Modello della segmentazione sociale legale

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In un mondo organizzato per bande, chi è libero ed autonomo è un nemico da combattere sotto traccia (pericoloso e inverso rispetto a quelli pubblicamente e artatamente combattuti dalle bande stesse dominanti). M.R.

Non solo, la segmentazione sociale legale è organizzata in modo che ci sono dei gruppi che devono soccombere. M.P.R.


Il modello della segmentazione sociale legale descrive come lo Stato, nella gestione della spesa pubblica arrivata a quote vicino al 50% del PIL, attraverso l'azione legislativa suddivide la popolazione in gruppi in modo tale che implementando norme basate sul meccanismo della spoliazione legale, attua politiche di redistribuzione dei redditi regressive a vantaggio di ristrette élite.

In tale modo l'azione dello Stato, anziché ridurre le disuguaglianze nella distribuzione dei redditi, le amplifica fornendo assistenza o integrazione al reddito a specifici segmenti sociali che sono già benestanti e negandola ad altri segmenti sociali che ne avrebbero bisogno.

Tale situazione si presenta ogni volta che i servizi pubblici non vengono erogati in forma universale ma secondo norme ad hoc variabili di volta in volta.

Ciò avviene in quanto le leggi di diritto pubblico non vengono implementate in modo universale ma corporativo.

In sostanza, la suddivisione legale dei cittadini dal punto di vista socio economico ossia la distribuzione dei redditi, oltre ad essere ovviamente determinata dall'attività da essi svolta, è ancora di più conseguenza della applicazione della normativa che restituisce diversi servizi pubblici essenziali o che grava di obbligazioni in modo diverso a secondo del segmento sociale legale ossia un gruppo di cittadini individuato secondo requisiti previsti dalle leggi dallo Stato.

In sostanza lo Stato attraverso le sue leggi basate sulla spoliazione legale, anziché ridurre le disuguaglianze dei redditi, valutabili ad esempio con l'indice di Gini, le amplifica attraverso la spesa pubblica indirizzata a specifici segmenti di popolazione.

La definizione della segmentazione sociale legale[modifica | modifica sorgente]

Si definisce segmentazione sociale legale ogni suddivisione della popolazione che non avvenga su base universale, stabilita da requisiti di legge sia nel caso di applicazione di leggi di spesa pubblica con erogazione di servizi sia nella applicazione di norme tributarie per il finanziamento dello Stato ovvero che determinano in altri campi effetti socio economici differenziati.

Alcuni esempi[modifica | modifica sorgente]

Le aliquote IRPEF applicate a scaglioni in forma universale, non determinano una segmentazione sociale legale, le aliquote contributive di finanziamento delle diverse gestioni pensionistiche, basate sul modello occupazionale, determinano una segmentazione sociale legale.

Il sistema sanitario nazionale quando eroga il servizio pubblico in forma universale, non determina una segmentazione sociale legale, il sistema pensionistico pubblico, quando eroga il servizio pubblico pensione in forma occupazionale, determina una segmentazione sociale legale.

Le norme sul lavoro che hanno valore universale, ad esempio la tutela della sicurezza sul lavoro, non determinano la segmentazione sociale legale, le norme che invece differenziano il licenziamento in base al momento dell'assunzione, lo sono.

I quattro ambiti legali alla base della segmentazione sociale[modifica | modifica sorgente]

La legislazione vigente distingue quattro ambiti che determinano, congiuntamente, la segmentazione socio-economica ossia uno spazio legale ove le attività economiche permettono di conseguire diversi servizi pubblici con diversa tassazione a parità di reddito prodotto.

Servizi pubblici universali e servizi pubblici segmentati[modifica | modifica sorgente]

La segmentazione sociale legale si basa sulla discriminazione del cittadino rispetto ai servizi pubblici erogati dallo Stato.

Nel caso in cui il servizio pubblico viene erogato senza alcuna distinzione di sesso, censo, età ecc. si dice che il servizio pubblico è universale.

Ad esempio il Servizio Sanitario Nazionale è a carattere universale in quanto il servizio viene erogato senza restrizioni all'accesso se non una compartecipazione che in termini reali sui costi complessivi non incide per più del 10% dei costi.

Quando invece il servizio pubblico viene erogato sulla base di restrizioni legate all'attività svolta, all'età, allora si dice che il servizio pubblico è segmentato e il cittadino viene discriminato nell'accesso ai servizi in base alla maturazione dei requisiti previsti dalla legge.


Tributi universali e tributi settoriali[modifica | modifica sorgente]

Nel sistema tributario si distinguono i tributi che sono applicati secondo regole universali, senza distinzione di sesso, età, professione ed i tributi che sono applicati in modo settoriale come ad esempio i contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie, applicati in base al tipo di occupazione ovvero in base al periodo di iscrizione.

Altri tipi di tributi si applicano invece in base a delle situazioni che secondo le leggi vigenti determinano una base imponibile su cui vengono calcolate i tributi in base a delle aliquote di tassazione.

La segmentazione del mercato del lavoro[modifica | modifica sorgente]

La normativa del diritto del lavoro è quella che per prima ha introdotto nelle scienze sociali il termine segmentazione.

Nella prima fase della rivoluzione industriale la segmentazione era limitata a poche ed estese situazioni mentre con l'introduzione della flessibilità la segmentazione del mercato del lavoro è diventata la regola con la distinzione di circa 30 diverse forme contrattuali.

In questo modo sono stati mantenuti alcuni diritti per gli insiders mentre sono stati eliminati per chi era un outsiders entrato nel mondo del lavoro con le nuove leggi sul mercato del lavoro.

In questo modo la legislazione crea la segmentazione sociale dei cittadini lavoratori.

Altre modalità di segmentazione sono previste tra il settore pubblico e privato, tra i lavoratori autonomi ed i dipendenti, tutte situazioni che prevedono che alcuni diritti sociali non siano universali.

La segmentazione del mercato dei capitali[modifica | modifica sorgente]

Nel campo della previdenza sociale è stata introdotta, con la normativa sui fondi pensione, la segmentazione del mercato dei capitali.

Infatti, la legislazione vigente prevede che la previdenza complementare sia attuata nelle forme di fondi pensione negoziali ove il cittadino lavoratore, se vuole accantonare del risparmio e farlo gestire, è obbligato a partecipare, senza la possibilità di scegliere altri fondi che non siano quelli costituiti su base occupazionale.

I lavoratori autonomi invece possono partecipare solo ai fondi pensione che sono sul mercato con costi di gestione superiori a quelli negoziali fuori mercato.

In questo caso, il mercato dei capitali, senza portabilità della posizione assicurativa, mostra che è senza libera concorrenza e gestito in forma di oligopolio.

Fino al 2015, numerosi tentativi di togliere il vincolo di partecipazione e di permettere la portabilità sono stati annullati da azioni di lobbying.

I principi alla base della segmentazione sociale legale[modifica | modifica sorgente]

Mentre la Costituzione italiana enuncia il principio di uguaglianza la normativa implementa quattro principi legali che hanno un fine opposto:

Correlazione tra spoliazione legale e segmentazione sociale legale[modifica | modifica sorgente]

La segmentazione sociale legale è la condizione indispensabile per l'applicazione dei meccanismi di spoliazione legale su base collettiva.

La segmentazione sociale legale nella storia[modifica | modifica sorgente]

La segmentazione sociale legale non è altro che l'applicazione allo Stato moderno della tecnica politica che dai romani prende il nome di dividi et impera.

Il momento culmine in cui si esplica la segmentazione sociale legale è nella approvazione della Legge finanziaria ora rinominata Legge di stabilità.

In questa fase legislativa si parla di assalto alla diligenza per indicare le modalità di con cui con azioni di lobbying si propone l'approvazione di leggi di spesa a vantaggio di gruppi specifici.

Un altro esempio legato alle azioni di lobbying è il Decreto milleproroghe di fine anno che contiene in larga misura deroghe a leggi che altrimenti non avrebbero il gradimento di specifici gruppi ristretti.

7 - Segmentazione legale

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