Spoliazione del pensiero
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"Il potere è infliggere dolore e umiliazione. Il potere è ridurre in brandelli la mente delle persone e ricomporla a tuo piacimento".
(G. Orwell, 1984)
"Quando tutti pensano allo stesso modo, nessuno sta pensando".
Walter Lippman
“Ma anche – ha detto - ci sono i peccati dei media! Mi permetto di parlare un po’ di questo. Per me, i peccati dei media, i più grossi, sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Queste due ultime sono gravi! Ma non tanto pericolose come la prima”.
cit. Papa Francesco 22 marzo 2014
Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza.
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Questo è il modulo più impegnativo di tutto il libro.
Si può pensare alla spoliazione del pensiero in un mondo libero come il nostro? Con tutti gli strumenti di comunicazione dalla stampa al web?
Per di più di un bene intangibile come il pensiero, le idee, i ragionamenti, si possono rubare?
Se torno indietro di 4 anni al 2012, quando ho incominciato a documentarmi sulla previdenza dei liberi professionisti, posso dire che per decenni sono stato tenuto all'oscuro di tutto.
Ma come, vi chiederete.
Grazie al mio professore, del quale avevo la massima stima, che a cadenza regolare, per decenni ha diffuso un bollettino su Inarcassa dove scrivendo vagonate di notizie, in realtà non mi aveva mai chiarito nulla e fatto capire nulla.
Ma fino al 2012, fino alla famosa riforma delle pensioni Fornero, art. 24 comma 24 del decreto Salva Italia, Inarcassa era un paradiso in terra, il top della gestione finanziaria, una novella Re Mida che trasformava i contributi obbligatori in pensioni da 4 a 8 volte il valore versato.
Poi qualcosa è cambiato e si sono accorti che Inarcassa, insieme alle altre 18 casse di previdenza dei liberi professionisti,era nel decreto "Salva Italia" cioè tra le istituzioni dello Stato Italiano che andavano totalmente riformate per evitare la bancarotta immediata dello Stato.
Ma come, fino ad un minuto prima erano il top della sana amministrazione e, nel caso di Inarcassa, era stata oggetto di una riforma previdenziale nel 2010 che però non entrerà mai in vigore per la sua insufficienza.
Che cosa significano queste riflessioni? Un bene per essere rubato prima deve essere posseduto dal proprietario, ma può essere rubato anche un bene destinato ad un proprietario prima che questi ne venga in possesso.
Le élite riescono a rubare il pensiero ai saccheggiati facendo in modo che non vengano mai in possesso di quello che gli spetta se fossero istruiti come una amministrazione pubblica ha il dovere di fare.
La spoliazione del pensiero parte sempre dalle amministrazioni pubbliche in quanto chi amministra non si sogna di istruire chi dovrà essere saccheggiato anche materialmente.
Quindi quando gli esperti parlano di disinformazione, di asimmetria informativa, di inganni, fallacie, sofismi, ignoranza istruita, di costruzione della verità, di truffa semantica, in realtà il fine è la spoliazione del pensiero che consiste nel non far conoscere quello che un cittadino ha il diritto di conoscere.
Quindi il primo punto è che la spoliazione del pensiero è legata alla spoliazione legale e quindi al patrimonio preda.
Le istituzioni che devono fare questa disinformazione, sono le stesse che fanno informazione in tutti gli altri campi della scienza.
Proprio come nel caso di leggi di spoliazione legale, a fianco delle leggi ordinarie che rispettano la Costituzione ed il patto sociale ci sono leggi di spoliazione legale, così nel caso della spoliazione del pensiero, a fianco di una corretta informazione in altri innumerevoli campi si cela la disinformazione in quelli legati al saccheggio.
Vediamo quindi che nel campo della finanza molte istituzioni sono interessate alla divulgazione della informazione.
L'istituto Treccani è una società per azioni le cui quote sono detenute principalmente da banche.
Pensiero unico contro pensiero critico[modifica | modifica sorgente]
Interruzione della catena del sapere[modifica | modifica sorgente]
Core belief e dissonanza cognitiva[modifica | modifica sorgente]
Prima di entrare nel vivo della discussione sulla spoliazione del pensiero bisogna analizzare alcuni aspetti psicologici della questione.
La singola persona si caratterizza per le convinzioni intime che la distinguono e ne definiscono la personalità.
In lingua inglese dette convinzioni intime si possono definire core belief.
Alcuni tendono a tradurre il termine come "valori fondamentali" ma secondo me non vi è chiarezza con quanto contenuto dei termini nella lingua inglese.
Valori fondamentali fa riferimento a principi morali, quindi di alta valenza mentre le convinzioni intime possono essere patrimonio di una singola persona in quanto derivanti dalla propria storia mentre i valori fondamentali attengono a comportamenti sociali diffusi o perlomeno si spera che siano tali.
La singola persona si fa quindi delle fortissime convinzioni che fanno parte del suo essere come persona prima ancora di essere basate su specifiche conoscenze o su una cultura tecnica riconosciuta universalmente.
La spoliazione del pensiero approfitta di questa caratteristica psicologica che lega le convinzioni intime alla persona e fonda la sua azione nell'inculcare profonde convinzioni errate dal punto di vista tecnico culturale e scientifico fino al punto da portare la persona in errore e poterla spogliare prima del pensiero e poi del patrimonio.
Tutto quello che nel seguito è specificato come ignoranza istruita o come potere dell'ignoranza o come costruzione della verità o come glossario della neolingua previdenziale ha il fine specifico di inculcare delle convinzioni intime nel campo della previdenza sociale del tutto errate fuorvianti al fine di poter poi sfruttare questa ignoranza con ulteriori fallacie menzogne truffe che permettono l'applicazione della spoliazione legale vera e propria.
Quando si sono inculcate delle convinzioni profondissime è difficile per chi vuole trasmettere la cultura corretta confutarle in quanto le nuove conoscenze andando in contrasto con le più intime convinzioni e la persona la vanno a mettere in discussione non come conoscenze ma come persona e da un punto di vista psicologico creano un conflitto intimo che viene definito dissonanza cognitiva.
In questo caso accettare le nuove teorie che mettono in discussione le più intime convinzioni non cambiano soltanto un punto di vista tecnico scientifico ma si configurano come una trasformazione della persona.
Un esempio pratico si ha nella definizione dei contributi previdenziali obbligatori per le assicurazioni sociali obbligatorie ove chi è interessato alla spoliazione legale tende a nascondere la natura giuridica di imposta preferendo il termine della neolingua risparmio previdenziale.
In aggiunta a ciò, la gestione di queste imposte non sarà fatta da amministrazioni pubbliche dello Stato bensì da enti privati.
Con la doppia convinzione "risparmio" e "privato" è difficile spiegare al saccheggiato che le imposte che paga servono per le pensioni paghi uno e prendi 8.
Il saccheggiato non puoi accettare l'idea per cui è stato preso in giro fin da quando si è iscritto nella cassa previdenza del libero professionista e per di più da colleghi che conosce e che fanno i delegati.
Accettare la nuova visione significa prendere atto della funzione sociale dello Stato che gestisce le prestazioni sociali in denaro quali sono le pensioni per 18 milioni di persone pagandole mensilmente per buona parte della vita.
Ecco quindi che l'elite gestiscono, prima ancora che la spoliazione legale, la spoliazione del pensiero applicandosi nella coltivazione delle convinzioni personali di saccheggiati gestendo accuratamente pubblicazioni specializzate, convegni, stampa nazionale, televisione, al punto che le convinzioni intime diventano inscalfibili.
Quando una persona è immersa in un ambiente che diffonde in maniera coordinata le stesse menzogne il singolo che voglia affermare il contrario diventa un complottista se va bene, oppure lo scemo del villaggio.
Capire chi ha interesse nella spoliazione del pensiero[modifica | modifica sorgente]
Il passaggio fondamentale per capire se il tuo interlocutore sta praticando la spoliazione del pensiero è che devi essere almeno preparato ad un livello simile se non superiore.
Nessuno di quelli che praticano la spoliazione del pensiero ha interesse sul fatto di istruire i saccheggiati, è abbastanza ovvia la considerazione, quindi solo con una auto istruzione si può sperare di arrivare al loro livello.
Altro punto da capire è che chi sta praticando la spoliazione del pensiero nei tuoi confronti, nel momento in cui ti relazioni con lui, lo fa perché è legato ad uno dei tanti gruppi di potere: massoneria, partito politico, finanza ecc. ecc.
Nessuna persona intellettualmente onesta, che sia anche un politico, un professore universitario che si esprime in base alle proprie competenze e convinzioni, nel momento in cui inizia un confronto e quindi un dialogo può essere interessato a portare avanti la spoliazione del pensiero.
Qualsiasi politico, professore univesitario, massone, finanziere, banchiere, amministratore, che si muove solo in base agli interessi del gruppo di potere con cui si relaziona, è interessato solo a gestire il dialogo nei termini di spoliazione del pensiero.
Il pensiero complesso[modifica | modifica sorgente]
Da tempo si tende ad analizzare la società pensando che ha raggiunto livelli di complessità tali per cui solo chi ha gli strumenti per capire tale complessità riesce ad essere partecipe agli straordinari sviluppi che la tecnologia ci offre.
Quindi si pensa che la responsabilizzazione della persona/cittadino sia possibile grazie ad una educazione/istruzione che sia al passo con la nuova complessità.
In realtà questa finta complessità ha solo la funzione di sviluppare la spoliazione del pensiero ossia l'esatto opposto di chi si propone come scopritore delle nuove competenze per la cittadinanza consapevole.
Lo schema è semplice: un argomento è troppo complesso per essere reso fruibile al comune cittadino per cui questo campo viene lasciato agli esperti.
Gli esperti sono legati ai gruppi di potere.
I gruppi di potere coltivano, per il tramite degli esperti, la spoliazione del pensiero e quindi la spoliazione legale.[2]
Le regole per la spoliazione del pensiero[modifica | modifica sorgente]
Mi è capitato di vedermi censurare il lavoro svolto in spazi web gestiti da altri. Quando protestavo per le cancellazioni mi è venuta spontanea la domanda: Perché hai il diritto di cancellare quanto ho fatto e la risposta immediata è stata: In base alle regole che la comunità si è data.
Questa risposta mi ha chiarito l'importanza delle regole in una comunità. Infatti, in tutte le comunità ove avviene la spoliazione legale e la spoliazione del pensiero, le regole "democratiche" che ho sperimentato sono sostanzialmente antidemocratiche, vengono violate correntemente e i rappresentanti che le attuano sono stati eletti con regole totalmente antidemocratiche da un elettorato che non rappresenta la collettività.
La realtà non esiste[modifica | modifica sorgente]
Il risultato fondamentale della spoliazione del pensiero è che le élite si permettono di vivere descrivendo una realtà che non esiste come al tempo del sistema tolemaico.
Quindi se si descrive e si fa vivere la massa dei saccheggiati descrivendo una realtà che non esiste, allo stesso tempo la realtà, quella che esiste, di fatto non esiste più.
Se la regola è che il sole gira intorno alla terra, la realtà della terra che gira intorno al sole non esiste più.
Le strane regole di Wikipedia[modifica | modifica sorgente]
Al fianco di queste istituzioni finanziarie si è affermata Wikipedia come fonte del sapere.
E' importante sapere alcune cose che si celano dietro allo slogan "L'enciclopedia libera e collaborativa" per rendersi conto di cosa può o non può contenere.
Documenti[modifica | modifica sorgente]
https://gabriellafilippone.blogspot.com/2019/06/totalitarismo-globale-e-manipolazione.html?m=1
ilGiornale.it: Con la scusa dell'odio ci imbavagliano. http://www.ilgiornale.it/news/cronache/scusa-dellodio-ci-imbavagliano-1700352.html