Il mito della doppia tassazione dei rendimenti

Da const.

< Indice >

< prec > < succ >

< 6 - Casse di Previdenza dei liberi professionisti >

1 settembre 2020

https://youtu.be/S0N0gi4S6II


Una delle puttanate, che i presidenti delle Casse di Previdenza dei Liberi Professionisti amano ripetere nei tour presso gli ordini professionali, in giro per l'Italia, è la doppia tassazione dei rendimenti del patrimonio.

Questi sono i tipici convegni fake, per gestire la imbecillità indotta con la costruzione della verità, la disinformazione e la truffa semantica.

Se andate a cercare in rete, esistono una infinità di articoli che riportano questa situazione, ma nessuno studio serio di esperti o di politici che con nome e cognome avallano questa situazione.

Ci fu un convegno sul tema organizzato da Cassa Forense nel 2016 con tanto di articoli che criticai anni fa, poi l'organizzatore, Marcello Adriano Mazzola che rilanciava la stessa tesi sul Fatto Quotidiano, dopo le critiche che gli feci ha abbandonato il tema e non l'ho più sentito.

https://www.cfnews.it/previdenza/casse-di-previdenza-private-quale-%C3%A8-la-sostenibilit%C3%A0-fiscale/


https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/27/pensioni-il-fisco-mangia-quelle-dei-liberi-professionisti/2771553/


http://www.dirittoegiustizia.it/news/23/0000079266/La_doppia_tassazione.html



Queste sono le ultime notizie di chi ci ha messo la faccia, poi sono intervenuti solo i presidenti delle casse a porte chiuse.


Riporto un tipico dialogo su Facebook con un libero professionista che ha come fonte solo la voce dei presidenti, riportata in modo semplificato da improbabili siti e le mie risposte.




A: In realtà la doppia tassazione è un'altra cosa: nel caso della previdenza complementare (cosa diversa dalle casse dei liberi professionisti), la base imponibile della prestazione (in fase di erogazione) viene calcolata al netto dei rendimenti conseguiti. In questo modo, nella fase di erogazione viene tassata la sola parte della prestazione relativa ai contributi versati; non vengono, quindi, tassati i rendimenti conseguiti (già tassati nella fase di maturazione). La prestazione pensionistica è, infatti, fornita dai contributi versati e dai rendimenti conseguiti.

Il meccanismo sopra illustrato subisce delle distorsioni nel momento in cui viene applicato ai rendimenti conseguiti dalle Casse di previdenza dei liberi professionisti. Infatti, la base imponibile delle prestazioni pensionistiche delle Casse viene calcolata al lordo dei rendimenti conseguiti. Così facendo, viene assoggettata a tassazione sia la parte dei "contributi correttamente non tassati" nella fase di versamento che la parte dei rendimenti già tassati in fase di maturazione. Quindi, le Casse di previdenza dei liberi professionisti e i propri iscritti subiscono una "duplice tassazione sostanziale dei "rendimenti" (e non dei "contributi" ).


RF: il patrimonio copre il 20% del debito pensionistico gli interessi danno un 2% reale, il 2% di 20% è lo 0,4%. Il 20% di doppia tassazione riduce le pensioni regalate dello 0,08% l'anno.


RF: 0,08% x 40 anni sarà il 6%


A: Rieducazione finanziaria la copertura non è garantita dal capitale presente ma dal fatto che verranno continuamente versati contributi anche in futuro ... Ignoro quanto incida la doppia tassazione sulle rendite ...


RF: di sicuro non incide sull'80% del debito pensionistico visto che è senza copertura patrimoniale. Considerato che il patrimonio è spesso usato come patrimonio preda , l'incidenza è su una quota ancora minore. Se poi ci mette che i patrimoni delle casse rendono meno del debito pubblico, in realtà il danno maggiore non viene neanche dalla tassazione.



//

Finalmente dopo un paio di anni in cui mi sono dedicato alla definizione del Glossario del conflitto sociale, del Glossario della previdenza sociale nonché aver analizzato il regime imbecillocratico, ora ho i termini per poter spiegare cosa avviene tra i liberi professionisti ossia il conflitto endocorporativo.

Come ripeto sempre non si può fare la rivoluzione con il glossario del nemico.

Se andate a confrontare i termini del Glossario della previdenza sociale con i vari glossari sul tema presenti in rete avrete modo di apprezzare le finezze della truffa semantica usata nei vari casi per rendere il 99% dei liberi professionisti dei perfetti imbecilli indotti inconsapevoli.

Fare una spiegazione di un argomento che il 99% dei colleghi non capisce, dietro un bombardamento mediatico totale, senza un vocabolario che fissi dei significati opposti a quelli correnti era una missione impossibile .

Tanto per cominciare nessun glossario dei termini previdenziali usa il termine "previdenza sociale".

Già qui cambia lo scenario totalmente, quello che mette un milione e settecento mila professionisti nella distopia reale.


Nel sistema fiscale italiano non mancano gli esempi di doppia tassazione ossia di imposte sulle imposte.

Ad esempio c'era l'Iva sul Canone Rai.

Noi abbiamo un esempio che ci interessa ed è l'Iva sul contributo integrativo.

Tale doppia imposizione aumenta il cuneo fiscale in capo ai liberi professionisti ma non c'è un sindacato, un ordine, un consiglio nazionale, un politico, un libero professionista che sollevi la questione.

I contributi integrativi incidono per un quarto degli 8 miliardi versati, il 22% di Iva su 8 miliardi sono oltre 400 milioni, più di 200 euro di media.

Questa è una doppia tassazione reale, illegittima costituzionalmente, esempio lampante di legge di spoliazione legale.

Ma la spoliazione legale è sconosciuta dagli imbecilli indotti inconsapevoli.

La doppia tassazione dei rendimenti probabilmente ha lo stesso ordine di grandezza di quella sui contributi integrativi solo che la seconda è applicata allo stesso contribuente nella stessa fase di produzione del reddito mentre la seconda è teorica nel senso che è applicata a soggetti diversi, prima la cassa e poi il pensionato, in una filiera che non garantisce il rapporto contributi previdenziali obbligatori , pensioni.

Work in progress

Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

< Indice >