Una giornata storica. L'Italia è una imbecillocrazia

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Il conflitto pensionistico

Avvertenze

4 luglio 2017

Una giornata storica. L'Italia è una imbecillocrazia[modifica | modifica sorgente]

A conclusione del libro sulla imbecillocrazia ed il regime imbecillocratico, mancava il test finale per avere la conferma della teoria.

Il 4 di luglio 2017 è stata la giornata storica che sdogana definitivamente l'esistenza della imbecillocrazia in Italia e nel mondo.

Da un lato abbiamo il presidente dell'INPS prof. Tito Boeri che con un tweet sfida gli italiani a trovare 40 mld in 20 anni per gli equilibri finanziari del sistema pensionistico, in sostituzione dei migranti che sono indispensabili a suo dire, quando la settimana prima di Natale 2016, in 7 giorni sono stati trovati 20 mld per le banche anche esse vittime della spoliazione legale.

Contemporaneamente a Napoli il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, COA in assemblea plenaria su richiesta di 1400 iscritti si occupa della previdenza degli avvocati.

I 300 avvocati presenti, riuniti in assemblea plenaria in rappresentanza di 14 mila iscritti, ha votato due mozioni storiche come rilevato anche dalla stampa.

Con una votazione che ha raccolto 40 voti, ha dato mandato a due esperti di studiare i bilanci di Cassa Forense, colosso che gestisce 10 miliardi di euro, per trovare la soluzione ai contributi minimi che attualmente sono una imposta regressiva, usata per sfoltire gli albi professionali.

Con un'altra mozione, votata da 150 avvocati, si è affermato che non vogliono i contributi minimi obbligatori e che gli stessi debbono essere legati al reddito.

Perché sono storiche queste votazioni?

Quella che afferma che i contributi previdenziali obbligatori debbono rispettare la Costituzione, ci segnala che a distanza di 70 anni, chi ci governa ignora tranquillamente la Costituzione e che quindi in Italia non esiste lo stato di diritto.

E quindi che le istituzioni che dovrebbero tutelare dalla violazione della Costituzione sono inefficaci visto che il regolamento di previdenza di Cassa Forense è stato approvato nel 2012 con il controllo del Ministero del Lavoro, del Ministero della Giustizia, con il controllo della Commissione Parlamentare e molti altri organismi.

Finalmente è appurato che c'è una élite che riesce a superare tutti i passaggi legali senza difficoltà e a mantenere indefinitamente tutte le leggi incostituzionali che vuole.

E quando una legge incostituzionale viene messa in discussione o con un referendum o con una sentenza della Corte Costituzionale, se ne fa un'altra dello stesso tenore (es. voucher).

In pratica il 4 di luglio si ha avuto la conferma di come funziona il meccanismo della spoliazione legale e come si rinnova da 2000 anni.

Ma questo, nel regime democratico prende il nome di imbecillocrazia in quanto il potere di una élite di cleptocrati si regge sull'ignoranza del 98% dei cittadini che non partecipano e su un 1% che quando partecipa e ci mette la faccia, per ignoranza asseconda i desideri dell'élite senza capire che le decisioni che prendono li danneggiano.

Questa minoranza attiva in sostanza è quella che fa la figura di imbecille e che conferisce democraticamente all'élite il mandato a far saccheggiare se stessi e la massa.

Gli avvocati che hanno votato le mozioni approvate, hanno esultato pensando di aver risolto il problema quando nella realtà hanno rafforzato gli Ordini che sono una delle istituzioni che non funzionano e che permettono l'affermazione della spoliazione legale.

In pratica hanno dato mandato ad un ente pubblico quale sono gli ordini, di svolgere una funzione sindacale in violazione della Costituzione.

A questo proposito la seconda mozione che prevede lo studio da parte di due esperti dei bilanci di Cassa Forense, rientra nelle mosse dilatorie delle istituzioni di mobbing sociale come MGA che da 2 mesi sta studiando in un tavolo tecnico con Cassa Forense le stesse problematiche.

Se ogni ordine provinciale dovesse mettere due esperti a studiare i bilanci della propria cassa, avremmo bisogno di 5400 esperti previdenziali a fare quello che non fanno le istituzioni.

Secondo i giornali, l'avvocato Salvatore Lucignano è il salvatore della patria per essere riuscito ad affermare un principio costituzionale il giorno stesso in cui chi ha votato ne ha violato un altro.

Può l'Italia affidare il suo futuro alla esistenza di eroi che affermano quello che sta scritto da 70 anni sulla Costituzione ?

E' chiaro che così non si va da nessuna parte, siamo destinati ad estinguerci e ad essere cooptati dagli africani che giustamente, sostituiscono un popolo di imbecilli quali il giorno 4 di luglio 2017, giornata storica, ha dimostrato che siamo.