Vanna Renella

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2020 01 25[modifica | modifica sorgente]

Molteplici e spesso concorrenti, nel contesto a noi più prossimo, l’Italia dei nostri giorni, le cause in virtù delle quali il diritto, espressione della volontà di chi sia al potere, che postula comunque obbedienza e gode di una rispettabilità quasi a priori, si fa strumento di alterazione di tutto un contesto storico, sino a giungere alla negazione di se stesso per diventare strumento di legittimazione di menzogne istituzionali: legislazione malamente concepita e coordinata, che finisce con il ridurre il diritto a un discorso verboso, a disposizione di interpreti propensi a forzarlo a vantaggio di interessi di parte; magistratura disegnata costituzionalmente più come centro di potere che come potere di servizio, con eccessivo e sproporzionato tasso di entratura in organi di garanzia; avvocatura a cui la Costituzione assegna la funzione della difesa processuale, ma non autorizzata per questo ad agire per sviare la retta applicazione della legge; formazione professionale difettosa, affidata a università che restituiscono alla società tecnici, ma non giuristi in grado di percepire i contesti socio-politici dai quali scaturiscono le regole e ai quali queste sono destinate; impunità diffusa, agevolata dalle complicazioni processuali e frustrante per il cittadino onesto e osservante; privati cittadini che usualmente dichiarano il falso per conseguire vantaggi economici.(Tratto Da Diritto e Menzogna del .prof Vincenti)


Il potere mente. Per abitudine alla manipolazione e per istinto di conservazione. Non c'è bisogno di aver letto i filosofi dell’antica Grecia, Euripide, Socrate, Platone e Aristotele,fino ad arrivare ad Hannah Arendt,ed io aggiungo aver letto il libro " La Menzogna del Potere "di G. Chiodi, professore alla Università Federico II di Napoli, con quali sostenni l'esame di filosofia della politica, per sapere che "lo Stato deve mentire", o che il governo tecnicamente totalitario "fabbrica la verità attraverso la menzogna sistematica". E che quindi noi tutti siamo vittine più o meno consapevoli di una grossa Menzogna!


20191017[modifica | modifica sorgente]

Quando ero piccola, da quando che mi ricordi, mi schieravo sempre a difendere i più deboli. Da adulta in pratica ho continuato a farlo. Oggi penso, ma non potevo farmi i cazzi miei? E sopratutto crescendo, evitare di pensare che avrei migliorato il mondo con il mio senso di giustizia? La verità? Dovrei FARMI i cazzi MIEI, SOPRATUTTO, oggi.

Facebook 1 maggio 2019[modifica | modifica sorgente]

Voglio raccontarvi questo aneddoto che ieri mi ha colpito. In trasferta in tribunale fuori Napoli , al rientro senza pranzare, cerco di star lontana dalla tavola, son andata in un negozio e ho scoperto che le giovani commesse, oggi, lavoreranno, in barba alla festa dei Lavoratori.Ho insistito e ho fatto notare loro che era il 1 Maggio, che è una festa segnata in Rosso e quindi festivo per legge. Le giovani ragazze convinte mi fanno :"e noi lavoreremo perché così funziona nel commercio,sa quanta gente verrà, domani?"Ecco cosa sono riusciti a farci diventare una massa di sfruttati e di sfruttatori, consumatori e acquirenti poi sono al contempo l'uno e l'altro. È la logica del PROFITTO selvaggio che supera ogni tipo di tutela, che oltraggia la persona. CI sarebbe da fargli causa al datore di lavoro, ma si sa il ricatto vince se le ricattate son giovani ragazze, senza tutele e senza coscienza dei loro diritti di lavoratrici. Abbiamo una marea di diritti violati, oggi,in Italia, più di ieri, come se fosse la normalità. Negli anni 60 almeno i LAVORATORI CON LE LORO LOTTE avevano potere di cambiare le cose e di contrattare , oggi non hanno nessun tipo di potere se non resistere nella jungla di violazioni e negazioni dei diritti . Ma chi se ne frega, ormai, tutti se ne fregano, perché poi arriva il tammaro o la tammara, lenti firmate, con il macchinone,livello culturale da 5 elementare, se tutto va bene, che si sente il padre eterno, e che magari si sente pure a livello di chi ha strumenti culturali e collettivi che vanno bel oltre alla convinzione spicciola del" song meglie e te",e nel momento in cui apre bocca ti rendi conto, che la cultura in mano a certi barbari è del tutto sprecata. NON TE NE, FREGHI, CERTO, CONTINUI A RIBELLARTI, MA INIZI A FARTI LA DOMANDA:MA NE VARRÀ LA Pena, con questa gente, con questo modello?

Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

  1. Disinformazione
  2. Costruzione della verità
  3. Spoliazione del pensiero (indice)
  4. Puttanatologia
  5. Modello sociale della spoliazione legale


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