Ricalcolo delle pensioni retributive

Da const.

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Proposta del Movimento 5 Stelle e Lega

La proposta del 6 agosto 2018 di ricalcolo della quota retributiva delle pensioni è l'occasione per un riepilogo ragionato delle vicende politiche del nostro paese.

Premetto che non ho votato il Movimento 5 Stelle e la Lega, anzi non li ho votati proprio per il programma che avevano sulle pensioni ossia l'abolizione della Fornero.

Infatti quello che ritenevo dovesse essere fatto, come risulta anche nel libro in altre parti, è la prosecuzione dei tagli alle pensioni retributive proprio dove non era arrivata la Fornero, ossia l'opposto del loro programma.

La Lega invece voleva di nuovo le pensioni anticipate, quelle abolite proprio dalla Fornero mentre il M5S voleva i tagli delle pensioni d'oro sopra a 5000€ mediante ricalcolo contributivo, cosa che si sapeva impossibile da fare.

Inoltre la Lega vuole piazzare Brambilla all'INPS, mentre sappiamo che è uno degli amici del saccheggio operato con le casse dei liberi professionisti mentre il Movimento è un amico dell'estabilishment con Conte amico di Guido Alpa, con i candidati massoni e Mauro Vaglio, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, capo della iniziativa Noi Professionisti con i liberi professionisti portati a spasso a Roma a fare la figura da imbecilli e frequentatore di Cassa Forense per il quale si candida a continuare il saccheggio con il patrimonio.

Nonostante queste premesse, la proposta di taglio della quota retributiva delle pensioni passate e future ha una logica totalmente condivisibile, anzi ineccepibile in quanto, come ha dichiarato anche Di Maio, la proposta del contributo di solidarietà suggerito dalla Fornero, rischia di essere incostituzionale.

Il ricalcolo della pensione retributiva, fatto nel modo indicato è inceccepibile in quanto estende il principio del metodo di calcolo contributivo ossia il montante contributivo individuale viene spalmato sugli anni di speranza di vita adottando le tabelle della riforma delle pensioni Dini relative appunto al metodo di calcolo contributivo.

Il limite della proposta è che si riduce l'intervento alla quota di pensione superiore a 4000 euro quando dovrebbe essere applicata a tutti, a partire dai baby pensionati.

Si dirà che poi si colpiscono le pensioni minime ma solo ricalcolando equamente tutte le pensioni con un metodo ineccepibile si ristabilisce l'equità.

Poi, se si vuole garantire un minimo per uscire dalla soglia di povertà, il risparmio sarà utilizzato per reintegrare le pensioni dovute fino alla cosiddetta pensione di cittadinanza in modo che ognuno capisce quale è il vero intervento di solidarietà in capo allo Stato.

Un altro aspetto interessante della proposta è l'avversione della stampa che si è scatenata con le più fantasiose puttanate.

Chiariamo che la proposta interessa meno dell'1% dei pensionati ma viene osteggiata dal 100% della stampa, tanto per far capire l'élite che controlla l'informazione.

Il primo posto va comunque assegnato al Fatto Quotidiano che con un articolo non firmato fa una serie di accuse al Movimento 5 Stelle che fanno capire come funziona la costruzione della verità nel conflitto sociale legale.

Il fatto quotidiano

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