti, perdendo quindi il filo logico che altrimenti condurrebbe al "sano" consolidamento fiscale.
Ma solo trattando le cose separatamente l'élite riesce a gestire la spoliazione legale.
Incontro con Michele Boldrin modifica
Questo è stato un incontro su Twitter ed ha riguardato uno scambio di battute sul termine sostenibilità dei sistemi pensionistici pubblici.
L'illuminazione che mi ha dato è stata quando ho chiesto a Michele Boldrin cosa significa che il sistema pensionistico pubblico è sostenibile come dice Tito Boeri e Pier Carlo Padoan e lui mi ha risposto "Nulla, coma abbiamo provato nel nostro scambio. Parlano a vanvera".
Ciò mi ha fatto riflettere su come si costruisce la verità in Italia. Un professore che viene scelto da diverse università americane, si permette di dire che il nostro ministro dell'economia parla a vanvera.
E a conferma del fatto che ci siamo capiti ha messo un mi piace sul mio "I contributi sono tributi, la sostenibilità esiste fino alla manovra successiva".
Pochi giorni dopo leggevo un suo precedente articolo su noiseFromAmerica dove lamentava l'ignoranza degli studenti della nostra contabilità nazionale[14] e leggendo la definizione già si capiva subito il perché quella che era definito il sistema pensionistico più sostenibile d'Europa già ai primi di marzo del 2016 evaporava sotto la richiesta della Commissione Europea di una manovra correttiva dei conti pubblici.
Con questo scambio andavo quindi a compilare la voce Macroeconomia dei sistemi pensionistici pubblici che di seguito spiegava il concetto della sostenibilità che non esiste.
E con questo incontro riflettevo sul fatto che se i cervelli italiani sono in fuga, non è detto che le idee, nell'era del web, non possano ritornare, magari prima di loro e di poterle sfruttare per conquistare l'egemonia culturale e contestare pubblicamente chi parla a vanvera o per ignoranza o perché è un costruttore di verità organico alle élite dominanti.
Ed infatti mi rendevo poi conto che, mentre in Italia molti personaggi pubblici negano la natura tributaria dei contributi previdenziali,[15] altri "cervelli in fuga" o cervelli rientrati, mi confermavano quello che è ovvio in tutto il mondo.
Incontro con la massoneria modifica
Casualmente in tv viene trasmessa l'intervista[16] ad un funzionario francese della previdenza sociale Maurice Caillet autore del libro Ero massone, che raccontava la passione della massoneria nella elaborazione delle leggi.
D> Secondo lei si parla sempre che è la massoneria che governa il mondo, è la massoneria che governa la finanza, è la massoneria che addirittura riesce ad intervenire sui governi, sui governi interi dei paesi sovrani, nazionali facendo, come nel caso della Francia, promuovendo l'aborto, promuovendo il divorzio, insomma quei principi non negoziabili di cui parla la chiesa cattolica. Vorrei chiederle, è vero che la massoneria ha tutta questa forza e riesce ad incidere, in modo così forte all'interno dei paesi nazionali e soprattutto come fa concretamente ad incidere
R> In effetti molte leggi sono preparate nelle logge quindi le logge servono a scambiare, a fare degli scambi sul piano intellettuale, questa è la base del lavoro, e si arriva a delle conclusioni su scala regionale, su scala nazionale, spesso dei progetti di legge vengono elaborati nelle logge, poi i massoni, che sono deputati o ministri, gli piace molto fare questo lavoro perché viene preparato da altri fratelli, è una cosa buona poi alcune leggi sono già praticamente pronte per essere presentate alla Camera dei deputati ed in seguito al governo. Io sono stato molto vicino a questa situazione, molto coinvolto quando si è trattato della vecchia legge sull'aborto perché ero ginecologo e sono stato impegnato a sinistra, nella massoneria e lì mi sono reso conto che quando Giscard D'Estaign è stato eletto che sembrava che non fosse massone però nel suo gabinetto c'era il grande maestro del grande oriente che si chiamava Protò ed era al Ministero della Salute e degli Affari Sociali ... quindi c'era un grande maestro con il presidente e un grande maestro con il ministro della Sanità e quindi la legge è passata molto facilmente perché al momento della scelta da parte del Parlamento i deputati di sinistra hanno votato a favore ma i deputati di destra, che erano massoni e purtroppo ce n'erano molti hanno votato anche loro a favore e quindi il governo ha avuto la maggioranza che voleva.
Spiegava quindi come le leggi venissero redatte nelle logge e portate in approvazione dal ministro da massoni a lui vicino.
Ed ancora ... io ero un socialista di medio livello ... ove si comprende la varietà delle associazioni ove sono presenti.
In particolare evidenziava come l'attività speculativa sulla formazione delle leggi era particolarmente stimolante per gli appartenenti alla loggia.
Ecco quindi l'ultima tessera del puzzle, la massoneria non come associazione dedita all'esoterismo, per lo meno come attività principale, come crede la Chiesa cattolica[17] bensì alla ben più proficua tecnica della spoliazione legale.[18]
Chi altri avrebbe potuto redigere il famoso regolamento di Inarcassa fatto apposta per continuare a pagare per lungo tempo le pensioni paghi uno e prendi otto e nel contempo al taglio retroattivo per la massa di precari che si è formata in questi anni?
L'analisi di come agisce la massoneria mi ha fatto aggiungere lo spirito con cui le élite che si rifanno alla massoneria agiscono e precisamente quelle che ho chiamato la logica del tradimento e la logica del vigliacco.
La seconda è particolarmente significativa e spiega il motivo della segretezza della appartenenza di un massone ad una loggia che si dovrebbe occupare di filantropia, esoterismo, fraternità, uguaglianza e libertà.
Il puzzle sorprendente modifica
Il libro quindi ha assunto questa fisionomia: i capitoli 6 e 7 spiegano la spoliazione legale mentre gli altri spiegano il sistema pensionistico che in molte situazioni non è altro che un esempio di applicazione della spoliazione legale.
A questo punto, il puzzle iniziato senza una immagine guida, non solo cominciava a chiudersi in ampie zone, ma ragionando con un filo conduttore unico, mi ha dato lo strumento per comprendere diversi altri casi di spoliazione legale.
Il libro non è più quindi un semplice manuale di diritto della previdenza sociale pubblica bensì un manuale di sociologia e scienze politiche che mostra con quali tecniche le élite controllano i saccheggiati.
Lo schema che seguono è sempre lo stesso ed è sintetizzato con la favola di Pinocchio.
La favola di Pinocchio modifica
La tecnica della spoliazione legale è descritta nel dettaglio su un centinaio di pagine nei capitoli 6 e 7.
Difficile era trovare una sintesi fino a ché, casualmente mi è venuta in soccorso la favola di Pinocchio nel capitolo XVIII e XIX dove si descrive l'incontro con il Gatto e la Volpe.
Nel web circolano notizie false sulla appartenenza di Collodi alla massoneria.
Non so se è un caso, ma Collodi ha fatto con Pinocchio esattamente l'operazione opposta a quella che gli si imputa ossia, ha descritto metaforicamente, come la massoneria applica la tecnica della spoliazione legale.
Si ritrovano le corrispondenze alla favola in alcuni casi di deriva della finanza (il metodo più rapido ed efficace per separare gli stupidi dai loro soldi) es. le obbligazioni delle banche fallite in Italia nel 2015, gli NPL sempre delle banche o quello delle casse di previdenza dei liberi professionisti di cui al D.Lgs. 509/1994:
- Pinocchio rappresenta i saccheggiati;
- Il Campo dei Miracoli è il prodotto finanziario (dicitura che rientra nella truffa semantica);
- I 4 zecchini d'oro che ha Pinocchio, sono i contributi previdenziali ossia i tributi ed in genere tutti i versamenti fatti;
- L'albero degli zecchini d'oro è il meccanismo di spoliazione legale attuato attraverso gli inganni, le fallacie, i sofismi, es. per le casse attraverso il regolamento di previdenza ed il bilancio tecnico;
- I 1000 zecchini d'oro promessi sono i risultati del bilancio tecnico destinati a non avverarsi mai;
- Il seppellire gli zecchini d'oro è l'obbligo per legge di versare i contributi previdenziali obbligatori e di costituire il patrimonio preda;
- L'annaffiamento degli zecchini d'oro sono le ulteriori spese che le casse fanno per prestazioni non inerenti l'attività istituzionale;
- L'attesa della nascita dell'albero è, per le casse, la cosiddetta sostenibilità ossia la promessa che si avveri un fatto miracoloso quale la nascita dell'albero degli zecchini d'oro o l'avverarsi delle assurde condizioni previste nella redazione dei bilanci tecnici;
- La Volpe si può far rappresentare dagli attuari che spiegano il bilancio tecnico agli iscritti salvo dimenticare che non contiene ad esempio il tasso di sostituzione netto che descrive l'adeguatezza delle pensioni o che quantifichino la probabilità che si avverino tutte le ipotesi fatte nella redazione del bilancio tecnico per i prossimi 50 anni ossia zero assoluto;
- Il Gatto può essere rappresentato da tutti gli stakeholders che hanno immediati riscontri economici positivi dai 4 zecchini d'oro seppelliti, sistema che invece non garantisce nulla a chi paga ossia i Pinocchio della situazione.
- I ringraziamenti di Pinocchio al Gatto ed alla Volpe sono la carenza di istruzione finanziaria e l'asimmetria informativa;
- Mangiafoco è lo Stato che immette liquidità nel sistema, liquidità che con i meccanismi di spoliazione legale va ad avvantaggiare solo le élite;
- La scimmia giudice rappresenta l'essenza della spoliazione legale ossia la giustizia negata. Nello stato di diritto la giustizia è l'unica arma di difesa del debole contro i forti. Il debole non può avere paura della giustizia, il forte sì perché la forza dello Stato è superiore a tutto e tutti. Negare la giustizia significa tutelare i forti.
- La sentenza della scimmia giudice può sembrare incomprensibile in quanto Pinocchio ha spiegato esattamente tutte le sue ragioni ed il meccanismo della truffa. Ma Pinocchio non ha capito che il meccanismo della truffa è legale, quindi è lui il colpevole visto che ha chiesto di intervenire contro il Gatto e la Volpe che si sono comportati in modo perfettamente legale. Ecco quindi che al Pinocchio di turno, che protesta della ingiustizia subita in base ad ovvie violazioni della Costituzione, lo Stato offre "bastonate di legalità".
- L'amnistia è l'ulteriore umiliazione inflitta a Pinocchio che per uscire di prigione e riacquistare la libertà deve dichiararsi malfattore al pari degli altri carcerati, proprio perché è lui che ha violato la legge incolpando falsamente il Gatto e la Volpe;
- Il paese di Acchiappacitrulli è l'Italia;
- Gli animali spennati sono le vittime italiane di tutte le ultime spoliazioni legali, a partire dai bond Parmalat, i titoli dell'Argentina venduti dalle banche nell'ultimo periodo, le quattro banche fallite con i crediti concessi, senza garanzie ed all'ultimo momento, agli amici degli amministratori, la vendita delle obbligazioni subordinate fatte all'ultimo momento prima del default solo da alcuni importanti titolari di conti;
- Il Pappagallo è uno di questi saccheggiati che racconta il suo disincanto dopo aver perso tutto nella finanza creativa e nella borsa;
- Il grillo parlante è l'Europa che ce lo chiede;
Incontro con Beppe Scienza ed il Movimento Cinque Stelle modifica
Nella spiegazione della costruzione della verità, è risultata completamente assente la voce dei professori universitari che hanno le competenze per smascherare i professori organici nella costruzione della verità, fondamento per attuare i meccanismi di spoliazione legale.
Anche quando vengono individuati e compresi nella loro complessità non evidenziano il collegamento delle leggi di spoliazione legale con le leggi incostituzionali che ne sono alla base e che dovrebbero portare alla loro eliminazione.
La spoliazione legale è sempre basata su una legge incostituzionale.
Le élite all'opposizione dovrebbero in primis riconquistare l'egemonia culturale, ma neanche sanno cosa sia.
Dovrebbero riaffermare i principi costituzionali violati ma sono ignoranti delle più semplici nozioni del diritto.
Se prendiamo l'esempio di Beppe Scienza ed analizziamo le sue opere, vediamo che forse è il massimo critico dei fondi pensione e del risparmio gestito, almeno secondo quanto scritto su Wikipedia e quanto da lui scritto in un articolo sul blog di Beppe Grillo, consciamente o inconsciamente partecipa lui stesso alla costruzione della verità che è alla base della spoliazione legale.
Nel caso dei fondi pensione la verità costruita non riguarda tanto i rendimenti più o meno alti, più o meno congrui, bensì la tutela del risparmio prevista dall'art. 47 della Costituzione
Art. 47
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
Basterebbe questa semplice osservazione per capire che un risparmio previdenziale quale è il TFR che deve avere la massima tutela sia come risparmio in sé ma anche in quanto destinato alla previdenza sociale pubblica, non può essere investito come un capitale di rischio in azioni, hedge fund, fondi comuni, azioni non quotate, senza avere garanzie che non siano quelle del mercato che non le dà.
Ebbene, Beppe Scienza, volendo contestare l'operato del governo, in fase di approvazione del nuovo regolamento sugli investimenti dei fondi pensione, invita a segnalare al ministero, la mancanza di trasparenza nel caso si affidino i risparmi ai fondi comuni o negli strumenti finanziari non quotati, ritenendo invece che l'alternativa dell'investimento diretto nei mercati finanziari sia ammissibile.
Beppe Scienza arriva a dire "Calpesta ogni regola di prudenza permettere direttamente il 30% in strumenti finanziari non negoziati in mercati regolamentati (art. 5 comma 1): a un fondo devono essere permessi solo titoli quotati".[19]
"È inammissibile equiparare fondi comuni e simili (i cosiddetti OICR) agli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, cioè in pratica ai titoli quotati (art. 5 comma 1)"[20]
Acquistare le azioni significa diventare proprietari di una azienda. Significa fare l'imprenditore. Il risparmio diventa capitale di rischio. Questo per Beppe Scienza è plausibile. Questo significa giocare con l'analfabetismo finanziario nei quali siamo tra i primi al mondo.
Il Movimento 5 Stelle sceglie quindi la costruzione della verità sulla quale si basa l'attività di quelli che Beppe Scienza definisce i pescecani.
Anche nel caso delle Casse di previdenza dei liberi professionisti, in una risoluzione in parlamento, il Movimento 5 Stelle ha assecondato la costruzione della verità posta a fondamento della spoliazione legale.[21]
In questo caso infatti la costruzione della verità va anche oltre quella gradita alle casse andando addirittura ad equipararle alla previdenza complementare. Cosa impossibile visto che il finanziamento è con i tributi. Ma intanto il messaggio che passa è che i liberi professionisti sono iscritti ad un fondo pensione che investe in borsa e rende molto di più dell'INPS. Ignorando invece che la situazione è opposta, che le casse servono a pagare le pensioni paghi uno e prendi otto dei professionisti, quelli sì, alfabetizzati finanziariamente e che fanno parte dei costruttori di verità.
Quindi non basta ergersi a paladini dell'antisistema, bisogna anche capire che la stella polare contro la spoliazione legale è la Costituzione.
Se non si conosce o si fa finta di non conoscerla, ci saranno sempre le favole che le Volpi ed i Gatti continueranno a raccontare come l'Albero degli zecchini d'oro moltiplichi i denari infinite volte e ci saranno i Pinocchio pronti a seppellire gli zecchini d'oro (il patrimonio preda).
Conclusioni modifica
Se l'impulso a scrivere è nato per capire il sistema pensionistico pubblico, la conclusione dell'indagine è stata la scoperta della spoliazione legale e di come vengono implementate nel nostro ordinamento leggi che violano i principi programmatici della nostra Costituzione. Questo in quanto la stessa Costituzione permette di lasciare i principi programmatici lettera morta e di implementare la Costituzione reale che opera in modo diametralmente opposto.
Quello che ho cercato di codificare non è altro che una branca del diritto che, come diceva Bastiat, [22]non veniva ravvisata come un problema dagli economisti, ma neanche dagli studiosi del diritto.
Una branca che potrebbe prendere il nome di "diritto incostituzionale" e l'economia che genera "economia della spoliazione legale".
Anche se non sta a me dirlo, la comprensione della tecnica della spoliazione legale, fino ad ora mai codificata da nessuno in dettaglio come ho fatto, fornisce uno strumento unico di comprensione dei comportamenti dei politici e dei legislatori, permettendo di individuare sul nascere, già al momento della presentazione di una legge, i casi di spoliazione legale.
Quando avete una norma incostituzionale, affiancata ad una costruzione della verità che, in punta di diritto, fa acqua da tutte le parti, ed in più si è in presenza di un patrimonio preda, si capisce subito chi sono i saccheggiati e chi le élite.
Questo libro non è altro che un manuale per chi vuole diventare l'élite che si oppone a quella attualmente egemonica.
Mi sono capitate di leggere risoluzioni del Movimento 5 stelle che contenevano le costruzioni della verità dell'élite che applica la spoliazione legale.
Se prima non si conquista l'egemonia culturale che riafferma le verità costituzionali, una proposta alternativa alla spoliazione legale non è neanche possibile elaborarla per l'opposizione.
Che dire ad esempio dell'emendamento che aveva aumentato le pensioni più alte all'interno del testo di legge della riforma Fornero e del quale non si è mai rintracciato l'autore?
Basterebbe la semplice tracciabilità di ogni parola inserita nei testi di legge per individuare nel Parlamento, ossia nella Casa della spoliazione legale, chi ne sono gli autori.
Strano che le approvazioni delle leggi di spoliazione legale non abbiano dei padri che le rivendicano.
La morale della favola modifica
Nel libro di Pinocchio, il Gatto e la Volpe sfruttando l'ingenuità del burattino rubano gli zecchini d'oro.
Nel mondo reale ciò avviene attraverso la spoliazione legale che si ripresenta ogni volta che l'analfabetismo finanziario non è contrastato da alcuna élite.
Il contrasto deve avvenire nelle università e nella Casa della spoliazione legale ossia in Parlamento.
Quando una norma di spoliazione legale è stata approvata è già tardi in quanto abbiamo visto che la Costituzione italiana di fatto impedisce la sua eliminazione e la giustizia italiana, anche se si dovesse muovere, interviene dopo anni, quando i danni sono stati fatti.
Dire che va fatta l'alfabetizzazione finanziaria della massa o l'alfabetizzazione previdenziale di tutti i liberi professionisti significa volere perpetuare il saccheggio all'infinito.
Il libro serve quindi come un manuale rivolto alle élite per la comprensione della tecnica della spoliazione legale e per la parte relativa ai sistemi pensionistici, è un manuale di alfabetizzazione previdenziale, base minima per la comprensione dei meccanismi di spoliazione legale nell'ambito della previdenza sociale pubblica.
L'appendice sugli errori degli esperti, non sono altro che un elenco di quelli che parlano a vanvera e con questo modo alimentano la favola dell'Albero degli zecchini d'oro.
Chomsky ha spiegato che le istituzioni che praticano la spoliazione legale vanno eliminate.
Se così si facesse, si eliminano le fonti cui si abbevera la massoneria e come nella favola di Pinocchio al cap. XXXVI il Gatto e la Volpe si troverebbero a fare i mendicanti.
Tutto dipende dalla nascita di élite che la sappiano contrastare efficacemente. Associazioni che sappiano trovare gli anticorpi per eliminare le infiltrazioni.
La proposta modifica
L'analisi della spoliazione legale, mi porta a dire che la semplice protesta senza cognizione di causa, protesta fatta sui danni patiti ma senza saper argomentare è inutile e controproducente, e si fa la fine di Pinocchio davanti al Giudice scimmia.
Ripercorrendo al contrario l'analisi fatta dagli studiosi su cui ho basato il libro, mi porta a dire che, per contrastare la spoliazione legale, deve nascere una élite di opposizione a quella egemonica che in primo luogo sappia annullare il gap culturale che è alla base dell'asimmetria informativa o analfabetismo finanziario o previdenziale e che quindi riscopra i contenuti autentici della Costituzione.
Superata questa prima fase, purtroppo senza l'aiuto delle università che sono dentro il meccanismo di costruzione della verità, questa élite dovrebbe riconquistare l'egemonia culturale.
Il contrasto deve avvenire tra le élite in due modi:
Il contrasto all'élite denominata "Volpe" ossia i costruttori della verità nelle Università sono facilmente confutabili in quanto i professori dovrebbero continuare a sostenere tesi assurde e un contraddittorio con i suoi studenti che sono acculturati e critici.
Più complicato è confutare la verità costruita in Parlamento in quanto va annullata la verità ufficiale che oltre che sulle fallacie dei professori universitari compiacenti, si appoggia altre verità costruita nel Parlamento e costituita da tutte le leggi incostituzionali vigenti.
E per superare questa fase non si può certo attendere che tutte le leggi incostituzionali vigenti siano vagliate dalla Corte Costituzionale.
Sarebbe una attesa di decenni e mai esaustiva visto che la Costituzione non permette che il rinvio pregiudiziale in via incidentale nel corso di un giudizio.
Significa che devono sparire dal dibattito pubblico tutte le cose dette a vanvera ossia vanno individuati i costruttori di verità in ambito universitario, parlamentare, giornalistico, saggistico.
Quando si è superato questo passaggio, bisogna ritornare nella Casa della spoliazione legale di oggi e farla ritornare ad essere un Parlamento che sappia eliminare le leggi di spoliazione legale facendo semplicemente leggi in linea con la Costituzione.
Per facilitare la comprensione dei meccanismi di spoliazione legale, mi sono cimentato anche nella elencazione delle regole che servono per individuare un caso di spoliazione legale in modo che, sommando più indizi, ci si senta facilitati nella conferma di una cosa che riguarda comunque una costruzione intellettuale.
La élite del "Gatto" fa invece riferimento a tutti i beneficiari della spoliazione legale e in questo caso il contrasto consiste semplicemente nella constatazione di come il patrimonio preda finisce nelle loro tasche.
Inoltre ho elencato come una ipotetica élite dovrebbe intervenire nel dibattito pubblico fino a fare capire quali sono i requisiti minimi per scalzare la massoneria dalle istituzioni e dalle associazioni.
Ad esempio i regolamenti elettorali e le leggi elettorali che garantiscono i posti assicurati, sono un lasciapassare diretto ad eventuali massoni che sono riusciti ad occupare posizioni di vertice dei partiti.
Il trasformismo non è altro che la naturale conseguenza di queste normative indispensabili per la spoliazione legale.
La Costituzione è la stella polare del contratto sociale modifica
La prima parte della Costituzione con l'elenco dei diritti da tutelare e dei doveri da implementare ha natura programmatica, e gli intellettuali non organici alle élite dominanti tendono ad esaltare la nostra Costituzione, ma si fermano spesso alla sua funzione ideale.
Il corpus normativo vigente rappresenta invece il contratto sociale operativo e come è stato dimostrato grazie alla spoliazione legale contiene molte norme incostituzionali.
Gli intellettuali che si battono per la difesa delle enunciazioni teoriche ma che lasciano che il contratto sociale reale le violino sistematicamente sono più dannosi degli intellettuali organici alle élite dominanti in quanto fanno credere ai saccheggiati che stanno facendo qualcosa in loro difesa e quindi contro la spoliazione legale quando nella realtà la ignorano.
Quindi battersi contro la spoliazione legale è l'unico modo per attuare la parte programmatica della Costituzione in quanto significa battersi per eliminare le leggi incostituzionali dal contratto sociale vigente.
Ad esempio la Carta dei diritti universali del lavoro, promossa dalla CGIL fa credere che ci sia bisogno di elencare ancora una volta i diritti dei lavoratori, come se nel 2016, dopo la dichiarazione dei diritti dell'Uomo, dopo la Costituzione Italiana, dopo la dichiarazione Europea sui diritti dell'uomo, ancora non sia chiaro quali debbano essere gli obiettivi da raggiungere.
In realtà tutto è già stato scritto e mentre si elencano per l'ennesima volta tali diritti, nulla si fa per eliminare le leggi incostituzionali in materia di lavoro, previdenza, sanità, istruzione. E queste non hanno bisogno di una nuova carta per essere eliminate ma di nuove persone. Una nuova élite.
E la CGIL quindi mentre scrive la Carta, magari approva i contratti con il welfare aziendale che va nella direzione opposta o gestisce i fondi pensione che usano le tax expenditure regressive e investono il TFR sui mercati finanziari esteri giocando in borsa con i tributi che dovrebbero avere la massima tutela costituzionale in quanto risparmio.
Incontro con Ettore Gotti Tedeschi modifica
Il panphlet di Ettore Gotti Tedeschi, In affari vince Caino 2016 Il Giornale, che ho illustrato anche in una altra parte mi ha illuminato sui rapporti tra dignità umana, principi morali, etica, deontologia, prassi che sono alla base della comprensione del diritto prima come scienza sociale e successivamente, individuando una dottrina, come possa rientrare nella tecnica del diritto.
Benché insegni etica della finanza, il diritto senza economia ha poca efficacia nella società, i rapporti economici sono sostanzialmente regolati dal diritto, quindi affrontare il tema etico per l'economia significa affrontarlo anche per il diritto.
Egli ci fa capire che i principi morali che derivano dalle culture e quindi dalle religioni tradizionali sono alla base del patto sociale e del contratto sociale.
L'etica è l'applicazione dei principi morali che per alcuni possono derivare da una religione dogmatica.
Chi applica in modo sistematico i principi morali segue la dottrina.
Parallelamente a queste osservazioni, la Costituzione rappresenta i principi morali, i diritti ed i doveri che essendo la fonte del diritto, ne determinano la dottrina.
L'applicazione della dottrina non è altro che la tecnica del diritto di seguito affrontata.
Scienza e tecnica del diritto modifica
Appena si parla con un giurista di scienza e tecnica del diritto ti risponde che il diritto è una scienza sociale, che non ha nulla a che vedere con le scienze tecniche.
Io mi sono sempre opposto a questa visione e finalmente ho trovato conferma.
E' vero che il diritto si occupa dell'uomo e della società, ma se ne occupa secondo delle regole tecniche replicabili, come nel caso di Newton ove un esperimento ripetuto con le stesse condizioni, deve dare lo stesso risultato.
Se uno stesso rapporto giuridico, con gli stessi soggetti, con le stesse clausole avesse un effetto diverso, non avremmo la certezza del diritto, ma il libero arbitrio.
In primis bisogna vedere quali sono i principi che regolano la tecnica del diritto.
La fonte del diritto risiede nella Costituzione. Tutte le leggi devono rispettare i limiti da essa posti.
Il Parlamento emana le leggi ordinarie secondo la propria discrezionalità ma nei limiti previsti dalla Costituzione.
Se non lo fa, in alcuni specifici casi le leggi possono essere impugnate davanti alla Corte Costituzionale che è il giudice delle leggi.
La principale differenza con le scienze matematiche è che mentre per esse i principi derivano dalla osservazione dei fenomeni fisici, nel diritto i principi sono fissati dal contratto sociale, ossia da un accordo tra uomini.
E questi accordi possono cambiare con un ritmo ben diverso ossia con l'evoluzione della società, rispetto invece alle scienze fisiche ove i principi possono cambiare solo in seguito a nuove scoperte.
Ma una volta fissati i principi e le regole, il diritto diventa una tecnica.
Altra particolarità è che mentre nelle scienze fisiche la legge descrive il fenomeno fisico, nel diritto la legge descrive il comportamento da tenere.
Per cui può accadere che viene fatta una legge che va contro i principi costituzionali e che la stessa debba essere rispettata.
Ma il concetto fondamentale è che se per le scienze fisiche, le leggi predicono un risultato e per chiunque il risultato è lo stesso 2+2=4, per il diritto ad ogni legge corrisponde una unica possibilità di comportamento legittimo.
Ossia ogni giurista al quale si chiede quale deve essere il comporta in base ad una certa legge, deve dare la stessa risposta.
Questo non accade sempre per le modalità di scrivere le stesse leggi e per i casi specifici, ma la tecnica del diritto, se applicata con cognizione di causa dovrebbe portare alla redazione di leggi univocamente comprensibili ed applicabili.
Se ciò non avviene le legge è scritta male o è interpretata male.
In conclusione, dire che esiste la tecnica del diritto significa dire che le leggi vanno sempre applicate nel rispetto della fonte del diritto, ossia la Costituzione.
Se invece si applicano indistintamente le leggi vigenti, senza occuparsi del loro rapporto con la Costituzione, allora si parla di legalità, ma non di tecnica del diritto.
Ecco perché la Corte Costituzionale applica la tecnica del diritto.
Incontro con Giuliano Amato modifica
Sul sito web della Corte Costituzionale vi è un video del giudice costituzionale Giuliano Amato che spiega la funzione della Corte nel nostro ordinamento.
In sintesi alcuni concetti espressi nel video:
- Il giurista "chiarisce e convince"
- "quando fai chiarezza gli occhi di chi ti è davanti si illuminano"
- "se i giuristi sono gli azzeccagarbugli, chi fa politica fa altrettanto"
- "il politico che non vuole farsi capire dice "è una situazione complessa""
- "nella discussione giuridica tecnica 2+2 fa 4 il politico può chiedere di fare 2+3=5"
- "il niet sovrano è fatto dalla politica, e lo ha fatto anche lui quando la legge supera la tecnica (ossia non rispetta la Costituzione)"
- "il mestiere del giudice delle leggi non lo ammette (di superare la tecnica ossia il rispetto della Costituzione)"
- "il giudice delle leggi valuta se una legge è o meno conforme alla Costituzione"
- "i giudici costituzionali valutano se la legge rispetta i parametri della Costituzione"
- "dicono cosa è irragionevole rispetto alla Costituzione, mentre dire quale è il livello di ragionevolezza spetta al Parlamento"
- "si dice allora che il Parlamento è legittimato dal popolo mentre la Corte Costituzionale non lo è"
- "i parlamenti di Ita e Ger hanno trasformato delle democrazie in dittature"
- "allora hanno capito che anche il Parlamento ha dei limiti che sono nella Costituzione"
- "la qualità della nostra civiltà piuttosto che quella del diritto dipende dal lavoro fatto dalla CC"
- "le Corti Costituzionali tutelano i diritti a prescindere dal consenso come invece avviene per i parlamenti"
- "la corte ha cambiato le leggi pre-repubblicane che non garantivano i nuovi principi costituzionali"
- "la corte è una istituzione fedele solo alla Costituzione ed ai diritti che essa garantisce alla persona e non è vincolata dalla ricerca del consenso come il Parlamento"
- "quando la politica decide di ignorare la Costituzione lui lo chiama niet sovrano ed ammette di averlo fatto anche lui"
La Costituzione è la fonte del diritto. Il Parlamento dovrebbe fare le leggi solo nel suo rispetto. Le leggi vigenti vanno giudicate solo in base ad essa.
Da questa sintesi si capisce che quello che lui chiama "niet sovrano", coincide con quella che ho chiamato "spoliazione legale" e con quello che un cittadino qualsiasi dice "fare come cazzo mi pare".
Cioè Giuliano Amato, giudice costituzionale ammettendo di aver fatto leggi che violano la Costituzione, leggi che probabilmente sono ancora vigenti, confessa l'esistenza della spoliazione legale.
I limiti a chi vuole fare come gli pare, anche se con l'avallo del Parlamento, sono nella Costituzione e la Corte Costituzionale ha il compito di sanzionare le leggi che non la rispettano e che violano i diritti.
Senza la cognizione di questa catena, l'ignorante subirà sempre il niet sovrano (spoliazione legale) e non avrà mai diritti a prescindere dalla Costituzione più bella del mondo.
L'ignorante deve quindi saper capire la legge, se questa è compatibile con la Costituzione e, di conseguenza, capire se le élite stanno facendo come c... si pare o no.
L'ignorante deve trovare, come suo rappresentante, uno che sa mettere in discussione le leggi illegittime costituzionalmente, altrimenti non avrà mai scampo visto che non è la Corte Costituzionale che lo va a salvare.
Quando un avvocato fa il giurista basandosi sulle leggi vigenti e non sulla Costituzione non fa il suo lavoro in quanto la Corte Costituzionale può sanzionare sia le leggi preesistenti ad essa, come ha fatto più volte o, se modificata, le leggi precedenti la modifica.
Un esempio recente è la sentenza 116/2013 che a seguito della modifica costituzionale all'art. 97 del 2014 è stata ribaltata nel luglio 2016.
Questo ragionamento è fondamentale nella selezione delle élite che si dovrebbero opporre al sistema che gestisce la spoliazione legale.
Se uno che vuole governare non sa se una legge vigente è illegittima costituzionalmente, va solo a fare lo scaldapiedi delle élite.
In questo hanno colpa anche le opposizioni in parlamento che man mano che si formano le leggi di spoliazione legale, fanno passare la cosa nel dimenticatoio.
I costruttori di verità primaria sono : i prof. universitari, i parlamentari, i giudici.
Per i giudici, poiché la materia giuridica è tecnica, se sbagliano significa che ignorano la Costituzione come nel caso di 6 casi recenti di rinvio alla Corte Costituzionale della legge sul contributo di solidarietà.
I parlamentari invece, se fanno una legge incostituzionale è perché vogliono farla.
I professori universitari che fanno la costruzione della verità con fallacie ed inganni della Costituzione, sono dei venduti.
Un gruppo che sta alla opposizione senza predisporre durante tale periodo la soluzione a leggi di spoliazione legale, tradisce il suo mandato.
Un avvocato che applica tutte le leggi senza porsi il problema della loro legittimità tradisce il suo mandato.
La crisi morale della figura dell'avvocato modifica
Al termine della disamina dei vari aspetti contenuti poi in dettaglio nel libro, mi sono reso conto che l'avvocato in quanto operatore del diritto è il massimo responsabile della crisi in cui siamo.
L'avvocato è come il calciatore nel calcio, il tennista nel tennis, il chirurgo nella chirurgia.
Se il calciatore prende ogni volta il pallone con le mani, se il tennista fa rimbalzare la palla due volte prima di colpirla, se il chirurgo arriva in sala operatoria con la tuta da meccanico, non c'è più partita, non c'è più nulla da ragionare.
Questo è quello che ho notato sia nel confronto con gli avvocati sia leggendo i commenti specializzati in materia del diritto della previdenza sociale pubblica.
Il 99% degli interventi ignorano le basi della materia, il restante 1% è connivente con la spoliazione legale.
Con le basi mancanti, è impensabile che possano affrontare la tecnica del diritto nella valutazione di una legge vigente e se vedete i reclami sono una accozzaglia di affermazioni che si perdono in pagine e pagine di citazioni quando i principi da affermare sono sintetici.
La pensione di Stato si paga con i tributi, le amministrazioni pubbliche gestiscono i sistemi pensionistici pubblici secondo norme di diritto pubblico.
Esse non possono fallire, al massimo possono essere poste in liquidazione e la gestione finanziaria avviene con i principi della contabilità finanziaria e quindi, nel rendiconto che non è neanche un bilancio consuntivo, si può avere o un avanzo o un disavanzo di amministrazione ma l'efficacia della gestione non si valuta con il patrimonio netto.
Questi concetti sono totalmente sconosciuti alla maggioranza degli avvocati che, vittime della disinformazione che parte direttamente da Cassa Forense, pensano che sia un fondo pensione di diritto privato e quindi brancolano nel buio.
Per l'avvocato italiano, in definitiva non esiste la certezza del diritto ma una serie di opinioni che generano una infinità di dubbi, di possibili sfumature, di molteplici applicazioni ed una legge, per cui per dieci avvocati diversi corrispondono dieci comportamenti legali diversi.
La cosa più ridicola è che si parla di deontologia del professionista quando le basi di partenza sono già totalmente travisate.
Se una pubblica amministrazione, applica su larga scala come fa Cassa Forense, la spoliazione legale, come fa un avvocato a gestirla ed a candidarsi per gestirla?
< 0 - Premessa > < prec > < succ >
- ↑ Inarcassa, REGOLAMENTO GENERALE PREVIDENZA 2012, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Art. 20 – Pensione di vecchiaia unificata
- ↑ Inarcassa, REGOLAMENTO GENERALE PREVIDENZA 2012, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «20.2 - La pensione di vecchiaia unificata è costituita dalla somma di due distinte quote confluenti in
- ↑ Inarcassa, REGOLAMENTO GENERALE PREVIDENZA 2012, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «32.6 - Agli iscritti che abbiano maturato almeno 20 anni di iscrizione e contribuzione al 31
- ↑ David Hart, La Spoliazione legale nel pensiero di Frédéric Bastiat: I parte, 28 febbraio 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «I predatori tendono ad ingannare le loro vittime per mezzo di “stratagemmi” (inganni, raggiri, frodi) e l’uso di “sofismi” (fallacie) per legittimare e mascherare ciò che stanno compiendo. È compito degli economisti politici come Bastiat svelare i trucchi, gli espedienti e le menzogne usate dai predatori per nascondere quel che fanno agli occhi dei “gonzi“ (la gente comune), in vista dell’eliminazione della spoliazione organizzata dalle società per bene.».
- ↑ David Hart, La Spoliazione legale nel pensiero di Frédéric Bastiat: II parte, 7 marzo 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Invece Bastiat intese concentrarsi sulla spoliazione legalizzata, la quale ben difficilmente veniva ravvisata come un problema dagli economisti, sebbene fosse sempre esistita su vasta scala nel corso della storia e ne costituisse uno dei motori trainanti.».
- ↑ Noem Chomsky, CHOMSKY: "LA DEMOCRAZIA IN ITALIA E' FINITA", in Cadoinpiedi, 24 gennaio 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «La sfida del futuro? Non limitarci a osservare il corso degli eventi ed eliminare le istituzioni che perseguono il "tutto per noi stessi, niente per gli altri".».
- ↑ Susan George, La guerra di classe l'hanno stravinta i ricchi, 10 febbraio 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «La lotta di classe al contrario, un mondo paradossale dove si ruba ai poveri per dare ai ricchi, con l’obiettivo di togliere di mezzo i diritti umani e la democrazia, considerati l’ultimo ostacolo (o l’ultimo baluardo) da superare per ricavare profitti più alti senza troppe seccature.
- ↑ Susan George, La guerra di classe l'hanno stravinta i ricchi, 10 febbraio 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Il movimento di Occupy aveva buoni contenuti, ma è stato anarchico. Hanno consentito a tutti di parlare in un momento di rabbia collettiva, ma non hanno mai preso una sola decisione per passare all’azione. Il problema della società civile è la mancanza di una visione globale: gli ecologisti pensano solo all’ambiente, i sindacati al lavoro, le femministe alle donne, altri a finanza e tasse.».
- ↑ Brian Blackstone, Matthew Karnitschnig and Robert Thomson, Q&A: ECB President Mario Draghi, 22 febbraio 2012. URL consultato il 16 marzo 2016.
- «WSJ: Do you think Europe will become less of the social model that has defined it? - Draghi: The European social model has already gone when we see the youth unemployment rates prevailing in some countries. These reforms are necessary to increase employment, especially youth employment, and therefore expenditure and consumption.».
- ↑ Brian Blackstone, Matthew Karnitschnig and Robert Thomson, Europe's Banker Talks Tough, 24 febbraio 2012. URL consultato il 16 marzo 2016.
- «He said Europe's vaunted social model—which places a premium on job security and generous safety nets—is "already gone," citing high youth unemployment; in Spain, it tops 50%. He urged overhauls to boost job creation for young people.».
- ↑ Brian Blackstone, Matthew Karnitschnig and Robert Thomson, Europe's Banker Talks Tough, 24 febbraio 2012. URL consultato il 16 marzo 2016.
- «European Central Bank President Mario Draghi warned beleaguered euro-zone countries that there is no escape from tough austerity measures and that the Continent's traditional social contract is obsolete, as he waded into an increasingly divisive debate over how to tackle the region's fiscal and economic troubles.».
- ↑ Brian Blackstone, Matthew Karnitschnig and Robert Thomson, Q&A: ECB President Mario Draghi, 22 febbraio 2012. URL consultato il 16 marzo 2016.
- «WSJ: Job for life… -Draghi: You know there was a time when (economist) Rudi Dornbusch used to say that the Europeans are so rich they can afford to pay everybody for not working. That’s gone.».
- ↑ redazione, Il testo della lettera della Bce al Governo italiano, 29 settembre 2011. URL consultato il 16 marzo 2016.
- «3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l'efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'é l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi.».
- ↑ Michele Boldrin, Aboliamo il classico, 13 ottobre 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «E se voi, usando il link alla pagina di Wikipedia che vi ho messo sopra, fate la somma delle ore dedicate a "italiano-latino-greco" (lascio fuori storia, filosofia e storia dell'arte per carità di patria) scoprite che sono la parte dominante, sono ciò che conta non solo al classico ma nei licei. E, temo sia ancora così, persino negli istituti tecnici. E nel resto delle materie, oltre alla religione, c'è anche l'educazione fisica che ora chiamano con un nome nuovo, non C++ o la contabilità nazionale! Morale: l'allievo/a medio/a acquisisce una visione del mondo ed una cultura che sono esattamente quelle del figlio delle elite borghesi italiane di 90-50 anni fa!».
- ↑ Inarcassa Insostenibile, INARCASSA Open – parte 1, 4 dicembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Il nuovo Presidente di Inarcassa, l’Arch. Giuseppe Santoro, introduce i lavori del Comitato Nazionale Delegati auspicando un quinquennio di attività improntato su due principi: Conoscenza e Confronto. ... I Delegati devono infine riversare il loro impegno alla ricerca delle migliori soluzioni per il risparmio previdenziale che si dovrebbe smettere di chiamare “Tassa”.».
- ↑ tv 2000, Vade Retro - "Ero massone, così la Madonna mi ha salvato", 19 giugno 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Per l'ultima puntata della stagione di Vade Retro. Ospite della trasmissione condotta da David Murgia sarà Maurice Caillet, Venerabile frammassone per 15 anni in Francia che svelerà segreti e inganni della Massoneria: rituali, norme di funzionamento interno, giuramenti oltre all'influenza sulla politica da parte di».
- ↑ CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, DICHIARAZIONE SULLA MASSONERIA, 26 novembre 1983. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.».
- ↑ FRANCO STEFANONI (giornalista), Ordini professionali: la casta degli intoccabili, 7 settembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «La Massoneria e Ordini in certi casi hanno avuto dei contatti, talvolta anche dichiaratamente, quindi Presidenti hanno dichiarato che erano iscritti a Logge.».
- ↑ Beppe Scienza, I pescecani dei fondi pensione, giugno 2012. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «3. Calpesta ogni regola di prudenza permettere direttamente il 30% in strumenti finanziari non negoziati in mercati regolamentati (art. 5 comma 1): a un fondo devono essere permessi solo titoli quotati».
- ↑ Beppe Scienza, I pescecani dei fondi pensione, giugno 2012. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «1. È inammissibile equiparare fondi comuni e simili (i cosiddetti OICR) agli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, cioè in pratica ai titoli quotati (art. 5 comma 1)».
- ↑ On. Lombardi Roberta, Camera dei Deputati – 7-00747 – Risoluzione in commissione presentata dall’On. Lombardi Roberta (M5S) il 27 luglio 2015., 27 luglio 2015. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Occorre infatti che il legislatore, delinei la natura pubblica o privata di questi enti, con le conseguenze del caso. Laddove si optasse per la completa natura privatistica, dovrebbe, a parere degli interroganti, venir meno la gestione del primo pilastro previdenziale da parte di questi enti, che dovrebbero a quel punto essere caratterizzati come previdenza complementare.».
- ↑ David Hart, La Spoliazione legale nel pensiero di Frédéric Bastiat: II parte, 7 marzo 2014. URL consultato il 9 marzo 2016.
- «Invece Bastiat intese concentrarsi sulla spoliazione legalizzata, la quale ben difficilmente veniva ravvisata come un problema dagli economisti, sebbene fosse sempre esistita su vasta scala nel corso della storia e ne costituisse uno dei motori trainanti.».