Modello previdenziale universale

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Il modello previdenziale universale detto anche modello universale di welfare state, è quello che dovrebbe essere alla base del diritto della previdenza sociale e indica un insieme di modalità di gestione di un sistema pensionistico pubblico basato sul principio della coesione sociale[1] e, in Italia, nel rispetto della teoria costituzionale nel diritto della previdenza sociale.

Le caratteristiche sono:

  • gestione statale
  • previdenza fornita al cittadino;[2]
  • gestione universale;
  • finanziamento con l'imposizione fiscale;
  • gestione finanziaria senza patrimonio di previdenza;
  • ridistribuzione dei redditi progressiva;
  • livello minimo garantito per le esigenze vitali.

Si distingue quindi dal modello previdenziale corporativo fascista, per la gestione universale del welfare e non per casse previdenziali di categoria, attuando quindi una ridistribuzione dei redditi simile ad una tassazione progressiva, senza operare distinzione di sesso, censo, categoria di lavoratori.

Un esempio di sistema pensionistico obbligatorio strutturato secondo il modello previdenziale universale è quello attuato dal sistema pensionistico obbligatorio in Svizzera.


Il modello previdenziale universale nell'ordinamento svizzero[modifica | modifica sorgente]

Il sistema pensionistico obbligatorio in Svizzera per la parte gestita da enti di diritto pubblico si attiene ai seguenti principi:

  1. Gestione della previdenza sociale con un ente pubblico;
  2. Gestione della previdenza con il sistema senza patrimonio di previdenza|;
  3. Finanziamento con l'imposizione fiscale;
  4. Prestazioni previdenziali;
  5. Solidarietà intragenerazionale dai più abbienti verso i meno abbienti ovvero ridistribuzione dei redditi progressiva.

La normativa previdenziale svizzera è raccolta principalmente in un testo unico esistente dal 1946.

Il modello previdenziale universale nell'ordinamento statunitense[modifica | modifica sorgente]

La sostenibilità del modello previdenziale universale rispetto al modello previdenziale corporativo fascista[modifica | modifica sorgente]

Il modello previdenziale universale nell'ordinamento svizzero, è basato su un unico ente pubblico che implementa diversi tipi di assicurazioni sociali obbligatorie fissando norme universali a prescindere dal tipo di lavoro dipendente svolto. Si distingue per questo motivo dal modello previdenziale corporativo fascista applicato in Italia, ove ogni tipologia di lavoratori o corporazione sviluppa delle sue specifiche regole. Essendo in entrambi i casi dei sistemi pensionistici senza patrimonio di previdenza|, nel secondo caso, gli squilibri economici|, demografici|, sociali sono più ricorrenti e ampi essendo legati a singole categorie di lavoratori e non all'intera popolazione di uno Stato.

Nel caso del modello corporativo, tali squilibri sono usati per generare dei trasferimenti consistenti di risorse tra generazioni, specialmente nella fase di avvio dei sistemi pensionistici, implementando uno schema pensionistico con formula delle rendite predefinita più generoso mentre nel caso, del modello previdenziale universale, non è possibile implementare schemi troppo sbilanciati in quanto gli squilibri economici e demografici delle categorie a livello dello Stato si compensano ed attenuano e quindi non c'è spazio per la loro implementazione.

In questo modo si migliora la sostenibilità globale del sistema pensionistico senza patrimonio di previdenza in quanto è legato esclusivamente alla sostenibilità fiscale dei suoi costi sul bilancio complessivo dello Stato e non sulla sostenibilità fiscale legata a singole gestioni.

La lunga transizione del sistema pensionistico obbligatorio italiano verso il modello previdenziale universale[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Il Corriere della Sera 02/10/2014, L’istruzione e il lavoro, l’accesso al welfare per tutti - infatti - sono elementi chiave sia per lo sviluppo e la giusta distribuzione dei beni, sia per il raggiungimento della giustizia sociale, sia per appartenere alla società e partecipare liberamente e responsabilmente alla vita politica».
  2. LaVoce.info 03/10/2014, Soprattutto, lui che è così ossessionato dal peso morto del “vecchio”, dovrebbe liberarsi da una logica puramente lavoristica nel pensare al welfare. Questa logica è stata alla base del welfare come lo conosciamo, e in Italia ancor più che altrove: salvo la sanità, pressoché tutte le politiche sociali sono di tipo categoriale e lavoristico, anziché essere dirette ai cittadini in quanto tali.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

Web[modifica | modifica sorgente]

News[modifica | modifica sorgente]

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