Proposta Avvocati Campani 21 aprile

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Il conflitto pensionistico

Avvertenze


La proposta[modifica | modifica sorgente]

Vanna Renella

25 luglio alle ore 0:36 ·

FirmiamoIT

INVITO I Colleghi e i professionisti iscritti nelle varie casse a Leggere attentamente e a firmare la petizione !!

Secondo alcune associazioni, le Casse dei liberi professionisti non si possono chiudere ed incorporare in INPS per mancanza di consenso. Le riforme, secondo costoro , non si fanno se sono utili ma se hanno il consenso.

Se non ci ribelliamo, le élites di potere aiutate da queste associazioni o meglio gruppi di potere che mirano a sostituirsi alle poltrone senza che nulla cambi, faranno i porci comodi loro.

L'Italia non ha una élite che fa il bene comune ma il bene proprio.

Se noi avvocati non ci svegliamo in tempo non avremo futuro e nemmeno una pensione dignitosa!

petizione


CHIUDIAMO LE CASSE DI PREVIDENZA DEI PROFESSIONISTI


Le Casse di Previdenza dei liberi Professionisti sono l'ennesimo scandalo italiano nella gestione dei fondi pubblici.

Esse dovrebbero tutelare il futuro previdenziale dei lavoratori liberi professionisti ma per lo schema pensionistico gestionale verso cui stanno evolvendo, si stanno rivelando essere una vessazione aggiuntiva a quelle dei lavoratori a partita IVA.

Vi spiego il motivo.

A partire dagli anni novanta le Casse sono state e sono la gallina dalle uova d'oro per i professionisti che sono andati e stanno andando in pensione in quanto a fronte di basse contribuzioni, grazie alla quadruplicazione degli iscritti, hanno garantito le famose pensioni paghi uno e prendi otto nel migliore dei casi anche 12 e nel peggiore paghi uno e prendi quattro.

Con la riforma Damiano del 2007 e Fornero del 2012, sconosciute ai due milioni di professionisti iscritti, le casse hanno aumentato la contribuzione e diminuito le prestazioni promesse al punto che esse ora si attestano in circa la metà del tasso di sostituzione di un lavoratore iscritto all'INPS. Già ora il 97% dei contributi previdenziali sono raccolti dall'INPS che ha il 95% dei lavoratori italiani iscritti.

Per rendere il servizio pubblico pensionistico dei liberi professionisti (perché le Casse svolgono un servizio pubblico anche se sono con persona giuridica privata in quanto soggette al diritto pubblico come lo è la riforma Fornero), adeguato e sostenibile (l'adeguatezza è un parametro costituzionale che le Casse fanno finta di non conoscere) c'è una sola soluzione.

INCORPORARE LE 19 CASSE DI PREVIDENZA DEI LIBERI PROFESSIONISTI ALL'INPS, COME E' GIA' ACCADUTO PER LA CASSA DEI DIRIGENTI D'IMPRESA E PER I DIPENDENTI PUBBLICI IN MODO DA AVERE LE STESSE INTEGRAZIONI CHE OGGI I LIBERI PROFESSIONISTI CONTRIBUISCONO AD INTEGRARE AI LAVORATORI DIPENDENTI CON I TRASFERIMENTI DALLA FISCALITA' GENERALE.

Questa proposta è stata reputata non attuabile in quanto priva dell'adeguato consenso.

Peccato che il consenso non viene dato da quelli che governano il sistema previdenziale e che stanno usufruendo delle più generose prestazioni previdenziali del mondo.

Questa petizione è semplicemente una possibilità di non fare per i prossimi 20 anni la figura dell'imbecille e di trovarsi con il sedere per terra al momento del bisogno.

Nel frattempo i 19 sistemi pensionistici stanno garantendo 19 posizioni di presidente, alcune con emolumenti multipli rispetto al presidente dell'INPS, 19 CDA e relative giunte con gettoni di presenza, ripetizione triennale di calcoli attuariali che non hanno senso in quanto il sistema pensionistico è sempre a ripartizione; call center, banche depositarie, gestori di fondi che hanno mano libera su patrimoni che non riuscite neanche ad immaginare e che hanno una particolarità: rendono sempre meno del debito pubblico italiano.

Io la mia parte l'ho fatta spiegandovi la situazione.

Voi potete scegliere di mantenere una massa di parassiti mafiosi-massoni oppure riportare il sistema ad una gestione civile e democratica. Buon lavoro.

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