Terzo pilastro della previdenza

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Il terzo pilastro della previdenza, nel campo dei sistemi pensionistici è una definizione introdotta in una pubblicazione della World Bank nel 1994 per indicare sinteticamente i sistemi pensionistici privati volontari finanziati con i contributi volontari ed a gestione privata.

Nella maggioranza dei paesi OCSE i sistemi pensionistici privati sono gestiti con un patrimonio di previdenza nel rispetto del principio della capitalizzazione integrale.

Il sistema obbligatori privato attua quindi politiche di redistribuzione dei redditi su base attuariale.

In Italia il terzo pilastro della previdenza corrisponde al sistema pensionistico privato in Italia.

Classificazione dei sistemi pensionistici secondo la World Bank[modifica | modifica sorgente]

E' in uso una classificazione dei sistemi pensionistici scaturita da una pubblicazione della World Bank del 1994 "Adverting the Old Age Crisis".[1]

Pilastro 1 Un sistema obbligatori pubblico finanziato con le tasse con gestione pubblica e quindi su politiche di redistribuzione dei redditi con eventuale patrimonio per superare deficit di cassa temporanei;

Pilastro 2 Un sistema obbligatorio privatamente gestito con patrimonio di previdenza e quindi su politiche di dei risparmi redistribuzione dei risparmi capitalizzati;

Pilastro 3 Un sistema volontario privatamente gestito con patrimonio di previdenza, che gestisce i risparmi privati.

Successivamente tale classificazione è stata integrata e specificata:

Pilastro 0 Una pensione base finanziata con il gettito fiscale che può essere universale o sulla prova dei mezzi;

Pilastro 1 Un sistema pensionistico pubblico obbligatorio che è finanziato con il gettito fiscale e in alcuni casi gestito con delle riserve finanziarie;

Pilastro 2 Un sistema obbligatorio su base corporativa o individuale con patrimonio di previdenza (fully funded);

Pilastro 3 Un sistema volontario su base corporativa o individuale con patrimonio di previdenza (fully funded), che gestisce i risparmi privati.

Pilastro 4 Un sistema volontario fuori dei sistemi pensionistici con accesso ad una varietà di strumenti finanziari e non finanziari.

Perché la divisione della previdenza in più pilastri[modifica | modifica sorgente]

Nel secondo dopoguerra, nel mondo occidentale si sono sviluppati dei sistemi pensionistici pubblici molto generosi che sul finire del secolo sono andati in crisi finanziaria. Tale crisi è dipesa dalla fine della crescita economica sulla quale si basava la remunerazione da crescita economica dei sistema pensionistici pubblici a redistribuzione dei tributi.

Nel caso italiano ad esempio, con il metodo di calcolo retributivo, in alcuni casi lo Stato, attraverso suoi enti pubblici restituiva anche otto volte i contributi versati.

La World Bank, denunciando l'insostenibilità finanziaria di tali schemi prospettava una modalità di uscita dai sistemi pensionistici pubblici individuando una diversa allocazione delle risorse destinate alla previdenza in modo da permettere alle persone di più alto reddito di mantenere un più elevato standard di vita in fase di ritiro, sfilandosi dalla contribuzione al sistema pensionistico pubblico con l'introduzione del massimale di contribuzione.

Il sistema pensionistico pubblico è destinato per ragioni di sostenibilità fiscale del sistema pensionistico pubblico ad un relativo ridimensionamento, si è pensato di far sviluppare nei vari paesi ulteriori sistemi pensionistici obbligatori o volontari occupazionali o meno a gestione privata e a capitalizzazione.

Il sistema pensionistico privato occupazionale a capitalizzazione è stato definito dalla World Bank secondo pilastro della previdenza.

Il sistema pensionistico privato volontario a capitalizzazione è stato definito dalla World Bank terzo pilastro della previdenza.

Nel caso italiano è stato implementato solo il primo ed il terzo pilastro in quanto la contribuzione obbligatoria assorbe già una quota elevatissima di reddito in rapporto agli altri paesi OCSE.

Quindi il terzo pilastro si è sviluppato in Italia in larga parte a sostegno delle fasce di reddito più elevate che hanno usufruito anche di incentivi fiscali su base regressiva tipici dei meccanismi di saccheggio legale.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Averting the Old Age Crisis (PDF), in World Bank, 1994.
    «pag. 12».

Web[modifica | modifica sorgente]


Documenti[modifica | modifica sorgente]

https://www.ilsole24ore.com/art/padula-covip-adesioni-online-e-ripensare-silenzioassenso-rilanciare-adesioni-fondi-pensione-ADqaX66


Collegamenti[modifica | modifica sorgente]




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