Trasparenza e merito

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https://www.trasparenzaemerito.org/post/anac-condanna-un-dirigente-al-pagamento-di-una-multa-per-ritorsione-contro-un-whistleblower

https://www.trasparenzaemerito.org/post/radio-cusano-zuorro-il-vincitore-mai-assunto-anche-il-tar-mi-d%C3%A0-ragione-ma-sapienza-si-oppone



2020 01 18[modifica | modifica sorgente]

E’ una VERGOGNA assoluta. Le istituzioni di questo paese lasciano solo chi, come me, ha denunciato ed ha ottenuto le sentenze di condanna e per questa ragione è rimasto fuori da tutto e dall’università e premiano con soldi chi commette i reati, quello che ha detto (con intercettazioni alla mano) “gli STRONZI DA SCHIACCHIARE”. (cioè coloro che si presentano al concorso pubblico senza chiedere il permesso a lor signori). A Barone viene riconosciuto un PREMIO dallo Stato per aver truccato dei concorsi, mentre io che ho denunciato con coraggio sono tuttora A SPASSO, senza lavoro. Questo è uno Stato che uccide gli onesti e premia chi abusa del proprio potere. Raccontatelo ai vostri figli. Oggi è la giornata in memoria di Norman Zarcone ( Inneres Auge )il giovane universitario che anni fa si è ucciso proprio per colpa di un sistema mafio-massonico all’università. A Catanzaro e a Catania si ricorda l'esempio eroico del magistrato Gratteri, al quale tutti dobbiamo far sentire il nostro appoggio per non lasciarlo solo, perché rischia ogni giorno la morte battendosi contro i poteri massonici e mafiosi. Ricordatevi sempre e solo dei giusti. Non mi rivolgo più alla politica, ne ho viste troppe da parte di qualsiasi parte, governo opposizione, destra o sinistra, che usa solo le storie della gente comune per farsi propaganda, mi rivolgo direttamente e solo a tutti i cittadini onesti e giusti. RIBELLATEVI, fatevi sentire, alzate la voce, costringete i politicanti a revocare questo iniquo e vergognoso provvedimento che è l’esempio plastico della mala politica e della mala università - l’UNIVERISITA' è una cosa troppo importante per essere lasciata in mano a certi personaggi -, se non per voi fatelo per il futuro dei vostri figli! Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo http://www.sudpress.it/regione-presidente-musumeci-ma-le-sembra-il-caso-di-conferire-incarico-ad-un-indagato/



2020 01 16[modifica | modifica sorgente]

Allora amici e amiche sentite questa. Direi che dopo questa si può anche chiudere la baracca della decenza di questo Paese. C’è un signore che si chiama Giuseppe Barone (detto Uccio), docente di storia contemporanea, ora in pensione, che è stato direttore per molti anni del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Catania. Ebbene, questo signore, secondo la Procura e secondo quanto sta emergendo dalle indagini (fatte di documenti, intercettazioni, video, etc) sarebbe tra i partecipanti, in qualità appunto di “partecipe”, di una associazione illecita composta da docenti universitari (con tanto di capo, promotori, etc) che consentiva di controllare i principali organi collegiali dell’ateneo catanese, di mantenere il controllo su tutti bandi universitari e di sanzionare le condotte dei soggetti estranei che tentavano di partecipare liberamente ai concorsi pubblici. Nella fattispecie, il signor Barone avrebbe ricoperto la carica di determinatore e concorrente materiale, ovvero induceva l’ex rettore Pignataro a promuovere la chiamata di suo figlio in qualità di direttore di dipartimento, mentre in un altro caso, in concorso con il candidato vincitore del concorso stesso, avrebbe procurato ingiusto danno agli altri partecipanti al concorso (i famosi “stronzi da schiacciare” delle intercettazioni) e ingiusto vantaggio al candidato vincitore giacché concordavano preventivamente l’esito dello stesso concorso, contattando i commissari per acquisire la loro disponibilità all’esito predeterminato, e insieme al candidato vincitore redigeva i verbali della commissione. Ora sentite bene cosa è successo, aprire bene le orecchie e aguzzate la vista. Questa persona anziché attendere l’esito del processo in silenzio come farebbe chiunque, difendendosi con gli avvocati nei tribunali, ha ricevuto qualche giorno fa niente meno che un premio, un incarico per 12 mila euro di fondi pubblici conferitogli dal presidente della Regione Sicilia Musumeci, per uno studio sui moti carbonari, in virtù niente meno che della "professionalità del soggetto incaricato". Poi c'è invece chi avrebbe dovuto vincere un concorso ma non lo ha vinto perché qualcuno lo ha truccato e nonostante tutte le sentenze della magistratura (amministrativa e penale) rimane tutt'oggi fuori dall'università perché gestita proprio con quei metodi evidenziati dalle indagini. Nessuno commento se non una parola: ribrezzo. Come può un giovane cittadino o studente universitario avere fiducia nella politica e nell’università di fronte agli atti descritti nelle carte della Procura e quando chi è accusato di condotte illecite di questa portata viene addirittura premiato? Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo

https://www.focusicilia.it/2020/01/16/incarico-a-barone-suriano-uno-schiaffo-a-meritocrazia-e-legalita/

La massoneria era il motore dei moti, avranno chiamato un membro esperto. Sono anni che dico di studiare la massoneria, ci si trova lavoro, è indubbio

2019 01 15[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/tra-me-chiede-al-miur-una-commissione-di-inchiesta-e-atti-concreti-contro-il-reclutamento-truccato

2019 10 07[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/la-sapienza-in-testa-nei-ranking-e-anche-nelle-irregolarit%C3%A0-ai-concorsi LA SAGRA CONTINUA

"Il concorso in cui Conte è diventato professore ordinario nel 2002 potrebbe essere viziato da una grave incompatibilità. Nella commissione che lo ha giudicato c'era il professor Guido Alpa? Alpa non era definito nello stesso CV inviato da Conte alle Camere, socio dello stesso Presidente del Consiglio? I dubbi rilanciati dal quotidiano La Repubblica meritano un immediato chiarimento. Conte venga in aula a rispondere subito ai tanti dubbi". È quanto si legge in un'interrogazione urgente del gruppo del Pd di Palazzo Madama.

E oggi anche il vicepresidente della Camera Ettore Rosato chiede a Conte di venire in Parlamento a chiarire: "Io e Alpa saremmo stati incaricati dal Garante Privacy, nel 2001, di difenderlo in un giudizio contro la Rai, quindi prima del concorso. Verissimo". Così il premier Conte ammette oggi a Repubblica il rapporto con quel prof. Alpa che poi lo promosse al concorso per la cattedra universitaria. A voi sembra normale? Un socio - dal 2002 avevano un studio insieme - che poi ti giudica in un concorso pubblico? Lui che è premier non può lasciare dubbi su quella nomina. Venga in Parlamento a chiarire".

https://www.repubblica.it/politica/2018/10/08/news/cattedra_universita_premier_conte_interrogazione_pd-208490546/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1

2019 10 08[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/cdc-il-commissario-che-non-si-astiene-in-presenza-di-conflitto-di-interessi-commette-danno-erariale D'ora in poi i membri delle commissioni dei concorsi universitari dovranno stare molto, molto attenti. Non tanto perché lo dice Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo che su certe questioni batte e ribatte giorno dopo giorno. Ma perché lo dice una epocale sentenza della Procura Generale della Corte dei Conti, depositata il 1 ottobre, e che rendiamo nota a tutti perché dimostra che le nostre battaglie portano sempre, se non è oggi è domani, importanti risultati per la collettività. Si tratta del tema, da noi più volte sollevato in ricorsi e denunce, del conflitto di interessi tra valutatori e valutati ai concorsi pubblici. Ebbene, secondo le motivazioni della sentenza n. 352 del 2019, il PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE di concorso che non si sia astenuto in presenza di un CONFLITTO DI INTERESSI anche potenziale, conflitto confermato dal giudice amministrativo che lo ha annullato, è responsabile di DANNO ERARIALE. La quantificazione del danno subito ammonta a tutte le spese inutilmente sostenute per la procedura concorsuale illegittima (le spese per l'indizione del concorso, quelle per il personale impiegato e, infine, le spese legali pagate dall'ente nel contenzioso amministrativo). La Procura Generale della Corte dei Conti ha infatti rinviato a giudizio il dirigente nominato presidente di una commissione di concorso, reo di non aver evidenziato sin dall'inizio il conflitto di interessi con due candidati (riferito sia a un legame professionale stabile con un candidato, sia al legame sentimentale tra un'altra candidata e il figlio). Secondo i giudici contabili si tratta infatti di "violazione dei principi di imparzialità, di trasparenza e di parità di trattamento". Il presidente di commissione avrebbe dovuto evidenziare nella prima riunione utile le possibili situazioni di potenziale incompatibilità con i candidati, anche alla luce delle disposizioni di cui all'articolo 6-bis della legge 241/1990 che impone a tutti i soggetti che, a qualunque titolo, intervengono nel procedimento amministrativo, di astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale. Questo aspetto è stato rilevato sia dalla giustizia amministrativa (Consiglio di Stato, sezione VI, n. 8/1999; Tar Calabria, sezione II, n. 139/2013) che da quella contabile, ed è dunque ormai un dato acquisito dal punto di vista giurisprudenziale. E' bene , dunque, che siano i diretti responsabili degli abusi e non la collettività, i cittadini, a pagare il danno di un concorso irregolare. Si tratta di un ulteriore importantissimo segnale di civiltà giuridica che dovrà mettere in guardia quelle commissioni di concorso e quegli atenei che non rispettano le regole sul conflitto di interessi, abusando di soldi pubblici.

2019 09 26[modifica | modifica sorgente]

ll prossimo che mi viene a raccontare che i sorteggi dei commissari ai concorsi universitari italiani siano reali, veri, regolari come minimo si becca una pernacchia alla Eduardo! Ecco, a proposito di artisti memorabili, mi torna in mente la notissima canzone di Lucio Battisti che faceva “Ancora tu...ma non dovevamo non vederci più?” e che mi permetto di dedicare alla docente in questione... Ricordate che giorni fa avevamo parlato di docenti “pigliatutto” nelle commissioni di concorso, riportando il caso di tre docenti andati in commissioni almeno 4-5 volte in un anno nel loro settore disciplinare, quando invece, l'atto di indirizzo del Miur, avente per oggetto l’aggiornamento al Piano nazionale Anticorruzione, sezione Università, dice chiaramente che un docente può andare in commissione di concorso 2 volte all’anno (al massimo 3 per i settori di ridotta consistenza numerica). Ebbene, sentite questa che ci ha segnalato in mail un nostro collega, e che abbiamo verificato: “Bazzecole! Roba da dilettanti. L’incidenza dei professionisti “pigliatutto”, chiamati a risolvere anche casi spinosi, è ben superiore. Se vogliamo avere un’idea di grandezza, la primatista – the winner is – è questa professoressa, nominata in Commissione ben 11 VOLTE nell’anno del Signore 2019: - Università degli studi della Calabria, DR 93 del 25.01.2019; - Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, DR 183 del 07.03.2019; - Università degli studi di Genova, DR 1005 del 12.03.2019; - Università degli studi di Napoli “Federico II”, DR 905 del 13.03.2019; - Università degli studi di Parma, DR 651/2019 del 14.03.2019; - Università degli studi di Brescia, DR 66/2019 del 06.06.2019; - Università di Camerino, DR 161/2019 del 18.06.2019; - Università di Pisa, DR 1016/2019 del 24.06.2019; - Università degli studi di Cagliari, DR 869 del 01.08.2019; - Politecnico di Torino, DR 892 del 03.09.2019; - Politecnico di Milano, DR 6642 del 18.09.2019."

Il suo settore di appartenenza – ICAR/14, Progettazione architettonica e urbana – non si può certo considerare di ridotta consistenza numerica, essendo eleggibili 77 professori ordinari, 172 Associati e 80 ricercatori a tempo indeterminato. Eppure non può esserci concorso senza che sia presente questa professoressa! Siamo ancora a settembre...e dire che la media è già superiore ad 1 nomina al mese, a questo punto potrebbe anche sperare di migliorare ulteriormente il suo record entro la fine dell'anno. I sorteggi dei commissari di concorso all’Università sarebbero veri eh? Sì, certo, come no, ed io sono Topo Gigio. Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo


https://www.trasparenzaemerito.org/post/ancora-tu-ovvero-i-furbetti-delle-commissioni-nei-concorsi-universitari

2019 09 09[modifica | modifica sorgente]

L'incredibile storia di Paolo Rognini e UniPisa: intervista e denuncia, affinché non accada mai più.

Il suo nome è Paolo Rognini, la sua vicenda viene da lontano, da troppo lontano, ed è l’ennesimo incredibile caso di mala università italiana, sedimentatosi nel corso del tempo.

Paolo, studioso livornese iscritto a "Trasparenza e Merito", ha collaborato, per lunghi anni, a vario titolo con l’Università di Pisa, fruendo di borse di studio, contratti di ricerca, attività seminariali, svolgendo l’attività di cultore della materia prima, ottenendo in affidamento corsi di studio, nel ruolo di professore a contratto, e poi docente di masters di primo e secondo livello, di moduli professionalizzanti, di coordinamento e organizzazione di seminari, in particolare dal 2004 ad oggi. Ha all’attivo molte importanti pubblicazioni accademiche, ed oltre alla docenza, svolge tuttora attività di ricerca e partecipa attivamente a giornate di studio, convegni, congressi ed altre iniziative di carattere scientifico per conto del suo ateneo. Fin qui tutto regolare.

I problemi iniziano nel 2007, in occasione della sua partecipazione ad un concorso per entrare formalmente, come docente strutturato e di ruolo, nell’Università. Viene bandito un posto per ricercatore presso la allora facoltà di Economia dell’ateneo di Pisa per il settore di Geografia Economico Politica (Settore M-MGGR/02). I concorrenti sono solo due: lui e la controparte dei futuri ricorsi. Dopo ben 12 anni da quella data che ha cambiato per sempre la sua vita, ancora oggi non si riescono sciogliere i nodi di una vicenda che ha visto in totale addirittura tre ricorsi, due al Tar ed uno al Consiglio di Stato, tutti vittoriosi. E adesso è iniziata la pratica per il suo quarto e - si spera - ultimo ricorso.

Nel dicembre 2011 il Tar Toscana, per molteplici motivazioni, accoglie il suo ricorso con annullamento delle prove e condanna l’Università di Pisa alle spese. Si arriva così al 2012 dove è la controparte a presentare ricorso al Consiglio di Stato, che però lo respinge. Si ritorna a concorso per la seconda volta, e nonostante l’istanza di ricusazione della commissione, un’istanza alla Commissione Etica di Ateneo per ingiustizia e disparità di trattamento e una segnalazione al Ministero e alla Procura della Repubblica da parte del nostro collega Paolo, tutto rimane invariato e nell’ottobre del 2012 risulta di nuovo vincitrice l’altra candidata, sempre la stessa.

Riparte così il ricorso al Tar, respinto una prima volta ma - e qui siamo nel giugno 2017 - accolto in appello al Consiglio di Stato con annullamento delle prove e condanna , nuovamente, dell’Università di Pisa al pagamento delle spese.

Da quel giugno di due anni fa, nonostante l’esecutività immediata della sentenza, inizia il toto-commissioni: tre, per la precisione, che, appena nominate, stranamente (secondo un classico che si ripete in contenziosi ai concorsi di vari atenei) rassegnano tutte le dimissioni.

Nessuna, evidentemente vuole prendere questa patata bollente ed eseguire correttamente la sentenza, dichiarando vincitore Paolo.

Dopo vari tentativi, finalmente viene nominata un’ultima commissione, che ha come membro Presidente quello stesso di un’altra commissione, quella che ha avanzato di carriera, qualche anno dopo l’ultimo ricorso, la controparte, passata così da ricercatrice a professore associato.

In buona sostanza mentre Paolo, vincitore di plurimi ricorsi dinanzi alla giustizia amministrativa, rimaneva in attesa che venisse eseguita correttamente la sentenza e quindi rinnovata la procedura concorsuale dell’ormai lontano 2007, la controparte, risultata soccombente in quei giudizi, si è vista immediatamente attribuire presso lo stesso ateneo un posto addirittura superiore a quello in precedenza illegittimamente ottenuto. In pratica, mentre Paolo non ha tratto ad oggi alcun beneficio concreto alla sentenza in quesitone, la controparte non ne ha subito alcun effetto negativo, anzi è stata promossa con un’altra procedura.

E si arriva così al marzo del 2019 quando si ripete per la terza volta il concorso che vede stavolta come unico candidato Paolo, visto che la controparte ormai è docente associato e si autoesclude ovviamente dalle prove.

Ebbene, anche senza “competitor”, la nuova commissione messa su dall’Università di Pisa, Paolo come ricercatore a tempo indeterminato proprio sembra non volerlo, con una palese intenzionalità a escluderlo definitivamente con prove addirittura fuori settore, anche se poi, nel frattempo, l’ateneo gli dà un contentino e gli stipula un contratto di docenza presso il Dipartimento di Scienze della Terra, conferendogli un “ottimo con lode” per una tesi di dottorato sulla comunicazione tra scienza e politica.

A questo punto, la vicenda, che era rimasta nell’ombra e non era mai stata resa pubblica per tutti questi anni, viene da lui resa nota. Esce ad agosto un articolo sul Tirreno, una intervista su Rai Toscana, un comunicato sul sito di Tra-Me ed ora una nuova intervista, che vi proponiamo integralmente, andata in onda su un canale della tv toscana.

Questa vicenda, come accaduto purtroppo in tanti altri casi, ha provocato un danno erariale e un complessivo spreco di risorse pubbliche per tutti gli anni investiti nelle attività e nella carriera di Paolo, poi lasciata in sospeso e quindi vanificata nelle aspettative di inserimento in ruolo. C’è poi il comportamento irregolare delle commissioni, sanzionato più volte dai tribunali, e quello dell’ateneo che ha agito in modo da scoraggiare piuttosto che valorizzare la produzione e l’attività del collega.

Ed ecco che si arriva, all’oggi, per la quarta volta, alla presentazione di ricorso al Tar Toscana per ulteriori molteplici motivazioni.

Paolo ha dichiarato nell’intervista: “La spinta per continuare a lottare per tanti anni proviene dalla passione che ho per la ricerca, per i temi di cui mi occupo, in particolare il comportamento umano a carico dell’ambiente, dall’amore che ho per l’insegnamento, mi piace moltissimo il contatto con gli studenti, queste sono le spinte che ti fanno andare avanti e lottare. Non sono per niente pentito, tornassi indietro rifarei tutto perché credo sia giusto, ognuno nel suo piccolo, mettere in luce questi problemi che esistono nel reclutamento universitario italiano”.

Che dire, siamo uniti al fianco di Paolo nella sua importantissima battaglia di giustizia. A questo punto ci rivolgiamo al Miur affinché intervenga, controlli e, se necessario, sanzioni i comportamenti di coloro che hanno frustrato la sua carriera e le sue legittime aspirazioni accademiche.

Guarda l’intera intervista andata in onda su RTV38 Toscana l’8 settembre 2019 Leggi la sentenza del Tar Toscana del 15 dicembre 2011 Leggi la sentenza del Tar Toscana del 5 maggio 2014 Leggi la sentenza del Consiglio di Stato del 30 giugno 2017 (accolto) Leggi la sentenza del Consiglio di Stato del 30 giugno 2017 (infondato per la controparte)

https://www.trasparenzaemerito.org/post/l-incredibile-storia-di-paolo-rognini-e-unipisa-intervista-e-denuncia-affinché-non-accada-mai-più

2019 09 08[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/l-espresso-e-a-catania-l-ateneo-%C3%A8-cosa-loro

https://www.trasparenzaemerito.org/post/la-nazione-unifirenze-bonacchi-avrei-dovuto-mettere-il-suo-nome-sulle-mie-pubblicazioni

2019 09 05[modifica | modifica sorgente]

https://www.repubblica.it/rubriche/la-scuola-siamo-noi/2018/03/21/news/caso_scire_riconosciuto_danno_erariale-191852716/

27 luglio[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/duro-colpo-a-inciuci-ai-concorsi-universitari-ok-del-tribunale-ad-accesso-a-mail-fra-commissari

20 luglio[modifica | modifica sorgente]

Università di Sassari, irregolarità nei concorsi: perquisizioni della Finanza.

Università di Sassari, concorsi irregolari: 5 indagati. Le indagini: i finanzieri si sono messi all'opera già alle prime luci di ieri. Riportiamo la notizia pubblicata in due articoli su "L'Unione Sarda" e "La nuova Sardegna".

"Sono dirette a far luce su una serie di irregolarità che potrebbero essersi verificate nell'ambito di alcuni concorsi le indagini della Procura di Sassari. La Guardia di finanza del Comando provinciale ha eseguito questa mattina i decreti di perquisizione verso cinque persone: dirigenti dei Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze Economiche e Aziendali e docenti dell’Università degli Studi di Sassari. I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria sono stati impegnati fin dalle prime ore del mattino. Le attività si sono svolte nelle abitazioni degli indagati e nei locali dell’Università, con l'obiettivo di acquisire fonti di prova. Le ipotesi di reato sono la "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente" ex art. 353 bis codice penale e la "Turbativa della gara per l’aggiudicazione del bando" ex art. 353 codice penale. In particolare, l'attenzione degli inquirenti si è concentrata sul bando relativo al reclutamento di un ricercatore universitario a tempo indeterminato in regime di tempo pieno, mediante trasferimento da altro Ateneo (Università di Foggia), per le esigenze del Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari relative al settore scientifico-disciplinare IUS/12 "Diritto Tributario", relativo al mese di dicembre 2016. L’altra ipotesi, invece, riguarda il bando per il conferimento di un assegno di ricerca della durata di 12 mesi, relativo al settore scientifico-disciplinare IUS/12 "diritto tributario", valido per il progetto di ricerca dal titolo "L’indebitamento tributario e contributivo nella crisi dell’impresa turistica in Sardegna: analisi empirica e soluzioni giuridiche", presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Sassari, del mese di marzo 2017. I finanzieri hanno sequestrato supporti informatici e comunicazioni via mail che nei prossimi giorni verranno sottoposti a perizia." "Cinque tra dirigenti e docenti dei Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Sassari sono indagati per le irregolarità connesse ad alcuni concorsi. Le ipotesi di reato per cui sono finiti nel mirino della Guardia di finanza di Sassari sono la «turbata libertà del procedimento di scelta del contraente» e la «turbativa della gara per l'aggiudicazione del bando» relativo al reclutamento di un ricercatore universitario a tempo indeterminato a tempo pieno, con trasferimento dall'Università di Foggia, e il bando per il conferimento di un assegno di ricerca di 12 mesi per un progetto di ricerca. Oggi i militari hanno perquisito le abitazioni degli indagati e i locali dell'Università per acquisire ulteriori prove. Sono stati sequestrati diversi supporti informatici e mail che nei prossimi giorni saranno periziati e poi passeranno al vaglio della Procura di Sassari."

Leggi l'articolo su "L'Unione sarda" del 18 luglio 2019 Leggi l'articolo su "La nuova Sardegna" del 18 luglio 2019

https://www.trasparenzaemerito.org/post/universit%C3%A0-di-sassari-irregolarit%C3%A0-nei-concorsi-perquisizioni-della-finanza


https://www.trasparenzaemerito.org/post/universit%C3%A0-di-sassari-irregolarit%C3%A0-nei-concorsi-perquisizioni-della-finanza

16 luglio[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/michele-ainis-universit%C3%A0-senza-maestri-selezionata-da-cricche-circoli-lobbistici-e-massonici

13 luglio[modifica | modifica sorgente]

https://www.trasparenzaemerito.org/post/osservatorio-indipendente-lettera-sull-universit%C3%A0-bandita-ed-i-concorsi-ad-personam

Facebook 10 luglio 2019[modifica | modifica sorgente]

https://www.ialmo.it/news/in-evidenza/concorsi-truccati-alluniversita-il-racconto-di-giambattista-scire-vittima-di-quel-sistema-marcio/


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/decano-di-unict-illegittimo-gi%C3%A0-coinvolto-in-un-procedimento-per-danno-erariale-

https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/inchiesta-su-panorama-universit%C3%A0-e-ora-scoppia-la-tempesta-sullo-strapotere-dei-baronied-eccesso-di-potere


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/appello-tra-me-a-presidente-della-repubblica-emergenza-costituzionale-sui-concorsi-all-universit%C3%A0


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/tra-me-appoggio-incondizionato-alla-procura-di-catania-solidariet%C3%A0-agli-studenti-dell-ateneo



https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/bando-profilato-all-uni-bologna-sotto-osservazione-posto-per-prof-associato-in-coltivazioni-arboree



https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/lettera-del-prof-gallina-al-rettore-di-firenze-l-ateneo-si-%C3%A8-rinchiuso-in-un-fortino


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/linkiesta-universit%C3%A0-la-vergogna-italiana-i-baroni-spadroneggiano-ai-giovani-non-resta-niente


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/lo-strano-caso-dell-universit%C3%A0-ca-foscari-di-venezia-il-regolamento-e-gli-incarichi-interni


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/fq-dopo-la-segnalazione-di-tra-me-vince-il-candidato-unico-e-i-prof-congelano-il-concorso

https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/il-caso-del-cardiologo-prof-de-luca-anche-uni-piemonte-orientale-agisce-al-di-fuori-delle-regole


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/i-concorsi-farsa-e-il-danno-ai-progressi-scientifici-con-ricaduta-sui-cittadini-il-caso-camerota


https://www.trasparenzaemerito.org/notizie/il-consiglio-di-giustizia-d%C3%A0-ragione-anche-a-cavallo-unict-illegale-pronte-le-ispezioni-del-miur

Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

  1. Giambattista Scirè
  2. Università bandita


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