Imbecillità diffusa

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La credulità fu sempre una qualità inseparabile dal volgo.

cit. Giacomo Leopardi

Premessa[modifica | modifica sorgente]

Quando si parla di imbecillità diffusa non ci si riferisce al 99% delle attività dei cittadini per i quali essi sono sicuramente competenti e preparati ossia nel campo che gli procura lavoro, benessere, ricchezza, divertimento, affetti, relazioni umane.

Per imbecillità diffusa si fa riferimento all'1% della legislazione e precisamente quella che esplica la spoliazione legale attraverso la spoliazione del pensiero.

Ad esempio per i liberi professionisti non ci si riferisce alle normali attività attinenti l'esplicazione del proprio lavoro che presuppone un percorso di apprendimento e di applicazione per una vita e che lo assorbe per il 99% del suo tempo.

Il libero professionista manifesta la sua imbecillità diffusa in quell'1% della normativa fiscale, sui diritti di cittadinanza, sulle organizzazioni sindacali che compromettono il risultato del precedente 99% ossia del lavoro di una vita.

In questo 1% di spazio legislativo, il libero professionista e gli altri cittadini sono tenuti all'oscuro in modo che chi ha interesse a saccheggiarlo, possa farlo senza particolari difficoltà.

Imbecillità diffusa[modifica | modifica sorgente]

Prima di analizzare come funziona la segmentazione del controllo sociale, bisogna analizzare il tipo di società da controllare.

Il caso italiano è quello della imbecillità diffusa ossia di una società composta da ignoranti (ripeto dell'1% della normativa di spoliazione legale) (vi sono diversi tipi di ignoranza: ignoranza istruita, ignoranza naturale ecc.) che discutono o meglio ancora insegnano e commentano da giornalisti o blogger di argomenti dei quali non conoscono i principi fondamentali e per i quali pretendono di avere anche ragione (nelle discussioni non esitano ad esclamare all'esperto un bel "si vergogni" "lei mente sapendo di mentire" "io ci metto la faccia" (da culo n.d.r)). Oppure valutano la ragione di una tesi dal numero dei partecipanti ad una protesta es. "Sono 200 su 220000, siamo seri".

Per fare un esempio calcistico è come se chi ignora le regole del calcio (11 giocatori che toccano la palla solo con i piedi eccetto il portiere che corrono per 90 minuti ecc. ecc.) si mette a scrivere o ad allenare delle persone o a commentare delle partite, magari usando contemporaneamente un poco di regole del regby condite con il tennis, la pallanuoto e altre inventate di sana pianta e dopo aver assunto posizioni di potere si permette di fare le affermazioni sopra citate.

Un delirio collettivo nazionale.

Questo è il livello di molti commentatori, giornalisti, politici, liberi professionisti, imprenditori, sindacalisti italiani.

Basti pensare alla Camusso che sosteneva il referendum sulla riforma Fornero che era incostituzionale e che contemporaneamente difende la Costituzione.

O Renzi che fa l'Italicum bocciato prima di entrare in vigore ma, scendendo a livelli più bassi, ai giornalisti del Fatto Quotidiano che commentano i bilanci dell'INPS parlando di perdita anziché di disavanzo o ai presidenti delle Casse dei liberi professionisti che parlano di doppia tassazione per i liberi professionisti quando questi hanno la pensione paghi uno e prendi otto.

In questo libro si è più volte detto della persona giuridica privata delle Casse che nulla ha a che fare con la natura di amministrazione pubblica delle stesse. Nonostante tutto, con le imposte che riscuotono, vanno tranquillamente a sputtanare i soldi in borsa, a fare l'aiuto di Stato in barba alle norme europee ed ora in Commissione Parlamentare si propone la legge porcata di Titti di Salvo per lasciare il controllo dei 70 miliardi di patrimonio alla massoneria, pregiudicando l'economia nazionale e la previdenza di un milione e mezzo di liberi professionisti.

Non è bastato, per capire come funziona il sistema, il tentativo fallito di Renzi di fottere 500 milioni alle casse, sotto il periodo di ferragosto 2016, buttandoli in Atlante 2, fondo privato di diritto lussemburghese. Con la legge porcata sulle casse per cambiarne la natura giuridica, in modo naturalmente incostituzionale, visto che tutto è scritto nell'art. 97 della Costituzione, si tenta di non perdere il controllo sui 70 mld di patrimonio.

Può sopravvivere una democrazia dove 70 miliardi di euro pubblici vengono movimentati sui mercati finanziari in barba alle più elementari regole di mercato?

Questa è l'Italia del nuovo millennio ove governa la immeritocrazia ossia le persone sbagliate al posto giusto, grazie soprattutto a tutte le leggi sulla selezione meritocratica, a partire dalle leggi elettorali.

Individuare nella legislazione la norma di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Come detto in altre parti, il 99% della legislazione, pur nella confusione italiana, rimane nel campo dello stato di diritto.

E' l'1% che fa la differenza. E' quella la norma che bisogna imparare a comprendere appena emanata.

Es. Se a seguito di un sisma si fa la legge di ricostruzione con tutti i parametri tranquillamente accettabili per fare una corretta opera di ripristino ma, al momento dell'assegnazione delle risorse, queste non ci sono e con artifici vengono dirottate ad alcuni precise lobby, ecco che abbiamo la legge di spoliazione legale.

Il 99% della popolazione pensa di essere in un corretto meccanismo di ricostruzione mentre l'1% è quello che effettivamente beneficia della operazione, naturalmente all'ombra di una ristretta percentuale di cittadini che rappresenta lo scopo di copertura della spoliazione legale.

Il caso dei crediti formativi professionali[modifica | modifica sorgente]

Un caso di imbecillità diffusa, legato alla ignoranza istruita è quello dei crediti formativi professionali.

Con l'introduzione dei crediti formativi per la deontologia, si verifica che numerosi corsi hanno come argomento la cassa di previdenza dei liberi professionisti.

Ebbene, gli esperti che svolgono i corsi che spesso non sono altro che la lettura del regolamento di previdenza o degli statuti, sono gli stessi che sostengono in altre sedi che la cassa di previdenza sociale corporativa ha una gestione finanziaria sostenibile a 30 o 50 anni, o che i rendimenti delle casse vanno confrontati con quelli dei fondi pensione, salvo poi scoprire che sono gli stessi delegati della cassa che hanno approvato un bilancio tecnico attuariale illegale in quanto privo dei requisiti minimi di legge.

In pratica facendo il percorso a ritroso partendo dagli imbecilli diffusi tra i liberi professionisti al 99,50% (stiamo parlando di un argomento specifico, non riguarda le capacità delle persone) si scopre che sono le stesse istituzioni, attraverso i corsi di formazione, che accreditano la qualifica di esperti che poi nella vita pubblica diffondono le falsità che rientrano nella puttanatologia.

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