Michele Nardi

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Michele Nardi curriculum vitae[modifica | modifica sorgente]

Dott. Michele Nardi: nato a Pavia il 1.08.1966, è sposato con due figli. E' diventato magistrato nel 1991 preiato per essere il magistrato più giovane in servizio.

I primi 7 anni è stato alla Preura di Trani con funzioni di GIP e giudice del dibattimento, poi 6 anni al Tribunale di Trani con funzioni di GIP e giudice a latere della Corte d'Assise che ha celebrato il processo DOLMEN alla Sacra Corona Unita, concluso con decine di ergastoli e migliaia di anni di carcere tutti confermati in Cassazione.

Nel 2006 è stato nominato dal Ministro della Giustizia Ispettore Generale del Ministero e dal 2012 è alla Procura di Roma.

Il Dott. Nardi è stato consulente giuridico della Commissione Sanità del Senato nella scorsa legislatura, docente universitario a contratto di diritto ambientale presso l'Università di Legge, di diritto tributario presso l'Università di bari e la Scuola superiore dell'Economia e finanza di Roma, è docente di diritto al corso di formazione internazionale degli esorcisti organizzato dal GRIS.

Michele Nardi magistrato[modifica | modifica sorgente]

Michele Nardi il processo[modifica | modifica sorgente]

Il processo su Radio Radicale[modifica | modifica sorgente]

https://www.radioradicale.it/processi/1318/processo-a-carico-di-michele-nardi-ed-altri-per-la-vicenda-sistema-trani


Dichiarazioni di Michele Nardi[modifica | modifica sorgente]

2[modifica | modifica sorgente]

Come e' stato l'impatto con il carcere?

- Un impatto ovviamente devastante inizialmente, perche' vieni spogliato di tutto, innanzitutto della tua liberta' e della tua dignita'. ti viene dato un sacco nero per mettere la tua roba dentro


> "e a quel punto diventi un rifiuto, ufficialmente diventi un rifiuto. anche figurativamente, icasticamente un rifiuto"

Un altro breve trancio tratto dall'intervista fatta dalla dott.ssa Marando del 10 gennaio 2021 a Michele Nardi, che ci parla della sofferenza, del dolore e della disperazione di un giudice

e noi aggiungiamo ---> scomodo,

arrestato e condannato artificiosamente, perche' si era avvicinato come nessun altro a certuni soggetti e rischiava seriamente di scoperchiare quel vaso di Pandora che avrebbe portato in gattabuisa diversi personaggi di alto livello che fanno tuttora da snodo al mondo della finanza, delle casse previdenziali, delle societa' sanitarie private ecc. interfacciandole con le protezioni di certa marcia politica e di funzionari dello Stato infedeli

Un sistema illegale con protezioni multilivello che oggi piu' che mai trae la sua forza da quel potere corrotto che sta stritolando e continuando a devastare l'intero Paese e che ha pressocchè distrutto, ad uso, abuso e consumo, il comparto Giustizia

ma il tempo e' galantuomo. hodie mihi cras tibi 😉


1[modifica | modifica sorgente]

https://youtu.be/PUWAgsQMZ14


Intervista[modifica | modifica sorgente]

"(...) (dott.ssa Marando, "Vista la incredibile serie di falsi ideologici e false testimonianze, che lei ha denunciato, in questa prima parte dell'intervista, ritiene di essere vittima di un errore giudiziario o di un vero e proprio complotto nei suoi confronti?”)

Michele Nardi - "Mah, guardi, io non voglio trarre nessuna conclusione, sono convinto che siano tutti in buonafede. Tuttavia ci sono una serie di circostanze su cui ho riflettuto. E ho riflettuto su queste circostanze grazie a quello che scrive il Pubblico Ministero nella sua requisitoria. Il Pubblico Ministero nella sua requisitoria stranamente fa riferimento a delle indagini che io ho portato avanti quando ero sostituto procuratore a Roma. Vicende che non hanno alcuna attinenza rispetto al processo in questione e che non capisco nemmeno come facciano parte del patrimonio conoscitivo dei sostituti procuratori di Lecce. Perché non hanno fatto parte neanche di attività investigativa. In particolar modo, a pagina otto della requisitoria corposa della Procura di Lecce, firmata dai dottori Prontera e dott.ssa Licci, si scrive, fra le altre cose, si fa riferimento a questo procedimento a carico di Ciarrapico Giuseppe più altri del 2014. E allora mi sono ricordato una serie di cose. Allora, io avevo questo procedimento iniziato nel 2013, che coinvolgeva Giuseppe Ciarrapico. Per chi non lo sapesse dei nostri ascoltatori, all'epoca dei fatti una persona ormai anziana, molto anziana, ma che era stato capo della corrente andreottiana della Democrazia Cristiana, il braccio destro di Andreotti, quindi un uomo molto potente ai tempi insomma in cui l'Onorevole Andreotti era in auge. Era questa indagine una indagine condotta con la Guardia di Finanza, di Roma, ed era una ipotesi di bancarotta e riciclaggio. Ad un certo punto la Guardia di Finanza mi segnala il pericolo che le azioni di una determinata struttura sanitaria privata laziale, che erano di proprietà della famiglia Ciarrapico e che si assumeva essere state acquistate con riciclaggio di questo denaro, stava per passare di mano attraverso tutto un sistema di passaggi sull'estero. Per cui io emetto un provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza, che ho ritrovato fra le mie carte, per fortuna, perché tutta la documentazione riguardante questo fascicolo che era in mio possesso è stata sequestrata e confiscata dalla Procura di Lecce. Non so sinceramente quale rilevanza avesse. E l'altra cosa stranissima, dott.ssa Marando, è che quando viene eseguito il sequestro del mio computer d'ufficio, dove ovviamente c'era anche questa documentazione, più la documentazione di altri procedimenti, che ho trattato e che vedremo successivamente, il mio computer sta bruciato, si brucia, per autocombustione. E quindi tutto il materiale informativo presente sul mio computer viene perso. Ovviamente i carabinieri non si faticano neanche di recuperare quello che rimane del disco rigido per farlo esaminare”.

(dott.ssa Marando, "Ma si brucia dove")

Michele Nardi - “In Procura al momento del sequestro”

(dott.ssa Marando: "Subito, cioè subito appena è preso dalla sua stanza?")

Michele Nardi - “Si, staccata la spina, praticamente secondo il rapporto dei carabinieri si brucia e diventa inservibile. Circostanza strana. Io quel computer l'ho staccato dal muro tante volte, l'ho spostato tante di quelle volte e non si è mai bruciato. Ma fatto sta che tutto il patrimonio conoscitivo su quell'hard disk viene perso. Mi vengono sequestrati tutti i computer personal che avevo in mia dotazione, e anche questo disc, questo dvd, su cui avevo conservato la documentazione che riguardava anche questo procedimento a carico di Ciarrapico. Tutto questo materiale è stato confiscato dal Tribunale di Lecce con la sentenza emessa nei miei confronti. Non so quale sia l'attinenza e quale possa essere la motivazione della confisca, posto che del mio computer, del mio telefono, sono state fatte anche le copie forensi per cui mi dovevano essere restituiti, no, sono stati confiscati. Mi dispiace perché su quei computer c'erano centinaia di foto dei miei figli quando erano bambini e che voglio dire vorrei tanto recuperare. Non tanto per le notizie che sono li. Per fortuna, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, conservavo parte di quella documentazione a casa di mio padre e che ho ritrovato tra le sue carte. E quindi ho anche ritrovato quel provvedimento di sequestro che era motivato in circa dieci dodici pagine. Quel provvedimento di sequestro preventivo non fu convalidato dal Gip perché ritenne che non c'erano indizi, gravi indizi di reato, rispetto all'ipotesi che avevo avanzato con la Guardia di Finanza. Subito dopo, praticamente il fascicolo, come scrive la dott.ssa Licci, mi viene tolto. Io non ho mai di chiarato una cosa del genere né esiste un provvedimento da cui risulta che il fascicolo mi è stato tolto. Però di fatto mi fu tolto. E questa è l'altra cosa che mi domando come faccia a sapere la dott.ssa Licci, come circostanza. Visto che non risulta dagli atti di indagine. Ma che è una circostanza vera. E questo apre uno squarcio interessante. Perché quel fascicolo poi viene attribuito alla dott.ssa Marrazza. Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma che dopo quattro anni ha chiesto l'archiviazione. Nel frattempo una parte di quel fascicolo fu subito mandato per competenza ad una Procura laziale. Adesso non ricordo se fosse di Terni o Frosinone. In questa Procura Laziale il dott. Ciarrapico diventa parte offesa e i denuncianti diventano gli indagati e poi imputati. Nel frattempo i carabinieri, sempre loro, di questa Procura laziale, cominciano a pedinarmi facendo finta di non sapere che fossi un magistrato della Procura di Roma. Che quindi loro non avessero competenza ex art. 11 Codice di procedura penale per indagarmi. Vengo anche intercettato. Tutto questo io lo vengo a scoprire solo nel 2017 quando viene emesso una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei componenti del gruppo della Guardia di Finanza che avevano lavorato con me, che vengono accusati di falso ideologico e abuso d'ufficio e nei confronti dei denuncianti del dott. Ciarrapico. In quella circostanza verifico che nella relazione finale dei carabinieri erano riportati decine di pagine relativi ai miei pedina, al mio pedinamento, fotografie, schedature delle persone che io frequentavo, schedatura della mia autovettura, e anche intercettazioni, conversazioni personali assolutamente irrilevanti che andavano distrutte e che invece sono state emesse in una relazione di servizio. Scopro persino che i carabinieri mi avevano seguito fino in Veneto dove ero andato per alcuni giorni per vedere con chi mi vedevo e quindi chi dovevo incontrare. Ero andato per ragioni, se non ricordo male, dovevo fare un convegno, per ragioni personali. Tutto questo avveniva nel secondo semestre del 2014 e, stranamente, nello stesso periodo la Procura di Trani, eleva nei miei confronti diciassette capi di imputazione. Per calunnia, false dichiarazioni al Pm e diffamazione aggravata. Questo perché nel 2012, cioè due anni prima, avevo rinvenuto nella cassetta della posta una busta da lettera con tre proiettili e li ho sporto denuncia contro ignoti. Venni sentito come persona informata dei fatti e mi furono fatte una serie di domande. Anche sulla mia conflittualità sulla dott.ssa Caserta. A distanza di due anni la Procura di Trani ritenne che nelle mie dichiarazioni nei confronti della dott.ssa Caserta fossero rinvenibili diciassette capi di imputazione, diciassette. Fui interrogato a ottobre del 2014, dopo di che la dott.ssa Caserta grazie al fatto che la Procura Generale della Corte di Cassazione si era dimenticata di esercitare l'azione disciplinare nei suoi confronti nell'ambito dei due anni di decadenza, viene prosciolta dal CSM che l'aveva precedentemente trasferita per lo stalking operato nei miei confronti. Viene prosciolta quindi torna a Trani. Tornando a Trani il fascicolo, che mi vedeva indagato per calunnia, false dichiarazioni ed altro, viene trasferito a Lecce. Dove i diciassette capi di imputazione si trasformano in due, si riducono a due. Il fascicolo poi passa ancora per competenza a Catanzaro dove c'è stato un processo. Alla fine di tutto questi diciassette capi di imputazione io ho riportato una condanna per un capo di imputazione per cui, per il quale sto facendo fra l'altro procedimento di revisione perché si tratta di un'altra di quelle sentenze campate all'aria. Ma la cosa piu' strana è un'altra. Perché nel frattempo io avvio, avendo cambiato gruppo di lavoro, avendo lasciato i reati finanziari, dopo questa vicenda di Ciarrapico, avvio delle indagini che riguardavano le case popolari, l'occupazione delle case popolari. Comincio ad effettuare una serie di sgomberi per la prima volta a Roma, cosa che non aveva mai fatto nessuno. Recupero centinaia di appartamenti occupati anche dalla criminalità locale. Recupero interi spazi occupati da centri, da pseudo centri sociali abusivi. Tutti al patrimonio del Comune di Roma, restituendoli al patrimonio del Comune di Roma. Questa cosa inizia a dare fastidio a qualcuno. Perche' tra le tante persone che occupavano abusivamente quegli alloggi vi erano anche personaggi interessanti, fra cui un funzionario di alto livello della Corte di Cassazione. Persone che avevano intestate Ferrari. Soggetti che avevano al muro appesi in queste case popolari occupate abusivamente addirittura un Picasso. Altri che si erano rifatti il bagno con i rubinetti in oro. Sempre, però, occupando case abusivamente. Fatto sta che oltre a queste indagini che riguardavano il patrimonio di Roma, il patrimonio di Roma Capitale, chiaramente queste indagini le faccio grazie ad un gruppo di persone della polizia di Roma Capitale veramente in gamba, soggetti che quando sono stato arrestato sono stati trasferiti, mandati in pensione anticipata, costretti al silenzio, ridotti ad altri incarichi. E infatti non si sono fatti più sgomberi.”.

(dott.ssa marando, "Non si sono?")

Michele Nardi - “Non si sono più fatti sgomberi a Roma sulle case popolari occupate. E c'è di più. Perché in una delle tante dei tanti interventi della dott.ssa Licci parla anche di un procedimento che è relativo al presidente della Cassa previdenziale dei medici. Dicendo che era un altro di quei procedimenti che io avevo capziosamente posto in essere, non so per quali motivi, e che infatti appena io sono stato arrestato è stato archiviato. Io non so come è andata la vicenda, volevo soltanto fa notare che l'avviso di conclusione indagini era stato vistato, e quindi condiviso, dal Procuratore aggiunto dott. Cucchiari. Quello che è successo dopo il mio arresto non lo so, se c'e stato",

(dott.ssa Marando, "Ma non solo dal dott. Cucchiari ma anche dal Procuratore Generale all'epoca dott. Pignatone")

Michele Nardi - "Il Procuratore Capo, non lo so se il Procuratore Capo, no, io ricordo che lo avesse vistato soltanto Cucchiari che era il mio procuratore aggiunto fra l'altro, quello preposto a visionare il mio lavoro e a vistarlo. Quello che è successo successivamente non lo so ovviamente. Può darsi che siano state portate delle prove decisive per l'archiviazione"

(dott.ssa Marando "E’ stato archiviato”)

Michele Nardi - "Mah, mi da questa notizia, la conferma. Ma vede, anche qui, stranamente vedo questo particolare conoscenza della dott.ssa Licci, molto approfondita. Nel frattempo però succedono altri fatti che voglio riferire. (...)"

https://www.facebook.com/ulisso/posts/10222952978243185


TRASCRIZIONE INTEGRALE DELLA PARTE DI INTERVISTA DELLA DURATA DI 47:39 CHE SEMBRAVA ESSERE ANDATA PERSA PRIMA DI RIFARLA NUOVAMENTE 10 gennaio 2021 dott.ssa Marando, intervistatrice e dott. Michele Nardi, che risponde a domande non preventivamente comunicate

  • * *

(dott.ssa Marando, “Riprendiamo") Michele Nardi - “Si', facevo prima riferimento a questo messaggio che riguardava appunto queste feste. È del 17 settembre 2018, cioe' siamo alla vigilia di tutta la vicenda, e il Consigliere Valerio Fracassi scrive a Luca Palamara: "a questo punto faccio venir fuori tutta la questione sulle feste che fa Baffa". Quindi, voglio dire, questa è la situazione cui si è trovato il povero dott. Baffa ad essere sostanzialmente oggetto di un, di una attività di dossieraggio, e quindi credo che questo abbia influito anche molto sulla sua serenità in tutta questa vicenda. Prego”. (dott.sa Marando, "Lei dice che non ha mai amato la vita associativa ma la Procura di Lecce la accusa anche di essere un massone e di avere collegamenti con i servizi segreti deviati. Ha già detto qualcosa all'inizio della nostra intervista su questo punto, però...") Michele Nardi - “Allora, questa storia, dei servizi segreti deviati, nasce sempre dalle dichiarazioni fantasmagoriche di Flavio D'Introno, che riferisce di aver ricevuto varie minacce di morte dal sottoscritto, perché il sottoscritto vantava di essere amico di esorcisti, che notoriamente sono degli assassini, e di far parte di Gladio. L'organizzazione, per chi non lo sapesse, l'organizzazione dei servizi, organizzata sul territorio, all'indomani della nascita della Repubblica italiana, per tutelare il Paese da una possibile invasione sovietica e sciolta all'indomani della caduta del muro di Berlino. Un'organizzazione formata di cittadini e militari che doveva organizzare eventualmente una guerra partigiana sostanzialmente sul territorio. Questa organizzazione assolutamente lecita è stata sciolta nel 1991, quindi all'indomani della caduta del muro di Berlino, con decreto del Presidente del Consiglio. A dimostrazione che era stata istituita legalmente con un provvedimento dello stesso Presidente del Consiglio, in precedenza. Dunque si, questa è la storia dei servizi deviati. Purtroppo per loro io però sono stato sottoposto ad un anno di intercettazioni telefoniche e ambientali e non è emerso nessun contatto con servizi o con agenti dei servizi. A meno che, voglio dire, io abbia avuto contatto con persone che fanno parte dei servizi e che ovviamente non so che facciano parte dei servizi. Quanto alla vicenda della massoneria io sono, come potete notare anche dal contesto famigliare, siamo una famiglia cattolica e per i cattolici vale ancora il principio, stabilito da Leone XIII, dell'enciclica Humanum Genus che dispone la scomunica per chiunque si iscriva ad una loggia massonica. Per cui personalmente sono sempre stato lontano dalla massoneria e dalle logge massoniche. E d'altra parte, la dimostrazione della mia lontananza dalla massoneria, c'e una intercettazione, una intercettazione in cui io lamentandomi di quello che era diventata la magistratura, la definisco una setta massonica demoniaca. E quindi uso l'espressione massonico in maniera dispregiativa. E questo la dice lunga su quello che io penso, appunto, della massoneria, che comunque sia non è certo una organizzazione criminale e sicuramente non è una organizzazione che, diciamo, commissiona o esegue omicidi”. (dott.ssa Marando, "Come ritiene che sia stato condotto il processo contro di lei") Michele Nardi - “Guardi, io non voglio anticipare temi che saranno oggetto praticamente dell'appello che faremo. D'altra parte è in corso di stesura la motivazione della sentenza di primo grado. Tuttavia, vede, più che come è stato condotto, il clima, in cui è stato condotto il processo. È stato un clima di linciaggio. Il sottoscritto è stato descritto sui giornali come una sorta di boss mafioso, pericolosissimo, addirittura si arriva al punto di raccomandare al Dap quando vengo portato in giro con il furgone blindato, stretto in una cella degna per un cane, dal carcere al ad un altro carcere o dal carcere all'aula di udienza. Di fare attenzione, perché gruppi armati potevano tentare addirittura di liberarmi. Perché notoriamente essendo parte di Gladio, potevano intervenire questi gruppi armati. Dove vieni descritto come uno che frequenta escort e si fa portare a casa frullatori e televisori. È chiaro che il processo si è svolto in un clima di linciaggio morale che ha coinvolto anche i miei figli, minacciati di morte, sui mass media, tanto che abbiamo dovuto fare una serie di querele. La Procura di Trani che ancora non ha dato seguito a nessuna di queste querele e ovviamente tutto questo clima non può non aver influenzato anche i giudici che mi hanno giudicato. E l'entità della pena è la dimostrazione piu' evidente di questa influenza che hanno subito. Perché io ho stabilito un record non soltanto come permanenza in carcere. Dall'Unità d'Italia dal 1861 ad oggi, nessun magistrato dello Stato è stato sottoposto a due anni di custodia preventiva, come il sottoscritto. E nessuno è stato mai condannato a sedici anni e nove mesi per fatti corruttivi sostanzialmente. Per cui ho stabilito due record che chiederò l'iscrizione al Guinness dei primati, personalmente. E tutto questo è la dimostrazione vivente di questo clima di linciaggio in cui si è svolto il processo. L'impostazione accusatoria è stata quella tipica dei processi nazisti. Prima si descrive un personaggio e poi si dice questo personaggio è talmente spregevole che sicuramente è colpevole. Questo è stato diciamo il processo. Per cui si sono fatte, si è fatto ampio ricorso alle cc.dd. prove di contesto. Queste prove di contesto hanno fatto riaffiorare dall'ombra della storia una serie di fantasmi. Soggetti che erano stati condannati dal sottoscritto, o arrestati, che ovviamente certo non nutrivano sentimenti positivi e che sono venuti a dire che erano stati oggetto di vessazioni, di richieste di denaro, che avevano addirittura pagato per uscire o per entrare dal carcere, tutta una serie di cose. Provvedimenti che sono stati confermati fino alla Cassazione e perone che si ricordano di dire queste cose adesso dopo vent'anni. Quindi tutta una serie di prove di contesto, se lei vede il dibattimento, la metà dei testimoni dell'accusa sono prove di contesto. A tal punto che nella requisitoria scritta, i Pubblici Ministeri arrivano a dire questo, per descrivere quanto sia spregevole il sottoscritto. Che non mi sono stati trovati questi soldi, circa due milioni di euro, che avrei ricevuto in tangenti, perché me li sarei spesi a puttane, scusate l'espressione ma è quello che scrive nella requisitoria. Cioè mi sarei speso due milioni di euro ad escort. Che ci vuole una bella capacità anche fisica, sinceramente, per spendersi due milioni di euro con le escort. Perché anche considerando le escort di lusso, a mille euro a notte, stiamo parlando di duemila escort e neanche credo fossi Rocco Siffredi avrei potuto spendere una cifra del genere e avere queste capacità, queste performance. Quindi, si è fatto questo cammino. Si è descritto un essere spregevole, pericoloso, massone, contatti con i servizi segreti deviati, già corrotto, corruttore, va con le escort. Addirittura si è sindacato persino il mio gusto sessuale perché si è fatto una indagine su quelli che erano i siti porno che io avrei visitato nel corso della mia esistenza. Sindacando i miei gusti sessuali. Quindi un processo, diciamo, di stampo moralistico, e d'altra parte gli stessi carabinieri, quando nel corso delle indagini fanno un reportage sul dott. Savasta, che non so quale rilevanza potesse avere dal punto di vista investigativo, descrivendo il fatto che fosse abitè di ambienti omossessuali. Cosa che non so nemmeno se è vera ma anche se fosse vera quale era la rilevanza di tutto questo. Perché il processo si è svolto in questo modo. Descrivere dei soggetti spregevoli, costruendo una serie di fantasie, servizi segreti deviati, gladio, massoneria, lo IOR e compagnia bella, e quindi questi soggetti sono talmente spregevoli che sono sicuramente colpevoli. Questo è quello che è stato fatto. Come si faceva nella Germania nazista. Tu sei un ebreo e quindi sei sicuramente colpevole. Si chiama il diritto penale d'autore. Che è esattamente la negazione della cultura della giurisdizione e della democrazia. E questa è stata l'operazione fatta. Si ricorda il processo Pacciani? fu fatto così, e infatti fu presa una cantonata micidiale. Sia per il processo con la proiezione persino dei disegni, dei dipinti, che aveva fatto Pacciani. Questo soggetto è talmente folle perché fa queste cose. Ha violentato le figlie. E quindi è il mostro di Firenze. E poi si è scoperto che non era il mostro di Firenze. Perché quando si fanno i processi così, poi, si sbaglia. Perché quando si parte dall'idea che l'imputato è sicuramente colpevole non si arriva alla verità. Il processo non è più uno strumento per cercare la verità, ma uno strumento per certificare in modo notarile una tesi accusatoria. Ed è quello che è stato fatto in questo processo. Al punto da far quadrare anche fatti che non quadrano. Cioè se mi si condanna persino per l'orologio Rolex della Sig.ra Grande Rosa, che la sig.ra Grande Rosa ha portato in udienza e ha detto questo è stato il mio regalo del compleanno dei quarant'anni. Quindi non era diretto a me. E il Pubblico Ministero nella requisitoria dice, ma, nessuno ci dice che sia quello il rolex, perché è vero la matricola coincide ma potrebbe essere stata falsificata la matricola. Allora possiamo dire qualsiasi cosa, possiamo affermare qualsiasi cosa. Possiamo anche affermare che io ho dei poteri telepatici e posso dal carcere di Matera tentare di corrompere un testimone che è in una situazione di protezione. Possiamo anche affermare che io ho rapporti con Gladio sciolta da venticinque anni. Possiamo anche sostenere che ho rapporti con soggetti non identificati e non identificabili o addirittura che avessi un potere di condizionamento del dott. Savasta a tal punto da fargli fare il burattino nelle mie mani." (dott.ssa Marando, "Vista la incredibile serie di falsi ideologici e false testimonianze, che lei ha denunciato, in questa prima parte dell'intervista, ritiene di essere vittima di un errore giudiziario o di un vero e proprio complotto nei suoi confronti?”) Michele Nardi - "Mah, guardi, io non voglio trarre nessuna conclusione, sono convinto che siano tutti in buonafede. Tuttavia ci sono una serie di circostanze su cui ho riflettuto. E ho riflettuto su queste circostanze grazie a quello che scrive il Pubblico Ministero nella sua requisitoria. Il Pubblico Ministero nella sua requisitoria stranamente fa riferimento a delle indagini che io ho portato avanti quando ero sostituto procuratore a Roma. Vicende che non hanno alcuna attinenza rispetto al processo in questione e che non capisco nemmeno come facciano parte del patrimonio conoscitivo dei sostituti procuratori di Lecce. Perché non hanno fatto parte neanche di attività investigativa. In particolar modo, a pagina otto della requisitoria corposa della Procura di Lecce, firmata dai dottori Prontera e dott.ssa Licci, si scrive, fra le altre cose, si fa riferimento a questo procedimento a carico di Ciarrapico Giuseppe più altri del 2014. E allora mi sono ricordato una serie di cose. Allora, io avevo questo procedimento iniziato nel 2013, che coinvolgeva Giuseppe Ciarrapico. Per chi non lo sapesse dei nostri ascoltatori, all'epoca dei fatti una persona ormai anziana, molto anziana, ma che era stato capo della corrente andreottiana della Democrazia Cristiana, il braccio destro di Andreotti, quindi un uomo molto potente ai tempi insomma in cui l'Onorevole Andreotti era in auge. Era questa indagine una indagine condotta con la Guardia di Finanza, di Roma, ed era una ipotesi di bancarotta e riciclaggio. Ad un certo punto la Guardia di Finanza mi segnala il pericolo che le azioni di una determinata struttura sanitaria privata laziale, che erano di proprietà della famiglia Ciarrapico e che si assumeva essere state acquistate con riciclaggio di questo denaro, stava per passare di mano attraverso tutto un sistema di passaggi sull'estero. Per cui io emetto un provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza, che ho ritrovato fra le mie carte, per fortuna, perché tutta la documentazione riguardante questo fascicolo che era in mio possesso è stata sequestrata e confiscata dalla Procura di Lecce. Non so sinceramente quale rilevanza avesse. E l'altra cosa stranissima, dott.ssa Marando, è che quando viene eseguito il sequestro del mio computer d'ufficio, dove ovviamente c'era anche questa documentazione, più la documentazione di altri procedimenti, che ho trattato e che vedremo successivamente, il mio computer sta bruciato, si brucia, per autocombustione. E quindi tutto il materiale informativo presente sul mio computer viene perso. Ovviamente i carabinieri non si faticano neanche di recuperare quello che rimane del disco rigido per farlo esaminare”. (dott.ssa Marando, "Ma si brucia dove") Michele Nardi - “In Procura al momento del sequestro” (dott.ssa Marando: "Subito, cioè subito appena è preso dalla sua stanza?") Michele Nardi - “Si, staccata la spina, praticamente secondo il rapporto dei carabinieri si brucia e diventa inservibile. Circostanza strana. Io quel computer l'ho staccato dal muro tante volte, l'ho spostato tante di quelle volte e non si è mai bruciato. Ma fatto sta che tutto il patrimonio conoscitivo su quell'hard disk viene perso. Mi vengono sequestrati tutti i computer personal che avevo in mia dotazione, e anche questo disc, questo dvd, su cui avevo conservato la documentazione che riguardava anche questo procedimento a carico di Ciarrapico. Tutto questo materiale è stato confiscato dal Tribunale di Lecce con la sentenza emessa nei miei confronti. Non so quale sia l'attinenza e quale possa essere la motivazione della confisca, posto che del mio computer, del mio telefono, sono state fatte anche le copie forensi per cui mi dovevano essere restituiti, no, sono stati confiscati. Mi dispiace perché su quei computer c'erano centinaia di foto dei miei figli quando erano bambini e che voglio dire vorrei tanto recuperare. Non tanto per le notizie che sono li. Per fortuna, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, conservavo parte di quella documentazione a casa di mio padre e che ho ritrovato tra le sue carte. E quindi ho anche ritrovato quel provvedimento di sequestro che era motivato in circa dieci dodici pagine. Quel provvedimento di sequestro preventivo non fu convalidato dal Gip perché ritenne che non c'erano indizi, gravi indizi di reato, rispetto all'ipotesi che avevo avanzato con la Guardia di Finanza. Subito dopo, praticamente il fascicolo, come scrive la dott.ssa Licci, mi viene tolto. Io non ho mai di chiarato una cosa del genere né esiste un provvedimento da cui risulta che il fascicolo mi è stato tolto. Però di fatto mi fu tolto. E questa è l'altra cosa che mi domando come faccia a sapere la dott.ssa Licci, come circostanza. Visto che non risulta dagli atti di indagine. Ma che è una circostanza vera. E questo apre uno squarcio interessante. Perché quel fascicolo poi viene attribuito alla dott.ssa Marrazza. Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma che dopo quattro anni ha chiesto l'archiviazione. Nel frattempo una parte di quel fascicolo fu subito mandato per competenza ad una Procura laziale. Adesso non ricordo se fosse di Terni o Frosinone. In questa Procura Laziale il dott. Ciarrapico diventa parte offesa e i denuncianti diventano gli indagati e poi imputati. Nel frattempo i carabinieri, sempre loro, di questa Procura laziale, cominciano a pedinarmi facendo finta di non sapere che fossi un magistrato della Procura di Roma. Che quindi loro non avessero competenza ex art. 11 Codice di procedura penale per indagarmi. Vengo anche intercettato. Tutto questo io lo vengo a scoprire solo nel 2017 quando viene emesso una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei componenti del gruppo della Guardia di Finanza che avevano lavorato con me, che vengono accusati di falso ideologico e abuso d'ufficio e nei confronti dei denuncianti del dott. Ciarrapico. In quella circostanza verifico che nella relazione finale dei carabinieri erano riportati decine di pagine relativi ai miei pedina, al mio pedinamento, fotografie, schedature delle persone che io frequentavo, schedatura della mia autovettura, e anche intercettazioni, conversazioni personali assolutamente irrilevanti che andavano distrutte e che invece sono state emesse in una relazione di servizio. Scopro persino che i carabinieri mi avevano seguito fino in Veneto dove ero andato per alcuni giorni per vedere con chi mi vedevo e quindi chi dovevo incontrare. Ero andato per ragioni, se non ricordo male, dovevo fare un convegno, per ragioni personali. Tutto questo avveniva nel secondo semestre del 2014 e, stranamente, nello stesso periodo la Procura di Trani, eleva nei miei confronti diciassette capi di imputazione. Per calunnia, false dichiarazioni al Pm e diffamazione aggravata. Questo perché nel 2012, cioè due anni prima, avevo rinvenuto nella cassetta della posta una busta da lettera con tre proiettili e li ho sporto denuncia contro ignoti. Venni sentito come persona informata dei fatti e mi furono fatte una serie di domande. Anche sulla mia conflittualità sulla dott.ssa Caserta. A distanza di due anni la Procura di Trani ritenne che nelle mie dichiarazioni nei confronti della dott.ssa Caserta fossero rinvenibili diciassette capi di imputazione, diciassette. Fui interrogato a ottobre del 2014, dopo di che la dott.ssa Caserta grazie al fatto che la Procura Generale della Corte di Cassazione si era dimenticata di esercitare l'azione disciplinare nei suoi confronti nell'ambito dei due anni di decadenza, viene prosciolta dal CSM che l'aveva precedentemente trasferita per lo stalking operato nei miei confronti. Viene prosciolta quindi torna a Trani. Tornando a Trani il fascicolo, che mi vedeva indagato per calunnia, false dichiarazioni ed altro, viene trasferito a Lecce. Dove i diciassette capi di imputazione si trasformano in due, si riducono a due. Il fascicolo poi passa ancora per competenza a Catanzaro dove c'è stato un processo. Alla fine di tutto questi diciassette capi di imputazione io ho riportato una condanna per un capo di imputazione per cui, per il quale sto facendo fra l'altro procedimento di revisione perché si tratta di un'altra di quelle sentenze campate all'aria. Ma la cosa piu' strana è un'altra. Perché nel frattempo io avvio, avendo cambiato gruppo di lavoro, avendo lasciato i reati finanziari, dopo questa vicenda di Ciarrapico, avvio delle indagini che riguardavano le case popolari, l'occupazione delle case popolari. Comincio ad effettuare una serie di sgomberi per la prima volta a Roma, cosa che non aveva mai fatto nessuno. Recupero centinaia di appartamenti occupati anche dalla criminalità locale. Recupero interi spazi occupati da centri, da pseudo centri sociali abusivi. Tutti al patrimonio del Comune di Roma, restituendoli al patrimonio del Comune di Roma. Questa cosa inizia a dare fastidio a qualcuno. Perche' tra le tante persone che occupavano abusivamente quegli alloggi vi erano anche personaggi interessanti, fra cui un funzionario di alto livello della Corte di Cassazione. Persone che avevano intestate Ferrari. Soggetti che avevano al muro appesi in queste case popolari occupate abusivamente addirittura un Picasso. Altri che si erano rifatti il bagno con i rubinetti in oro. Sempre, però, occupando case abusivamente. Fatto sta che oltre a queste indagini che riguardavano il patrimonio di Roma, il patrimonio di Roma Capitale, chiaramente queste indagini le faccio grazie ad un gruppo di persone della polizia di Roma Capitale veramente in gamba, soggetti che quando sono stato arrestato sono stati trasferiti, mandati in pensione anticipata, costretti al silenzio, ridotti ad altri incarichi. E infatti non si sono fatti più sgomberi.”. (dott.ssa marando, "Non si sono?") Michele Nardi - “Non si sono più fatti sgomberi a Roma sulle case popolari occupate. E c'è di più. Perché in una delle tante dei tanti interventi della dott.ssa Licci parla anche di un procedimento che è relativo al presidente della Cassa previdenziale dei medici. Dicendo che era un altro di quei procedimenti che io avevo capziosamente posto in essere, non so per quali motivi, e che infatti appena io sono stato arrestato è stato archiviato. Io non so come è andata la vicenda, volevo soltanto fa notare che l'avviso di conclusione indagini era stato vistato, e quindi condiviso, dal Procuratore aggiunto dott. Cucchiari. Quello che è successo dopo il mio arresto non lo so, se c'e stato", (dott.ssa Marando, "Ma non solo dal dott. Cucchiari ma anche dal Procuratore Generale all'epoca dott. Pignatone") Michele Nardi - "Il Procuratore Capo, non lo so se il Procuratore Capo, no, io ricordo che lo avesse vistato soltanto Cucchiari che era il mio procuratore aggiunto fra l'altro, quello preposto a visionare il mio lavoro e a vistarlo. Quello che è successo successivamente non lo so ovviamente. Può darsi che siano state portate delle prove decisive per l'archiviazione" (dott.ssa Marando "E’ stato archiviato”) Michele Nardi - "Mah, mi da questa notizia, la conferma. Ma vede, anche qui, stranamente vedo questo particolare conoscenza della dott.ssa Licci, molto approfondita. Nel frattempo però succedono altri fatti che voglio riferire. Perché nel 2015 io chiedo al Consiglio di Amministrazione del Ministero, di esprimere finalmente dopo quattro anni il parere sulla mia progressione di carriera, sulla mia quinta valutazione. Si apre un procedimento infinito perché uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, la dott.ssa Cesqui, all'epoca capo dell'ispettorato, cioè in quel momento capo dell'ispettorato, ma che non mi aveva mai conosciuto perché quando ero all'ispettorato io, il capo era Miller, che fra l'altro aveva formulato un parere altamente favorevole nei miei confronti, altamente positivo. La dott.ssa Cesqui, noto esponente di Magistratura Democratica, è stata anche componente del CSM, si oppone con tutte le sue forze a che venga espresso un parere positivo nei miei confronti. Alla fine di una lunga, di un lungo braccio di ferro viene fatta una valutazione, passa il parere favorevole alla unanimità, con il solo voto contrario, non motivato, della dott.ssa Cesqui. Questo nel 2016. Il parere finisce alla commissione del CSM, preposta alla valutazione professionale, dove passa con quattro voti contro due. I due sono i due esponenti di area cioè di Magistratura Democratica. Alla fine il plenum approverà definitivamente. Nel frattempo avevo maturato anche la sesta valutazione e questa volta il Consiglio Giudiziario di Roma nonostante il parere positivo del dott. Pignatone esprime a maggioranza, credo che fosse la prima volta, parere negativo nei miei confronti. E questo parere negativo passa per un solo voto di maggioranza, votano contro di me tutti gli esponenti di Area cioè di Magistratura Democratica. Nel frattempo nel 2016-2017 subisco anche un procedimento disciplinare, molto particolare, è stato azionato dal dott. Fresa, noto esponente di Magistratura Democratica, che mi contesta di aver usato l'aggettivo privo invece dell'aggettivo carente. Cioè sostanzialmente nel riportare quello che aveva scritto il Consiglio Superiore della Magistratura a proposito della dott.ssa Caserta, e cioè che era carente di equilibrio, nel provvedimento che la trasferì in via cautelare, io invece di carente avevo trascritto priva, di equilibrio. Per questa differenza io subisco dal dott. Fresa un procedimento disciplinare. Evidentemente ignorava il dott. Fresa che poi mi risulta essere stato sospeso dalla magistratura perché picchiava la moglie, è su internet, ignorava evidentemente che carente viene dal latoino carens carentis che significa mancare del tutto. Per essere assolto ho dovuto portare la fotocopia di dieci vocabolari della lingua italiana e richiedere il parere all'Accademia della Crusca per sapere se priva e carente fossero sinonimi. E ovviamente è stato risposto che sono sinonimi. Ed essendo sinonimi quindi non avevo commesso alcuna alterazione della verità. Questo per dire quali erano i miei agganci a livello disciplinare e soprattutto la strana coincidenza che tutti questi soggetti che si accaniscono nei miei confronti sono tutti della stessa corrente. Corrente a cui appartiene anche il dott. Prontera che è stato uno dei Pm che ha sostenuto l'accusa nei miei confronti. La dott.ssa Licci è consulente parlamentare in carico al gruppo Cinque Stelle, quindi stiamo sempre là. La dott.ssa Maria Fedele che è quella il magistrato che sta scrivendo la motivazione, e che è la relatrice, e che a detta del dott. Baffa, l'ha detto in udienza, ed è consacrato in un verbale, è l'unica che si è studiata le carte del processo, è notoriamente un esponente di Magistratura Democratica. Come il marito che è sostituto Procuratore della Repubblica a Brindisi, cioè a venti chilometri di distanza da Lecce. Procura di Brindisi che dipende dalla Procura di Lecce come direzione distrettuale antimafia. Quindi siamo in un corto circuito di interessi un po' particolari. La stranezza è, come vede, sono tutti di Magistratura Democratica. Ovviamente una coincidenza, io non voglio insinuare nulla. Tuttavia e non voglio neanche dire che è stata una congiura nei miei confronti. Io sono sicuro che sono tutti in perfetta buonafede”. (dott.ssa Marando, "E io infatti volevo fare proprio questa domanda. Se si è dato una spiegazione di quanto le è accaduto e di quello che lei ritiene un incredibile accanimento verso di lei e la sua famiglia, cioè se la è data una spiegazione?") Michele Nardi - “Spiegazione, no non mi sono dato una spiegazione. Io ho fatto delle riflessioni. La sfortuna. La sfortuna di non appartenere alla corrente giusta. (dott.ssa Marando, "Ah ecco”) Michele Nardi - "Perché dei magistrati accusati da D'Introno, stranamente io sono l'unico che non ha posto in essere nessun atto giudiziario. Che non ha firmato nessun atto. E sono l'unico di Magistratura Indipendente. E sono anche l'unico finito in galera, per diciotto mesi”. (dott.ssa Marando, "Quindi lei puo' ritenere di essere stato vittima di un complotto programmato da tempo?") Michele Nardi - “No, non lo voglio sostenere. Lascio che ciascuno di voi si faccia un'idea. Io vi ho riferito dei fatti. Dei fatti che ripeto ci sono altre cose che non posso riferire in questa sede, perché sono all'attenzione dell'Autorità Giudiziaria. E che confermerebbero ancora di più un quadro complessivo. Io non credo che ci sia un complotto nazionale nei miei confronti. Credo tuttavia, ed è questo credo che sia ancora più allarmante, che si stia consolidando da tempo, nel Paese, un regime giudiziario. Non lo dico io lo dicono i sociologi. Parlano proprio di democrazia giudiziaria i sociologi, c'è una definizione specifica per il caso Italia. Questa democrazia giudiziaria sostanzialmente consiste nel fatto che si sta perdendo il senso della cultura, anzi si sta proprio perdendo la cultura della giurisdizione. La giustizia non viene più vista come uno strumento, ma come un fine da raggiungere a tutti i costi, ma una giustizia preconfezionata, attraverso verità prestabilite a priori. E quindi in questo modo si fa esattamente il contrario della giustizia. Questo sentimento porta a ritenere che vi sia l'obbligo di confessare. Cioè noi abbiamo una legislazione sulla corruzione partorita a gennaio 2019 che è un'aberrazione da un punto di vista giuridico. Stabilire un obbligo di confessione, perché se non confessi vieni sottoposto al carcere duro come i mafiosi, è, significa, cancellare due secoli di cultura giuridica, due secoli di cultura giuridica. Nemo tenetur se detegere lo dicevano i romani duemila anni fa. Noi abbiamo cancellato duemila anni di storia con quella legislazione che impone l'obbligo della confessione. E ovviamente ogni attività difensiva è vista come un fastidio e ovviamente ogni versione dei fatti non coincidente con la verità prestabilita viene vista come un depistaggio. E ovviamente la custodia cautelare viene vista come uno strumento per estorcere confessioni. Questo è un regime. E come tutti i regimi si nutre di paure. La mafia, l'immigrazione, la criminalità organizzata, la criminalità di strada, i corrotti, e giù legislazioni speciali che cancellano libertà, garanzie, che attentano la Costituzione. Se hanno fatto questo a me, possono fare qualsiasi cosa a chiunque. Io spero che chi mi ascolta capisca che non è tanto importante il mio caso, io la mia vita l'ho fatta. E siccome credo che questa vita sia un passaggio, di come va a finire la mia vicenda mi interessa poco. Mi interessa piuttosto il mio Paese, quello in cui devono vivere i miei figli, i miei nipoti, che vorrei, vorrei che loro vivessero in un Paese civile. In un Paese in cui le libertà e i diritti non vengano messi in discussione come si sta facendo adesso. Anche grazie alla storia del Covid”. (dott.ssa Marando, "Teme ritorsioni per via del contenuto di questa intervista?") Michele Nardi - “Guardi, io non temo più niente. Anche perché quando ti tolgono tutto, la libertà, la dignità, il nome, ogni bene, cosa puoi temere? non temi più niente. Il carcere l'ho conosciuto. L'ho vissuto già per un anno e mezzo. Ma io guardi, non temo ritorsioni, io sono certo che il sistema si ritorcerà contro di me. Perché un regime non sopporta di essere criticato. La cosa che non sopporta un regime è proprio la critica. E la critica va stroncata. Torniamo a quello che ho detto all'inizio di questa conversazione. Alla procura andava bene qualsiasi giornalista, non lei. Perché lei aveva posto in dubbio le verità preconfezionate dalla Procura. Quindi la critica non è consentita. Il regime non lo consente. Questa intervista mi costerà, ma non temo più niente, mi avete già tolto tutto”. (dott.ssa Marando, "Per finire voglio porle quest'ultima domanda. Lei che ha svolto la professione di Pubblico Ministero, figlio di Presidente di Cassazione, suo padre è morto pochi mesi prima del suo arresto, che lei fosse arrestato. Che ha respirato quindi sempre aria di codici e diritto, che ha chiesto anni di carcere per chi ha ritenuto reo dopo indagini su indagini e poi si è trovato, lei stesso, in carcere, addirittura condannato in primo grado ad una pena severissima a fronte di prove della sua innocenza. Cosa le ha insegnato la vita, cosa le ha insegnato questa storia, quale è oggi la sua missione e la sua mission?") Michele Nardi - “Guardi io sono figlio di mio padre che è stato Procuratore Generale della Cassazione e mio zio è stato Presidente della Cassazione. Per me era naturale fare questa carriera. L'ho fatta come, l'ho sempre vissuta come un servizio. Credo che chiunque mi abbia conosciuto nell'esercizio delle mie funzioni possa dire di aver conosciuto una persona diversa da quella che è stata descritta dalla requisitoria della Procura di Lecce e dall'ordinanza cautelare che mi ha portato in carcere. La mia mission rimane sempre una ed una soltanto, perché la verità è la missione di chiunque sia non soltanto un credente come lo sono io, ma un cittadino onesto. La verità. La verità è madre della giustizia non il contrario. E quindi l'unica mission che posso raccomandare a me stesso, ai miei figli, è quello di essere sempre fedele alla verità. Se io avessi commesso qualcosa di cui vergognarmi l'avrei confessato. Mi sarei risparmiato tutta questa carcerazione preventiva che sto tuttora subendo. Se avessi avuto un qualcosa di cui vergognarmi avrei confessato perché sono un uomo delle Istituzioni, lo sono sempre stato e lo rimarrò comunque anche se depredato di ogni titolo, di ogni onore, di ogni dignità. Rimarrò sempre e comunque un uomo dello Stato. E come uomo dello Stato non posso che avere un'unica missione, la verità. E poi mi consenta di dire che qui bisogna veramente lottare e fare una battaglia culturale molto forte, molto ferma, per riportare i principi della giurisdizione, dell'umanità della pena, del giusto processo, in una realtà che sta dimenticando tutto questo. Che lo sta umiliando. E non parlo della mia vicenda personale, parlo in generale. Dobbiamo davvero fermarci tutti quanti a fare una riflessione seria su quello che sta accadendo. Vede, anche quello che è successo mentre ero in carcere, al CSM, con dimissioni, indagini, sono stati costretti alle dimissioni consiglieri che alla fine sono risultati estranei a qualsiasi vicenda. Abbiamo un Consiglio Superiore della Magistratura alterato nella sua struttura elettorale, nella sua struttura rappresentativa. Un Consiglio Superiore della Magistratura che andava sciolto evidentemente dal Presidente della Repubblica per indire nuove elezioni vista la quantità dei consiglieri che si era, che si era dimessa. E in questo modo avendo la lista unica e non per liste concorrenti il sistema elettorale, si è alterata la rappresentatività del CSM. Le stesse commissioni, vedo spesso, non vengono più formate tenendo presente tutte le espressioni culturali presenti nella magistratura. Ma vengono formate in maniera anomala con una preponderanza dei gruppi di Area, cioè i gruppi di sinistra. Non perché io abbia qualcosa contro questi gruppi di sinistra, per carità. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e tutte le opinioni sono in democrazia sono degne. E soprattutto conosco molti colleghi che sono persone per bene iscritti a Magistratura Democratica. Per carità, io non sto facendo un jeaccuse nei confronti di nessuno. Ho soltanto posto in evidenza alcune circostanze molto particolari che mi hanno visto protagonista. Per il resto la mia vita la affido a Dio. Spero che, anzi sono certo, perché nel Tribunale della mia Coscienza sono stato già assolto, voglio sperare di essere assolto un giorno anche nel Tribunale degli uomini”. (dott.ssa Marando, "Dott. Nardi io la ringrazio per questa intervista che mi ha concesso, ringrazio anche chi mi ha dato l'autorizzazione a poterla fare. Oggi è 10 di gennaio 2021, mi trovo qui a casa di sua madre dove lei è ancora agli arresti, cioè agli arresti domiciliari da giugno, e tengo a ricordare che il 13 gennaio del 2019, quindi fra tre giorni, lei ha perso la libertà perché è stato arrestato. Spero vivamente che questa sua carcerazione domiciliare, ma sempre carcerazione è, limitazione della libertà, termini prima possibile perché sinceramente è inaccettabile che lei sia ancora agli arresti. Detto questo la ringrazio anc").

https://www.youtube.com/watch?v=rQ_6an7mEPE&t=906s

https://jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/837-parla-michele-nardi-la-verita-sullo-sgombero-delle-case-popolari-a-roma-procedimento-enpam-piu-altro

Video[modifica | modifica sorgente]

https://youtu.be/-1l_pe7yCVQ


https://www.youtube.com/watch?v=eNC3m1e5rW8&feature=share

Rassegna stampa[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/875-il-magistrato-michele-nardi-ha-subito-ingiusto-processo-la-corte-d-appello-di-lecce-annulla-la-sua-condanna-e-il-processo-di-primo-grado-tutto-da-rifare-a-potenza-chi-paga-per-questi-errori-giudiziari-gia-annunciati


https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/804-la-rete-di-potere-di-cassa-forense-adepp-enpam-e-loro-presidenti-l-arresto-del-p-m-dr-michele-nardi-fermato-nelle-sue-indagini-su-enpam-ha-qualcosa-a-che-fare-2


https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1162895/giustizia-svenduta-ex-gip-mai-soldi-da-d-introno-giocavo-a-scacchi.html

Dialoghi da Facebook[modifica | modifica sorgente]

varie[modifica | modifica sorgente]
























2021 06 19[modifica | modifica sorgente]


DA OGGI IL DR. MICHELE NARDI É LIBERO

Primo atto di Giustizia a Lecce: Il Tribunale della Libertà ha disposto la liberazione del Dr. Michele Nardi dopo il terzo annullamento pronunciato dalla Corte Suprema di Cassazione dei provvedimenti che avevano rigettato le precedenti richieste di liberazione dal 14 Gennaio 2010. E’ solo l’inizio di una Giustizia che non potrà prescindere dalle prove di come la condanna in primo grado s’è pronunciata dal Tribunale presieduto dal Dr. Pietro Baffa: 1. Nessuna prova documentale 2. nessun testimone diretto 3. indagini patrimoniali e bancarie negative, 4. perquisizioni negative 5. OCP negative ( Operazioni Controllo e Pedinamenti ) 6. nessuna intercettazioni utile 7. nessun atto processuale a lui riconducibile 8. una manciata di testimoni indiretti chiaramente falsi o che confessano di essere stati indottrinati dal D'introno 9. un calunniatore professionista quale è D'introno 10. e un ex magistrato disperato che, pur di uscire dal carcere ha infangato la reputazione della sorella ed ha assecondato le aspettative dell'accusa calunniando il Dr. Nardi e coinvolgendolo nelle sue, e solo sue, azioni illecite con D’Introno.


Come piano piano comincia a palesarsi la completa innocenza del dott. Nardi, emerge l'enormità della violenza di cui sono portatrici le istituzioni nel regime imbecillocratico

2021 04 07[modifica | modifica sorgente]

Mario Paolo Rossi giusto. Non per niente il sistema giudiziario italiano è uno dei più squalificati a livello mondiale. E certamente il più squalificato a livello europeo.


Ernesta Adele Marando io ho scritto una enciclopedia sulla spoliazione legale , manca l'ultimo capitolo sulla spoliazione della giurisdizione, vorrei capire come è possibile che ciò accada .


Mario Paolo Rossi è stato possibile. È accaduto


Ernesta Adele Marando la cosa non mi sorprende visto che le norme antisismiche fatte nella prima fase erano insufficienti e nel 2008, dopo 34 anni, le hanno rivoluzionate. E sembra siano ancora insufficienti. Il problema è per chi si è illuso, per 34 di essere al sicuro. Non vorrei che devono passare altri 34 anni per correggere questa altra situazione.


Ernesta Adele Marando i fabbricati fatti con le norme antisismiche fino al 2008, con il terremoto vengono giù.


Mario Paolo Rossi ma mi spieghi cosa ha a che fare questo ripetuto tuo commento con il mio post sul caso di malagiustizia in cui è coinvolto il dr. Michele Nardi di cui si chiede venga data la libertà?


Ernesta Adele Marando bisogna capire se i giudici hanno rispettato la legge nel condannare il dr. Nardi oppure se la hanno violata. Il primo caso è di spoliazione legale , Il secondo è di spoliazione illegale .


Mario Paolo Rossi il Dr. Nardi è stato arrestato su false prove. Su prove risultate inesistenti. Il seguito nasce già “avariato” perché da un aberrante arresto che mai si sarebbe dovuto effettuare. Come una aberrante condanna poggiata sul nulla! Carta canta. Quindi quello che bisogna capire è che è stato commesso un immenso abuso. Non ci vuole la laurea per capirlo. Basta avere seguito il processo. Cosa che io e altri che ricerchiamo la verità abbiamo fatto. Chi vuole intendere intenda. E con questo ho concluso. Rispondano altri se continuerai con la stessa litania. Studiati il processo. Lo troverai su radio radicale e su J’Accuse ( www.jeaccuse.eu ). Buona notte


Ernesta Adele Marando come fa una falsa prova ad essere valutata per vera? Il giudice ha questa discrezionalità?


Ernesta Adele Marando io non metto in discussione l'innocenza, voglio capire il meccanismo


Mario Paolo Rossi vivi su Marte e non leggi cosa accade sul pianeta terra? Abbiamo scritto fino all’esasperazione sul caso. O sei distratto o tonto o provocatore.


Mario Paolo Rossi in materia processuale il principio fondamentale è quello della presunzione di non colpevolezza dell’imputato, il quale non può essere ritenuto colpevole a meno che dalle prove emerga innegabilmente la sua colpevolezza, “oltre ogni ragionevole dubbio”. Il che significa che basta, in teoria, un singolo dubbio circa la colpevolezza dell’imputato per non poterlo condannare. Detto questo il giudice ha discrezionalità, in virtù del principio del libero convincimento, di poter decidere se l’imputato è innocente anche se dalle prove emergesse più probabile il contrario. Tuttavia tale principio non può e non deve essere applicato in senso opposto per condannare un imputato a carico del quale non ci siano prove sufficienti. Detto questo, il problema di fondo è solo uno: chi controlla poi l’operato del giudice nel nostro ordinamento? C’è un grosso limite in esso, ovvero il dare per scontato che il magistrato agisca sempre in buona fede e che sia una persona moralmente esemplare. Cosa che poi nei fatti non è. Menomale che esistono però i tre gradi di giudizio...


Vincenzo Nardi dall'intervista di tuo padre avevo capito una cosa: a fronte di una testimonianza raccolta dai giudici, non esiste una prova di riscontro. Nonostante ciò è stato condannato. Ora io chiedo, il fatto che i giudici non abbiano trovato un riscontro e condannato lo stesso, è legale? Significa che se domani un mafioso testimonia che ho rubato 100 000 euro, anche se sto al verde da 10 anni, mi condannano legalmente, oppure se devono dimostrare che ho cambiato auto, andavo al ristorante, in vacanza ecc.


guarda, chi non ti ha mai seguito e non ti segue, fa fatica a capire, anzi non puo' capire cosa cerchi di capire. e vedi sopra, tu che dici una cosa e altri che ti chiede ma come io parlo di aglio a tu mitiri fuori le patate? quindi almeno qui intervieni e o posta restando attinente il piu' possibile al tema. lascia stare spoliazione legale e librone./// il bello di questo paese che il giudice puo' fare il cavolo che gli pare e piace. quindi una volta che ti ha condannato in assenza di prove comunque sei nel tunnel e non ne ece da un giorno all'altro. // qui e' accaduto proprio quello che dici, sono state fatte delle testimonianze, ma nessuno ha riscontrato nulla. soldi ma anche elettrodomestici che il Giufdice Nardi scroccava in quantita' industriali al negozio senza pagarli non ne hanno trovati. e chi parla di nardi e racconta dei soldi di qua e soldi di la pensa te che - tolto d introno - Nardi non lo hanno mai visto direttamente... // io attendo con una curiosita' pazzesca la sentenza, perche' voglio vedere come avranno lavorato per incastrare pezzi e pur in assenza di prove far apparire che ci siano indizi gravi precisi e concordanti. ma oramai ci siamo /// che poi allungare ulteriormente e prendere tempo, come han fatto, ulteriore per le motivazioni, significa tenere Nardi ulteriorpente fermo al palo. chi si e' servito della sua condanna ha bisogno che i tempi si dilatino


Ulisse Io esattamente. A più di qualcuno necessita che il Giudice Nardi sia tolto dalla circolazione. Troppe teste salterebbero. Quindi agli arresti senza uno straccio che sia una prova! Queso lo capiscono ormai anche i diversamente cognitivamente abili. Emettono una sentenza con una condanna di quasi una ventina di anni e ancora dopo cinque mesi se la devono pensare su come motivarla. Cosa mettiamo come motivazione? Ma come, per dare quasi vent’anni di galera le motivazioni non le hai sulla punta delle dita? O devi attendere che in sogno ti venga l’angelo e ti legga le le sacre tavole?


Mario Paolo Rossi teoricamente è l’accusa a dover dimostrare che tu sia colpevole non il contrario. Se non ci sono prove il giudice teoricamente non può condannare. Però siamo in Italia... è tutto possibile


Vincenzo Nardi la signora Licci si è prodigata a più non posso. Facendo il triplo salto mortale insieme al giovane suo collega di cui al momento mi sfugge il nome. Mi ci ha pure tirato dentro. Silvio Ulisse Io trova il pezzo dell’udienza riportata da Radio Radicale dove ascolteremo la sua autorevole voce che storpia anche il mio cognome. Giusto per immortalare un pezzo di grande inquisizione


Mario Paolo Rossi poi chiaramente se tu porti delle prove che dimostrano la tua innocenza e il giudice le ignora diventano motivo di impugnazione in appello. Ora il motivo per cui ci stiamo prodigando in questo modo per portare alla luce il caso di mio padre è proprio questo: non ci sono prove contro di lui ma solo prove a suo favore, abbiamo smentito documentalmente ogni cosa però è stato condannato a 17 anni di carcere! Se fosse colpevole di certo non avremmo fatto tutto quello che stiamo facendo, ma da persone integerrime moralmente lo avremmo semplicemente accettato...


Ernesta Adele Marando dopo te lo giro su dal notebook , una mezz'oretta o poco più


Mario Paolo Rossi che poi il caso da te menzionato è simile per certi aspetti a quello di mio padre: l’accusa sostiene che abbia ricevuto milioni in tangenti. Dove sono? Sui conti correnti non sono mai transitati. L’accusatore dice che fossero su un conto del Vaticano. Fanno due rogatorie internazionali e non trovano nulla, anzi mio padre non ha mai messo piede nella banca del Vaticano. Dove sono?! Condannato anche per quello!!! Teoricamente non si potrebbe assolutamente condannare una persona così. Dov’è “l’oltre ogni ragionevole dubbio” necessario per pronunciare una condanna? È questo che ci manda fuori di testa. Spero di aver risposto alle tue domande in questo modo, ma se hai dei dubbi chiedi pure.


Ulisse Io come te, non mi capisce nessuno


Ulisse Io lo devi pubblicare qui tra questi commenti perché altrimenti si perde la connessione


Vincenzo Nardi

Template:Mario Paolo Rossi teoricamente è l’accusa a dover dimostrare che tu sia colpevole non il contrario. Se non ci sono prove il giudice teoricamente non può condannare. Però siamo in Italia... è tutto possibile ma a me interessa proprio questo punto! Non mi interessa né il falso testimone né l'accusa chiaramente fasulla. Perché dici che il giudice può fare tutto? Allora anche tuo padre poteva fare tutto? Non ci sono limiti?

Come è possibile che ci sono appelli che annullano gli ergastoli?


Mario Paolo Rossi non è che il giudice può fare tutto, in teoria deve tenere conto delle prove perché deve saper motivare la propria decisione. Il giudice è un uomo, può sbagliare. Un altra cosa è l’ignorare volutamente le prove e fare in modo che l’imputato non possa difendersi. Sono reati, che possono configurarsi in vario modo sotto questo punto di vista, dall’abuso d’ufficio alla corruzione vera e propria. Il problema vero è che oggi la magistratura è un tritacarne, chi indagherà sui reati commessi dai magistrati se il sistema intero è colluso? Abbiamo sporto centinaia di denunce che, per ora, sono pendenti.


Vincenzo Nardi


{{Mario Paolo Rossi che poi il caso da te menzionato è simile per certi aspetti a quello di mio padre: l’accusa sostiene che abbia ricevuto milioni in tangenti. Dove sono? Sui conti correnti non sono mai transitati. L’accusatore dice che fossero su un conto del Vaticano. Fanno due rogatorie internazionali e non trovano nulla, anzi mio padre non ha mai messo piede nella banca del Vaticano. Dove sono?! Condannato anche per quello!!! Teoricamente non si potrebbe assolutamente condannare una persona così. Dov’è “l’oltre ogni ragionevole dubbio” necessario per pronunciare una condanna? È questo che ci manda fuori di testa. Spero di aver risposto alle tue domande in questo modo, ma se hai dei dubbi chiedi pure.}}

Mi prendo il rischio di non essere compreso, per decifrarmi devi leggere il glossario che ho fatto.

Dal 2012 seguo la vicenda della spoliazione legale attraverso le Casse di Previdenza dei Liberi Professionisti . Qui non si parla di un Rolex o di milioni ma di miliardi ogni anno. Poiché da quello che scrivi è evidente che sei nella distopia reale e che non riesci a vincere la dissonanza cognitiva , è ovvio quello che scrivi. Per me invece è ovvio vedere l'innocenza di tuo padre. Quello che mi interessa è trovare la normativa che specifica l'ampia discrezionalità del giudice. Quella che chiamo spoliazione legale .


Mario Paolo Rossi non c’è un ampia discrezionalità del giudice! Il nostro è un codice garantista, che pone una serie di garanzie a favore dell’imputato. Bisogna però distinguere la teoria dalla pratica, perché nella realtà queste garanzie non vengono rispettate perché i magistrati sono onnipotenti se hanno l’appoggio del sistema. Capisci? Non è la legge il problema, lo sono i magistrati che la applicano a fatti loro perché sanno che non gli accadrà nulla a prescindere.


Vincenzo Nardi

{{Mario Paolo Rossi non c’è un ampia discrezionalità del giudice! Il nostro è un codice garantista, che pone una serie di garanzie a favore dell’imputato. Bisogna però distinguere la teoria dalla pratica, perché nella realtà queste garanzie non vengono rispettate perché i magistrati sono onnipotenti se hanno l’appoggio del sistema. Capisci? Non è la legge il problema, lo sono i magistrati che la applicano a fatti loro perché sanno che non gli accadrà nulla a prescindere.}}

in quello che dici ci ritrovo la spoliazione "illegale " delle Casse ossia ci sono le leggi ed i controlli ed i controllori, ma non vedono nulla. Tra questi ci sono spesso i magistrati con sentenze od ispezioni taroccate.

Guardano ma non vedono.


Mario Paolo Rossi esattamente. E alla magistratura non piace indagare su se stessa, guarda il “PalamaraGate”.


Vincenzo Nardi non è solo questo! Secondo il modello sociale della spoliazione legale, la magistratura è la garante del sistema. Per questo avevo aggiunto un capitolo dove sto raccogliendo i documenti e per questo sto seguendo dei processi particolari, come quello di tuo padre. Ma il tutto va visto in una ottica globale della spoliazione legale .

Se guardi la singola vicenda confinata come ti obbligano gli altri, non riuscirai mai a difenderti.

Se esci da quei confini e riesci a collegare tutti i protagonisti e gli ambiti della spoliazione legale ed illegale, tutto diventa razionale.

Il conflitto sociale legale prima che economico è culturale .


dopo trovo i due tranci di video interessanti. adesso vi lascio con il re del grano. forse anche ai familiari di nardi qualche curiosita', domanda e o dubbio dovrebbero venirgli. // voglio ricordare ancora una volta che casiello e grano hanno fatto rima e partecipazione con oliveti farinetti e casse previdenziali. io qualche domanda me la porrei visto che anche lato re del grano su nardi non e' venuto fuori nulla se non "FARSE" accuse prive di qualsivoglia prova.... ------> https://www.facebook.com/ulisso/posts/10222782417219266


LA PUGLIA DI CASILLO E’ PROTAGONISTA A FICO L’Azienda di Corato (BA) è presente nel più grande parco agroalimentare al mondo Le 150 imprese presenti in Fico sono state scelte quasi tutte direttamente dal patron Farinetti


e' come il cubo di rubik. se completate le FAcciate c'e da spaventarsi per il quadretto che viene fuori su ogni facciata


Ulisse Io certi nomi tornano sempre.


Ulisse Io ed il bello è che gli imbecillocrati sono obbligati a palesarsi, anche se poi fanno gli interessi delle élite


appunto// il mero caso una volta, due, non sempre e per enne troppe volte


Mario Paolo Rossi io mi auguro che venga tutto fuori. ma qui, in particolare, non si tratta di avvantaggiare questo e o quello, come fanno nelle casse con i soliti attori del mondo della finanza. anche qui lunfo discorso. / qui si tratta che alcuni hanno commesso dei reati e anche belli grossi. e nel tentativo di salvare alcuni, hanno mandato al mattatoio un innocente. ripeto, c'e da avere paura


La prima riforma che farei è di rendere l'emissione della sentenza simile a quella della CTU, con una prima bozza inviata alle parti per le osservazioni e poi l'emissione delle motivazioni ed infine dopo qualche mese di riflessione, della condanna effettiva.


Ulisse Io il conflitto sociale è culturale, e tutto avviene per iscritto. Basta leggere


per la cronaca c'era anche la firma di pignatone sul documento che sollecitava la data dell'udienza per il dibattimento . quindi due ulteriori giudici che non sono stati ne intaccati ne interrogati per tenerli fuori dalla più che anomala vicenda


Ulisse Io https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/779-le-strane-e-inquietanti-connessioni-tra-indagini-su-enpam-e-l-arresto-del-giudice-michele-nardi


e come dice il Giudice Nardi, che in prima persona si e' accorto che qualcosa e'accaduto da una certa data in poi. infatti se ben notate fascicolo che lo riguardava non avendo gli inquirenti troivato nulla, resta fermo. fino a quando si sveglia, o lo svegliano , fine 2018........ /// la cosa buffa che a fine 2018 inizia anche certa operazione contro di me per farmi desistere dal denunciare. dopo anni di note inviate mi si scatena l'inferno e tutt'ora solo quando inizio a toccare precisi tasti.......... /// poi i tasselli sono tali e tanti che qui in un post non li puoi certo snocciolare uno ad uno. ma avevo scritto piu' volte che ero convinto che nasrdi a roma avesse avuto piu' di un fascicolo scottante tra le mani. e quando ho ascoltato poi l'intervista del dieci dodici gennaio non mi sono affatto stupito. anzi. anche dando una seplice ravanata i nomi degli accusatori sono ben piazzati e o counqeue in stretto contatto con un ben preciso sistema..........


Ulisse Io e contro di me che ho denunciato malaffare vendite immobili Enpam. Si sentono invincibili perché hanno i nostri soldi versati da noi iscritti obbligatoriamente alle casse per una fantomatica assistenza e previdenza e un potere immenso derivato da mazzette e tangenti con cui comprano giudici e compari. Notai e cooperative. Ma ormai il vaso è scoperto e stanno uscendo pazzi perché il protettore è stato messo ko da un trojan


Mario Paolo Rossi esatto


Mario Paolo Rossi il mondo giudiziario é pieno di ingiustizie...


Tommaso Notaristefano è sbagliato il concetto. Bisogna partire dal fatto che la giustizia non è mai esistita è che la legge è figlia del conflitto sociale legale.


Mario Paolo Rossi ponendo il problema nei seguenti termini, ci si potrebbe spingere ancora oltre chiedendoci: cos’è la giustizia per noi per affermare che non sia mai esistita? Siamo sicuri di possedere un concetto talmente universale della stessa? D’altra parte nelle cose umane è tutto così relativo... ma alla fine dove si arriva? Da nessuna parte. Perché la legge nasce per dare ordine e senso al caos che caratterizzerebbe la nostra vita sociale allo stato di natura. Ci hanno perso intere vite di riflessione centinaia di giuristi di ogni epoca senza arrivare ad una risposta definitiva.


Vincenzo Nardi mi sembra che tuo padre ha scritto un libro sul giusnaturalismo. Lo ho cercato senza trovarlo.


Vincenzo Nardi per capire perché non c'è una risposta definitiva dovresti leggere il mio libbrone gratis sul web. Bisogna partire dalla differenza tra scienza assoluta e dottrina volontaria .


La Legge serve per garantire l'ordine sociale. Invocate la giustizia quando prima si deve capire quale è l'ordine sociale attuale.


2021 03 15[modifica | modifica sorgente]

ma della motivazione della sentenza ancora nulla? possibile? / ancora non hanno trovato il modo per far quadrare tutte le frescacce? mah




Ulisse Io se ne parla a metà maggio



addirittura @_@ sono curioso di leggerla. //anche se quello che io ritengo e definisco un sistema ha allungato ed allunga i tempi di proposito.... perche' tuo padre deve restare bloccato il piu' possibile. // ma verra' il giorno


Ulisse Io siamo tutti curiosi di leggere il racconto fantasy che ne verrà fuori. Anche perché per scriverla devono fare i tripli salti mortali per evitare l’evidenza. Il tempo è galantuomo, la verità verrà fuori, non lo si può impedire.



Quando fai i calcoli strutturali dopo che è stato fatto un abuso, se vuoi che verifichino devi farli portare, non c'è altro sistema. Come è possibile emettere una sentenza del genere e poi scrivere le motivazioni? La procedura sarà legale, ma non è logica. Soprattutto se per scriverla ci vogliono mesi. Come è possibile che per calcolare la sentenza bastano poche ore e per scrivere la motivazione ci vuole tanto tempo?


Mario Paolo Rossi si da per scontato che il giudice acquisisca progressiva conoscenza di atti e prove nel corso del dibattimento. Poi arriva la notifica di proroga del termine per il deposito della motivazione in cui si afferma che il motivo di suddetta sia il bisogno di leggere le memorie difensive. In quel momento ti rendi davvero conto...


devono leggere le memorie difensive? lo hai condannato a 16 anni intanto. anzi, 16 anni e tot mesi senza che sia saltato fuori un solo euro da qualche parte in tutta la farsa della corruzione e dei milioni di euro dati da D'Introno . giusto per ridere, e c'è poco da ridere, non e' saltato fuori manco un misero frullatore tra tutti gli elettrodomestici che avrebbe scroccato. di contra ha preso meno un omicida che ha pure cercato di occultare il cadavere -----> https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/242068/condanna-a-16-anni-per-pasini.html il caso Nardi e' di una gravità inaudita. e dato che non penso minimamente nel mero cado di malagiustizzia, protetti e protettori in questi mesi continuano a star fuori ad inquinare prove . che paese siamo diventati. da culla del diritto, a tomba del vivere civile

2021 03 13[modifica | modifica sorgente]

Come e' stato l'impatto con il carcere?

- Un impatto ovviamente devastante inizialmente, perche' vieni spogliato di tutto, innanzitutto della tua liberta' e della tua dignita'. ti viene dato un sacco nero per mettere la tua roba dentro


> "e a quel punto diventi un rifiuto, ufficialmente diventi un rifiuto. anche figurativamente, icasticamente un rifiuto"

Un altro breve trancio tratto dall'intervista fatta dalla dott.ssa Marando del 10 gennaio 2021 a Michele Nardi, che ci parla della sofferenza, del dolore e della disperazione di un giudice

e noi aggiungiamo ---> scomodo,

arrestato e condannato artificiosamente, perche' si era avvicinato come nessun altro a certuni soggetti e rischiava seriamente di scoperchiare quel vaso di Pandora che avrebbe portato in gattabuisa diversi personaggi di alto livello che fanno tuttora da snodo al mondo della finanza, delle casse previdenziali, delle societa' sanitarie private ecc. interfacciandole con le protezioni di certa marcia politica e di funzionari dello Stato infedeli

Un sistema illegale con protezioni multilivello che oggi piu' che mai trae la sua forza da quel potere corrotto che sta stritolando e continuando a devastare l'intero Paese e che ha pressocchè distrutto, ad uso, abuso e consumo, il comparto Giustizia

ma il tempo e' galantuomo. hodie mihi cras tibi 😉


2021 02 09[modifica | modifica sorgente]

La tutela della dignita' e della identita' di ciascuno di noi e' garantita dalla Costituzione ma la nostra classe dirigente ne mina costantemente le fondamenta

PER NON DIMENTICARE


> "Mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di essere stato un magistrato e di aver condannato tanta gente a questo inferno in terra"

Nei due link agli articoli che seguono le lettere dal carcere di Michele Nardi. Il suo j'accuse allo Stato italiano assente e complice sulle condizioni in cui versano i detenuti

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/769-lettere-dal-carcere-scrive-il-magistrato-michele-nardi-il-suo-je-accuse-allo-stato-italiano-assente-e-complice

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/770-anno-domini-2020-corrispondenza-dall-inferno-del-carcere-di-taranto-e-matera-racconta-il-detenuto-senza-condanne-e-innocente-fino-a-prova-contraria-michele-nardi-magistrato

video[modifica | modifica sorgente]

https://youtu.be/-1l_pe7yCVQ

(…) Cosa le ha insegnato la vita, cosa le ha insegnato questa storia. Quale è oggi la sua mission

Risponde Michele Nardi a conclusione dell’intervista rilasciata alla dott.ssa e giornalista Adele Ernesta Marando in data 10 gennaio 2021

  • * *

“La mission di ogni uomo e di ogni credente, di un uomo dello Stato, deve essere sempre e soltanto la verità. A qualunque costo.

In questo caso io non mi batto solo per la mia verità, ma perché in questo Paese si venga a ristabilire un clima di serenità, una cultura della giurisdizione, che si sta perdendo, perché finalmente si pronuncino sentenze di condanna quando non c’è più ogni ragionevole dubbio per ipotizzare l’innocenza dell’imputato.

Spero che tutto questo possa servire a segnalare che se hanno fatto questo a me, possono fare qualsiasi cosa a chiunque, in questo Paese. E che probabilmente occorre un maggiore controllo sull’attività discrezionale della magistratura.

Perché noi rischiamo di aver creato – non lo dico io ma lo dicono i sociologi, ci sono dei bellissimi trattati sul punto – una democrazia giudiziaria. Che è un regime, non è una democrazia.

È un regime e come tutti i regimi si nutre di paura.

Ed è per questo che devono essere creati continuamente dei nemici: la mafia, la criminalità organizzata, la criminalità di strada, i corrotti.

Creando i nemici si creano poi, si giustificano, legislazioni speciali che vanno ad incidere sulle libertà e sui diritti, sui progressi del garantismo.

Si è addirittura arrivati a codificare, con la legge spazza corrotti, tra l’altro utilizzando un termine degno di un paese totalitario, perché il corrotto è comunque un uomo e non è un rifiuto da spazzare, quindi usare questa terminologia è veramente vergognoso; con la legislazione spazza corrotti si è sancito il principio della obbligatorietà della confessione.

E sono duemila anni che i romani ci hanno insegnato che nemo tenetur se detegere, nessuno è obbligato ad autodenunciarsi e a confessare. Nessuno.

Invece qui si è sancito un obbligo della confessione perché se non confessi sei sottoposto a carcerazione dura prevista per i mafiosi.

Abbiamo fatto salti indietro di secoli nella cultura della giurisdizione e del garantismo.

È ora di svegliarci, perche’ stiamo perdendo di mano le nostre libertà e i nostri diritti. Non parlo del mio caso.

Questa è la mia missione d’ora in poi. Grazie.”

All’auspicio finale da parte della dott.ssa Marando, di poter riacquistare presto la libertà e potersi così difendere con maggiore forza, Michele Nardi conclude:

“Speriamo. Io spero che il suo auspicio sia, diciamo, ascoltato quantomeno dal padreterno. Perché io invece ritengo che a seguito delle cose che ho detto in questa intervista ci saranno delle conseguenze. E spero di essere smentito.

Ma vede, quando si vive in un regime, la prima cosa che il regime non sopporta sono le critiche. Non sopporta le voci dissenzienti. Tutti devono essere allineati e coperti.

E siccome noi viviamo in un regime. Avendo detto queste cose. Verrò colpito.

Ne ho certezza.”


Documenti[modifica | modifica sorgente]

2022 07 08[modifica | modifica sorgente]

https://www.ildubbio.news/2022/07/08/io-magistrato-ho-vissuto-lonta-del-carcere-e-la-ferocia-della-giustizia/


2021 08 18[modifica | modifica sorgente]

https://www.immediato.net/2021/08/18/condannato-da-due-giudici-che-lo-avevano-denunciato-per-calunnia-lex-gip-nardi-fa-ricorso-in-appello/


2021 06 11[modifica | modifica sorgente]

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bat/1307134/trani-un-pm-conferma-i-metodi-di-savasta-sequestri-in-combutta-con-gli-avvocati.html

https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/06/10/news/capristo-305176246/


2021 01 14[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/837-parla-michele-nardi-la-verita-sullo-sgombero-delle-case-popolari-a-roma-procedimento-enpam-piu-altro

https://sovranitaperlitalia.blogspot.com/2019/01/ci-mancava-solo-il-pm-arrestato-michele.html?m=1


https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/nardi-il-pm-arrestato-era-vicino-al-m5s-e-stava-per-entrare-nella-giunta-raggi-101528/

2021 01 10[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/831-michele-nardi-un-magistrato-scomodo-i-magistrati-scomodi-si-eliminano-con-le-pallottole-o-con-la-calunnia

2020 11 19[modifica | modifica sorgente]

A Trani è stato accertato che in Italia non esiste la giurisdizione. (La giustizia non può esistere per definizione)

se Alberto Oliveti non c'entra nulla, allora Pignatone va prima processato e poi condannato sebbene si sia rifugiato in Vaticano dal 2019 ❌

Fammi capire


perché Pignatone aggiustava fascicoli e procedimenti al pari di Nardi. con la firma di Pignatone si sollecito' il giudice a fissare la data per processare Oliveti


Quindi entrambi volevano ricattare Oliveti ed ENPAM


PIGNATONE AGGIUSTAVA I FASCICOLI GRATIS O DIETRO LAUTE RICOMPENSE❔

  • * *

la Licci non ce lo dice❓ 🤔

2020 11 18[modifica | modifica sorgente]

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1261790/lecce-giustizia-svendita-ex-gip-nardi-condannato-a-16-anni-di-carcere-e-radiato-dalla-magistratura.html


https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/18/lex-giudice-michele-nardi-condannato-16-anni-e-9-mesi-per-il-sistema-trani-e-le-accuse-di-aver-manipolato-indagini-e-processi/6007849/

2020 11 13[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/818-michele-nardi-chiesti-dai-pm-quasi-vent-anni-di-carcere-contro-un-innocente-quando-la-cattiva-giustizia-e-un-killer-silenzioso

2020 11 11[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/affair-enpam/816-lecce-controprocesso-per-un-innocente-dottor-michele-nardi


«è un provvedimento forte perché impone la restituzione immediata di quanto è stato sequestrato, senza possibilità di ricorso. Il dispositivo è immediatamente esecutivo» ha affermato il legale di Nardi, Domenico Mariani. «Il provvedimento - prosegue Mariani - di fatto esclude che Nardi abbia intestato fittiziamente i beni ai suoi familiari per evitarne il sequestro, accertando inoltre che il passaggio dei soldi (i 70 mila euro sequestrati) era legittimo sia sulla provenienza, (si trattava di arretrati di stipendio provenienti dal Ministero della Giustizia) sia sulla destinazione»

https://www.coratolive.it/news/cronaca/977445/inchiesta-giustizia-svenduta-annullato-il-sequestro-di-beni-allex-gip-michele-nardi

  1. LaCassaracconta
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https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/814-ritorno-alla-giustizia-la-cassazione-restituisce-i-beni-sequestrati-al-dr-michele-nardi

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/811-la-magistratura-l-onore-e-il-silenzio-due-casi-a-confronto-michele-nardi-e-luca-palamara-magistrati

2020 09 11[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/808-caso-michele-nardi-la-parola-alla-difesa-ma-la-gazzetta-del-mezzogiorno-non-ci-sta-sara-il-braccio-armato-del-pubblico-ministero


https://youtu.be/PUWAgsQMZ14

2020 09 10[modifica | modifica sorgente]

https://youtu.be/PUWAgsQMZ14

http://www.norbaonline.com/ondemand-dettaglio.php?i=97244

2020 08 24[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/780-salvate-l-ammiraglio-albert-da-se-stesso

2020 08 17[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/772-la-rete-di-potere-di-cassa-forense-adepp-enpam-e-loro-presidenti-l-arresto-del-p-m-dr-michele-nardi-fermato-nelle-sue-indagini-su-enpam-ha-qualcosa-a-che-fare



2020 08 17[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/776-giustizia-svenduta-sistema-trani-il-9-settembre-riprende-il-dibattimento-e-la-stampa-prepara-il-terreno-michele-nardi-sempre-nel-mirino

2020 08 02[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/774-enpam-lettera-anonima-su-management-immobili-da-parte-di-oliveti-alberto-presidente

https://www.radioradicale.it/processi/1318/processo-a-carico-di-michele-nardi-ed-altri-per-la-vicenda-sistema-trani


https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/773-dal-carcere-di-matera-la-parola-al-dr-michele-nardi-sostituto-procuratore-detenuto

2020 07 17[modifica | modifica sorgente]

"chi" ha chiesto, e in cambio di cosa, di tirare in ballo il Giudice Nardi, con false accuse, nel procedimento sulla giustizia truccata a Trani?

a questo "chi" Alberto Oliveti deve tanto: aver scampato un procedimento penale dopo il rinvio a giudizio per truffa - a firma del Giudice Nardi - per la vendita di appartamenti di Enpam


https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/771-processo-contro-michele-nardi-il-teste-luogotenente-dei-carabinieri-saverio-santoniccolo-dichiara-in-udienza-di-conoscere-un-solo-magistrato-alto-e-brizzolato-nella-sua-carriera-fino-al-2015-a-trani-solo-il-dr-michele-nardi


https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bari/1231841/magistrati-arrestati-sequestrate-bombe-e-armi-a-poliziotto-a-corato.html

2020 07 13[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/770-anno-domini-2020-corrispondenza-dall-inferno-del-carcere-di-taranto-e-matera-racconta-il-detenuto-senza-condanne-e-innocente-fino-a-prova-contraria-michele-nardi-magistrato


https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/769-lettere-dal-carcere-scrive-il-magistrato-michele-nardi-il-suo-je-accuse-allo-stato-italiano-assente-e-complice#addcomments


2020 06 09[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/testimonianze-dal-mondo-mainmenu-26/757-il-giudice-miche-nardi-detenuto-ingiustamente-su-deposizioni-false-di-pentiti




> PER LA CRONACA E' IL PM CHE AVEVA RINVIATO A GIUDIZIO ALBERTO OLIVETI DI ENPAM
  • * *

SU CHE COSA E SU CHI STAVA INDAGANDO IL P.M. MICHELE NARDI ALLA PROCURA DI ROMA POI FERMATO CON L'ARRESTO E L'INCREDIBILE PROLUNGATA CARCERAZIONE PREVENTIVA? A CHI PUO' AVERE DATO FASTIDIO?

Il Giudice Michele Nardi in carcere in via cautelare da 17 mesi senza prove di colpevolezza accusato da pentito la cui attività principale era quella di usuraio

Video[modifica | modifica sorgente]

https://www.aracne.tv/video/michele-nardi-br-tribunale-di-lecce-seconda-sezione-penale-collegiale-sentenza-n-1612-del-18-11-2020.html


https://youtu.be/-1l_pe7yCVQ


https://www.youtube.com/watch?v=eNC3m1e5rW8&feature=share

Rassegna stampa[modifica | modifica sorgente]

https://www.jeaccuse.eu/index.php/antologia-delle-ingiustizie-mainmenu-33/caso-dr-michele-nardi/875-il-magistrato-michele-nardi-ha-subito-ingiusto-processo-la-corte-d-appello-di-lecce-annulla-la-sua-condanna-e-il-processo-di-primo-grado-tutto-da-rifare-a-potenza-chi-paga-per-questi-errori-giudiziari-gia-annunciati


https://www.google.com/amp/s/www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1336020/giustizia-truccata-a-lecce-annullata-la-condanna-a-nardi-processo-da-rifare-a-potenza.amp


https://www.lastampa.it/cronaca/2021/03/18/news/ai-domiciliari-l-ex-comandante-del-noe-di-bari-depisto-le-indagini-sui-magistrati-di-trani-1.40042270


https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1162895/giustizia-svenduta-ex-gip-mai-soldi-da-d-introno-giocavo-a-scacchi.html

Il processo[modifica | modifica sorgente]

https://www.radioradicale.it/processi/1318/processo-a-carico-di-michele-nardi-ed-altri-per-la-vicenda-sistema-trani

Collegamenti[modifica | modifica sorgente]



< Spoliazione della giurisdizione (indice) >


< Glossario del conflitto sociale >

Indice