Scuola di spoliazione legale

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Istituzione della Scuola di spoliazione legale[modifica | modifica sorgente]

Art. 24 bis D.L. 237/2016


Art. 24-bis (( (Disposizioni generali concernenti l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale) ))

((1. Le disposizioni del presente articolo prevedono misure ed interventi intesi a sviluppare l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Tali disposizioni assicurano l'efficacia, l'efficienza e la sistematicita' delle azioni dei soggetti pubblici e privati in tema di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale e riconoscono l'importanza dell'educazione finanziaria quale strumento per la tutela del consumatore e per un utilizzo piu' consapevole degli strumenti e dei servizi finanziari offerti dal mercato.

2. In conformita' con la definizione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), per educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, ai fini del presente articolo, si intende il processo attraverso il quale le persone migliorano la loro comprensione degli strumenti e dei prodotti finanziari e sviluppano le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunita' finanziarie.

3. Il Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, adotta, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il programma per una "Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale".

La Strategia nazionale si conforma ai seguenti principi:

a) organizzare in modo sistematico il coordinamento dei soggetti pubblici e, eventualmente su base volontaria, dei soggetti privati gia' attivi nella materia, ovvero di quelli che saranno attivati dal programma, garantendo che gli interventi siano continui nel tempo, promuovendo lo scambio di informazioni tra i soggetti e la diffusione delle relative esperienze, competenze e buone pratiche, e definendo le modalita' con cui le iniziative di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale possano entrare in sinergia e collegarsi con le attivita' proprie del sistema nazionale dell'istruzione;

b) definire le politiche nazionali in materia di comunicazione e di diffusione di informazioni volte a promuovere l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale;

c) prevedere la possibilita' di stipulare convenzioni atte a promuovere interventi di formazione con associazioni rappresentative di categorie produttive, ordini professionali, associazioni dei consumatori, organizzazioni senza fini di lucro e universita', anche con la partecipazione degli enti territoriali.

4. Lo schema del programma di cui al comma 3 e' trasmesso alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che sono resi entro il termine di trenta giorni dalla data di trasmissione. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente lo schema del programma alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. I pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari sono espressi entro trenta giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine il programma puo' comunque essere adottato.

5. Il Governo trasmette annualmente alle Camere entro il 31 luglio una relazione sullo stato di attuazione della Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. La relazione puo' contenere le eventuali proposte di modifica e di aggiornamento del programma di cui al comma 3, da adottare con le medesime procedure previste al comma 4.

6. Per l'attuazione della Strategia nazionale di cui al comma 3, con decreto da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e con il Ministro dello sviluppo economico, istituisce il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attivita' di educazione finanziaria, con il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria.

7. Dall'istituzione del Comitato di cui al comma 6 non devono derivare oneri a carico della finanza pubblica.

8. Il Comitato, composto da undici membri, e' presieduto da un direttore, nominato dal Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, scelto fra personalita' con comprovate competenze ed esperienza nel settore. I membri diversi dal direttore, anch'essi scelti fra personalita' con comprovate competenze ed esperienza nel settore, sono designati: uno dal Ministro dell'economia e delle finanze, uno dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, uno dal Ministro dello sviluppo economico, uno dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, uno dalla Banca d'Italia, uno dalla Commissione nazionale per le societa' e la borsa (CONSOB), uno dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), uno dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), uno dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, uno dall'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei consulenti finanziari (OCF). I membri del Comitato, nonche' il direttore, durano in carica tre anni e l'incarico puo' essere rinnovato una sola volta.

9. Il Comitato opera attraverso riunioni periodiche, prevedendo, ove necessario, la costituzione di specifici gruppi di ricerca cui possono partecipare accademici e esperti nella materia. La partecipazione al Comitato non da' titolo ad alcun emolumento o compenso o gettone di presenza.

10. Il Comitato ha il compito di individuare obiettivi misurabili, programmi e azioni da porre in essere, valorizzando le esperienze, le competenze e le iniziative maturate dai soggetti attivi sul territorio nazionale e favorendo la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati.

11. Agli oneri derivanti dalle attivita' del Comitato, nel limite di un milione di euro annui a decorrere dall'anno 2017, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2017-2019, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2017, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio)).

Il grande imbonitore[modifica | modifica sorgente]

http://www.quellocheconta.gov.it/it/


Intanto a Firenze[modifica | modifica sorgente]

20191018 Scirè

Questa è l’Italia che non vogliamo, questa è l'università che non vogliamo. Si è superata la soglia del ridicolo di fronte a cittadini sempre più attoniti. Li ricordate i docenti coinvolti come imputati in un processo tuttora in corso al tribunale di Firenze a seguito dell’inchiesta della procura fiorentina, accusati dei reati di abuso di ufficio, frode e truffa, corruzione in atti pubblici, induzione indebita sui concorsi pilotati e sulla vicenda dell’abilitazione scientifica truccata per il settore di diritto tributario? Ebbene questi signori - come ricorda oggi un articolo sul "Fatto quotidiano" dal titolo “Seminario sul giusto processo, in cattedra vanno gli imputati” - sono stati invitati come relatori d’eccezione per una sorta di corso di aggiornamento per specialisti di diritto tributario, avvocati e magistrati, ad un convegno organizzato a Firenze, patria della massoneria accademica (e Catania non è da meno). Ma c’è di più: il rettore dell’ateneo di Firenze, che, nonostante l’università sia stata danneggiata enormemente a livello di immagine dai comportamenti di quei docenti, non solo non si è costituto parte civile al processo (neppure il Miur finora lo ha fatto, c'è tempo fino al 25 ottobre), a differenza di quanto aveva annunciato in pompa magna quando esplose pubblicamente l’inchiesta sui giornali, ma, udite udite, farà i saluti istituzionali al suddetto incontro previsto il 15 novembre a Villa Ruspoli. Non so se mi sono spiegato bene... in sostanza siamo all’assurdo, al paradosso: chi è imputato di reati pesanti terrà seminari sulle sanzioni e il giusto processo! Fatto salvo il diritto di ognuno ad esprimersi, occorre contrapporsi a queste azioni non opportune che destabilizzano totalmente i cittadini onesti, che fanno perdere la speranza sulla capacità di un intero paese e delle sue istituzioni di dare segnali di esempio, di moralità, di giustizia, invece di far passare il messaggio devastante che chi commette reati addirittura ottiene le promozioni, la visibilità, mantiene inalterato il suo potere. No, non è possibile andare avanti così... Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo denuncia pubblicamente e si oppone a questi gravi messaggi e soprattutto lavorerà per una vera rivoluzione della mentalità e culturale, in parte già in atto, al fianco di tutte le persone oneste che vorranno cambiare le cose in questo disastrato paese. Da qualcosa occorrerà ripartire: ricominciamo dal nostro esempio!




https://www.roars.it/online/the-italian-scientific-miracle-is-an-illusion/ https://www.roars.it/online/scandalo-tributaristi-anvur-era-davvero-andata-contro-le-baronie/



2020 01 12[modifica | modifica sorgente]

http://www.mef.gov.it/ministero/comitati/comitato-educazione-finanziaria/index.html

Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

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