Marina Neri

Da const.


20221015[modifica | modifica sorgente]

COMUNICATO UFFICIALE

Sono state depositate le motivazioni della sentenza riguardanti il ricorso promosso da Francesco Briganti.

Dall'interlocuzione con gli avvocati del pool che sta seguendo Francesco sono emersi dati interessanti: 1) il giudice ha considerato possibile e giusta nel caso di specie , la chiamata in causa dei Ministeri competenti in quanto la domanda nei loro confronti era " culpa in vigilando".

2) il giudice ha rigettato l' eccezione di improcedibilità del giudizio avanzata da Enasarco secondo cui il Briganti non aveva formulato domanda amministrativa. Il giudice ha ritenuto valida la posizione di Francesco da cui emergeva non una domanda previdenziale ma una richiesta di risarcimento danni.

3) il giudice ha sostenuto che la vicenda debba trovare una soluzione legislativa non potendo la magistratura ingerirsi in una materia in cui la potestà regolamentare è garantita da una legge e, come tale, a suo parere, legittima.

4) il giudice ha statuito che " stante l' assoluta novità del giudizio" che per la prima volta affronta il problema dei Silenti sotto un' altra chiave di lettura, le spese processuali vadano compensate.

Fin qui la cronaca di un giudizio che ,secondo gli avvocati, nella sentenza ha già in nuce i germi per la proposizione dell'appello. Perché il giudice non avrebbe risposto nelle sue argomentazioni al quesito più importante: se la Costituzione sia stata violata, se una pensione integrativa possa rivestire le stesse caratteristiche di una obbligatoria e se un uomo che ha lavorato e rispetto al quale ben due perizie d' ufficio acclarano le condizioni evidenziate in ricorso, debba finire la sua esistenza confidando nel buon cuore di chi gli sta accanto. Nulla viene detto sulla violazione del contratto sociale che deve vedere lo Stato Pater e non patrigno.

Gli avvocati sono pronti al prossimo raund e a tutti quelli che si rendessero necessari.

Intanto le forze politiche che a parole si sono dichiarate pronte a risolvere la questione dei Silenti diano prova di coerenza e mantengano ciò che per anni hanno vagheggiato.

Il Comitato Continua la battaglia con Francesco Briganti . Fino in fondo. Fino all'affondo. Fino a che la Costituzione non gridi: finalmente!

Marina Neri referente nazionale Comitato Mai più Silenti



20220930[modifica | modifica sorgente]

La Non Notizia... Francesco Briganti HA PERSO LA SUA BATTAGLIA CONTRO ENASARCO di Marina Neri

Antefatto:

- Gli agenti di commercio sono obbligati a versare una doppia contribuzione: una all'Inps e una integrativa ad Enasarco.

- Con regolamento è stata sancita la " inutilizzabilità " dei contributi versati ove non si fosse raggiunto un minimo contributo che prima, al momento dell' inizio della carriera di Briganti non era previsto , poi è divenuto 15 anni, infine ,dal 2012 in poi, è divenuto 20 anni.

-nell'aprile 2018, alle soglie dell'età pensionabile Francesco Briganti scopre , per avere fatto una interrogazione agli uffici preposti, che i contributi dallo stesso versati, oltre cinquanta Mila euro, sarebbero divenuti " Silenti". Inutili per lui in quanto per cause legate a imprese mandatarie ecc ecc, gli mancavano tre anni per il raggiungimento del minimo contributivo, non poteva espletare ulteriore attività lavorativa nel settore , non poteva effettuare la contribuzione volontaria in quanto decaduto dalla prerogativa ed, inoltre, eccessivamente onerosa.

-Convinto che "non ci si scontra con un Sistema combattendo secondo le regole che quel Sistema pone in essere per perpetuare se stesso" , iniziò uno sciopero della fame contro l' escamotage dei " contributi silenti", quelli , cioè, che il regolamento Enasarco nello specifico, non restituisce, quando non si raggiunge il minimo della contribuzione.

- Rimasto senza pensione, né integrativa, né ordinaria, non potendo accedere all' assegno sociale in quanto "nello stato di famiglia con percettore di reddito", gli rimaneva , dopo anni di lavoro , la qualifica di " fannullanza" e di paria della società, cui con sdegno rispondeva " perdendo chili" in dodici giorni di sciopero certificato della fame.

- La notizia rimbalzava sul web, figlia di un tam tam faceboocchiano che ci vedeva eroici combattenti tastierati difensori dell'uomo in pericolo di vita.

- il pericolo era reale, la battaglia era intesa realmente quale fosse, solo da pochi, il resto degli estimatori erano leoni comodamente seduti a dispiacersi nella savana delle loro cucine.

- dodici giorni in cui le TV nazionali e le testate giornalistiche locali si interessarono al problema perché faceva audience: uno zombie metteva a nudo la sua vita e consentiva passassero ai raggi X la sua dignità.

- Autorevoli politici di destra e sinistra passando per pseudo " centro" si dissero disposti a porre fine a questo meccanismo perverso fagocitante le fatiche e le economie degli agenti di commercio. Un afflato unico in quei giorni in cui un uomo languiva nella sofferrenza della fame e dava, ciò nonostante, tutto se stesso per una causa comune in Italia a 700 Mila lavoratori.

- nacque un movimento di supporto e opinione " Comitato Salviamo Francesco che pose come suo obiettivo primario indurre l'uomo a interrompere lo sciopero e farsi , conseguentemente, promotore di una battaglia organizzata contro ciò che tutti , politici, giornalisti, giuristi inclusi, ritenevano, almeno a parole, un sopruso.

- la richiesta incessante di aiuto da parte di moltissime persone versanti nelle medesime condizioni motivò il Comitato a mutare denominazione. Nasceva il Comitato MAI PIÙ SILENTI a supporto, trasversalmente e senza alcuno scopo se non quello di promozione e aiuto, delle istanze di coloro che in Italia avevano un nome " Silenti contributivi".

FATTO :

- il Comitato reperiva sul territorio nazionale professionisti disposti a mettersi al servizio della questione. Lo studio della vicenda consentiva di mettere in evidenza criticità e illegittimità del sistema e il pool legale dava vita a un ricorso che affrontava la problematica in maniera differente dalle questioni che fino a quel momento avevano visto il lavoratore sempre soccombente nelle aule di tribunale.

- Francesco Briganti interrompeva lo sciopero della fame e il suo nome era vergato nel primo ricorso in Italia contro Enasarco e lo Stato Italiano il primo per avere posto in essere un regolamento in spregio dei valori costituzionali, il secondo quale garante di quei principi, perché glielo aveva consentito.

- Per la prima volta veniva chiesto un risarcimento danni ad Enasarco e allo Stato Italiano per le ripercussioni che l'operato " regolamentare" aveva cagionato su un lavoratore spoliato di tutto.

- l'iter giudiziale conosceva l'acme della speranza nel momento in cui venivano accolte le richieste di CTU di natura contabile e di natura psico fisica. Entrambe espletate pur nella obiezione di Enasarco ed entrambe positive negli esiti per Francesco Briganti.

- giuridicamente una conquista eclatante che faceva presagire un esito del giudizio in controtendenza rispetto ai processi fino a quel momento espletati.

- la decisione si è fatta attendere tre anni senza che in mezzo vi fossero altre attività istruttorie da espletare se non le dinamiche normali della opposizione e dell'accettazione delle risultanze delle perizie.

STATO DELL'ARTE: La decisione: RIGETTO della domanda di Francesco Briganti. Spese compensate. Motivazione : fra sessanta giorni.

Domanda:- Che senso ha, nell'economia processuale far espletare due perizie se si è persuasi che " in diritto" Francesco non ha ragione? -

Le sentenze si eseguono e non si commentano. Ci sono le sedi deputate al riesame di un provvedimento che si intende contestare. Le motivazioni del giudicante saranno vagliate e scandagliate e, ove ritenute illegittime, saranno sottoposte a ulteriore gravame fino a che la parola Fine non verrà posta dalla Cassazione che dovrà assumersi l' onere finale di dire: la Costituzione può essere modificata da un regolarmento.

Nel frattempo il mio grazie personale a Francesco Briganti che, nonostante il suo scetticismo nei confronti di questo Sistema Italia, ha seguito pedissequamente, facendo tacere spesso il proprio veemente disappunto , i dettami di quella Costituzione che ha voluto fortemente applicata.

Il mio grazie al Pool di Avvocati che con dedizione e spirito di servizio ed abnegazione hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro competenza per una causa ritenuta di Principio e di Princìpi. A loro va il mio plauso perché conosco il contenuto della loro immane fatica senza che mai abbiano avuto o dimostrato soggezione nei confronti di un Golía tenuto in scacco per quattro lunghi anni da un piccolo ,generoso e coraggioso Davide.

Il mio grazie ai pochi Silenti che hanno affiancato Francesco nella sua strenua battaglia, consapevoli che è l' isolamento la prima vittoria del Sistema.

Il mio grazie ai tantissimi amici di Francesco, senza distinzione fra fisici e virtuali, perché è stato nel loro affetto che ognuno di noi, lui in primis, ha trovato la linfa per il coraggio necessario allo sforzo.

Francesco ha perso una battaglia. Settecentomila Silenti , invece, consapevoli che la loro unione avrebbe fatto la differenza e pesato politicamente, hanno perso la guerra!

A proposito: io non mi arrendo

2022 01 24[modifica | modifica sorgente]

Penso che ogni ortodossia sia fascista. Ogni qualvolta il nemico diventi chi non la pensi come te, siamo dinanzi al fascismo magari mascherato da studi approfonditi. Sta accadendo con il " tifo " a cui ci ha ridotti l'insipienza di questo governo che, per mascherare la propria scarsa autorevolezza, ha innescato un torbido valzer di leggi e leggine creando una saturazione nei cittadini. Entropia giuridica l'hanno definita. Peraltro, tutti i questi decreti legge a susseguirsi creeranno problemi di conversione congestionando il Parlamento che finirà per lavorare solo per le conversioni in legge entro i 60 giorni dalla emanazione. E non basta il tifo che già è antipatico di suo portando al divide et impera. L' " essere Rabbi" di alcuni autoinvestitosi scienziati, poi medici, infine superlegislatori da ambo le parti , ha portato a un livello di fanatismo ( non solo da parte dei media) da indurre alcuni a strumentalizzare persino post o articoli, scritti da terzi, redatti in epoche non sospette. Cui prodest tutto ciò? La differenza di vedute ha portato a innalzare barricate fra persone che avevano fatto del rispetto una impronta di vita . E poi è bastato il dissenso per dare al rispetto un calcio in nome di un non meglio definito " spirito della libertà" (sempre per par condicio , da ambo le parti) . Mi chiedo, ti chiedo e chiedo a questi " rabbi":- è congruo il prezzo pagato in termini di amicizie per fare valere la più becera ortodossia? ( Sempre da ambo le parti).

Domani si vota per il presidente della Repubblica. Ci distrarremo un po'...Da domani saremo tutti costituzionalisti e strateghi degli scrutini.

Siamo un popolo camaleontico. Peccato che non sappiamo mai vestirci da Popolo, quello in nome del quale tutte ste putta.....te vengono fatte!

Serena notte a te e a tutti



2021 12 29[modifica | modifica sorgente]

Hanno inserito l' Autonomia Differenziata( quella che divide l'Italia in chi ha diritti e chi non ne ha, quella che concede privilegi ad alcune regioni del nord escludendone altre e a quelle del sud dice: - arrangiatevi- ) nella legge di Bilancio che è l'unica legge non sottoponibile a referendum abrogativo. Il governo dei migliori ha concluso l' anno col botto. Il Presidente della Repubblica non sarà il presidente dell'Italia. Sarà il Presidente degli italiani di serie A e di serie B

2021 10 17[modifica | modifica sorgente]

La protesta contro il Green Pass sul posto di lavoro è legittima, a parere mio, perché non involge parametri di sicurezza sanitaria ma costituisce un braccio di ferro scaltro per imporre ciò che sulla carta deve rimanere una libera scelta.

Da più parti viene fatto un errore di fondo mischiando volutamente le carte. Il green pass non può essere ridotto alle fazioni vaccino si / vaccino no.

Pur essendo io una vaccinata ritengo il green pass un " ostacolo" che non può essere imposto dallo Stato, per vocazione Costituzionale , preposto a rimuovere gli ostacoli ( art 3 della Costituzione).

Lo Stato in epoche storiche difficili deve assumere decisioni autorevoli, se scadono nell'autoritarismo si forma il fascismo ciò contro cui a parole si combatte.

Orbene uno Stato autorevole in casi di necessità, urgenza e indifferibilità avrebbe imposto l'obbligo vaccinale assumendosene ogni responsabilità in concorso con le case farmaceutiche.

L'avere lasciato la libertà di scelta dà come logica conseguenza che non si può imporre il green pass e il tampone obbligatorio a pagamento ai lavoratori che esercitano un diritto costituzionale, il primario e fondamentale, facendo divenire nei fatti obbligatoria una opzione che manca dei requisiti fondamentali per esserla ( esenzione dal consenso informato).

Finché la discriminazione sui tamponi gratuiti persisterá, dovrebbe essere lo Stato a farsene carico per tutti i lavoratori.Legittima a parere mio la protesta e faziosa molta parte dell' informazione che lede l'obiettività nel " comunicare" la notizia infarcendola di valutazioni che non dovrebbero spettare ai giornalisti, chiamati a riportare l' evento.

Io sono fra quelli che ha scritto che mi sarebbe piaciuto vedere le proteste per l'art. 81 della Costituzione ( famoso pareggio di bilancio), per l'eliminazione dell'art 18 vecchia disposizione, per il job' s act, per le privatizzazioni di Alitalia e Company, per il Sindacato sempre più asservito al padrone. E non soffro di scrupoli nel dirlo. Perché per ogni cosa che ho affermato ho combattuto e ancora oggi lecco le ferite delle barricate in prima persona.

Quando i numeri mancano è facile per ogni governo dettare " regole" esautorando il Parlamento dei suoi poteri. A iniziare dai decreti sicurezza immodificati che imporranno, a breve, alle procure di agire contro i lavoratori che protestano.

Occorre chiamare le cose con il loro nome senza cedere alla lusinga di confondere le acque, altrimenti le infiltrazioni saranno facili e frequenti e si delegittimeranno le proteste . La mia gente ne sa qualcosa. Negli anni 70 una sacrosanta battaglia per la mia città venne strumentalizzata dalla destra e divenne per la Storia la lotta dei Boia chi Molla. E mai nessuna riabilitazione storica servì a mutarne l'impietoso giudizio.


2018 05 22[modifica | modifica sorgente]

"E se domani..."

Un Uomo che ha lavorato strenuamente nella vita per ben 38 anni, all'età di sessantacinque anni, trova difficile il presente ed oscuro il Futuro.

Diciassette anni di contributi versati alla cassa Enasarco non valgono ai fini della contribuzione minima per la pensione.

Non possono essere cumulabili, non totalizzabili, né ricongiungibili. 

Puff !!!!

 Volatilizzati nelle miriadi di interstizi della Cassa di previdenza integrativa " obbligatoria" Enasarco. 

Quasi fossero donazioni.

Qualcuno ha chiesto ab origine se ci fosse " l'animus donandi?"requisito cardine di ogni umana elargizione?

E,soprattutto, qualcuno ha detto ad Enasarco ed accoliti affini che persino le donazioni su revocano per " ingratitudine"?

Ieri 21 maggio giornata campale per Francesco Briganti.

Sveglia all'alba. Un treno, quindi spese vive, per portarlo a Roma.

Ore 12 appuntamento con pool di avvocati provenienti da svariate parti d' Italia ( spese a loro esclusivo carico) che hanno messo a disposizione le loro competenze per sbrogliare il difficile bandolo della matassa ordita da Enasarco ma che anche altre casse non disdegnano di emulare.

Incontro estenuante per Francesco catapultato,suo malgrado, dentro un mondo di tecnicismi, cavilli, norme e normucole costituenti meandri oscuri del diritto italiano.

Ieri 21 maggio in quello studio legale in Roma un Uomo ascoltava la sua Vita tradotta in articoli di un codice e di una Costituzione che se solo fossero applicati farebbero gridare alla Giustizia!

Non erano azzeccagarbugli i professionisti al suo cospetto.

Erano giovani animati dalla stessa luce che bastava guardare nello sguardo di Francesco.

Possibilità. La parola magica pronunciata. Non più " niente da fare"   

Un approccio alla problematica innovativo e pionieristico con un substrato di eccezionale consistenza che lascia ben sperare per la riuscita delle azioni future .

Azioni che debbono concretizzarsi in due aspetti essenziali: ricorsi ordinari singoli o cumulativi secondo le posizioni e le residenze dei soggetti richiedenti ed un innovativo ricorso al Tar , questo cumulativo per la declaratoria di illegittimità del regolamento; in tutti i casi richiesta di declaratoria di conformità a Costituzione o meno delle norme in contestazione .

Non posso in questa sede argomentare in merito a strategie e linee difensive, per ovvie ragioni di riservatezza richiestami dagli Avvocati.

Ma sarebbe auspicabile che Francesco non fosse lasciato solo in questa avventura giudiziale i cui riverberi non avranno esclusivamente ricadute sulla sua posizione.

A giorni forniro'dettagli sulle operazioni giudiziali e sui modus per accedervi a chi ne è interessato.

Ieri 21 maggio in quello studio legale tre parole: Possibilità, Coraggio, Fiducia.


E non mere chimere. Le tre parole di chi affronta una Rivoluzione!

Incontro fiume fino alle 14'30.

Poi , di corsa, alla manifestazione indetta dal Comitato casse professionali in.Piazza Montecitorio.

Non una folla oceanica.

Ma Persone Vere, motivate da un obiettivo comune: non cedere allo strapotere di Enasarco!

Ieri in quella Piazza io c'ero.

Ho visto i volti. Gente come me, stufa del malaffare che non teme più di scendere in piazza. 

E non era la cricca di partito!

Un Uomo con il suo sciopero della fame ha smosso le coscienze. 

C'era la Politica nella persona di qualche deputato/a che non potrà dire domani : non ne sapevo nulla!

C'era Francesco.

Immenso nel suo discorso, semplice,ieratico, dignitoso e privo dell'edulcorante falsità dei politici mestieranti. 

Per un attimo ho sognato che dicesse: entriamo in Montecitorio.

Io lo avrei seguito certa che il posto per rivendicare Diritti è dentro le Istituzioni non fuori nelle piazze!

Ieri 21 maggio in Roma Amici di Francesco sono giunti da svariate parti d'Italia.

Altri non hanno potuto per motivi oggettivi. Ma nessuno e dico nessuno dei suoi Amici " non ha voluto" !

Eppure quanti Silenti Enasarco ieri sono rimasti comodamente a casa?

La maggior parte!

Francesco ha iniziato una guerra che trascende la sua persona e riverberera' effetti su una categoria.

Non provate rimorso nel sapere che un uomo ha legato il suo destino alla vostra pavidità?

Io non sono un agente, non ho versato contributi ad Enasarco.

Gli amici di Francesco che ieri hanno abbandonato le comodità della loro casa, hanno indossato cartelli, si sono messi a ludibrio di popolo , non erano agenti o ex agenti. 

Sono persone che credono ancora negli ideali di Giustizia ed Equità, disposti a combattere per un Amico e per solidarietà.

Magari suscitando il riso di scherno degli agenti o ex agenti succubi di un padrone che sodomizza chi è schiavo nell'anima. 

Ieri 21 maggio una pietra miliare è stata posta a dispetto della pioggia, della nomina del presidente del consiglio e delle defezioni.

Ieri un Uomo ha dichiarato di non arrendersi e di volere combattere. Nonostante la sua debolezza. 

E io gli credo. Pazza al punto da volerlo seguire al pari di avvocati pazzi come lui.

Oggi quell'Uomo è ancora più risoluto e motivato.

Chiederà alla Stampa, alla Politica e ai suoi colleghi ragione dei loro silenzi e plaudera'dei loro interessamenti.

Perché non è da solo, perché sa che Volere è Potere.

E lui lo ha dimostrato.

Oggi è forte di tante voci.

Uniamone altre. .

E se domani...quelle voci fossero tante....Montecitorio non sarebbe solo una piazza di protesta.

Sarebbe il luogo in cui la Politica ha abbracciato il Diritto facendo rivivere la Civiltà.