Salvatore Magra

Da const.

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2019 09 01[modifica | modifica sorgente]

sono in pace e vivo gioiosamente il momento qualsiasi esso sia. Quindi come vedi si tratta del livello di consapevolezza con cui si affronta la Vita. Si tratta del livello di consapevolezza con cui si affronta la Vita. Ti dico questo per mostrare che, quali che siano le condizioni della Vita, non siamo mai condannati a soffrire. È il personaggio che crediamo di essere che è nel conflitto, ma se Vediamo ciò che realmente siamo ci troviamo liberati.è possibile, sviluppando la consapevolezza, uscire dalla sofferenza. si tratta di non dare retta alle ossessioni della mente e di cercare la quiete interiore, procedendo così in ogni esperienza di Vita


Prof antonio di grado :Monastero dei Benedettini, ieri: dibattito fra i candidati alla carica di Rettore. Un bel po' di noia, troppe esitazioni a fare i conti con l'università "bandita". Svetta Priolo, il più competente, il più efficace, il più applaudito. E diverte Calabrese, il più frizzante, il più "diverso". Ma non si vola alto, non si sogna, non si imprime uno scatto di reni al corpo dolente dell'ateneo infermo. Non si mette in discussione il "sistema", non si prefigurano assetti diversi e più respirabili, vette all'altezza di sei secoli di storia. C'ero anch'io, che pure fra tre mesi raggiungerò l'agognato approdo del pensionamento, e non potevo certo immaginare di dover votare ancora una volta. Accanto a me, a scambiarci commenti e battute, c'è l'amico Fernando Gioviale, che in pensione è già, ma come ogni ex docente già consacrato a una missione non può esimersi dal partecipare, dall'accalorarsi, dal prender partito. E dunque voterò, nella calura agostana (ma certo non in t-shirt, bermuda e infradito come qualche deprecabile collega delle ultime generazioni). E voterò con convinzione Francesco Priolo, fisico di grande prestigio e ottimo ex direttore della Scuola superiore, poi toglierò il disturbo. Ma continuerò a sognare una università diversa: quella italiana tutta, ché Catania non è affatto un caso a parte, e "bandito" o assolto, o meglio riformato, dovrebbe essere ogni ateneo della penisola, avvezzo alle medesime pratiche, giuste o sbagliate che siano. Continuerò a sognare una università di menti libere e appassionate, di felice e fruttuosa interazione con gli studenti, di studio disinteressato e dilettevole. Senza marpioni, senza duci e ducetti, senza anchilosate gerarchie e grottesche burocrazie, senza crediti e senza Anvur, senza penosi meccanismi di carriera e senza alcuna incompatibilità o contraddizione tra una legittima cooptazione e una doverosa, e oggettiva e controllabile, valutazione del merito. E infine senza quel primato delle tecniche sul pensiero critico, e delle logiche aziendali e di mercato sulla libera ricerca, che l'ha ridotta all'agonia più di questo o quel concorso pilotato, più di questo o quel docente chiacchierato.


Quella del commissariamento è la più mostruosa balla che quattro forcaioli possano inventare. E il fatto che per la prima volta ci siano ben 5 candidati di idee e provenienze diverse dimostra che di tutto si tratta tranne che di un'elezione frettolosa e antidemocratica.( prof Antonio di grado)


Salvatore Magra gli ho appena lasciato sul profilo questo commento : "Quello che è finora emerso dall'inchiesta è solo la punta dell'iceberg...ci saranno altri coinvolti..preparatevi, ne vedrete tutti delle belle, e non solo all'ateneo di Catania. Questo commento di Di Grado non è né carne né pesce, il solito commento generale e vago, buono per tutte le occasioni, per rimanere in piedi comunque, che vinca il senso di giustizia o che abbia la meglio l'impunità..auguri a voi che rimanete sempre in auge con qualsiasi rettore e con qualsiasi governo..questo genere di discorso non mi appartiene e non ha nulla a che vedere con una reale università del cambiamento..oggi serve una discontinuità netta e totale, un commissariamento, un vero dibattito su metodi e contenuti e poi magari tra un bel po', con una comunità più consapevole, parlando alla cittadinanza e non ai soliti addetti ai lavori che se la cantano e se la suonano da soli, si potrà fare una elezione aperta, vera, democratica, con candidati VERI"


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