Partito unico della spoliazione legale

Da const.

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< prec > < succ >

< Modello sociale della spoliazione legale >


(...) mentre una dittatura usa la brutalità della censura, una democrazia formale usa la più raffinata sordina. Mette praticamente la cassa di risonanza al pensiero unico e lo toglie alla critica al pensiero unico. E' come se dicesse, parla scemo tanto chi ti ascolta


L'azione politica, in una società di cooperanti, consiste nella analisi della propria condizione economica e sociale nel quadro generale della società.

Successivamente, nella valutazione della congruità della stessa e delle aspirazioni, ed infine nella eventuale rivendicazione di migliori condizioni economiche per sé e per gli altri.

Tutto ciò, in un regime democratico avviene con il sistema della rappresentanza che ha il fine del compromesso al termine del dialogo.

Quindi il conflitto sociale si svolgerà tra rappresentanti di gruppi di interessi che dovrebbero cooperare per il bene comune.

Nel caso della spoliazione legale vi è una segmentazione delle responsabilità per cui il rappresentante degli imbecilli indotti, che ho definito imbecillocrate, non cura gli interessi di questi, ma quelli della élite di potere, e solo marginalmente i suoi.

Questo schema sociale può sembrare impossibile, incomprensibile, assurdo, se non si prende come riferimento l'esperimento delle scimmie in gabbia.

In un primo momento avevo escluso ogni attinenza di questo esperimento con il regime imbecillocratico.

L'esperimento prevedeva di mettere delle scimmie in una gabbia, con delle banane in cima ad una scala.

Quando le scimmie provavano a raggiungere le banane, venivano investite tutte da una scarica di acqua fredda.

Dopo più tentativi tutte desistevano dal raggiungere le banane.

Ad un certo punto, quando una scimmia prova a raggiungere le banane, sono le scimmie stesse a picchiare la malcapitata per evitare di essere bagnate.

Quindi le scimmie venivano sostituite una alla volta e la nuova entrata, appena prova vano a raggiungere le banane, veniva picchiata dal gruppo.

Come si legge l'esperimento delle scimmie in gabbia nel regime imbecillocratico?

Le scimmie sono gli imbecilli indotti, ossia il 99% di cittadini che credono nel principio di legalità.

Le scimmie anziane, quelle che fanno applicare le regole, sono gli imbecillocrati, in quanto applicano le leggi, ossia il principio di illegalità, senza più capirne il legame con il bene comune.

Tutte le spiegazioni sul significato dell'esperimento delle scimmie in gabbia, che ho trovato sul web, evidenziano il collegamento di un comportamento ad un timore fino al punto di non riuscire a collegare la logica che lo ha fatto nascere.

La mia interpretazione si spinge oltre grazie alla definizione del regime imbecillocratico.

Infatti ho definito le élite di potere, che non sarebbero altro che gli uomini che hanno predisposto l'esperimento ossia che hanno preparato la gabbia per le scimmie, stabilito le regole, avviato la consuetudine tra banane e doccia fredda, gestito nel tempo la sostituzione delle scimmie.

Tutto ciò non è altro che l'ordinamento basato sulle leggi di spoliazione legale.

Una volta avviato tale ordinamento (vedi istituzioni di spoliazione legale), gli imbecilli indotti si ritrovano in una gabbia sotto il controllo degli imbecillocrati, anch'essi comunque imbecilli indotti pur se con dei privilegi non indifferenti.

Le élite di potere sono quelle che appartengono al partito unico della spoliazione legale.

Esse sono l'1% contro il restante 99% della società che, agendo in base all'ordinamento di spoliazione legale, opera quotidianamente contro i propri interessi.

Perché la spoliazione legale si rinnova[modifica | modifica sorgente]

Il nemico invisibile[modifica | modifica sorgente]

Secondo lo schema menzionato l'élite della spoliazione legale risulta essere un nemico invisibile in quanto, con la segmentazione della rappresentanza, l'esponente apparentemente al potere è l'imbecillocrate che è comunque anche egli un imbecille indotto.

Quindi l'imbecille indotto inconsapevole nel momento in cui si relaziona con il potere visibile in realtà combatte contro un suo simile.

Questo punto è stato evidenziato da Chomsky quando dice che vanno eliminate le istituzioni di spoliazione legale e non i rappresentanti temporanei che l'elite di potere è sempre pronta a sostituire in qualsiasi momento.

Il programma è l'ordinamento[modifica | modifica sorgente]

Il programma del Partito Unico della spoliazione legale è scritto nell'ordinamento che regola le istituzioni di spoliazione legale.

Quindi chi tutela lo status quo a meno di aggiustamenti nella stessa direzione appartiene al partito unico della spoliazione legale.

Da questa osservazione si comprende come la costruzione della verità sia indispensabile per mantenere l'ordine sociale illegittimo.

Quando si ha chiara questa impostazione si comprende facilmente la parte che svolge ogni partito politico.

Ad esempio il Movimento 5 Stelle con la coltivazione degli imbecilli indotti ha dato l'esempio di come si partecipa al partito unico della spoliazione legale.


Dialoghi[modifica | modifica sorgente]

2022 05 18[modifica | modifica sorgente]

Lucia Ciampi


Incontro con Debora Serracchiani

18 Maggio 2022

Che la Politica desse segnali di non voler intervenire a una riconsiderazione d'insieme del sistema Previdenziale degli iscritti alle Casse, era evidente. Di voler prendere in mano la situazione con una Riforma radicale del sistema, neanche a pensarne. Infatti se negli anni 2014/2018 Programmi nazionali come Report e Partiti emergenti ne avessero fatto un cavallo di battaglia, qualche rumore era udibile, e dati allarmanti resi ufficiali a larga scala. Poi l'oblio e un silenzio assordante, rotto solo dalle propagande di Adepp e dai singoli Presidenti di Cassa. Ma bisognava girare le carte per capire realmente le volontà Politiche di Governo. Ringrazio comunque l'Onorevole Serracchiani di avermi concesso di accedere al suo Studio, ad essermi seduta sul suo divano chesterfield, ad aver avuto un caffè dalle gentilissime collaboratrici. In qualità di capogruppo del PD alla Camera dei Deputati e Presidente dell'11° Commissione lavoro pubblico e privato, è decisamente una sua competenza il nostro strazio previdenziale e di tutele. Nelle mie ricerche, analisi, considerazioni, raggiungevo pian piano maturando quale doveva essere la realtà, ma mi mancava sempre la prova regina, l'incontro con chi può cambiare e decidere in merito. Nessuna disponibilità da parte della Politica di fare un intervento radicale, troppo onerosa a loro avviso una presa di carico del genere, poi a fine legislatura, no non si può. Al più qualche piccola modifica quà e la nel tempo a strattoni o a tentoni, non saprei, ma comunque MAI risolutiva della questione Enasarco. E allora quale migliore occasione per dirle che questa questione rappresenta una Vergogna per lo Stato Italiano, che io amo essendo una sua figlia e una sua cittadina, l'ho dovuto ripetere due volte e lei non ha potuto contraddirmi. Che siamo stati cooptati come categoria da confederazioni che si sono elevate a nostri padroni, decidendo vita morte e miracoli anche al di sopra delle leggi del mio Stato Italiano, e lei ha annuito. Che in questo loro non intervenire, vite intere lavorative sono venute a trascorrersi, e numerose vite, finite senza risposte. Poi ha provato a dirmi che- su INPGI sono intervenuti- ,appunto, in modo improprio, il 509 non prevede questo e sono ora a carico con dei privilegi a tutti i cittadini sempre Italiani,- ha risposto vero-. Poi ha provato a dirmi-ci sono i controlli e i controllori-NON FUNZIANO se le casse vengono commissariate, vanno in Default e vengono riassorbite impropriamente. Ha taciuto. Poi ha provato a dirmi delle- Prebende di Oliveti smisurate- quello è il meno sono i miliardi di euro di risparmio previdenziale ad essere investiti senza regole cogenti nelle loro complete disponibilità. Ha annuito di nuovo. Abbiamo poi parlato dei Bilanci, prossimi alle non sostenibilità per molte casse- l'affronterebbero di volta in volta- ha detto. Infine le ho chiesto se potevo sperare di morire dopo aver rivisto i Contributi Enasarco riconosciuti ai legittimi proprietari- ha risposto che non lo sapeva ma le situazioni generali sono instabili nelle Casse. Queste le loro volontà e i loro programmi, non coincidono con i nostri


MPR


La tua analisi, come la mia, è ferma alla comprensione del meccanismo della spoliazione legale. Il passaggio che non ho mai fatto, per mancanza di competenza e risorse, è chi è che gestisce il sistema in questo modo e ne beneficia alla grande, se non le banche che non si vedono mai in questi giochi?

Documenti[modifica | modifica sorgente]

Concorsi universitari[modifica | modifica sorgente]

Vergogna politici…State cercando di spazzare via anni di battaglie e di persone distrutte... casi di mala università…merito umiliato e deriso…Regalo ai BARONI fatto l’altro giorno dalla Commissione Cultura della Camera che ha approvato un testo che rende possibile il CONCORSO FARSA cioè la creazione di un profilo specifico per il candidato, è come se il concorso non esiste più, ci sarà già la FOTOGRAFIA del VINCITORE ma nessun candidato potrà contestare o fare ricorso contro questa irregolarità, contro questo abuso sancito per legge. Solidarietà all Osservatorio Indipendente Concorsi Universitari che si è sciolto... E’ una vergogna, mi rivolgo direttamente ai cittadini. L’università è un bene comune, un bene pubblico, non lasciate che un gruppo di delinquenti accademici e un gruppo di politici venduti usi i vostri soldi pubblici per fare i proprio interessi. Condividete tutti e denunciamo insieme questa porcata! Leggi il comunicato di "Trasparenza e Merito".

La Commissione Cultura della Camera fa un regalo ai baroni universitari: il finto concorso profilato.

Qualche giorno fa, alla Camera, la VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) ha approvato alcune modifiche al testo della legge sul reclutamento universitario. Si tratta di modifiche, targate CRUI e PD e controfirmate dal M5S, che aumentano il potere dei BARONI universitari grazie alla cooptazione e che rendono ancora più privilegiato un gruppo di persone che dentro il mondo accademico usano risorse pubbliche per fare interessi clientelari e privati alle spalle dei cittadini i quali pagano le tasse e tengono in piedi il sistema universitario (la baracca sarebbe meglio dire, visto il livello di degrado raggiunto, evidenziato dagli scandali sui giornali e dalle inchieste delle procure, e visto lo sdegno dell'opinione pubblica e della comunità internazionale). Si mantiene il concorso pubblico in modo finto e si dà mano libera ai baroni di poter individuare il vincitore dello stesso senza vera competizione, senza vera comparazione, ma attraverso la possibilità di creare e ritagliare un profilo specifico. In poche parole quando inizia il concorso la commissione giudicatrice può già mettere la fotografia di chi lo vincerà, tagliando fuori gli altri candidati. E’ una vergogna! Entreremo presto nel merito di ogni singolo emendamento approvato in Commissione in un prossimo comunicato (articolo). D’altronde abbiamo già più volte reso pubblico, sui giornali e sul nostro sito, l’impianto di una vera riforma radicale dell’università e del reclutamento, che il Paese necessita perché l'istituzione universitaria è un bene pubblica e non è una proprietà privata di pochi autoreferenziali docenti. Dopo l’approvazione del testo da parte della Commissione, l’Osservatorio indipendente sui concorsi universitari, che è un’associazione con la quale siamo gemellati ed abbiamo fatto diverse iniziative in comune, si è sciolto perché ha ritenuto questo atto da parte delle forze politiche come un affronto verso l’impegno che anche loro avevano sostenuto da anni e soprattutto un tradimento verso la cittadinanza. Capiamo ma non approviamo questa scelta, che rischia di essere autolesionista, anzi in questo momento occorre serrare ancora di più le fila ed unirsi con i cittadini. Per questa ragione invitiamo tutti i colleghi e i sostenitori dell’Osservatorio oggi purtroppo sciolto di partecipare alle nostre attività e confluire nella nostra Associazione. Abbiamo sentito al telefono il presidente dimissionario, Marco Federici, il quale ci ha detto che, dopo una pausa di riflessione, proseguirà la sua azione individuale a favore di una buona e migliore idea di università insieme a noi e dentro il nostro gruppo. Ricordiamo che il M5S, a firma di numerosi suoi portavoce eletti e anche di personalità molto note, si era schierato a parole contro il baronato e contro i concorsi truccati ed aveva prodotto un gran numero di interrogazioni parlamentari segnalando proprio l'abominio dei bandi "profilati" o "fotografia", salvo poi oggi approvare un emendamento che contraddice tutto quello che avevano detto e scritto all’epoca. Evidentemente c’è una ignoranza enorme dei meccanismi universitari da parte di questi politici oppure, peggio, è stato fatto un regalo consapevole ai baroni (dopo l'altro precedente regalo fatto dal governo Conte con la depenalizzazione del reato di abuso di ufficio nelle procedure universitari), quindi sarebbero dei venduti. Troppe chiacchiere inutili, troppa strumentalizzazione aberrante dei nostri casi, delle nostre battaglie, delle nostre idee. Quando è uscita l'inchiesta "Agnese nel Paese dei baroni" (su "Repubblica) che evidenziava i metodi brutali, clientelari, irregolari, di tantissime vicende di mala università, tutti (le forze politiche e perfino una parte del mondo accademico stesso!) a fare a gara per dire parole di solidarietà, poi invece quando si tratta di votare le leggi si strizza l'occhio a chi abusa. Per concludere riportiamo l'elenco con tutti i nomi dei parlamentari delle diverse forze politiche, che fanno parte della Commissione Cultura, e che hanno votato questo vergognoso testo di legge contro i cittadini e a favore dei privilegiati accademici. E' bene che l’opinione pubblica sappia.

CASA Vittoria MOVIMENTO 5 STELLE (presidente) FRASSINETTI Paola FRATELLI D'ITALIA (vicepresidente) FRATOIANNI Nicola LIBERI E UGUALI (vicepresidente) COLMELLERE Angela LEGA - SALVINI PREMIER (segretario) TOCCAFONDI Gabriele ITALIA VIVA (segretario) ACUNZO Nicola MISTO - CENTRO DEMOCRATICO ANZALDI Michele ITALIA VIVA APREA Valentina FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE BASINI Giuseppe LEGA - SALVINI PREMIER BELLA Marco MOVIMENTO 5 STELLE BELOTTI Daniele LEGA - SALVINI PREMIER CARBONARO Alessandra MOVIMENTO 5 STELLE CARELLI Emilio MISTO - non iscritto ad alcuna componente politica CASCIELLO Luigi FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE CIMINO Rosalba MOVIMENTO 5 STELLE DE ANGELIS Sara LEGA - SALVINI PREMIER DEL SESTO Margherita MOVIMENTO 5 STELLE DI GIORGI Rosa Maria PARTITO DEMOCRATICO FUSACCHIA Alessandro MISTO - FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI IORIO Marianna MOVIMENTO 5 STELLE LATTANZIO Paolo PARTITO DEMOCRATICO MARIANI Felice LEGA - SALVINI PREMIER MARIN Marco CORAGGIO ITALIA MATURI Filippo LEGA - SALVINI PREMIER MELICCHIO Alessandro MOVIMENTO 5 STELLE MOLLICONE Federico FRATELLI D'ITALIA NITTI Michele PARTITO DEMOCRATICO ORFINI Matteo PARTITO DEMOCRATICO PALMIERI Antonio FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PATELLI Cristina LEGA - SALVINI PREMIER PICCOLI NARDELLI Flavia PARTITO DEMOCRATICO PRESTIPINO Patrizia PARTITO DEMOCRATICO RACCHELLA Germano LEGA - SALVINI PREMIER ROSSI Andrea PARTITO DEMOCRATICO SACCANI JOTTI Gloria FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE SGARBI Vittorio MISTO - NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC SPADAFORA Vincenzo MOVIMENTO 5 STELLE TESTAMENTO Rosa Alba MISTO - L'ALTERNATIVA C'È TOCCALINI Luca LEGA - SALVINI PREMIER TUZI Manuel MOVIMENTO 5 STELLE VACCA Gianluca MOVIMENTO 5 STELLE VALENTE Simone MOVIMENTO 5 STELLE VIETINA Simona CORAGGIO ITALIA VIZZINI Gloria MISTO - non iscritto ad alcuna componente politica ZICCHIERI Francesco LEGA - SALVINI PREMIER

Leggi il passaggio specifico nel testo approvato in Commissione

Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo

https://www.trasparenzaemerito.org/post/la-commissione-cultura-della-camera-fa-un-regalo-ai-baroni-universitari-il-finto-concorso-profilato

INVALSI[modifica | modifica sorgente]

https://www.roars.it/online/il-ministro-fioramonti-sotto-dettatura-di-renzi-e-pd-invalsi-obbligatori-alla-maturita/

Nomine congiunte[modifica | modifica sorgente]

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/06/18/lemail-di-verdini-a-lotti-per-segnalare-il-giudice/5262661/


https://www.money.it/Non-basta-vincere-le-elezioni

https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/dalla-germania-importante-riconoscimento-internazionale-all-attività-di-denuncia-di-tra-me


https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/19/montante-la-relazione-dellantimafia-sicilia-legalita-agitata-come-una-scimitarra-per-tagliare-le-teste-dei-disobbedienti/5047603/


Il Foglio: Sposetti ci spiega perché senza partiti e soldi vive solo la Casaleggio. https://www.ilfoglio.it/politica/2019/03/15/news/sposetti-ci-spiega-perche-senza-partiti-e-soldi-vive-solo-la-casaleggio-243220/


https://www.maurizioblondet.it/27057-2/


https://www.controinformazione.info/distruggono-la-sanita-pubblica-e-fanno-avanzare-quella-privata/

https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=26066

Caso Silenti Enasarco[modifica | modifica sorgente]

L'asso di cetriolo, vola indisturbato su tutti i cieli politici, di destra e di sinistra, qui colpì violentemente i Promotori Finanziari, carne fresca e croccante per la cassa Enasarco. Un abbraccio anche a loro il Ministro del lavoro e delle politiche sociali con proprio atto del 30 aprile 2001, avente ad oggetto «applicabilità del regime previdenziale Enasarco ai promotori finanziari», dopo un'analisi civilistica della figura del promotore finanziario, ha riconosciuto che alla luce della legge n. 1 del 1991, del decreto «Eurosim» n. 416 del 1996 e «da una analisi civilistica della figura del promotore finanziario emerge, ad avviso di questo Ministero, una chiara differenziazione della figura dell'agente di commercio rispetto a quella del promotore finanziario» e pertanto la mancanza di presupposti per l'assoggettamento a tutela previdenziale Enasarco; cinque anni dopo, invece, la risposta all'istanza di interpello presentata - ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo n. 124 del 2004 - dalla Fondazione Enasarco al Ministro del lavoro Roberto Maroni e delle politiche sociali del 24 ottobre 2005, in merito all'assoggettabilità dei promotori finanziari all'obbligo contributivo Enasarco, si esprime in senso contrario al precedente atto del 2001, ricomprendendo i promotori finanziari nella categoria degli agenti di commercio e, conseguentemente, sostenendo l'obbligo per gli stessi all'assoggettamento alla previdenza Enasarco -: se il Ministro non ritenga opportuno adottare le necessarie iniziative normative ed interpretative atte a modificare l'attuale assetto contributivo dei promotori finanziari che ad oggi sono obbligati a due contribuzioni obbligatorie (Inps ed Enasarco) ripristinando la volontà prevista dalla legge 662 del 1996 tenendo conto delle caratteristiche giuridiche dei promotori finanziari.(5-00785)

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_00785_15


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