Regolamenti concorsi universitari
Arriva prima in graduatoria ma l'ateneo chiama la seconda classificata come se il concorso fosse una farsa e la commissione una barzelletta: i giudici condannano la cooptazione del dipartimento!
“L’esito della votazione è l’espressione di una scelta di campo, ispirata da una logica di tipo cooptatorio e disancorata da un esame obiettivo delle valutazioni esperite dalla commissione”. Leggete bene queste parole scritte dai giudici del Tar Puglia in una sentenza di due giorni fa che annulla un concorso di agraria UniFG per “logica di cooptazione” abusiva contro la ricercatrice Amalia Conte, una dei 4 docenti ghettizzati dal rettore e del dipartimento di agraria di cui si è parlato. Amalia Conte era risultata vincitrice secondo le valutazioni della commissione giudicatrice del concorso per professore associato in “scienze e tecnologie alimentari”, ma il dipartimento aveva deciso di non rispettare la scelta della commissione e di effettuare la chiamata a favore della seconda classificata, risultata idonea, ma con un giudizio meno positivo rispetto alla Conte. Il grave fatto è che, come sottolinea la sentenza del Tar, il dipartimento ha operato una scelta totalmente slegata dal merito e dalla valutazione dei commissari e senza fornire alcuna motivazione dettagliata e convincente, ha falsato l’esito del concorso. Peraltro la votazione con cui su 34 docenti del consiglio di dipartimento, ben 33 hanno votato a favore della chiamata non della prima classificata ma della seconda dimostra una visione del concorso pubblico e dell’università del tutto anti-meritocratica, fondata su logiche di cooptazione che sono contrarie alla legge che regola i concorsi universitari italiani. E’, chiaramente, uno schiaffo alla meritocrazia, alle regole della competizione, della selezione, della comparazione, della trasparenza e forse anche perfino allo stesso buon senso. La speranza è che, anche a seguito della nostra martellante azione pubblica di denuncia e a seguito di sentenze della giustizia amministrativa importanti come questa (o anche di inchieste e processi penali che sono in corso di svolgimento), le istituzioni, il governo, il ministero e la comunità accademica tutta prenda atto che solo il MERITO e la TRASPARENZA affermati per PUBBLICO CONCORSO possono essere gli elementi su cui fondare una vera riforma dell’università italiana e che la cooptazione, ancor più se di tipo clientelare come molto spesso accade negli atenei italiani, è un meccanismo illegale, abusivo, che abbassa il livello scientifico di un intera istituzione e che umilia le prospettive di progresso culturale, politico e sociale di un intero Paese. Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo Leggi il comunicato con la sentenza e l’articolo su l’Attacco sul nostro sito:
Comunque non capisco la ratio di far votare per il secondo.
Allora il concorso a cosa serve?
è esattamente ciò che hanno scritto e sanzionato i giudici
in sostanza il concorso diventa una farsa e uno specchietto per le allodole...o meglio un vergognoso scempio il comportamento del dipartimento di unifg
Giambattista Scirè ma il voto è stata una invenzione estemporanea o è previsto per legge?
certo che è previsto..dal regolamento dell'ateneo..che va contro legge però...sembra il circo equestre non una pubblica istituzione di alta istruzione
Mario Paolo Rossi, ho letto tutti i regolamenti per l'espletamento dei concorsi locali degli atenei italiani. Già 13 atenei hanno stabilito che le commissioni indicano non il vincitore unico come vuole l'interpretazione giuridica dell'attuale legge ( concorso ASN non comparativo + conconcorso locale con unico vincitore) bensì una lista di idonei a ricoprire il ruolo, passando la palla ai consigli di Dipartimento e al rettore di chiamare poi fra questi il......cooptato di turno. Ho tutto documentato nero su bianco, vero Gino Formaggi!!!
Giambattista Scirè allora rientra nella mia teoria, la spoliazione legale (illegittima)
https://const.miraheze.org/wiki/Spoliazione_legale
Infatti mi domando come tali regolamenti possano essere fatti passare dal MUR. In linea di principio l'ASN serve proprio per stabilire l'idoneità di un/una candidato/a per una certa posizione (PA o PO). La commissione dovrebbe servire per selezionare il/la candidato/a più meritevole, altrimenti non ha alcun senso...
Marcello Abbrescia I regolamenti di Ateneo non hanno bisogno di alcun parere o approvazione ministeriale, in nome dell’autonomia!
Paola Sonia Gennaro però in questo caso mi pare che possano essere contra legem. Non c'è un organo che dovrebbe vigilare che nei regolamenti di ateneo non ci sia qualcosa contrario alle disposizioni di legge vigenti? Altrimenti si potrebbe scrivere di tutto...
Marcello Abbrescia bisognerebbe inviare l'esercito o i caschi blu negli atenei...io mi sarei anche rotto, non tanto come ex collega o docente, quanto come cittadino, di queste modalità mafiose usare contro i ricorrenti e le vittime della cooptazione clientelare..lei la ricercatrice fa parte del gruppo dei ghettizzati e dispersi nei diversi dipartimento per ritorsione..ora il tar le dà ragione!
Giambattista Scirè Per me andrebbe bene mandare l'esercito negli atenei, se questo servisse, dove è necessario, per ristabilire la legalità, la trasparenza e il merito nelle scelte, ma purtroppo dubito che sarebbe così. Il caso qui sopra è solo uno tra tutti i casi, più o meno grandi, che avvengono negli atenei, e si è saputo solo perchè la protagonista ha deciso di opporsi ed il TAR le ha dato ragione. In altri casi si decide di non ricorrere alla magistratura, a volte non ci sono le prove oggettive, a moltissimi il sistema va bene così: stando zitti e lasciando fare, prima o poi si ha qualcosa in cambio. Se leggete la sentenza, vi accorgerete che la candidata ingiustamente eliminata era molto in avanti per quanto riguarda il merito scientifico, ma era indietro per quanto riguarda le responsabilità gestionali, per cui il punteggio delle due candidate è risultato, alla fine, quasi uguale. Beh, le responsabilità gestionali sono proprio quelle assegnate dal dipartimento o su segnalazione del dipartimento, tipicamente in maniera quasi discrezionale, e quindi di fatto il dipartimento ha favorito una delle due candidate rispetto all'altra già prima dell'inizio della procedura comparativa assegnando tali responsabilità all'una e non all'altra. Ho sentito chiamare situazioni analoghe con la dizione "costruzione del curriculum". Insomma, è tutto un sistema che, secondo me, va cambiato profondamente.
La legge è volutamente vaga poiché dice che sono gli Atenei con propri regolamenti a disciplinare le procedure di "chiamata" ovvero i concorsi locali in particolare quelli per p.a. o p.o. per i quali è richiesto il requisito dell'ASN. Quindi al solito la legge va interpretata. Ma l'interpretazione è facile, ne ha parlato la Messa in una recente intervista: oggi il sistema è a due step, un concorso nazionale per l'ASN non comparativo in cui si individuano gli idonei e i concorsi locali in cui si stabilisce il vincitore unico. Allora perché tutto questo? Semplice, è stata la risposta alle tante sentenze che hanno bacchettato bandi locali troppo sartoriali pensati per facilitare le commissioni a fare vincere il cooptato di turno. Si è quindi pensato di creare questi regolamenti che aiutano le commissioni quando il cooptato di turno è in difficoltà, magari per la presenza di altri candidati meritevoli. Ovviamente ciò non accade in tutti gli Atenei ma già sono in molti (13 su circa 60) ad aver pensato questo stratagemma.
Marcello Abbrescia esatto...infatti noi puntiamo ad una rivoluzione culturale sulla base dell'etica pubblica nelle università..non è tanto il reclutamento questo la governance il problema..il pesce puzza dalla testa...o fai concorso o cooptazione con certe clientele c'è poco da fare per questo occorre fare pulizia...
Mario Minacapilli se non cambiano la legge i ricorsi saranno ancora di più..finirà che per andare in commissione i docenti dovranno indossare l'elmetto fidati..specialmente se i candidati capiscono una buona volta che insieme al ricorso va fatta la denuncia sul penale
Marcello Abbrescia La Magistratura
solo col penale lo capirannno
La cooptazione verrà legalizzata, si riconosceranno forme di autonomia che verranno perfino riconosciute dalla corte costituzionale dove i giudici sono tutti accademici.....pensate come hanno risolto il problema dell'incompatibilità dovuta ai rapporti di coniugio. L'abuso di ufficio verrà depenalizzato ( se già non è stato fatto).... e neanche le denunce penali serviranno.....facciamocene una ragione. La soluzione potrebbe venire solo se un giorno ci sarà una classe politica che vorrà investire sull'università italiana rendendosi quindi conto che sarà necessario una sorta di rivoluzione copernicana.
Mario Minacapilli è la rivoluzione culturale che propone Trasparenza e Merito...parliamo alla gente e tra un po di anni al governo a demolire queste cariatidi ci andiamo noi
Giambattista Scirè, sinceramente mi sembra un po' utopistico....ma magari.....l'esperienza politica dei 5S ha dimostrato che nel nostro paese le rivoluzioni politiche hanno il sapore horwelliano dei maiali che si alzano sulle zampe posteriori.....ma speriamo...
Mario Minacapilli i cinquestelle non avevano un centesimo della competenze delle qualità scientifiche e del rigore morale dei colleghi che sono dentro l'associazione che mi onore di rappresentare...la strada è lunga ma già tracciata...
Giambattista Scirè i 5 stelle sono eterodiretti